dormire per terra

Non so se capita anche a voi, ma le piccole inevitabili scomodità di un bivacco mi fanno apprezzare tanto di avere una casa e un letto che mi aspetta. Io penso che per vivere bene bisogna rivalutare tante piccole cose che noi diamo per scontate e non lo sono per tutti come appunto un tetto, un termosifone, qualche soldo per vivere, il cibo a portata di mano, la salute, ecc
Parole Sante...Io ho avuto modo di apprezzare la semplicità delle cose e la nostra fortuna durante il mio mese in Albania..
 
mi è stato detto da un ragazzo che gioca a softair che dormire sui sacchi neri dell'immondizia, anche se a stretto contatto con il terreno, non hai il rischio di prenderti le zecche.
 
Non so se capita anche a voi, ma le piccole inevitabili scomodità di un bivacco mi fanno apprezzare tanto di avere una casa e un letto che mi aspetta. Io penso che per vivere bene bisogna rivalutare tante piccole cose che noi diamo per scontate e non lo sono per tutti come appunto un tetto, un termosifone, qualche soldo per vivere, il cibo a portata di mano, la salute, ecc

Già….parole sante!

Per continuare il discorso, inizierei con un commento generico tentando di riassumere un po tutto ciò che è stat oscritto fin qui:

Bhè….direi che innanzitutto, prima di decidere che cosa portarsi al seguito bisogna pensare ad una cosa….. non tanto quanti giorni voglio stare in giro a bivaccare ma QUANTA STRADA DEVO PERCORRERE!!!!!!!

Se sto in giro una notte ma devo fare 1000/1500 mt di dislivello è diverso dal bivaccare a 100 mt dall'auto….siete d'accordo?
Quindi ripeterei che la variabile discriminante numero 1 è proprio questa:
QUANTA STRADA DEVO FARE A PIEDI E IL DISLIVELLO

Voglio vedere colui che si porta:
ciabatte
scatolette di tonno
radiolina
ricambi vari
fornelletto
e tutte le altre leccornie da mangiare o attrezzature

sulle spalle per 1000 mt di dislivello e magari per qualche giorno!!!

Personalmente in genere bivacco (estate e inverno) per 2 notti (nel weekend) e quando posso qualche giorno in piu…

….e questo è ciò che mi porto (consideriamo l'inverno con bivacco nella neve che tanto d'estate si semplifica):

- Scarponi LA SPORTIVA EVO PRO (sullo scarpone non si scherza e non si bada a spese)
- Calzettoni (uno ai piedi e uno nello zaino)
Pantaloni da trekkink (calzamaglia tecnica nello zaino)
- 2/3 mutande
- Maglia tecnica (tipo Mizuno breath-termo)
- Maglia/giacca impermeabile tecnica (Montura ne fa di magnifiche)
- Antivento impermeabile (di quelli leggeri che pesano qualche grammo)
- Giacca impermeabile un po più pesante (collo alto, cappuccio….tecnica insomma)
- guanti, cappello e occhiali da sole

NELLO ZAINO:

- BV bag (500 g.)
- coperta termica (200 g.)
- un fumogeno e una torcia da avvistamento
- materassino in gommapiuma sottile
- un bel pile in più… non si sa mai.

Più o meno direi che è finita qui…

Poi c'è il mangiare……
Ragazzi…!!! non c'è bisogno di portarsi il frigorifero da casa….
Con la dieta che seguiamo tutti i giorni abbiamo energie accumulate da vendere!
Quindi io per 3 giorni mi porto 6 pacchetti di crackers, 3/4 pacchetti di Frutta secca (ricchissima di fruttosio, magnesio e potassio)
qualche cioccolatino per il buonumore e il piacere….poi 2 lt acqua in cui sciolgo 2 bustine di Polase Sport (2 bustine ogni giorno in acqua che in montagna si reperisce facilmente).

Bandito il glucosio e il saccarosio. SOLO FRUTTOSIO

Mangiare si mangia quando si è finito di camminare e si torna a casa….

