Dolomiti, il grande carosello

La coscienza sicuramente è di per sé un motore, e per andare in una direzione ..il motore ci vuole
e comunque a volte ho l'impressione che sia ancora scarsa ...ad esempio quando vedo sigarette in terra soprattutto per le stradine di campagna, o quando trovo tra i monti discariche abusive.

Però ci sono anche tante supposte verità senza ragionevolezza che purtroppo minano lo sviluppo della coscienza . .. ad esempio mi si dice di non sprecare l'acqua che è preziosa ...
qui dove basta fare un buco e l'acqua c'è sempre? ... davvero se io evito di annaffiale l'orto e il giardino, l'acqua che risparmio arriverà ai bimbi assetati nell'Africa subsahariana? ... come ?

Poi ci sono aspetti più subdoli e ambigui .... come l'errata equazione secondo cui il riscaldamento a legna inquina di più di quello a gas, ... o il discorso sulla carta ...
certo se utilizziamo carta di provenienza cinese ottenuta dalla deforestazione indiscriminata ...siamo complici di un crimine, che invece dovremmo impedire semplicemente bloccando quelle merci....
Ma invece quella dalle cartiere europee... la cui cellulosa viene da foreste rigorosamente gestite e dal riciclo ? Siamo sicuri che l'impatto ambientale di una memoria elettronica non sia peggiore?
Certo sono pochi grammi di materiale .... milligrammi di terre rare ...ma che per essere estratte richiedono di lavorare migliaia di tonnellate di terreno sbancando tutto quello che c'è.

La stessa cosa occorre per sostenere le energie green .... davvero sono così green come vogliono farci credere ? o sono solo una distrazione ...al più un cerottino che rimanda un po' la resa dei conti .... conti che comunque si facciano danno sempre lo stesso risultato :
siamo troppi e per questo abbiamo bisogno di troppe risorse.

Ma infatti il discorso della carta è un ottimo esempio.
Limitiamone l'uso, fin qui ci siamo: stampiamo il necessario e stampiamolo risparmiando; usiamo uno strappo di scottex invece di due, e così via.
Ma quando vado a comprare la carta, devo indagare ogni volta? Perchè tanto "recycled" c'è scritto anche su quelle cinesi... E se devo indagare per la carta, devo indagare per il toner, per lo scottex, per la carta igienica, e così via un'altra volta. E anche se invece di andare a lavorare spendessi le mie giornate nell'indagine e riuscissi nell'intento, la merce non "eco" scomparirebbe? E volendo andare oltre, quanto devo spendere in più?
I

Quindi sì, la coscienza è un ottimo motore che magari permetterà di evitare spiagge o montagne piene di mozziconi. La coscienza però influisce e ha riflesso soprattutto sulle proprie azioni e, da buon pessimista, non so quanto possa influire sul grande disegno.

Per tornare all'argomento della discussione, si può discutere quanto ci pare ma la natura stava meglio prima. Perchè è stato comunque realizzato un progetto del genere? Per lo stesso motivo per il quale le città continuano a espandersi invece di riqualificarsi, ad esempio: profitto. Finchè questo rimarrà il modello di riferimento, accontentiamoci di buttare i mozziconi nel cestino. Come hai detto tu più indietro, siamo troppi e, aggiungo io, consumiamo troppo. Nel tempo saremo ancora troppi, ma sempre più persone nel mondo vorranno consumare troppo.
 
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non riesco a rispondere a tutti singolarmente..

il mondo occidentale è estremamente più consapevole di quello che era solamente una generazione fa.. oggi tutti hanno sentito almeno una volta parlare di ecologia, di inquinamento, di sprechi, di alternative, di alimentazione, di plastica etc.. è sufficiente..? no, ma è un passo.. se vi aspettate che nel giro di due o tre anni le cose si sistemeranno rimarrete delusi, non funziona così.. forse i nostri nipoti vedranno il frutto del lavoro incominciato oggi, il frutto dei tanti piccoli semini che oggi vengono piantati..
il resto del mondo invece è molto meno consapevole purtroppo, ma devono fare il loro percorso con i loro tempi..

cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo..? io credo renderci conto del grosso potere che abbiamo nelle nostre mani.. sia nei riguardi di noi stessi, nel come, volendo, possiamo cambiare la nostra vita e le nostre abitudini, che tanto nostre in realtà non sono, ed in secondo luogo capire poi come la società stessa sia esattamente basata sulla poca coscienza e consapevolezza del singolo..
 
non riesco a rispondere a tutti singolarmente..

il mondo occidentale è estremamente più consapevole di quello che era solamente una generazione fa.. oggi tutti hanno sentito almeno una volta parlare di ecologia, di inquinamento, di sprechi, di alternative, di alimentazione, di plastica etc.. è sufficiente..? no, ma è un passo.. se vi aspettate che nel giro di due o tre anni le cose si sistemeranno rimarrete delusi, non funziona così.. forse i nostri nipoti vedranno il frutto del lavoro incominciato oggi, il frutto dei tanti piccoli semini che oggi vengono piantati..
il resto del mondo invece è molto meno consapevole purtroppo, ma devono fare il loro percorso con i loro tempi..

cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo..? io credo renderci conto del grosso potere che abbiamo nelle nostre mani.. sia nei riguardi di noi stessi, nel come, volendo, possiamo cambiare la nostra vita e le nostre abitudini, che tanto nostre in realtà non sono, ed in secondo luogo capire poi come la società stessa sia esattamente basata sulla poca coscienza e consapevolezza del singolo..

La consapevolezza non basta purtroppo, il problema alla radice è il sistema socio-economico. Se non cambia quello anche con tutta la consapevolezza le cose continueranno ad andare sempre peggio cosa che infatti sta avvenendo.
 
e come pensi che cambi un sistema socio-economico..? la radice di cui tu parli non è altro che un'idea, un modo come tanti di condurre la nostra vita, non è profonda più di qualche centimetro, per così dire.. la gente normale questo sistema se l'è trovato in casa, senza averlo nemmeno chiesto o cercato, ed ha semplicemente ed ancora incosapevolmente continuato ad alimentarlo, spesso addirittura difenderlo..

il cambiamento viene sempre dal basso, dalla pancia, quando troppe persone incominciano a rumoreggiare su qualcosa, quando un certo aspetto della nostra vita per troppo tempo dato per scontato incomincia a perdere di senso, quando qualcuno parla di cose nuove, di concetti diversi..
il cambiamento sta già avvenendo, per ogni persona che decide di abbandonare la città, per ogni persona che decide di mangiare più consapevolmente, per ogni persona che non compra più vestiti, per ogni persona che spegne la tv ed apre un libro, per ogni persona che cresce il proprio cibo, per ogni persona che apre le porte di casa propria al nuovo, questo è il cambiamento.. di certo non ne ascolterai nei telegiornali, ma sta già avvenendo.. e se non te ne accorgi forse devi guardare altrove..
 
e come pensi che cambi un sistema socio-economico..? la radice di cui tu parli non è altro che un'idea, un modo come tanti di condurre la nostra vita, non è profonda più di qualche centimetro, per così dire.. la gente normale questo sistema se l'è trovato in casa, senza averlo nemmeno chiesto o cercato, ed ha semplicemente ed ancora incosapevolmente continuato ad alimentarlo, spesso addirittura difenderlo..

il cambiamento viene sempre dal basso, dalla pancia, quando troppe persone incominciano a rumoreggiare su qualcosa, quando un certo aspetto della nostra vita per troppo tempo dato per scontato incomincia a perdere di senso, quando qualcuno parla di cose nuove, di concetti diversi..
il cambiamento sta già avvenendo, per ogni persona che decide di abbandonare la città, per ogni persona che decide di mangiare più consapevolmente, per ogni persona che non compra più vestiti, per ogni persona che spegne la tv ed apre un libro, per ogni persona che cresce il proprio cibo, per ogni persona che apre le porte di casa propria al nuovo, questo è il cambiamento.. di certo non ne ascolterai nei telegiornali, ma sta già avvenendo.. e se non te ne accorgi forse devi guardare altrove..

