Non è detto ,durante l'abbandono delle campagne negli anni 60 si sono liberati un sacco di postiPotrebbe arrivare un tempo in cui queste possibilità non ci saranno più
Non è detto ,durante l'abbandono delle campagne negli anni 60 si sono liberati un sacco di postiPotrebbe arrivare un tempo in cui queste possibilità non ci saranno più
La coscienza sicuramente è di per sé un motore, e per andare in una direzione ..il motore ci vuole
e comunque a volte ho l'impressione che sia ancora scarsa ...ad esempio quando vedo sigarette in terra soprattutto per le stradine di campagna, o quando trovo tra i monti discariche abusive.
Però ci sono anche tante supposte verità senza ragionevolezza che purtroppo minano lo sviluppo della coscienza . .. ad esempio mi si dice di non sprecare l'acqua che è preziosa ...
qui dove basta fare un buco e l'acqua c'è sempre? ... davvero se io evito di annaffiale l'orto e il giardino, l'acqua che risparmio arriverà ai bimbi assetati nell'Africa subsahariana? ... come ?
Poi ci sono aspetti più subdoli e ambigui .... come l'errata equazione secondo cui il riscaldamento a legna inquina di più di quello a gas, ... o il discorso sulla carta ...
certo se utilizziamo carta di provenienza cinese ottenuta dalla deforestazione indiscriminata ...siamo complici di un crimine, che invece dovremmo impedire semplicemente bloccando quelle merci....
Ma invece quella dalle cartiere europee... la cui cellulosa viene da foreste rigorosamente gestite e dal riciclo ? Siamo sicuri che l'impatto ambientale di una memoria elettronica non sia peggiore?
Certo sono pochi grammi di materiale .... milligrammi di terre rare ...ma che per essere estratte richiedono di lavorare migliaia di tonnellate di terreno sbancando tutto quello che c'è.
La stessa cosa occorre per sostenere le energie green .... davvero sono così green come vogliono farci credere ? o sono solo una distrazione ...al più un cerottino che rimanda un po' la resa dei conti .... conti che comunque si facciano danno sempre lo stesso risultato :
siamo troppi e per questo abbiamo bisogno di troppe risorse.
non riesco a rispondere a tutti singolarmente..
il mondo occidentale è estremamente più consapevole di quello che era solamente una generazione fa.. oggi tutti hanno sentito almeno una volta parlare di ecologia, di inquinamento, di sprechi, di alternative, di alimentazione, di plastica etc.. è sufficiente..? no, ma è un passo.. se vi aspettate che nel giro di due o tre anni le cose si sistemeranno rimarrete delusi, non funziona così.. forse i nostri nipoti vedranno il frutto del lavoro incominciato oggi, il frutto dei tanti piccoli semini che oggi vengono piantati..
il resto del mondo invece è molto meno consapevole purtroppo, ma devono fare il loro percorso con i loro tempi..
cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo..? io credo renderci conto del grosso potere che abbiamo nelle nostre mani.. sia nei riguardi di noi stessi, nel come, volendo, possiamo cambiare la nostra vita e le nostre abitudini, che tanto nostre in realtà non sono, ed in secondo luogo capire poi come la società stessa sia esattamente basata sulla poca coscienza e consapevolezza del singolo..
e come pensi che cambi un sistema socio-economico..? la radice di cui tu parli non è altro che un'idea, un modo come tanti di condurre la nostra vita, non è profonda più di qualche centimetro, per così dire.. la gente normale questo sistema se l'è trovato in casa, senza averlo nemmeno chiesto o cercato, ed ha semplicemente ed ancora incosapevolmente continuato ad alimentarlo, spesso addirittura difenderlo..
il cambiamento viene sempre dal basso, dalla pancia, quando troppe persone incominciano a rumoreggiare su qualcosa, quando un certo aspetto della nostra vita per troppo tempo dato per scontato incomincia a perdere di senso, quando qualcuno parla di cose nuove, di concetti diversi..
il cambiamento sta già avvenendo, per ogni persona che decide di abbandonare la città, per ogni persona che decide di mangiare più consapevolmente, per ogni persona che non compra più vestiti, per ogni persona che spegne la tv ed apre un libro, per ogni persona che cresce il proprio cibo, per ogni persona che apre le porte di casa propria al nuovo, questo è il cambiamento.. di certo non ne ascolterai nei telegiornali, ma sta già avvenendo.. e se non te ne accorgi forse devi guardare altrove..