Perchè farsi 1000 mt di dislivello il primo giorno e 1000 mt il secondo……con troppa roba sulle spalle……è un po sciocco!

Luca
 
U

Utente 3704

Guest
Ragazzi non confondete il naturale con salutare. Il FRUTTOSIO non è poi così salutare...se vi interessano indicazioni ve ne do in abbondanza...
Tanto per dirne una...nelle merendine per i bambini utilizzano lo sciroppo di fruttosio-glucosio...poco sapore ma con alto indice glicemico, e sapete perchè? Perchè per effetto rimbaud la glicemia nel sangue sale e sucessivamente al rilascio di insulina si abbassa...ed aumenta quindi la sensazione di fame...e indovinate che fame? Quella di altra "porcheria" dolciastra...
Occhio a questi giochi con la glicemia...solo per risparmiare spazio...
 
Ultima modifica di un moderatore:
Riguardo allo sciroppo di glucosio-fruttosio per dirla tutta e' lo zucchero industriale che si ottiene in larga parte dal mais...e' quello che gli americani si sono inventati per massimizzare la resa calorica dall'agricoltura. Ho visto un fantastico documentario su tutta la storia, forse lo trovate su youtube io credo di averlo visto su CurrentTV

... la cosa piu' triste che mi sia rimasta impressa del documentario e' che questa massimizzazione di calorie ottenute dal mais ha portato ad impoverirlo di proteine e cosi' mentre gli indios potevano stare in salute avendo una dieta a base di mais se lo facessimo con le varieta' che vengono coltivate ora avremmo insufficienze proteiche spaventose.
 
Per rispondere alla domanda sul fruttosio….

Trovo molto interessanti gli interventi precedenti anche se credo che vadano un po oltre quelli che sono i fini di questa conversazione.
Dalle merendine al mai, all'effeto rebound sarà sicuramente tutto vero e non lo discuto; anzi tendo a crederci anche io.

Tuttavia io parlo di FRUTTOSIO, quello puro.
E il fruttosio puro è quello che si estrae dalla frutta; per intenderci lo zucchero della frutta.
Concordo sugli effetti negativi…..ma fondamentalmente è uno solo:
SE ASSUNTO IN DOSI ECCESSIVE PUO DARE DISSENTERIA.

Veniamo ai vantaggi cosi rispondo alla domanda postami direttamente.

Io impiego solo il fruttosio nelle camminate per il semplice motivo che non da "picchi" di energia, quindi nemmeno i picchi di ipoglicemia.
Il fruttosio a differenza del glucosio, rilascia gradatamente le sue "energie" dando una progressione alla prestazione.
Se invece ti mangi per esempio un cioccolatino ricco di glucosio avrai alte prestazioni ma limitate nel tempo.

Quindi per uno sport come l'ESCURSIONISMO trovo piu indicato il fruttosio.

In CHE MODO LO ASSUMO:

Tramite il POLASE SPORT (14g di fruttosio in una bustina da 20 g)
Frutta secca
Qualche bustina di fruttosio puro (ce ne sono varie marche al supermercato)

UNA SPECIFICA IMPORTANTE:

Tutto ciò limitato ad un paio di giorni o tre al massimo e comunque inserito in una dieta complessiva sana e bilanciata assunta quotidianamente.

Voglio dire che quanto scritto nel post precedente dove in tre giorni mangiavo solo un pacchetto di crackers, acqua e Polase sport, e frutta secca è limitato solo al periodo dell'escursione.

Magnesio e Potassio servono all'organismo per andare a prendersi le sostanze già presenti nell'organismo e convertirle in "energia"……
Ecco perchè per ridurre i pesi di trasporto mi limito a cosi poca roba da mangiare, ma molto utile.

Poi a casa mi mangio i cinghiali……

Altra cosa…..attenzione all' ALCOOL in montagna, visto che ho letto di gente che si porta l'ampolla di grappa…….a parte per il piacere personale a cosa servirebbe?
Non rispondete la cazzata che serve a scaldarsi perchè siamo quasi nel 2011…..
 
