Dolomiti, il grande carosello

intanto ti suggerirei di trovare metodi espressivi più concilianti e meno supponenti,
detto ciò...

stiamo evidentemente parlando di realtà diverse.
Le poche foreste planiziali di cui ho conoscenza sono una Ricreazione dell'uomo, e dubito molto che un terreno di pianura lasciato a sé arriverebbe a far ricrescere una foresta.
Nella mia esperienza (non teoria) di simili situazioni ho potuto constatare che il terreno si copre di rovi che arrivano ad una densità tale da impedire che cresca qualsiasi altra cosa se non l'acacia.

Quanto alle faggete puoi avere ragione, ma parliamo di quote più elevate dove la concorrenza di specie invasive ha minori possibilità ... però non credo di aver mai visto una faggeta abbandonata a se stessa, non so come sarebbe davvero.

Dipende. Terreni di pianura in prossimità di foreste esistenti vengono spesso ricolonizzati spontaneamente (ho attraversato una nascitura foresta spontanea proprio un paio d'anni fa vicino l'Adriatico), chiaramente se non ci sono più alberi questo non è possibile ed ecco perché il disboscamento è deleterio.
In ogni caso non vedo cosa c'entri con quanto hai affermato ovvero che "le foreste primarie da noi sono controproducenti", ti chiedo di spiegarmi perché o magari trovarmi una pubblicazione a riguardo. Ti premetto però, senza voler risultare né supponente né arrogante, che è un'affermazione a dir poco irricevibile.
Che significa "non ho mai visto una faggeta abbandonata a se stessa"? Guarda che gran parte delle faggete vetuste non viene toccata dall'uomo da parecchio tempo specialmente nei Parchi Nazionali.

P.S. Di foreste primarie in Italia non ce ne sono praticamente più, pare che l'ultima sia nel Gran Sasso ed è una faggeta.
 
Ultima modifica:
In ogni caso non vedo cosa c'entri con quanto hai affermato ovvero che "le foreste primarie da noi sono controproducenti", ti chiedo di spiegarmi perché
premetto che se pensi che io sia favorevole al disboscamento allora non hai capito nulla.

Quanto al passaggio di cui sopra cerco di essere più preciso nell'esprimere il concetto che ad una lettura rapida forse quello che ho scritto si poteva fraintendere:
Quello che da noi ritengo controproducente è l'idea di lasciare abbandonato un territorio sperando che da solo torni ad essere una foresta vergine o meglio primaria e in equilibrio.

Intendendo con questo una foresta composta delle varietà vegetali autoctone.

Perché volendo si potrebbe considerare una foresta vergine anche una distesa infinita di rovi che null'altro lascia crescere .... ma non mi pare il senso corretto.
 
premetto che se pensi che io sia favorevole al disboscamento allora non hai capito nulla.

Quanto al passaggio di cui sopra cerco di essere più preciso nell'esprimere il concetto che ad una lettura rapida forse quello che ho scritto si poteva fraintendere:
Quello che da noi ritengo controproducente è l'idea di lasciare abbandonato un territorio sperando che da solo torni ad essere una foresta vergine o meglio primaria e in equilibrio.

Intendendo con questo una foresta composta delle varietà vegetali autoctone.

Perché volendo si potrebbe considerare una foresta vergine anche una distesa infinita di rovi che null'altro lascia crescere .... ma non mi pare il senso corretto.

Dunque intanto chiariamoci sul significato di "foresta primaria" che non significa affatto foresta giovane o nascitura ma l'esatto opposto e lo stesso vale per "foresta vergine" che è un ecosistema strutturato in millenni di evoluzione e non influenzato dall'uomo. Una distesa di rovi non è una foresta e men che meno una foresta vergine visto che si struttura su un suolo ampiamente antropizzato.
Detto questo certo che abbandonare terreni a caso non è la soluzione. Ci sono situazioni in cui l'abbandono ha portato l'espansione forestale spontanea (ad esempio in alcune situazioni collinari e di media montagna), altre in cui invece non ha avuto alcun beneficio del genere con la diffusione di specie invasive. In ogni caso la colonizzazione delle piante pioniere arbustive, che spesso vengono considerate "sporco", altro non sono che l'anticamera del nuovo bosco.
L'ideale, tanto per cominciare, non toccare le foreste che ci sono salvo piccole opere di eradicazione delle alloctone e di aiuto localizzato e, in seconda battuta, gestire i suoli in maniera logica e razionale invece che consumarli a ritmi insostenibili o abbandonandoli in maniera caotica. Quindi opere di re-wilding mirate o incentivate dove possibile e usi del suolo meno lasciati in mano agli uffici tecnici comunali infarciti di speculatori.

https://cordis.europa.eu/article/id/422339-environmental-benefits-of-natural-forest-regeneration/it

Le foreste ricolonizzano molto più rapidamente ed efficientemente di quanto si pensi.
 
