Domanda su dislivello

Qualche mese fa ho scelto un itinerario tramite un sito che, nella descrizione del percorso, riportava: "da A a B dislivello 1300 m".
Sono andato e ho percorso quella salita in 5 ore rendendomi conto che si trattava di una salita abbastanza dolce, di scarsa fatica.

Successivamente studio un altro itinerario che riporta un dislivello di 900 m. Mi dico: "sarà una passeggiata in confronto ai 1300 dell'altra volta!", invece ho raggiunto la vetta dopo 3 ore arrancando su salite infinite talmente inclinate che, se mi fosse caduta a terra la borraccia, sarebbe rotolata fino a valle in 2 minuti.

Allora, la mia domanda da ignorante è: come faccio a capire esattamente se un itinerario ha delle salite impervie o se invece sale dolcemente?
Ho pensato che il parametro "dislivello" dovrebbe essere accompagnato dal valore "distanza". Quindi se trovo scritto "900 m di dislivello per una distanza di 5Km" posso capire che sarà una salita molto più semplice rispetto ad un "900 m di dislivello per una distanza di 1Km".
Purtroppo quando cerco i percorsi, anche su siti estremamente tecnici, o trovo solo il parametro di dislivello in salita e in discesa, oppure trovo i due valori accompagnati dalla distanza totale del tragitto, quindi con salita e discesa incluse.
E nuovamente mi domando: "come diavolo faccio a capire se la salita sarà dolce o estremamente "rampante"?
 
una cosa importante (per me è fondamentale...dato che ho uno scarso senso di orientamento) per ogni escursione è avere la cartina igm del luogo.Per capire se una salita è "dolce" o "infernale" bisogna guardare le curve di livello :


isoipse2m.JPG


Di norma la regola che seguo è questa : più il sentiero (quello che sulla cartina è segnato "rosso") segue l'andamento delle curve di livello più la salita è agevole o minima,più il sentiero "taglia" orizzontalmente o verticalmente le curve più la salita sarà faticosa e ripida.Ovviamente bisogna considerare la distanza delle curve di livello.Penso che sul forum troverai sicuramente delle spiegazioni esaurienti.

ciao
 
Ok vi ringrazio, mi par di capire che senza cartina sia impossibile.
Ma allora che senso ha descrivere un percorso dando il dislivello? A parte la "nota di colore" da aggiungere al brodo della descrizione, non ha nessun senso pratico per chi lo consulta.

E pensate che ci sono anche siti che catalogano gli itinerari in base ai dislivelli. Una cosa del tipo da 0 a 800 facile; da 800 a 1200 impegnativo; da 1200 in su per esperti. Non ha nessun senso allora, o mi sbaglio?
 
Secondo me senza metterlo in relazione alla distanza non ha senso, come si fa così a capire le pendenze!?! boh non me lo spiego forse mi sfugge qualcosa....
 
È come il discorso dei tempi di percorrenza: premesso che misurare i tempi in ore ha comunque un suo senso (ne abbiamo discusso qualche giorno fa su un altro post) però è anche vero che le indicazioni di tempo sono abbastanza "ingannevoli": 6 ore "standard" possono essere 5 ore comode per un ottimo camminatore senza zaino e possono diventare 10 per un camminatore poco allenato e con lo zaino pesante :)

Il dislivello "assoluto" in metri senza rapportarlo alla distanza non ha tanto senso... Solo la carta topografica ci può dare informazioni abbastanza complete e abbastanza sicure (sempre che sia abbastanza aggiornata).
 
Ok vi ringrazio, mi par di capire che senza cartina sia impossibile.
Ma allora che senso ha descrivere un percorso dando il dislivello? A parte la "nota di colore" da aggiungere al brodo della descrizione, non ha nessun senso pratico per chi lo consulta.

E pensate che ci sono anche siti che catalogano gli itinerari in base ai dislivelli. Una cosa del tipo da 0 a 800 facile; da 800 a 1200 impegnativo; da 1200 in su per esperti. Non ha nessun senso allora, o mi sbaglio?
Nessun senso pratico, direi.
Non solo: mi è capitato di consultare alcuni siti (ma anche libri/opuscoli) che indicavano il dislivello considerando solo il punto di partenza e quello di arrivo, senza fare il minimo riferimento alle variazioni di altitudine "durante" il percorso. E' come se, per attraversare una valle, indicassi un dislivello di 10 metri perchè le due cime (partenza e arrivo) sono più o meno alla stessa altitudine.
Utilissimo... :lol:
 
Confermo che l'unico modo per capire "l'importanza" della salita è guardare appunto la cartina e le curve di livello.
Molte volte si trovano anche i profili altimetrici che presentano graficamente il dislivello che si affronta tappa per tappa, dividendo il percorso giornaliero in più "sottotappe".
In pratica si mette la distanza sull'asse x, l'altezza sull'asse y ed il grafico (se i punti medi del percorso sono stati scelti con furbizia) disegna abbastanza fedelmente il profilo delle salite e delle discese.
A volte però ci sono delle belle sorprese.. Mi ricordo una volta che il grafico segnava una leggerissima salita lunga 8 km. Stupidamente non controllai le cartine ed una volta giunto sul posto mi trovai di fronte ad 8 km composti da discese vertiginose e salite con alcuni punti di quasi arrampicata. La media dei dislivelli faceva sembrare il tutto una dolce collinetta, ma arrivai alla fine stremato..
 