Che il cambiamento parta dal pensiero è cosa ovvia ma purtroppo questo pensiero in mutazione non è così diffuso né consapevole come dovrebbe.
La maggior parte delle persone crede che sia "ecologismo" siano il monopattino elettrico, l'auto elettrica o mangiarsi un po' di soia.
Esiste un enorme scollamento tra la percezione del problema, le potenziali soluzioni e le reali radici dello stesso. In realtà quasi nessuno maneggia consapevolmente argomenti riguardanti natura, ecosistemi, conservazione, impatto ambientale, sostenibilità dell'alimentazione ed ecco che il mercato non sta facendo altro che cavalcare le tematiche sopra esposte per accrescere la propria influenza.
Per cui anche il dominio della semantica "green" va in una direzione totalmente opposta rispetto alla vera rivoluzione culturale che si dovrebbe promuovere ovvero quello della decrescita, del vincolare i suoli, dell'istituire aree protette, del rinunciare al guadagno in nome di un bene superiore. Nulla di tutto questo appare oggi in incubazione nell'opinione pubblica che ha preso il "green" come un modo di consumare di più ma con la coscienza pulita come un pacco di batterie al litio.
 
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ripeto..
se ti aspetti che il dibattito pubblico o i telegiornali o i benpensanti di questo o quel paese parlino di alcune cose parti semplicemente dal punto sbagliato.. quello che pensa la maggior parte delle persone non è rilevante, l'importante è che ce ne sia anche una sola che pensi la cosa giusta, il resto verrà poi da se, i nodi verranno al pettine, con i loro tempi, non con i tuoi tempi.. siediti e mettiti comodo ed osserva, non renderai il processo più veloce se ti ci arrabbi sopra..

ma se non conosci nemmeno una persona che in questo ultimo anno ha cambiato la sua vita, se non conosci nemmeno una persona che non ha abbandonato tutto per vivere nella natura, o che ha smesso di mangiare carne, o di comprare dalle grandi catene, o di finanziare questa o quella compagnia forse conosci le persone "sbagliate".. senza offesa..
 
ripeto..
se ti aspetti che il dibattito pubblico o i telegiornali o i benpensanti di questo o quel paese parlino di alcune cose parti semplicemente dal punto sbagliato.. quello che pensa la maggior parte delle persone non è rilevante, l'importante è che ce ne sia anche una sola che pensi la cosa giusta, il resto verrà poi da se, i nodi verranno al pettine, con i loro tempi, non con i tuoi tempi.. siediti e mettiti comodo ed osserva, non renderai il processo più veloce se ti ci arrabbi sopra..

E allora aspetta e spera, forse non è chiaro che di tempo non ne abbiamo più.
 
chi non ha più tempo..? valutare le cose secondo la tua necessariamente limitata prospettiva non ti porterà alla "soluzione".. perchè valuti così negativamente un'eventuale scomparsa della razza umana..?

il pianeta o l'universo hanno chiaramente tutto il tempo che vogliono, quindi immagino tu ti riferisca all'uomo quando dici "non ne abbiamo più"..
 
chi non ha più tempo..? valutare le cose secondo la tua necessariamente limitata prospettiva non ti porterà alla "soluzione".. perchè valuti così negativamente un'eventuale scomparsa della razza umana..?

il pianeta o l'universo hanno chiaramente tutto il tempo che vogliono, quindi immagino tu ti riferisca all'uomo quando dici "non ne abbiamo più"..

Ma il presupposto della discussione non è il tema della tutela ambientale da parte dell'uomo? Altrimenti di che stiamo parlando da 56 post?
Se si vuole tutelare il pianeta per come lo abbiamo ereditato il tempo non c'è più perché il ritmo di collasso degli ecosistemi è semplicemente insostenibile. Poi bon se parliamo di una prospettiva da qui a 1000 magari siamo già estinti, a questo punto lo auspico, ma non ha alcuna attinenza con il discorso che si stava facendo.
 