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U

Utente 374

Guest
Dunque spero di ricordarmi tutto

Ceduo = esteticamente non entusiasmante. Vero
"Foresta naturale" = più bello. Vero
Il problema è che stiamo ignorando quel lungo (molto) intermezzo fra la situazione a e la situazione b, che è delicato e problematico.
Non ragioniamo quadrimensionalmente (cit. Doc Brown) :eek:
Ci sono casi come riporta southrim in cui la rinaturalizzazione può essere gradevole alla vista, altri come riporta wildwildcat in cui il processo passa da angoscianti ere di ortiche, rovi, robinie e qualche pioppo scadente. Ma in entrambi i casi l'ambiente è in precario equilibrio per tutto quel tempo, indipendentemente dal risultato estetico. Perchè i boschi vengono abbandonati e non accompagnati alla loro nuova destinazione? Perchè ovviamente costa una marea di soldi e non ci si ricava niente.
Già si spende poco per fare i lavori nei boschi che rendono qualcosa, figuriamoci
Ma è normale

Una foresta vergine è certo più ricca ed equilibrata di un ceduazzo di castagno
Ma il ceduazzo di castagno gestito correttamente presenta decisamente meno rischi e punti deboli dal punto di vista ambientale rispetto al bosco abbandonato tipico
Non si tratta di considerare "sporco" il bosco spontaneo, si tratta di considerarlo quella problematica fase adolescenziale che in effetti è

Da ultimo scrivo un fatto che immagino sia ovvio, ma per sicurezza lo scrivo lo stesso. Se vogliamo le nostre belle travi e i nostri bei tetti di larice, se vogliamo le nostre belle mansarde di abete e le nostre ecofriendly costruzioni di legno lamellare, se vogliamo i nostri mobili di noce e alimentare la nostra romantica stufa a legna, e non ultimo se vogliamo che il versante della montagna non cada in testa alla frazione Culonia Di Sopra, il bosco va utilizzato. A me invece sembra che spesso l'idea di "sporco" sia associata al bosco utilizzato (non mi riferisco a te southrim)

Non ho capito l'attinenza del tumore/organo con la gestione dei boschi
Forse pensavi più a una ferita: la curi e disinfetti o la lasci rimarginare così come viene? Perchè è vero che nel secondo caso prima o poi guarirà, ma passerai probabilmente attraverso un'odissea di infezione, dolore, pus, gonfiore, e tutta una serie di amenità di cui peraltro so poco perchè di medicina non capisco

Piccolo appunto: le essenze sono solo quelle dello Chanel N°5, a dispetto di quello che vi dice il mobiliere o il venditore di strumenti musicali :biggrin: In bosco ci stanno le specie
Per acacia qui mi sa che stiamo intendendo robinia, che è altra cosa
 
Per acacia qui mi sa che stiamo intendendo robinia, che è altra cosa
si sarebbe eventualmente più corretto pseudoacacia ma la sento spesso chiamata
appunto acacia o robinia.
--- ---

Dunque intanto chiariamoci sul significato di "foresta primaria" che non significa affatto foresta giovane o nascitura ma l'esatto opposto
...
...
Le foreste ricolonizzano molto più rapidamente ed efficientemente di quanto si pensi.
volevo rispondere prima di impulso, invece ho preferito aspettare e forse ho fatto bene,
mi sembra che qualche gaffes sia stata corretta e questo mi fa pensare che ci siano le basi per ragionare meglio e mi sembra che sui concetti di fondo ci sia concordanza.

Credo però che sia opportuno ricucire il filo del discorso che si è perso:

Tutto era partito dal fatto che secondo i censimento dei carabinieri della forestale la superfice boscata è aumentata.
Io osservavo che questo è positivo ma per contro questo è dovuto al fatto che sono aumentati i terreni in stato di abbandono incolto.
Quindi non parliamo di foreste vergini o primarie ... tutaltro.

Questi terreni ritengo siano prevalentemente a quote collinari e nello stato di abbandono vengono colonizzati da specie invasive, nella mia esperienza le prime sono i rovi e la robinia .

