Domande su sacchi “estremi”

Ciao a tutti…
Spesso trovo su Instagram post di persone che passano la notte in alto in mezzo alla neve usando solo il sacco…

Questo per esempio:
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Nella fattispecie in questo post c’è anche un video notturno in cui il tizio libera il sacco dalla neve caduta nella notte…

https://www.instagram.com/p/Cmpa75-jqYW/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

Mi chiedo che genere di sacco sia per rendere possibile una cosa del genere e che altra attrezzatura sia necessaria…

Immagino ci si dorma completamente vestiti, ma mi chiedo dove vengano messe le scarpe…

Magari son domande puerili, ma come sapete sono novizio in merito alle notti in bivacco
 
In realtà è ben noto che quando le temperature sono ben sottozero conviene infossarsi nella neve... che mantiene una temperatura più alta e ti ripara dal vento. Lo fanno comunemente anche i cani da slitta.

Comunque...

Erik fa un lavoro completo nel filmare i giri, ci sono molti video che puoi vedere


Un altro grande canale è Survival Russia


Justin è in Canada


Outdoor Boys sempre Canada


Matthew Posa zona grandi laghi confine col Canada mi sa


In genere al sacco a pelo puoi associare un sacco impermeabile esterno, un bivvy, che eviti che si bagni... oppure ci sono dei sacchi diciamo praticamente impermeabili che non richiedono sacco esterno.
 
Ultima modifica:
Grazie mille, studio.
L’idea di infossarsi nella neve è storia antica, lo so, ma non sapevo esistessero sacchi completamente impermeabili…
 
I sacchi non sono impermeabili, perlomeno non sempre: il trucco è il freddo estremo, a quella temperatura la neve o nevischio non bagnano, anzi scivolano via.
Ho dormito moltissime notti così come nella foto che posti, tra l'altro nell'Esercito (Alpini) con il sacco a pelo naja (e un coprisacco militare in semplice sintetico, sicuramente non traspirante :lol:). Come dice Andrea, anche noi ci infilavamo nei fossi a lato strada, e aiutava non poco.
Oggi, nei corsi di alpinismo e di scialpinismo, facciamo sempre una notte in neve senza tenda, facendo costruire agli allievi la truna oppure semplicemente una fossa con la copertura di un telo appoggiato sopra agli sci.
Il vero problema è quando la temperatura si alza, e la neve o la condensa ghiacciata allora si sciolgono, stesso problema che si verifica all'interno della tenda in sostanza. E' quello il momento più rischioso per bagnare, ma se la spazzi via quando è secca e lo riponi, resta asciutto.
D'altronde nei paesi nordici non si usa ancora stendere i panni lavati al freddo perchè il gelo fa uscire l'umidità dagli stessi e poi li battono con il battipanni? I nordici non sbagliano mai...
 
Nella fattispecie in questo post c’è anche un video notturno in cui il tizio libera il sacco dalla neve caduta nella notte…

https://www.instagram.com/p/Cmpa75-jqYW/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

Mi chiedo che genere di sacco sia per rendere possibile una cosa del genere e che altra attrezzatura sia necessaria…

Immagino ci si dorma completamente vestiti, ma mi chiedo dove vengano messe le scarpe…
Tutto si può fare, volendo, anche dormire in macchina nel parcheggio di un centro commerciale o mangiare la minestra con la forchetta.
Bisogna vedere se ha senso farlo.

A me capita di fare in inverno qualche notte in quota in tenda o molto più raramente in igloo/truna e non mi è mai successo di dover dormire all'aperto per non essere riuscito a piantare la tenda o fare un igloo o una tana o una truna (in ordine rigoroso di comodità e gradimento).
Chi dorme nelle condizioni come in foto lo fa non per costrizione delle circostanza, ma per scelta deliberata e, onestamente, non ci trovo il senso di farlo.
Posso capire i militari, che hanno specifiche esigenze di addestramento ed operatività, ma nessun alpinista passa per scelta le notti in quel modo: nessuno in nessuna spedizione.
Infatti, se hai nello zaino un sacco a pelo, nella quasi totalità dei casi ti sei sempre organizzato anche per la notte ed in inverno passarla all'aperto non è mai una scelta. Se invece si tratta di una costrizione da imprevisto (accaduta una volta), alla peggio con le metalline (coperte isotermiche) che ciascuno ha sempre dietro e con un po' di mestiere un minimo riparo riesci a fartelo, anche sulla neve.
Invece mi è capitato di dover bivaccare in alta quota, durante qualche via lunga, ma era previsto ed era estate, il tempo era bello anche se freddo, ma mai come in inverno.

Aggiungiamo una cosa: se fa veramente freddo e ti scavi una buca a cielo aperto, corri il rischio di ritrovarti in una cella frigorifera, più fredda dell'ambiente circostante, perchè l'aria fredda è più densa e ristagna in basso, quindi dentro la tua buca.
Non a caso quando fai l'igloo o fai l'ingresso dal basso o chiudi l'ingresso con gli zaini. Anche la Truna la sigilli ben bene.

Poi ripeto, al mondo si può fare di tutto per il gusto puro della sfida e, soprattutto, per esibizionismo
 
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