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il cambiamento viene sempre dal basso, dalla pancia, quando troppe persone incominciano a rumoreggiare su qualcosa,
oggi non è più così... gli strumenti per pilotare e condizionare le masse ci sono e sono affinati.
il cambiamento sta già avvenendo, per ogni persona che decide di abbandonare la città, per ogni persona che decide di mangiare più consapevolmente, per ogni persona che..
Questo è vero .... ma proprio questo è possibile solo perché siamo in assoluta minoranza,
se davvero cominciasse a muoversi così la massa ... non ci sarebbe abbastanza spazio in campagna,
ne sufficiente cibo sano, ne .....

Peraltro tutto è controverso.... ogni azione ottiene reazioni uguali e contrarie ...
ad esempio la spinta "green" sui trasporti ha ottenuto che molti paesi produttori di petrolio stanno spingendo per estrarne ora il più possibile per il timore che domani perda ogni valore,
ma così tengono il prezzo basso e ritardano la rivoluzione dei trasporti.

Questo ovviamente non significa che allora tanto vale continuare ad andare a benzina .... significa solo che è molto probabile che il tempo per l'uomo non basti....
ma come dicevi tu ... per il mondo e l'universo di tempo per ripartire ce n'è ancora abbastanza.
 
oggi non è più così... gli strumenti per pilotare e condizionare le masse ci sono e sono affinati.

Questo ovviamente non significa che allora tanto vale continuare ad andare a benzina .... significa solo che è molto probabile che il tempo per l'uomo non basti....
ma come dicevi tu ... per il mondo e l'universo di tempo per ripartire ce n'è ancora abbastanza.

Questo è ovvio ma nel frattempo fa abbastanza incazzare che uno scimmione smartphonizzato sia in grado di distruggere impunemente la vita su un pianeta unico nell'universo conosciuto e evolutosi in miliardi di anni. Specie sopravvissute a catastrofi inimmaginabili decimate per la zuppa di pesce o estinte perché il loro habitat è stato trasformato in fazzoletti usa e getta.
Prima ci leviamo dal ***** e meglio è e questo è fuori discussione. Però finché ci siamo sarebbe almeno opportuno limitare i danni e invece niente, sempre peggio. Altro che coscienza ambientale.
 
Ma il presupposto della discussione non è il tema della tutela ambientale da parte dell'uomo? Altrimenti di che stiamo parlando da 56 post?
Se si vuole tutelare il pianeta per come lo abbiamo ereditato il tempo non c'è più perché il ritmo di collasso degli ecosistemi è semplicemente insostenibile. Poi bon se parliamo di una prospettiva da qui a 1000 magari siamo già estinti, a questo punto lo auspico, ma non ha alcuna attinenza con il discorso che si stava facendo.

ma perchè dovremmo lasciare il pianeta come lo abbiamo ereditato..? il pianeta non era migliore prima e non sarà peggiore dopo il nostro passaggio, la natura non ragione in termini di migliore o peggiore, sono concetti che abbiamo inventato noi..
il punto del rispettare l'ambiente ed in generale il prossimo va di pari passo con la comprensione che le nostre azioni esteriori riflettono in tutto e per tutto il nostro stato interiore, in questo momento uno stato interiore di tremendo caos.. una volta sistemato l'interiore, una volta portata un po' di coscienza e comprensione anche il resto si sistemerà..
non dobbiamo rispettare la natura come imposizione, come giusto o sbagliato, ma perchè lo sentiamo profondamente dentro.. altrimenti si tratterebbe di una ideologia come un'altra..

oggi non è più così... gli strumenti per pilotare e condizionare le masse ci sono e sono affinati.

Questo è vero .... ma proprio questo è possibile solo perché siamo in assoluta minoranza,
se davvero cominciasse a muoversi così la massa ... non ci sarebbe abbastanza spazio in campagna,
ne sufficiente cibo sano, ne .....

Peraltro tutto è controverso.... ogni azione ottiene reazioni uguali e contrarie ...
ad esempio la spinta "green" sui trasporti ha ottenuto che molti paesi produttori di petrolio stanno spingendo per estrarne ora il più possibile per il timore che domani perda ogni valore,
ma così tengono il prezzo basso e ritardano la rivoluzione dei trasporti.