A volte può andare meglio, il mio bosco rimasto in abbandono per cira 20 anni, è un misto di terreni prima in parte coltivati e in parte boschivi che costituiscono una cintura che ha impedito l'invasione delle infestanti.
Nonostante ciò, una buona parte è stato invaso da piante di frassino autoctono. che però sono cresciute tutte insieme eccessivamente dense, questo ha portato ad un certo punto ad avere troppe piante tutte in sofferenza e fragili nessuna che riuscisse a predominare.
Qualche anno fa i gelicidio ha fatto strage generando una distesa di alberi morti.

Dove sono intervenuto 2 anni fa ripulendo oggi si presenta già come un bosco sano in ricrescita
a differenza delle aree dove ancora non sono intervenuto che in cui è ancora tutto soffocato.

Allo stesso modo vedo i terreni boschivi circostanti che sono in abbandono e che non manifestano uno stato rigoglioso bensì criticità e sofferenza.

Forse tra 100 o 200 anni tutto si risolve da sè .... ma con un intervento buono bastano pochi anni.
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Dunque intanto chiariamoci sul significato di "foresta primaria" che non significa affatto foresta giovane o nascitura ma l'esatto opposto
...
...
Le foreste ricolonizzano molto più rapidamente ed efficientemente di quanto si pensi.
volevo rispondere prima di impulso, invece ho preferito aspettare e forse ho fatto bene,
mi sembra che qualche gaffes sia stata corretta e questo mi fa pensare che ci siano le basi per ragionare meglio e mi sembra che sui concetti di fondo ci sia concordanza.

Credo però che sia opportuno ricucire il filo del discorso che si è perso:

Tutto era partito dal fatto che secondo i censimento dei carabinieri della forestale la superfice boscata è aumentata.
Io osservavo che questo è positivo ma per contro questo è dovuto al fatto che sono aumentati i terreni in stato di abbandono incolto.
Quindi non parliamo di foreste vergini o primarie ... tutaltro.

Questi terreni ritengo siano prevalentemente a quote collinari e nello stato di abbandono vengono colonizzati da specie invasive, nella mia esperienza le prime sono i rovi e la robinia .

A volte può andare meglio, il mio bosco rimasto in abbandono per cira 20 anni, è un misto di terreni prima in parte coltivati e in parte boschivi che costituiscono una cintura che ha impedito l'invasione delle infestanti.
Nonostante ciò, una buona parte è stato invaso da piante di frassino autoctono. che però sono cresciute tutte insieme eccessivamente dense, questo ha portato ad un certo punto ad avere troppe piante tutte in sofferenza e fragili nessuna che riuscisse a predominare.
Qualche anno fa i gelicidio ha fatto strage generando una distesa di alberi morti.

Dove sono intervenuto 2 anni fa ripulendo oggi si presenta già come un bosco sano in ricrescita
a differenza delle aree dove ancora non sono intervenuto che in cui è ancora tutto soffocato.

Allo stesso modo vedo i terreni boschivi circostanti che sono in abbandono e che non manifestano uno stato rigoglioso bensì criticità e sofferenza.

Forse tra 100 o 200 anni tutto si risolve da sè .... ma con un intervento buono bastano pochi anni.
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Che significa "non ho mai visto una faggeta abbandonata a se stessa"? Guarda che gran parte delle faggete vetuste non viene toccata dall'uomo da parecchio tempo specialmente nei Parchi Nazionali.

P.S. Di foreste primarie in Italia non ce ne sono praticamente più, pare che l'ultima sia nel Gran Sasso ed è una faggeta.
per esser corretto ho scritto " non CREDO di aver mai visto..."

Peraltro in quello che scrivi contraddici te stesso in due righe :D comunque spiego:
dico che NON CREDO di aver mai visto faggete abbandonate a se stesse per 2 motivi.
una è che ho visto una faggeta nel parco provinciale della mia provincia che ha subito interventi di taglio 2 ani fa.
L'altra è che tutte le faggete che ho percorso sono ...pulite, le piante crescono distanziate, mai ammassate e in sofferenza. Non so .... ripeto NON SO, se questo sia dovuto ad un equilibrio naturale
che avviene spontaneamente alle quote delle faggete, o se sia dovuto a interventi umani.
Non lo so perchè com dicevo a quote più basse ho visto accadere tutto il contrario.

Però non dico nulla di certo perchè nelle faggete ci passo sporadicamente e non ho esperienza costante nel tempo come invece ho da anni a quote più basse per esperienza dirette quotidiana.
 
