Perdonami ma prima mi chiedi oggetti indispensabili e poi mi citi la Coca Cola. Per me il problema è prendere l'esempio Coca Cola come problema nel 2021. Questo esempio fa parte della coscienza condivisa di cui parlavamo prima. Ormai quasi tutti sanno che la Coca Cola fa male, che chi la produce non è etico e che è meglio non comprarla.
Ma sullo scaffale, invece della Coca Cola, chi trovo?
E questo è l'esempio più "risolvibile", perchè qualsiasi marchio che io vado a comprare è assolutamente (e non vuole esserlo) non trasparente. Rispondendo alla tua domanda, facciamo che io non posso fare a meno della cioccolata e dimmi se una persona può rispondere alle domande che facevo nel post precedente.
Il discorso che fai te è assolutamente condivisibile ma riguarda i marchi, non il tipo di prodotto nè la sua produzione. Spendono miliardi per farmi scegliere il marchio "coca-cola", non per farmi comprare una bevanda dolce e gassosa.
ma perchè tu hai bisogno di una bevanda dolce e gassosa..? tu hai bisogno di acqua, fine.. apri il rubinetto ed è li, se sei fortunato anche buona.. di questo hai bisogno, il resto sono pippe, il resto è un plus non necessario e non richiesto ma indotto, e per giunta anche dannevolo al tuo corpo.. per questo ho citato coca cola, la regina dell'inutile e secondo le statistiche la prima compagnia al mondo per inquinamento, seguita a ruota dalla tua citata nestle che di pari passo con coca cola non fa un prodotto che sia uno di cui tu hai bisogno realmente bisogno..
ripeto la domanda.. hai bisogno di comprare dei marchi..? hai bisogno di andare al supermercato a scegliere tra questo o quel brand..? rispondo io per farla breve.. no, tu hai bisogno di acqua, frutta e verdura, se proprio vuoi carne e pesce, stop.. prova ad andare in un mercato e vedrai che i prodotti non hanno etichette o marchi, un broccolo è un broccolo, una carota è una carota..
semplice no..? questo è coscienza, questo è rivoluzione..
Il singolo può cambiare il mondo ma solo se miliardi di singoli remano nella stessa direzione. Ora, al netto di utopismi di vario tipo, è assolutamente impossibile che un cambiamento venga stimolato per auto-determinazione ma serve sempre un intervento di gestione ai vertici.
Tale intervento può essere certamente stimolato da alcuni movimenti, come accaduto qui in Italia durante la prolifica stagione degli anni '90 o in U.S.A. nei '60, ma alla fine sono sempre i Governi ad essere determinanti.
Senza una seria politica di incanalamento del mercato in un'ottica sostenibile la verità è che non ci sono speranze. Il mio boicottare Amazon, non comprare insalata in busta, acquistare pochissime o avere l'auto a metano non conta assolutamente nulla se non per ripulirmi un po' la coscienza.
Poi è chiaro che bisogna cominciare per primi ad agire ma guai a pensare che possa concretamente fare la differenza.
non è vero, ma proprio per niente.. il cambiamento viene sempre dal basso, quando la dirigenza non puo' più fare a meno di notare e prendere in considerazione le richieste, il borbottio dal basso.. rivoluzione francese, aborto, divorzio, schiavitù e molte altre che ora dimentico.. sempre dalla pancia, sempre in modo spontaneo..
il problema di oggi è che seppur alcuni temi siano ampiamente discussi e conosciuti non hanno ancora presa, non ne vediamo le reali conseguenze e per questo rimangono un pour parler o manipolati al contrario..
Anche perchè, per non andare troppo off topic e rimanere in tema discussione, il boicottaggio e il non frequentare gli impianti costruiti, migliorerebbe la situazione ambientale della zona? Se si considera l'auto per arrivarci e l'impatto umano sì, ma il cemento ormai è lì e lì rimane. Gli alberi che erano al posto del cemento non ci sono più.
"Il singolo può cambiare il mondo ma solo se miliardi di singoli remano nella stessa direzione". Verissimo, ma il fatto che la verità sia un ossimoro dice tutto.
classico immobilismo.. intanto tu incomincia a mandare il segnale che le piste da scii non sono più accettate, lasciale vuote per qualche stagione a marcire perchè nessuno ci va più, e vedrai che qualche politico inizierà a parlare di bonifica, di riqualificazione.. la politica e l'industria, il profitto, non hanno bandiera o colore, non hanno interesse a priori, ma solo quello della loro sopravvivenza a tutti i costi.. prima lo capiremo e prima potremo con le nostre stesse mani piegarli..