Questo ovviamente non significa che allora tanto vale continuare ad andare a benzina .... significa solo che è molto probabile che il tempo per l'uomo non basti....
ma come dicevi tu ... per il mondo e l'universo di tempo per ripartire ce n'è ancora abbastanza.

gli strumenti per pilotare ci sono sempre stati.. anzi ti potrei rispondere che mai come oggi c'è stata tanta libertà di accesso alle informazioni, anche quelle "contro" il sistema..

le soluzioni almeno a breve termine sono talmente semplici e banali che mi sembra surreale doverle anche esporre.. sul lungo termine invece le cose si complicano, io mi auguro sempre una fortissima spinta tecnologica sulla via della vera sostenibilità, vera energia pulita per tutti.. quello a cui assistiamo oggi ai nostri occhi sembra ed è tanto fumo, ma lo stesso fumo potrebbe diventare un bell arrosto da qui a cinquanta o cento anni chissà.. di certo senza il semino di oggi non puo' crescere una pianta domani, anche se per ora il semino è ancora in bilico..
 
ma perchè dovremmo lasciare il pianeta come lo abbiamo ereditato..? il pianeta non era migliore prima e non sarà peggiore dopo il nostro passaggio, la natura non ragione in termini di migliore o peggiore, sono concetti che abbiamo inventato noi..
il punto del rispettare l'ambiente ed in generale il prossimo va di pari passo con la comprensione che le nostre azioni esteriori riflettono in tutto e per tutto il nostro stato interiore, in questo momento uno stato interiore di tremendo caos.. una volta sistemato l'interiore, una volta portata un po' di coscienza e comprensione anche il resto si sistemerà..
non dobbiamo rispettare la natura come imposizione, come giusto o sbagliato, ma perchè lo sentiamo profondamente dentro.. altrimenti si tratterebbe di una ideologia come un'altra..

Ok ma allora ti dico che secondo questa visione non c'è nulla di male nel far estinguere la vita planetaria in quanto anche questo è un processo naturale: una specie domina e sopprime tutte le altre.
Quindi la prima parte del tuo post di fatto contraddice completamente la seconda, proprio perché l'essere umano ha la dote della ragione e la capacità di comprendere le proprie azioni è insensata l'affermazione iniziale.
Perciò, ti chiedo, perché opporsi alle pista da sci? Non c'è nulla di male nel lasciare una valle peggiorata rispetto a come l'abbiamo ereditata, è un concetto che abbiamo inventato noi.
 
Ok ma allora ti dico che secondo questa visione non c'è nulla di male nel far estinguere la vita planetaria in quanto anche questo è un processo naturale: una specie domina e sopprime tutte le altre.
in effetti è vero ... anche se, per fortuna dico io, ancora non riusciremmo ad estinguere gli scarafaggi, quelli resistono a tutto radiazioni nucleari comprese.

Però è proprio cos' una specie naturale se può sopraffare tutte le altre lo fa .... ma questo porta subito dopo alla sua scomparsa, e così sarebbe appunto anche per noi.
Ciò significa che la strategia del domino assoluto non è realmente vincente ..le simbiosi sono più efficaci nel perpetuare la vita.

Il mondo naturale prima dell'homo tecnologicus, aveva raggiunto un certo grado di equilibrio simbiotico, evolveva ancora certo ma con tempi lunghi e gradualità, anche a fronte di periodi traumatici.

Noi esseri umani siamo cresciuti in quell'ambiente che è risultato ottimale per noi
per questo ci piacerebbe molto conservare quell'equilibrio.
--- ---

gli strumenti per pilotare ci sono sempre stati.. anzi ti potrei rispondere che mai come oggi c'è stata tanta libertà di accesso alle informazioni, anche quelle "contro" il sistema..
L'eccesso di disponibilità di informazioni spesso contrastanti equivale all'assenza di informazioni.