Ultima modifica:
ho letto alcune parti della discussione e credo che in molti casi si manchi il punto..
intanto non è un problema di libertà personale ma di consapevolezza del ruolo che noi come singoli e come comunità abbiamo nei nostri stessi confronti e nei confronti dell'ecosistema che ci sostiene.. dire "eh ma che problema c'è a sciare" è lo stesso filone di ragionamento che porta a dire "eh ma che problema c'è ad inquinare".. sciare, e tutto quello che ci gira intorno, ha un impatto notevole sull'ecosistema, non vederlo o minimizzare non sposta la realtà dei fatti.. che poi il problema non sia solamente lo sci, o l'impianto singolo, è chiaro.. che non basti chiudere o non costruire per riqualificare una zona abbandonata o compromessa lo è altrettanto, ma sarebbe un passo..

stiamo facendo un torto a noi stessi e alle nostre future generazioni.. l'ambiente, l'ecosistema terra anche se mutato sarà ancora qui tra mille, un milione o un miliardo di anni.. possiamo dire lo stesso di noi..?
 
ci sono degli aspetti della nostra vita che vanno al di la di quello che ci sentiamo o meno di fare, o della nostra percezione o del nostro giudizio.. la natura e l'equilibrio che ci permette di abitare questo pianeta vanno ben oltre le nostre umane considerazioni, il giusto o sbagliato, il legale o illegale.. la domanda è se vogliamo dare una speranza di sopravvivenza alle future generazioni o meno.. il pianeta, l'universo, osserveranno impassibile qualsiasi direzione noi prenderemo, non c'è un game over se non per noi stessi..

divertirsi non è un reato..? c'è gente che si diverte bruciando i senza tetto, scaricando chimici in un fiume, buttando un mozzicone, molestando un bambino.. non mi sembra un metro di giudizio che possiamo utilizzare in ogni situazione..
senza dubbio possiamo invece argomentare che qualsiasi, e ripeto qualsiasi, azione intrapresa in favore di un avvicinamento alla natura porterà beneficio a noi, a chi e cosa ci sta intorno e a chi verrà un domani.. al contrario qualsiasi azione intrapresa nel non rispetto della natura porterà oggi o domani qualcuno a doverne pagare il conto..
 
divertirsi non è un reato..? c'è gente che si diverte bruciando i senza tetto, scaricando chimici in un fiume, buttando un mozzicone, molestando un bambino.. non mi sembra un metro di giudizio che possiamo utilizzare in ogni situazione..
oddio,allora gli sciatori sono tutti nazi skin attesa di prede? Mah... mah e ri mahhhh. Preferivo che almeno tra me e mio fratello si vedesse la differenza.

Sembra di sentire la voce di certi parrucconi (senza offesa nè) che esaltano il "solo col sudore della fronte" e poi dopo aver predicato razzolano in tutt'altro modo.

Se non altro io al lavoro ci vado in bici,quanti lo fanno? Appunto divertirsi non è un reato e parlo anche per tutta la parte del mondo che si è fermata per le "virussate". Live,giostre,teatro...divertirsi non è un reato. Lo dico e lo ripeto,almeno restando nei limiti del codice civile,penale e stradale.

Poi magari a qualcuno piace questa situazione di emme,io stamattina per andare a comprare una tolla di vernice ho dovuto quasi fare un azione partigiana di infiltrazione perchè siamo in "zona rossa".

Obbiettivamente tra un pò vernicerò e almeno "sto a casa"
 
Ultima modifica:
divertirsi non è un reato..? c'è gente che si diverte bruciando i senza tetto, scaricando chimici in un fiume, buttando un mozzicone, molestando un bambino.. non mi sembra un metro di giudizio che possiamo utilizzare in ogni situazione..
senza dubbio possiamo invece argomentare che qualsiasi, e ripeto qualsiasi, azione intrapresa in favore di un avvicinamento alla natura porterà beneficio a noi, a chi e cosa ci sta intorno e a chi verrà un domani.. al contrario qualsiasi azione intrapresa nel non rispetto della natura porterà oggi o domani qualcuno a doverne pagare il conto..
...Ecco un esempio di quello che definisco atteggiamento talebano !
Quindi tu paragoni chi si diverte a sciare con i criminali della peggiore specie...?!?!?!!!
Ma come ***** ti permetti?
Avete stufato con 'sta menata degli impianti di risalita e che vorreste la montagna vergine.
La realtà è che a voi non piace sciare quindi non ve frega niente delle opinioni degli altri, il fatto è che vorreste impedire a chi non la pensa come voi di praticare l'attività preferita per avere la montagna esclusivamente per voi e come la volete voi...
Se proprio volete fare i paladini dell'ambiente, andate a protestare in Cina dove gli scarichi industriali inquinano davvero, invece di rompere per quattro seggiovie...
 
