GIORNATONA!!
l'anno scorso ero andato in "avanscoperta" (è una maniera elegante per dire che mi ero perso come un pollo ) , ieri me le sono messe in tasca tutte e due!
Data: 03/07/2014
Regione e provincia: Piemonte Bardonecchia
Località di partenza: Colle della Scala
Chilometri: 20,1km
Grado di difficoltà: EE (EE+ per la Sueur)
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato:
Dislivello accumulato: 1660m
Quota massima: Sueur=2657 Mezzodì=2621
Descrizione
bellissimo itinerario! si parte dal colle della scala , diciamo dal primo parcheggio che c'è sulla dx dopo le gallerie. si attraversa la strada , qui c'è un cartello che indica Col Des Acles 6km. si segue quindi il sentiero , il primo tratto è in salita in mezzo al bosco.
usciti dal bosco siamo in dorsale , si passa vicino a numerosi resti militari , siamo su un falsopiano. da qui si vedono le due punte che fanno da estremità ad un meraviglioso anfiteatro di pietraie che formano severe asperità dolomitiche. bello!
qui per chi è appassionato di fotografia si può scatenare
la dorsale conduce proprio sotto l'anfiteatro , dopo una leggera discesa si incomincia l'attraversamento.
il sentiero è sempre ben visibile , passare lì sotto è molto bello , siamo circondati da guglie rocciose e severi canalini , qualche nevaio.
la strada continua , verso la fine sulla dx ci sono delle piccole grotte visitabili , nulla di che , sono dei buchi nella roccia.
si scavalca la collina , la strada punta in discesa verso il col des acles. è in mezzacosta , si vedono camosci e marmotte belle grasse. non bisogna arrivare al colle però , ad un certo punto la strada si divide in 3: dal basso arriva il sentiero che parte credo dal melezet , in mezzo si và al colle , a dx c'è una ripida rampa di risalita che porta ad una vecchia struttura militare.
incomincia l'altra parte dell'escursione , andiamo dietro la montagna , l'anfiteatro è a nord , il pendio di risalita è a sud. occorre intercettare in sentiero francese che parte dalla bassa valle; per farlo occorre percorrere un bel pezzo senza molte indicazioni tra il colle e la pietraia della Mezzodì. qualche ometto comunque aiuta , sconsiglio di andare come ho fatto io a camminare proprio sopra la pietraia. attenzione a dove si mettono i piedi , ci sono tratti con filo spinato.
ecco che dopo una ventina di minuti siamo sul sentiero che porta nel vallone finale.
occorre tagliare a mezzacosta parecchia montagna , i pendii incominciano a farsi ripidi. ad un certo punto si sale in modo abbastanza deciso verso la cresta che divide le due cime.
giunti alla cresta sulla sx c'è la Sueur , alla dx la Mezzodì.
la Sueur l'ho trovata faticosa ma soprattutto un pò pericolosa: occorre difatti tagliare verso la cima su un sentiero a tratti inesistente , su un pendio molto ripido su ghiaia scivolosa. in salita tutto bene , in discesa .. occhio! se non siete più che certi evitatela , tutto sommato la soddisfazione non è proporzionata al pericolo.
quindi si scende in cresta e proseguendo si raggiunge la mezzodì , molto semplice. la cima è rocciosa e molto panoramica , da qui abbiamo scorci in tutte le direzioni , la punta Charrà è piantata proprio davanti , la Guglia Rossa , il Thabor , Chaberton , 4 sorelle , .. giusto per dirne qualcuna , poi lo sguardo va verso la Francia , Barre Des Ecrins , Pic de Rochebrune.
tanta roba tutta a gratis.
la discesa è per la via di salita. esistono altre vie tra le quali un canale che scende direttamente all'anfiteatro , roba da fare se si è ubbriachi o pazzi.
qualche foto
le due cime
la Guglia Rossa
resti militari
guglie dolomitiche
prima parte dell'anfiteatro , sotto la Sueur
torrioni rocciosi
la Mezzodì da dietro
torretta rovesciata
vallone di risalita
la Mezzodì risalendo sulla Sueur
la cima della Sueur
la Charrà , bella , sotto c'è anche la ferrata
la Sueur salendo sulla Mezzodì , si nota in cima il percorso esposto
verticalità
dalla cima della Mezzodì
una sentinella
sui pendii ci sono ancora centinaia di metri di filo spinato , comodo perchè così se si cade non si scivola a valle
sentiero al ritorno
occhio a dove si mettono i piedi!
resto di una torretta , bello profondo
dentro il forte
dopo il col des acles
grotte
verricello
torrioni di roccia sotto la Mezzodì
dolomiti
il ritorno
io
bello bello , senza andare tanto lontano siamo circondati da luoghi meravigliosi
l'anno scorso ero andato in "avanscoperta" (è una maniera elegante per dire che mi ero perso come un pollo ) , ieri me le sono messe in tasca tutte e due!