E' un'illusione l'idea che oggi siano più disponibili le informazioni,
30 anni fa i terrapiattisti sarebbero stati solo una cosa ridicola, oggi trovano le dimostrazioni alle loro asserzioni.

I giovani di oggi che passano molte ore con gli occhi su uno schermo sono estremamente vulnerabili ai condizionamenti mentali, come mai era successo prima nella storia.
 
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in effetti è vero ... anche se, per fortuna dico io, ancora non riusciremmo ad estinguere gli scarafaggi, quelli resistono a tutto radiazioni nucleari comprese.

Però è proprio cos' una specie naturale se può sopraffare tutte le altre lo fa .... ma questo porta subito dopo alla sua scomparsa, e così sarebbe appunto anche per noi.
Ciò significa che la strategia del domino assoluto non è realmente vincente ..le simbiosi sono più efficaci nel perpetuare la vita.

Il mondo naturale prima dell'homo tecnologicus, aveva raggiunto un certo grado di equilibrio simbiotico, evolveva ancora certo ma con tempi lunghi e gradualità, anche a fronte di periodi traumatici.

Noi esseri umani siamo cresciuti in quell'ambiente che è risultato ottimale per noi
per questo ci piacerebbe molto conservare quell'equilibrio.
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L'eccesso di disponibilità di informazioni spesso contrastanti equivale all'assenza di informazioni.

E' un'illusione l'idea che oggi siano più disponibili le informazioni,
30 anni fa i terrapiattisti sarebbero stati solo una cosa ridicola, oggi trovano le dimostrazioni alle loro asserzioni.

I giovani di oggi che passano molte ore con gli occhi su uno schermo sono estremamente vulnerabili ai condizionamenti mentali, come mai era successo prima nella storia.

Sì ma appunto noi abbiamo il dono dell'intelligenza (almeno sulla carta) e la capacità di valutare le nostre azioni. Quindi ragionare nell'ottica del "sopraffare le altre specie è natura" è qualcosa di inaccettabile oltre che di totalmente incoerente perché la natura mi consentirebbe anche di uccidere chi voglio, quando voglio, come voglio e sottrargli la preda.
Il punto di questa discussione è invece la comprensione del valore e del ruolo dell'ambiente e della natura o come tutelarla nel migliore dei modi.
 
La consapevolezza non basta purtroppo, il problema alla radice è il sistema socio-economico. Se non cambia quello anche con tutta la consapevolezza le cose continueranno ad andare sempre peggio cosa che infatti sta avvenendo.
volevo tornare su questo...
Io sospetto che molti qui siano troppo giovani per sapere quando è iniziata la vera forte rivoluzione ecologista.....
ebbene è esplosa negli anni '70 subito dopo il '68.
Quelli che come me erano ragazzini in quegli anni hanno interiorizzato l'amore e il rispetto per il mondo naturale, e si sono formati una consapevolezza ecologica direi piuttosto forte.

Ma cosa ha sortito tutta quella consapevolezza?
Dopo 40 anni siamo messi peggio di allora (anche se non del tutto), dopo essere stati ecologisti per un po' ...siamo diventati superconsumisti continuando a distruggere il pianeta anche se nel contempo abbiamo tutelato il giardino sottocasa.
Il giardino siamo riusciti a curarlo bene, direi vedendo il ritorno di tante specie prima scomparse,
ma a livello globale non siamo riusciti a combinare nulla di buono.
 
volevo tornare su questo...
Io sospetto che molti qui siano troppo giovani per sapere quando è iniziata la vera forte rivoluzione ecologista.....
ebbene è esplosa negli anni '70 subito dopo il '68.
Quelli che come me erano ragazzini in quegli anni hanno interiorizzato l'amore e il rispetto per il mondo naturale, e si sono formati una consapevolezza ecologica direi piuttosto forte.

Ma cosa ha sortito tutta quella consapevolezza?
Dopo 40 anni siamo messi peggio di allora (anche se non del tutto), dopo essere stati ecologisti per un po' ...siamo diventati superconsumisti continuando a distruggere il pianeta anche se nel contempo abbiamo tutelato il giardino sottocasa.
Il giardino siamo riusciti a curarlo bene, direi vedendo il ritorno di tante specie prima scomparse,
ma a livello globale non siamo riusciti a combinare nulla di buono.