il ragionamento mi sembrava abbastanza chiaro ma evidentemente va spiegato meglio e più semplice..
non siamo in tre gatti sul pianeta terra.. seguendo la vostra filosofia del "facciamo quello che ci diverte" ognuno, ogni singola persona puo' rivendicare il proprio diritto al divertimento nel modo che meglio preferisce.. a te piace sciare, ad un'altro piace andare in moto, ad un altro piace mangiare la carne, ad un altro cacciare, ad un altro piace avere soldi, ad un altro donne, ad un altro la casa in riva al mare e posso andare avanti all'infinito.. ogni piacere è sacrosanto giusto..? chi sei tu per sindacare su quello che piace agli altri..? ci sono hobby di serie a ed hobby di serie b..? a te piace sciare ed al tuo vicino piace radere al suolo il tuo impianto sciistico preferito per costruire un bel hotel.. va bene no..? anche lui ne trae piacere.. la legge del più forte, imprenditore mangia sciatore..

è più chiaro ora..? non è già abbastanza evidente guardando il mondo che la filosofia de "il benessere del singolo porta al benessere della società" è una bufala..? se tutti miriamo al nostro meglio, al nostro orticello, a soddisfare i nostri piccoli bisogni e dimentichiamo tutto il resto, dal quale per altro dipendiamo, non è chiaro la fine che faremo..?
 
il ragionamento mi sembrava abbastanza chiaro ma evidentemente va spiegato meglio e più semplice..
non siamo in tre gatti sul pianeta terra.. seguendo la vostra filosofia del "facciamo quello che ci diverte" ognuno, ogni singola persona puo' rivendicare il proprio diritto al divertimento nel modo che meglio preferisce.. a te piace sciare, ad un'altro piace andare in moto, ad un altro piace mangiare la carne, ad un altro cacciare, ad un altro piace avere soldi, ad un altro donne, ad un altro la casa in riva al mare e posso andare avanti all'infinito.. ogni piacere è sacrosanto giusto..? chi sei tu per sindacare su quello che piace agli altri..? ci sono hobby di serie a ed hobby di serie b..? a te piace sciare ed al tuo vicino piace radere al suolo il tuo impianto sciistico preferito per costruire un bel hotel.. va bene no..? anche lui ne trae piacere.. la legge del più forte, imprenditore mangia sciatore..

E' esattamente la stessa cosa che posso dire io a quelli come te.
E soprattutto, noi cattivi "maledetti-sciatori-inquinatori-fascisti" e chi più ne ha più ne metta, NON pretendiamo di impedire agli altri di praticare le attività che amano, a differenza vostra.
Il punto fondamentale è proprio questo: visto che, come hai giustamente osservato, "non siamo tre gatti sul pianeta terra", l'unica soluzione per vivere civilmente è quella di rispettare gli altri (cosa che tu non fai, paragonando a dei criminali che commettono reati, le persone che praticano uno sport divertendosi).
Io non vado a caccia, ma difendo strenuamente il diritto dei cacciatori di praticarla.
Io non faccio scialpinismo, ma non pretendo che gli altri non lo facciano.
Io sono un "carnivoro" ma se i vegani non vogliono mangiare carne, fatti loro, non li costringo a farlo.
La tua (e mia) libertà finisce dove inizia quella altrui. Si chiama convivenza civile.
Prima di tutto dovresti considerare questo.
 
a te piace sciare, ad un'altro piace andare in moto, ad un altro piace mangiare la carne, ad un altro cacciare, ad un altro piace avere soldi, ad un altro donne, ad un altro la casa in riva al mare e posso andare avanti all'infinito.. ogni piacere è sacrosanto giusto..? chi sei tu per sindacare su quello che piace agli altri..? ci sono hobby di serie a ed hobby di serie b..? a te piace sciare ed al tuo vicino piace radere al suolo il tuo impianto sciistico preferito per costruire un bel hotel.. va bene no..? anche lui ne trae piacere.. la legge del più forte, imprenditore mangia sciatore..
Dunque ,esistono LEGGI e fior di codici scritti un pò ovunque ,se fossimo in mano agli ecokey del razzo sarebbe tutto vietato compreso fare il bagno nudi nel fiume perchè se per sbaglio ci scappa la pipì facciamo inquinamento.

Ma per fortuna non è così

A ME piace andare sullo snowboard sebbene quest'anno abbiamo perso al stagione per somma contentezza di qualcuno,bè se gli arriva un paraurti nella schiena è un mio diritto non piangere una lacrima.
Violo qualche legge se vado sullo snowboard? NO a patto che uso il casco dove ci fa,non mi metto a falciare i bimbi dello sci club e evito di svalangare.

Non è vietato è REGOLAMENTATO il che è diverso.

