Domanda su efficacia ascia corta

Salve a tutti, una domanda forse strana, ma mi stavo interrogando circa l’efficacia delle asce corte, come ad esempio la fiskars x7.
Solitamente utilizzo il segaccio pieghevole ed il coltello, ma incuriosito da alcuni video YouTube ho voluto provare con l’ascia.

Saro’ poco pratico, ma ad esempio non sono stato in grado di spaccare longitudinalmente un ceppo da camino.
Sbaglio qualcosa o nei video usano legni verdi?

Non solo l’ascia rimbalzava quasi sul legno, ma anche con legni più piccoli non ho provato la sensazione di sicurezza del segaccio.

Grazie
 
Era ben affilata?

Di sicuro ci vuole una sorta di equilibrio tra la dimensione del ciocco ed il peso dell'attrezzo che si stà usando, quindi se questi equilibri ci sono,... anche non in maniera fiscale, dovresti riuscirci. Ovviamente ci vuole un pò di pratica e consapevolezza per evitare incidenti.

Altrimenti, non sapendo esattamente cosa intendi per "longitudinalmente", nel senso dove hai picchiato ed avendo solo quell'ascia, assicurandosi che non si riesce perché troppo "piccola", solitamente si possono usare dei "cugni" anch'essi realizzati in loco.

Io raramente, in natura, porto attrezzatura, ma anche quando lo faccio uso solo accette corte ed in base a quegli equilibri non ho mai avuto problemi.
 
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non è un'ascia ma un'accetta, queste si dividono tra quelle da taglio e quelle da spacco, in questo caso ti occorre la 17 e se la cosa si fa seria , almeno la 25, parlo di fiskars..poi è una questione di polso .
 
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Longitudinalmente intendo il classico ceppo verticale. Diciamo che colpisco ma anche affilata non intacca se non con un ceppo verde
 
Dipende che filo si ha e che legno si colpisce,... ho visto gente spaccare con lame con il filo non solo "piatto", ma schiacciato ed arricciato al contrario,... La lama deve riuscire comunque a penetrare e lo spacco avviene a seguito dell'entrata come un cugno.

Strano, forse i Ceppi sono realmente troppo grandi rispetto a tutto il resto,...
 
Di sicuro ci sono sempre attrezzi "ideali" per specifici lavori, ma secondo me non bisogna nemmeno sottomettersi all'essere viziati e volere sempre tutto l'ideale. Il bello, le capacità, ecc... stanno anche nell'adattarsi a quel che si possiede già, senza fare consumismo, materialismo, ecc... per nulla.

Detto questo é ovvio che ci sono dei limiti, questo é chiaro, ma sarebbe proprio da capire se quel che desideri fare é assolutamente impossibile con l'attrezzo che già possiedi, oppure và bene e serve solo un pò di esperienza e di adattabilità.
 
non sapendo come usi l'accetta non possiamo dirti molto.
con una piccola accetta da 500 grammi (rinaldi picozzino), se il ciocco di legno non è molto nodoso ed è secco ovviamente (non spacco legna verde anche perché non ne vedo il motivo) riesco a spaccare ciocchi di diametro fino a 30cm facilmente. nel caso il tronco sia nodoso non mi ci metto nemmeno perché, per esperienza, è una fatica che serve a poco. comunque in quei casi ci vanno i cunei, che siano di ferro o di legno non cambia molto.


se vuoi vedere un po' di tecniche qui ne trovi diverse e fatte bene.
 
Troppo spesso ci dimentichiamo che la vera essenza del bushcraft è fare tutto con niente, o a dirla rapportandola ad un'esperienza odierna, estrarre il massimo con quello che si ha a disposizione.
Questa premessa vuole dire che anche se usiamo attrezzi non perfettamente idonei con la tecnica giusta è possibile sopperire alle mancanze (al 90% dimensionali) di quello che stiamo usando.

Non ho l'accetta citata ma ne ho una piccolina da carving: il manico corto limita il colpo classico dell'accetta sul ciocco ma usata a batoning è uno spettacolo e si beve di tutto.
Prova...
 
Come hanno già detto parliamo di "accetta" (l'ascia praticamente non esiste più da.. forse secoli)
Allora parliamo di spaccare il ciocco ... cosa per cui sarebbe ancora meglio la scure a manico lungo, ma si fa anche con una accettina ... dipende dal ciocco.

Soprattutto dipende molto dal tipo di essenza del legno che si va a spaccare,
un ciocco senza nodi di robinia si spacca benissimo anche con una una piccola accetta,
la quercia già è più ostica ..ma se ci si ritrova con un pero di buone dimensioni ... meglio lasciar perdere, o anche il pioppo che sebbene non sia durissimo rimbalza.

La tecnica poi ovviamente fa la sua parte ma solo avendo l'accortezza di seguire l'orientamento delle fenditure che si creano durante l'essicazione resta poco altro,
solo che a parità di forza fisica, dove l'esperto usa un solo colpo
l'inesperto può doverne mettere 3 o 4.
 
D'accordo su tutto, tranne su questo:

Come hanno già detto parliamo di "accetta" (l'ascia praticamente non esiste più da.. forse secoli)

La vera ascia è una sorta di "zappa" per legno ed ha ancora oggi un suo utilizzo, principalmente in ambito navale:

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Credo che la confusione dei termini derivi sia dall'inglese, dove con "axe" si intendono sia asce, sia accette, sia scuri, sia dal francese dove "hache" è anch'esso un termine che riunisce i diversi tipi di utensili sopra citati.
 