Esatto, analisi impeccabile. Nonostante i primi movimenti conservazionisti nel '900 e la grande ondata nei '60-'70, seguita in Europa dalle grande stagione dei parchi nazionali tra gli '80 e i '90, globalmente la situazione è in costante e continuo peggioramento.
Ci sono stati dei recuperi puntuali soprattutto in Europa e U.S.A. ma determinati semplicemente da un fatto: la delocalizzazione. Con la delocalizzazione di manodopera, produzione e capitali si è solo spostato il problema, con l'ennesima ondata colonialista mascherata da innovazione, in altri paesi.
Ecco allora che il Borneo, intatto fino agli anni '50, ha nel frattempo perso il 60% delle sue foreste vergini, il Madagascar è arrivato ormai ad avere solo il 2% di foreste residue, l'Amazzonia si è contratta enormemente, le foreste pluviali asiatiche sono state prese d'assalto per l'olio di palma, le popolazioni di grandi mammiferi africani sono andate tutte al collasso ecc.
In realtà quindi in materia di conservazione si sono ottenute sì delle vittorie ma sono state delle vittorie localizzate perché globalmente alimentare la (in)civiltà capitalista si è fatto, anzi si sta facendo, tabula rasa di tutto ciò che ne è al di fuori.
 
Sì ma appunto noi abbiamo il dono dell'intelligenza (almeno sulla carta) e la capacità di valutare le nostre azioni. Quindi ragionare nell'ottica del "sopraffare le altre specie è natura" è qualcosa di inaccettabile oltre che di totalmente incoerente
Questa "intelligenza" l'abbiamo dimostrata in modo saltuario, discontinuo e contraddittorio,
io ho sempre ammirato la filosofia dei nativi americani che dicevano di prendere dalla natura solo quello che gli era necessario per vivere rispettando tutte le specie, in netto contrasto col comportamento degli invasori europei che invece prendevano tutto quello che potevano prendere senza alcun rispetto fino a sterminare completamente i bisonti solo per prenderne le pelli.

Ma anche tra i nativi americani vi sono state popolazioni distruttive,
di una si è scoperta qualche traccia pochi anni fa (perché ovviamente sono estinti e prima dell'arrivo dei coloni europei). Le tracce rimaste sono poche perché la loro civiltà era basata sul legno, con cui realizzavano grandissime costruzioni ... ma sono andati avanti a radere ogni piante fino a che il territorio è diventato inospitale e sono scomparsi... un po' come successo sull'isola di pasqua.
 
Questa "intelligenza" l'abbiamo dimostrata in modo saltuario, discontinuo e contraddittorio,
io ho sempre ammirato la filosofia dei nativi americani che dicevano di prendere dalla natura solo quello che gli era necessario per vivere rispettando tutte le specie, in netto contrasto col comportamento degli invasori europei che invece prendevano tutto quello che potevano prendere senza alcun rispetto fino a sterminare completamente i bisonti solo per prenderne le pelli.

Ma anche tra i nativi americani vi sono state popolazioni distruttive,
di una si è scoperta qualche traccia pochi anni fa (perché ovviamente sono estinti e prima dell'arrivo dei coloni europei). Le tracce rimaste sono poche perché la loro civiltà era basata sul legno, con cui realizzavano grandissime costruzioni ... ma sono andati avanti a radere ogni piante fino a che il territorio è diventato inospitale e sono scomparsi... un po' come successo sull'isola di pasqua.

Anche io ammiro molto filosofie simili, riscontrabile anche in molte popolazioni acquisitive sud-americane. Purtroppo sono state spazzate via dalla mentalità imperialista-colonialista che è la più criminale che abbia mai calcato questo pianeta.
Conoscevo la vicenda dell'Isola di Pasqua, in piccolo è quello che mi aspetto accada all'homo tecnologicus.
 
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