A ME piace andare in moto? PRESENTE! e ci vado anche in fuoristrada su tutte quelle che sono strade consentite ,purtroppo sempre meno grazie a quelle facce di [NON SI DICE],poi le strade restano sporche e gli incendi si pappano mezza montagna....complimenti ecokey...!

Il fatto che citi la carne bè la dice lunga sul tuo orientamento, Che poi distrugga la prostata e faccia bruciare il pipino bè,se ne mangio solo 6 mesi all'anno c'è un motivo e te ne accorgi dopo 50 anni di schifezze ingurgitate.

Comunque penso che chi mi precede abbia detto molto bene. Vorrà dire che andrò a fare un grigliata portandomi vanni e pacciani ,del resto siamo compagni di...
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(cosa che tu non fai, paragonando a dei criminali che commettono reati, le persone che praticano uno sport divertendosi).
ESATTO e siamo in due a pensarla così
 
Ultima modifica:
E' esattamente la stessa cosa che posso dire io a quelli come te.
E soprattutto, noi cattivi "maledetti-sciatori-inquinatori-fascisti" e chi più ne ha più ne metta, NON pretendiamo di impedire agli altri di praticare le attività che amano, a differenza vostra.
Il punto fondamentale è proprio questo: visto che, come hai giustamente osservato, "non siamo tre gatti sul pianeta terra", l'unica soluzione per vivere civilmente è quella di rispettare gli altri (cosa che tu non fai, paragonando a dei criminali che commettono reati, le persone che praticano uno sport divertendosi).
Io non vado a caccia, ma difendo strenuamente il diritto dei cacciatori di praticarla.
Io non faccio scialpinismo, ma non pretendo che gli altri non lo facciano.
Io sono un "carnivoro" ma se i vegani non vogliono mangiare carne, fatti loro, non li costringo a farlo.
La tua (e mia) libertà finisce dove inizia quella altrui. Si chiama convivenza civile.
Prima di tutto dovresti considerare questo.

ma io non sto giudicando.. i tuoi hobby sono quello che sono, e nel caso specifico dello sciare ha le conseguenza che ha, che poi per te siano irrilevanti non cambia la sostanza delle cose.. perchè nascondersi dietro un dito..? sii fiero delle colate di cemento, dell'immondizia, del turismo becero, della rovina di alcuni posti e di chi ci abita..
a me piace viaggiare, vivo viaggiando, ma di certo non pretendo che sia tutto rose e fiori.. conosco e comprendo l'impatto della mia passione sul mondo e lo accetto e se qualcuno me lo fa notare (ma ripeto lo so benissimo da solo) rispondo che ha ragione, non che ognuno fa come gli pare perchè il mondo è libero..

la filosofia del "rispettare il prossimo" come se il prossimo fosse l'unica altra entità di cui ci dobbiamo interessare ci ha portati in questa situazione.. il prossimo inteso come altri essere umani è una parte minima e marginale di tutte le cose di cui dovremmo occuparci e di cui non ci occupiamo.. il prossimo è anche la natura, gli animali, gli equilibri.. non solo quello che tu riconosci come simile per forme e sembianze, tutto è tuo prossimo..

e ripeto non è un discorso pro terra o pro animali, ma esattamente pro uomo.. noi non si vive senza la terra, senza i suoi frutti, senza i suoi meccanismi.. è un problema nostro e di come vogliamo affrontare il futuro della nostra specie.. la terra era qui prima di noi e lo sarà dopo, impassibile..

Dunque ,esistono LEGGI e fior di codici scritti un pò ovunque ,se fossimo in mano agli ecokey del razzo sarebbe tutto vietato compreso fare il bagno nudi nel fiume perchè se per sbaglio ci scappa la pipì facciamo inquinamento.

Ma per fortuna non è così

A ME piace andare sullo snowboard sebbene quest'anno abbiamo perso al stagione per somma contentezza di qualcuno,bè se gli arriva un paraurti nella schiena è un mio diritto non piangere una lacrima.
Violo qualche legge se vado sullo snowboard? NO a patto che uso il casco dove ci fa,non mi metto a falciare i bimbi dello sci club e evito di svalangare.

Non è vietato è REGOLAMENTATO il che è diverso.

A ME piace andare in moto? PRESENTE! e ci vado anche in fuoristrada su tutte quelle che sono strade consentite ,purtroppo sempre meno grazie a quelle facce di [NON SI DICE],poi le strade restano sporche e gli incendi si pappano mezza montagna....complimenti ecokey...!