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Credo che tu abbia ragione: anche in ambito enologico le barriques e i tonneaux vengono "ri-asciati" per portare il legno interno nuovo a contatto col vino.
Sicuramente la confusione è di tipo etimologico.
 
Non solo l’ascia rimbalzava quasi sul legno, ma anche con legni più piccoli non ho provato la sensazione di sicurezza del segaccio.

Grazie

Però, tornando giustamente in topic, è chiaro che la X7 è piccina e più di tanto non le si può chiedere, però con l'accetta di solito si taglia longitudinalmente, con il segaccio trasversalmente...

Voglio dire, non mei sembrano due attrezzi confrontabili, semmai sono complementari tra loro.
 
Però, tornando giustamente in topic, è chiaro che la X7 è piccina e più di tanto non le si può chiedere, però con l'accetta di solito si taglia longitudinalmente, con il segaccio trasversalmente...

Voglio dire, non mei sembrano due attrezzi confrontabili, semmai sono complementari tra loro.
E qui, probabilmente, hai centrato il punto focale della questione.
Se si considera il senso delle fibre del legno (e non vedo come non si possa fare a meno di considerarlo) sono due attrezzi che svolgono lavori diversi.
 
Senza dimenticare che poi in loco, quando si lavora e non si digita, non si leggono manuali, guardano video, leggono etichette delle specifiche,... a tante cose manco ci si pensa, non per ignoranza,... ma perché un conto é parlare, un conto é lavorare ;) Sul campo quel che conta é saper fare, compreso l'adattarsi,... anche perché é ovvio che in certi contesti non si ha sempre tutto, attrezzi specifici per ogni lavorazione,... in realtà é buona abitudine anche a casa, non essere troppo viziati. L'UNICA VERA CONOSCENZA È L'ESPERIENZA DIRETTA, PERSONALE, COSTANTE, FREQUENTE, SERIA,... il che porta a comprendere le mille-mila dinamiche di ogni attività.
 
Senza dimenticare che poi in loco, quando si lavora e non si digita, non si leggono manuali, guardano video, leggono etichette delle specifiche,... a tante cose manco ci si pensa, non per ignoranza,... ma perché un conto é parlare, un conto é lavorare ;) Sul campo quel che conta é saper fare, compreso l'adattarsi,... anche perché é ovvio che in certi contesti non si ha sempre tutto, attrezzi specifici per ogni lavorazione,... in realtà é buona abitudine anche a casa, non essere troppo viziati. L'UNICA VERA CONOSCENZA È L'ESPERIENZA DIRETTA, PERSONALE, COSTANTE, FREQUENTE, SERIA,... il che porta a comprendere le mille-mila dinamiche di ogni attività.
Ok, è una buona considerazione anche questa, ma c'è da pensare anche che non tutti sono al livello di esperto.
In fondo, in qualsiasi forum, chi fa domande è uno che ha dei dubbi e il dubbio è alla base di una conoscenza incerta.
Se è vero il detto che non si finisce mai d'imparare... ;)
 
Verissimo, ma trattandosi di tagliare legna,...

NB: non stò criticando la richiesta di consigli, infatti sono tra i primi che si é messo in gioco per cercare di consigliare qualcosa,... ma non andrei nemmeno troppo nella super teoria scientifica,...

Per quanto mi riguarda, come dicevo più sopra, la cosa migliore é adattarsi all'articolo che si ha per le mani senza andare di consumismo, materialismo, ecc... e senza nemmeno pensare di essere fregati perché non si ha chissà cosa. Poi fare pratica, ad un certo punto non troppo lontano, ci si rende conto tranquillamente di cosa é inutile tentare di spaccare e cosa invece si riesce,...

D'altra parte sono attività che si svolgono da moltissime generazioni e per tante persone per una questione di "necessità" senza alternative,... e prendendo spunto da quelle realtà ci si può rendere conto di tante cosine del giorno d'oggi che poi all'atto pratico "chissene". Almeno, io sono cresciuto in un'economia di sussistenza, fare legna era una cosa necessaria per cucinare, riscaldarsi, fare varie attività,... senza alternative. Ancora adesso rifornisco parecchie persone anziane (quelle che mi hanno tramandato tutti i loro saperi per una vita naturale, ecc...) di legna, per trascorrere l'inverno ed altri periodi. Lo faccio a mano perché non mi piacciono certi attrezzi moderni, inoltre spesso lo faccio con quello che hanno loro da una vita e che nella loro giovinezza utilizzavano costantemente per "campare" seriamente. Qualche manico rotto, certo, qualche, molte affilature,... ma se chiedo loro di che legno é fatto, di che metallo é fatto, la lunghezza, ecc... la risposta più diffusa é "ciapa sù e pröva, se ti glà fà mia a ghé un motivo, rangiat e dopra che ch`è ghé". Ovvero: prendi quello che c'é e prova, se non riesci c'é un motivo. Usa quel che c'é". Se poi mi scappa: "ma con questo non si può, ecc..." APRITI CIELO, ahah Che mi dicono subito "giovani del giorno d'oggi (e non sono più troppo giovane), abbiamo campato tutta la vita con quegli attrezzi ed arrivi tu e dici che non si può,...", ahahah

Il senso é questo, ovvero,... giusto chiede info, consigli, ecc... ma ancora meglio prenderli senza estremismi e fare pratica, acquisendo in automatico, esperienze, consapevolezze, ecc...

:biggrin::lol::rofl:
 
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