ripeto..
se ti aspetti che il dibattito pubblico o i telegiornali o i benpensanti di questo o quel paese parlino di alcune cose parti semplicemente dal punto sbagliato.. quello che pensa la maggior parte delle persone non è rilevante, l'importante è che ce ne sia anche una sola che pensi la cosa giusta, il resto verrà poi da se, i nodi verranno al pettine, con i loro tempi, non con i tuoi tempi.. siediti e mettiti comodo ed osserva, non renderai il processo più veloce se ti ci arrabbi sopra..
chi non ha più tempo..? valutare le cose secondo la tua necessariamente limitata prospettiva non ti porterà alla "soluzione".. perchè valuti così negativamente un'eventuale scomparsa della razza umana..?
il pianeta o l'universo hanno chiaramente tutto il tempo che vogliono, quindi immagino tu ti riferisca all'uomo quando dici "non ne abbiamo più"..
oggi non è più così... gli strumenti per pilotare e condizionare le masse ci sono e sono affinati.il cambiamento viene sempre dal basso, dalla pancia, quando troppe persone incominciano a rumoreggiare su qualcosa,
Questo è vero .... ma proprio questo è possibile solo perché siamo in assoluta minoranza,il cambiamento sta già avvenendo, per ogni persona che decide di abbandonare la città, per ogni persona che decide di mangiare più consapevolmente, per ogni persona che..
oggi non è più così... gli strumenti per pilotare e condizionare le masse ci sono e sono affinati.
Questo ovviamente non significa che allora tanto vale continuare ad andare a benzina .... significa solo che è molto probabile che il tempo per l'uomo non basti....
ma come dicevi tu ... per il mondo e l'universo di tempo per ripartire ce n'è ancora abbastanza.
Ma il presupposto della discussione non è il tema della tutela ambientale da parte dell'uomo? Altrimenti di che stiamo parlando da 56 post?
Se si vuole tutelare il pianeta per come lo abbiamo ereditato il tempo non c'è più perché il ritmo di collasso degli ecosistemi è semplicemente insostenibile. Poi bon se parliamo di una prospettiva da qui a 1000 magari siamo già estinti, a questo punto lo auspico, ma non ha alcuna attinenza con il discorso che si stava facendo.
oggi non è più così... gli strumenti per pilotare e condizionare le masse ci sono e sono affinati.
Questo è vero .... ma proprio questo è possibile solo perché siamo in assoluta minoranza,
se davvero cominciasse a muoversi così la massa ... non ci sarebbe abbastanza spazio in campagna,
ne sufficiente cibo sano, ne .....
Peraltro tutto è controverso.... ogni azione ottiene reazioni uguali e contrarie ...
ad esempio la spinta "green" sui trasporti ha ottenuto che molti paesi produttori di petrolio stanno spingendo per estrarne ora il più possibile per il timore che domani perda ogni valore,
ma così tengono il prezzo basso e ritardano la rivoluzione dei trasporti.
Questo ovviamente non significa che allora tanto vale continuare ad andare a benzina .... significa solo che è molto probabile che il tempo per l'uomo non basti....
ma come dicevi tu ... per il mondo e l'universo di tempo per ripartire ce n'è ancora abbastanza.
ma perchè dovremmo lasciare il pianeta come lo abbiamo ereditato..? il pianeta non era migliore prima e non sarà peggiore dopo il nostro passaggio, la natura non ragione in termini di migliore o peggiore, sono concetti che abbiamo inventato noi..
il punto del rispettare l'ambiente ed in generale il prossimo va di pari passo con la comprensione che le nostre azioni esteriori riflettono in tutto e per tutto il nostro stato interiore, in questo momento uno stato interiore di tremendo caos.. una volta sistemato l'interiore, una volta portata un po' di coscienza e comprensione anche il resto si sistemerà..
non dobbiamo rispettare la natura come imposizione, come giusto o sbagliato, ma perchè lo sentiamo profondamente dentro.. altrimenti si tratterebbe di una ideologia come un'altra..
in effetti è vero ... anche se, per fortuna dico io, ancora non riusciremmo ad estinguere gli scarafaggi, quelli resistono a tutto radiazioni nucleari comprese.Ok ma allora ti dico che secondo questa visione non c'è nulla di male nel far estinguere la vita planetaria in quanto anche questo è un processo naturale: una specie domina e sopprime tutte le altre.