Il fatto che citi la carne bè la dice lunga sul tuo orientamento, Che poi distrugga la prostata e faccia bruciare il pipino bè,se ne mangio solo 6 mesi all'anno c'è un motivo e te ne accorgi dopo 50 anni di schifezze ingurgitate.

Comunque penso che chi mi precede abbia detto molto bene. Vorrà dire che andrò a fare un grigliata portandomi vanni e pacciani ,del resto siamo compagni di...
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ESATTO e siamo in due a pensarla così

ma tu fai bene a fare quello che ti piace fare, non sto cercando di convertirti a nulla.. se non sei interessato alle mie parole passa oltre e vivi felice la tua vita..
 
ma io non sto giudicando.. i tuoi hobby sono quello che sono, e nel caso specifico dello sciare ha le conseguenza che ha, che poi per te siano irrilevanti non cambia la sostanza delle cose.. perchè nascondersi dietro un dito..? sii fiero delle colate di cemento, dell'immondizia, del turismo becero, della rovina di alcuni posti e di chi ci abita..
a me piace viaggiare, vivo viaggiando, ma di certo non pretendo che sia tutto rose e fiori.. conosco e comprendo l'impatto della mia passione sul mondo e lo accetto e se qualcuno me lo fa notare (ma ripeto lo so benissimo da solo) rispondo che ha ragione, non che ognuno fa come gli pare perchè il mondo è libero..

E' evidente che non ci capiamo, o fai finta...
Innanzitutto io non mi nascondo dietro a un dito, anzi rivendico con forza il mio diritto a sciare e a godere della montagna e relativi impianti sciistici.
Chiedo semplicemente rispetto per le mie opinoni e di non essere accostato a chi commette reati.
Inoltre, io non voglio impedire ad altri di fare (se lecito) ciò che loro pare...
Pensa un pò se, ad esempio, mi mettessi a pontificare sulle tonnellate di anidride carbonica immesse nell'atmosfera dagli aerei che trasportano viaggiatori e turisti come te in giro per il mondo.
Ripeto, io non vieto agli altri di fare ciò che amano (e onestamente, anche a me piace viaggiare, e fortunatamente ho avuto l'opportunità di girare il Mondo...)
Comunque sia, detto ciò, la discussione sta diventando stucchevole.
Per quanto mi riguarda può anche finire qui.
 
oneri e onori.. a tutti fa piacere vantarsi o sentirsi realizzati delle proprie passioni, ma le passioni molto spesso non vengono a costo zero.. quindi ripeto, sii fiero del tuo sciare, e sii fiero del cemento che altri hanno sparso per te e per permetterti di coltivare la tua passione.. è tanto difficile..? fa male alla coscienza..? non capisco il problema..
per altro io non volo, mai, quindi hai sbagliato persona.. ma riconosco come ho già scritto nel messaggio precedente il mio impatto, e non ho problemi ad ammetterlo.. riesci a fare lo stesso..?

per il resto io ho fatto tutto un altro discorso che tu hai bellamente saltato.. se ritieni che la tua esistenza si limiti a rispettare il vicino non vado oltre.. e comunque non ho mai mancato di rispetto ne alla tua passione e ne alla tua opinione.. se ti senti offeso dalle mie parole magari hanno colto nel segno più di quanto sei disposto ad ammettere..

buona serata..! :)
 
...divertirsi non è un reato..? c'è gente che si diverte bruciando i senza tetto, scaricando chimici in un fiume, buttando un mozzicone, molestando un bambino.. non mi sembra un metro di giudizio che possiamo utilizzare in ogni situazione...

...E come no ? Infatti, non era offensivo, figuriamoci..
 
tagliare o glissare parti di un discorso più ampio non gioca a tuo favore..
io non ho parlato di te o di nessuno nello specifico, ma ho semplicemente enunciato l'ovvio o quello che per lo meno io ritengo tale, estremizzandolo chiaramente.. ognuno ha le sue passioni, e di certo non sarà la legge di questo o quel paese a decretare se qualcosa è giusto o sbagliato..

EDIT. chiudo ricollegandomi al mio post originale che siamo già andati troppo in la.. il mio non era un voler demonizzare lo sci in quanto sci, di certo non stiamo parlando del male assoluto del mondo ma questo era il tema del topic e a questo mi sono collegato.. il mio interesse era porre l'attenzione sul fatto che le nostre azioni hanno un impatto, a volte anche considerevole, e che non è proprio vero che fintanto che faccio qualcosa nel rispetto del prossimo vale tutto.. c'è qualcosa di più alto a cui, come razza umana, possiamo aspirare, ossia una più profonda connessione con la natura e che prevale sulle passioni o aspirazioni del singolo.. e come filosofia di vita, se condivisa, e come ragione pratica in quanto non possiamo fare a meno, per vivere, delle montagne, ad esempio..
questa per lo meno è la mia idea, non era mia intenzione offendere nessuno come credo sia chiaro dai miei post, almeno se letti attentamente.. e mi scuso se ho dato questa impressione che ribadisco non era assolutamente voluta, anzi lontana dal mio pensiero..

buon proseguimento..
 