Comunque se vuoi fare un profilo altimetrico di un percorso per controllare i dislivelli si può fare abbastanza rapidamente in questo modo con programmi gratuiti
1-crei un percorso su google earth e lo salvi in .kml
2-apri il file .kml con 3Droute builder, e gli fai aggiungere automaticamente le indicazione di altitudine (tutorial)
3-carichi il file .kml aggiornato su GPS Visualizer, scegliendo come output "elevation profile"

(poi immagino ci siano metodi più veloci con programmi però a pagamento)
 
su google earth c'è una funzione che, congiungendo due punti qualsiasi della cartina (che clicchi tu col mouse), ti dice la loro distanza in liena d'aria, e il dislivello che li separa. Puoi usarla in sede di pianificazione di un itinerario che non hai mai fatto, e ti assicuro che è comoda.
Poi anche sulle cartine del CAI ci sono le curve di livello, e sono abbastanza facili da osservare, anche confrontandole con i disegni dei sentieri e di eventuali canaloni ecc.
 
Ma Google Earth ti da solo la differenza fra la quota di partenza e quella di arrivo, o la somma delle quote positive e negative? Perchè ci possono essere percorsi con inizio e fine alla stessa quota ma con pesanti dislivelli in mezzo, che li rendono invece molto impegnativi.
 
Ok vi ringrazio, mi par di capire che senza cartina sia impossibile.
Ma allora che senso ha descrivere un percorso dando il dislivello? A parte la "nota di colore" da aggiungere al brodo della descrizione, non ha nessun senso pratico per chi lo consulta.

E pensate che ci sono anche siti che catalogano gli itinerari in base ai dislivelli. Una cosa del tipo da 0 a 800 facile; da 800 a 1200 impegnativo; da 1200 in su per esperti. Non ha nessun senso allora, o mi sbaglio?


beh però fare 2000 mt di dislivello, con conseguenze riguardanti anche l'altitudine
richiede un pò di esperienza in più che farne 800. Fermo restando che un sito o una pubblicazione riguardanti itinerari debbano sempre, a mio parere, presentare quantomeno il profilo altimetrico del tragitto, che tra l'altro è semplicissimo da fare anche a mano, basta un foglio di carta millimetrata......:)
 
beh però fare 2000 mt di dislivello, con conseguenze riguardanti anche l'altitudine
richiede un pò di esperienza in più che farne 800. Fermo restando che un sito o una pubblicazione riguardanti itinerari debbano sempre, a mio parere, presentare quantomeno il profilo altimetrico del tragitto, che tra l'altro è semplicissimo da fare anche a mano, basta un foglio di carta millimetrata......:)
Guarda, se hai letto bene il mio primo post, dal mio punto di vista posso dirti tranquillamente che ho fatto salite da 800 m che hanno spezzato gambe e fiato anche ad alpinisti e altre da 1500 portandoci dietro i bambini senza problemi!
Quindi più che di "esperienza" parlerei solo di "resistenza" perchè se è vero che si trattava di salite dolci, è anche vero che ci son volute sempre 5 o 6 ore per farle ;)

Comunque grazie a tutti per le risposte, il concetto è chiaro e comincio a diffidare di quei siti che usano il valore "dislivello" senza nessuna cognizione.
 
Guarda, se hai letto bene il mio primo post, dal mio punto di vista posso dirti tranquillamente che ho fatto salite da 800 m che hanno spezzato gambe e fiato anche ad alpinisti e altre da 1500 portandoci dietro i bambini senza problemi!
Quindi più che di "esperienza" parlerei solo di "resistenza" perchè se è vero che si trattava di salite dolci, è anche vero che ci son volute sempre 5 o 6 ore per farle ;)

Comunque grazie a tutti per le risposte, il concetto è chiaro e comincio a diffidare di quei siti che usano il valore "dislivello" senza nessuna cognizione.


ma io mi riferivo all'altitudine, cioè, salire da 0 a 800 può essere faticosissimo, ma dal punto di vista altimetrico non è "Impegnativo", mentre salire da 800 a 2000 o più, può anche essere "comodo", ma altimetricamente "impegnativo".
non so se mi sono espresso e spiegato chiaramente, sapete è mattina e ho ancora i postumi di una notte insonne...:-x::31:::p
 
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