L'eccesso di disponibilità di informazioni spesso contrastanti equivale all'assenza di informazioni.gli strumenti per pilotare ci sono sempre stati.. anzi ti potrei rispondere che mai come oggi c'è stata tanta libertà di accesso alle informazioni, anche quelle "contro" il sistema..
in effetti è vero ... anche se, per fortuna dico io, ancora non riusciremmo ad estinguere gli scarafaggi, quelli resistono a tutto radiazioni nucleari comprese.
Però è proprio cos' una specie naturale se può sopraffare tutte le altre lo fa .... ma questo porta subito dopo alla sua scomparsa, e così sarebbe appunto anche per noi.
Ciò significa che la strategia del domino assoluto non è realmente vincente ..le simbiosi sono più efficaci nel perpetuare la vita.
Il mondo naturale prima dell'homo tecnologicus, aveva raggiunto un certo grado di equilibrio simbiotico, evolveva ancora certo ma con tempi lunghi e gradualità, anche a fronte di periodi traumatici.
Noi esseri umani siamo cresciuti in quell'ambiente che è risultato ottimale per noi
per questo ci piacerebbe molto conservare quell'equilibrio.
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L'eccesso di disponibilità di informazioni spesso contrastanti equivale all'assenza di informazioni.
E' un'illusione l'idea che oggi siano più disponibili le informazioni,
30 anni fa i terrapiattisti sarebbero stati solo una cosa ridicola, oggi trovano le dimostrazioni alle loro asserzioni.
I giovani di oggi che passano molte ore con gli occhi su uno schermo sono estremamente vulnerabili ai condizionamenti mentali, come mai era successo prima nella storia.
volevo tornare su questo...La consapevolezza non basta purtroppo, il problema alla radice è il sistema socio-economico. Se non cambia quello anche con tutta la consapevolezza le cose continueranno ad andare sempre peggio cosa che infatti sta avvenendo.
volevo tornare su questo...
Io sospetto che molti qui siano troppo giovani per sapere quando è iniziata la vera forte rivoluzione ecologista.....
ebbene è esplosa negli anni '70 subito dopo il '68.
Quelli che come me erano ragazzini in quegli anni hanno interiorizzato l'amore e il rispetto per il mondo naturale, e si sono formati una consapevolezza ecologica direi piuttosto forte.
Ma cosa ha sortito tutta quella consapevolezza?
Dopo 40 anni siamo messi peggio di allora (anche se non del tutto), dopo essere stati ecologisti per un po' ...siamo diventati superconsumisti continuando a distruggere il pianeta anche se nel contempo abbiamo tutelato il giardino sottocasa.
Il giardino siamo riusciti a curarlo bene, direi vedendo il ritorno di tante specie prima scomparse,
ma a livello globale non siamo riusciti a combinare nulla di buono.
Questa "intelligenza" l'abbiamo dimostrata in modo saltuario, discontinuo e contraddittorio,Sì ma appunto noi abbiamo il dono dell'intelligenza (almeno sulla carta) e la capacità di valutare le nostre azioni. Quindi ragionare nell'ottica del "sopraffare le altre specie è natura" è qualcosa di inaccettabile oltre che di totalmente incoerente
Questa "intelligenza" l'abbiamo dimostrata in modo saltuario, discontinuo e contraddittorio,
io ho sempre ammirato la filosofia dei nativi americani che dicevano di prendere dalla natura solo quello che gli era necessario per vivere rispettando tutte le specie, in netto contrasto col comportamento degli invasori europei che invece prendevano tutto quello che potevano prendere senza alcun rispetto fino a sterminare completamente i bisonti solo per prenderne le pelli.
Ma anche tra i nativi americani vi sono state popolazioni distruttive,
di una si è scoperta qualche traccia pochi anni fa (perché ovviamente sono estinti e prima dell'arrivo dei coloni europei). Le tracce rimaste sono poche perché la loro civiltà era basata sul legno, con cui realizzavano grandissime costruzioni ... ma sono andati avanti a radere ogni piante fino a che il territorio è diventato inospitale e sono scomparsi... un po' come successo sull'isola di pasqua.