Ultima modifica:
chiudo ricollegandomi al mio post originale che siamo già andati troppo in la.. il mio non era un voler demonizzare lo sci in quanto sci, di certo non stiamo parlando del male assoluto del mondo ma questo era il tema del topic e a questo mi sono collegato.. il mio interesse era porre l'attenzione sul fatto che le nostre azioni hanno un impatto, a volte anche considerevole, e che non è proprio vero che fintanto che faccio qualcosa nel rispetto del prossimo vale tutto.. c'è qualcosa di più alto a cui, come razza umana, possiamo aspirare, ossia una più profonda connessione con la natura e che prevale sulle passioni o aspirazioni del singolo.. e come filosofia di vita, se condivisa, e come ragione pratica in quanto non possiamo fare a meno, per vivere, delle montagne, ad esempio..
La verità è che hai ragione di fondo.
Una montagna che per per effetto degli impianti, tutto l'inverno viene "calpestata" dagli sci di 5000 persone ogni giorno... (penso a Kronplatz come esempio) persone che lasciano scarti, rifiuti, inquinanti è ovvio che ne risenta.
Spero che tra le attività dei gestori sia prevista almeno, una profonda ripulitura del territorio a fine stagione.
Il peggio però se già non è in atto temo che lo sarà a breve, che per l'innalzamento delle temperature si adotteranno correttivi chimici per tenere la neve anche a temperature alte.
(anni fa frequentavo la fiera SKIPASS fine ottobre a Modena, e vedevo l'area demo innevata con 12 / 15 gradi di temperatura ambiente)

Tutto ciò è ovviamente male per l'ambiente e per il futuro.... ma decidere di bloccare questa forma di economia della montagna sarebbe un male forse peggiore.

Quello che possiamo fare è cercare per ora di realizzare un compromesso che cerchi di minimizzare e "curare" i danni.
Non è la soluzione definitiva, ne sono consapevole ....ma da qualche tempo sono alla conclusione
che per i mali dell'ambiente planetario ...l'unica vera soluzione sarebbe disumana,
poiché richiederebbe di ridurre di molto gli esseri umani che calpestano il pianeta.
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...Ecco un esempio di quello che definisco atteggiamento talebano !
Quindi tu paragoni chi si diverte a sciare con i criminali della peggiore specie...?!?!?!!!
Credo chi il concetto inteso fosse molto diverso.

Quando tu in un posto ti ritrovi qualche migliaio di persone .... puoi sicuramente trovare chi è corretto come sicuramente sei tu, ma ci puoi scommettere che in mezzo ci saranno anche dei coglioni che fanno danni fregandosene di tutto e di tutti.

Ovviamente la teorici ci dice che sono da colpire solo loro...nella pratica sappiamo bene che non è sempre possibili e che per farlo bisogna finire per porre più limiti anche a chi non meriterebbe di averne.
 
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Credo chi il concetto inteso fosse molto diverso.
Quando tu in un posto ti ritrovi qualche migliaio di persone .... puoi sicuramente trovare chi è corretto come sicuramente sei tu, ma ci puoi scommettere che in mezzo ci saranno anche dei coglioni che fanno danni fregandosene di tutto e di tutti.
Ovviamente la teorici ci dice che sono da colpire solo loro...nella pratica sappiamo bene che non è sempre possibili e che per farlo bisogna finire per porre più limiti anche a chi non meriterebbe di averne.

Si, ma allora bisogna anche tenere presente che i coglioni, purtroppo, si trovano in qualsiasi contesto sociale, non soltanto tra gli "sciatori da resort", ne conosco parecchi anche tra gli "ambientalisti" che sovente "predicano bene e razzolano male", perciò non si deve colpevolizzare un'intera categoria.
Personalmente, sono un fruitore della montagna "attrezzata" per lo sci, e questo non mi impedisce di rispettare l'ambiente, così come, da istruttore di immersioni subacquee (per hobby) sono particolarmente attento alla tutela del mare...
Il punto fondamentale resta il rispetto per gli altri, dire che bisogna abolire gli impianti da sci perchè gli sciatori non rispettano la montagna è una solenne stronzata, in quanto frutto di preconcetti e generalizzazione.
 
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