Data: 03/07/2014
Regione e provincia: Piemonte Bardonecchia
Località di partenza: Colle della Scala
Chilometri: 20,1km
Grado di difficoltà: EE (EE+ per la Sueur)
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato:
Dislivello accumulato: 1660m
Quota massima: Sueur=2657 Mezzodì=2621
Descrizione
bellissimo itinerario! si parte dal colle della scala , diciamo dal primo parcheggio che c'è sulla dx dopo le gallerie. si attraversa la strada , qui c'è un cartello che indica Col Des Acles 6km. si segue quindi il sentiero , il primo tratto è in salita in mezzo al bosco.
usciti dal bosco siamo in dorsale , si passa vicino a numerosi resti militari , siamo su un falsopiano. da qui si vedono le due punte che fanno da estremità ad un meraviglioso anfiteatro di pietraie che formano severe asperità dolomitiche. bello!
qui per chi è appassionato di fotografia si può scatenare
la dorsale conduce proprio sotto l'anfiteatro , dopo una leggera discesa si incomincia l'attraversamento.
il sentiero è sempre ben visibile , passare lì sotto è molto bello , siamo circondati da guglie rocciose e severi canalini , qualche nevaio.
la strada continua , verso la fine sulla dx ci sono delle piccole grotte visitabili , nulla di che , sono dei buchi nella roccia.
si scavalca la collina , la strada punta in discesa verso il col des acles. è in mezzacosta , si vedono camosci e marmotte belle grasse. non bisogna arrivare al colle però , ad un certo punto la strada si divide in 3: dal basso arriva il sentiero che parte credo dal melezet , in mezzo si và al colle , a dx c'è una ripida rampa di risalita che porta ad una vecchia struttura militare.
incomincia l'altra parte dell'escursione , andiamo dietro la montagna , l'anfiteatro è a nord , il pendio di risalita è a sud. occorre intercettare in sentiero francese che parte dalla bassa valle; per farlo occorre percorrere un bel pezzo senza molte indicazioni tra il colle e la pietraia della Mezzodì. qualche ometto comunque aiuta , sconsiglio di andare come ho fatto io a camminare proprio sopra la pietraia. attenzione a dove si mettono i piedi , ci sono tratti con filo spinato.
ecco che dopo una ventina di minuti siamo sul sentiero che porta nel vallone finale.
occorre tagliare a mezzacosta parecchia montagna , i pendii incominciano a farsi ripidi. ad un certo punto si sale in modo abbastanza deciso verso la cresta che divide le due cime.
giunti alla cresta sulla sx c'è la Sueur , alla dx la Mezzodì.
la Sueur l'ho trovata faticosa ma soprattutto un pò pericolosa: occorre difatti tagliare verso la cima su un sentiero a tratti inesistente , su un pendio molto ripido su ghiaia scivolosa. in salita tutto bene , in discesa .. occhio! se non siete più che certi evitatela , tutto sommato la soddisfazione non è proporzionata al pericolo.
quindi si scende in cresta e proseguendo si raggiunge la mezzodì , molto semplice. la cima è rocciosa e molto panoramica , da qui abbiamo scorci in tutte le direzioni , la punta Charrà è piantata proprio davanti , la Guglia Rossa , il Thabor , Chaberton , 4 sorelle , .. giusto per dirne qualcuna , poi lo sguardo va verso la Francia , Barre Des Ecrins , Pic de Rochebrune.
tanta roba tutta a gratis.
la discesa è per la via di salita. esistono altre vie tra le quali un canale che scende direttamente all'anfiteatro , roba da fare se si è ubbriachi o pazzi.
qualche foto
le due cime
la Guglia Rossa
resti militari
guglie dolomitiche
prima parte dell'anfiteatro , sotto la Sueur
torrioni rocciosi
la Mezzodì da dietro
torretta rovesciata
vallone di risalita
la Mezzodì risalendo sulla Sueur
la cima della Sueur
la Charrà , bella , sotto c'è anche la ferrata
la Sueur salendo sulla Mezzodì , si nota in cima il percorso esposto
verticalità
dalla cima della Mezzodì
una sentinella
sui pendii ci sono ancora centinaia di metri di filo spinato , comodo perchè così se si cade non si scivola a valle
sentiero al ritorno
occhio a dove si mettono i piedi!
resto di una torretta , bello profondo
dentro il forte
dopo il col des acles
grotte
verricello
torrioni di roccia sotto la Mezzodì
dolomiti
il ritorno
io
bello bello , senza andare tanto lontano siamo circondati da luoghi meravigliosi
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