Quanto appena scritto è comunque riduttivo.
Il concetto di fondo vuole comunque essere che in montagna, quando si fano escursioni impegnative, per limitare il peso da trasportare ho trovato delle soluzioni che mi consentono fisicamente di affrontare lo sforzo senza danneggiare l'organismo facendogli mancare le sostanze piu importanti.
 
Per due giorni è inutile portarsi le bistecche e la griglia sulle spalle…..perchè la griglia o il fornelletto hanno un peso e la resa della bistecca è nulla!!!

In teoria di bistecche ne abbiamo già mangiate nei giorni precedenti l'escursione……..e nemmeno abbiamo bruciato le sue sostanze…...
 
Io estremizzerei dicendo che anche digiunando per 24 si possa fare molta attivita' fisica e che quindi volendo per un trek di due giorni uno potrebbe girare digiuno.

Io ho fatto un test di vista normale: lavoro camminate etc etc superando le 24 ore a stomaco vuoto, un amico e' arrivato a tre giornate piene..una persona sana e che ha seguito una dieta corretta fino a quel momento un paio di giorni di digiuno li regge senza ombra di dubbio.

Molti si portano dietro elaborate e "pesanti" merende piu' per altri valori che per quello nutritivo...
il piacere di cuocersi una bistecca o prepararsi una bella minestra nella solitudine della montagna nutre molto di piu' il cuore che lo stomaco.


Poi molti, spesso anche io, dimenticano che l'approccio all'outdoor di molti appassionati e' di uscire di casa con quanto basterebbe per un mese perche' la breve durata dell'escursione non e' dettata dalla propria volonta'(il lunedi' si torna a lavorare) ma in cuor proprio si vuole godere per qualche attimo di una sensazione di liberta' molto piu' forte e questa cosa e' piu' difficile da vivere se si e' consapevoli che si ha dietro cibo per due giorni e niente per procurarsene altro.
 
il piacere di cuocersi una bistecca o prepararsi una bella minestra nella solitudine della montagna nutre molto di piu' il cuore che lo stomaco.


Poi molti, spesso anche io, dimenticano che l'approccio all'outdoor di molti appassionati e' di uscire di casa con quanto basterebbe per un mese perche' la breve durata dell'escursione non e' dettata dalla propria volonta'(il lunedi' si torna a lavorare) ma in cuor proprio si vuole godere per qualche attimo di una sensazione di liberta' molto piu' forte e questa cosa e' piu' difficile da vivere se si e' consapevoli che si ha dietro cibo per due giorni e niente per procurarsene altro.

Sottoscrivo in pieno!
 
Originariamente inviata da Metalluss Visualizza il messaggio mi è stato detto da un ragazzo che gioca a softair che dormire sui sacchi neri dell'immondizia, anche se a stretto contatto con il terreno, non hai il rischio di prenderti le zecche. E' la prima volta che lo sento e mi sembra una leggenda metropolitana a meno che non usi un repellente
Pure un mio amico sostiene la stessa cosa, e cioè che se si stende un telo di polietilene per terra, gli insetti non ci salgono. E lui è uno che va in giro in sud Italia veramente con niente, dorme in terra con telo e sacco a pelo, non ha mai avuto problemi con gli insetti, tranne quelli volanti ;)
Io non ho mai verificato, pero' di lui mi fido.
 
il piacere di cuocersi una bistecca o prepararsi una bella minestra nella solitudine della montagna nutre molto di piu' il cuore che lo stomaco.
Sottoscrivo in pieno!
Sottoscrivo in pieno!

Vista la vicinanza magari ci facciamo un trek, con annessa bistecca, assieme prima o poi!

Mi piace magnare!
Pane, bistecche, salciccia
a costo di qualche chilo in piu' nello zaino
Non siamo mica astronauti!
Sottoscrivo in pieno!

PS (strano che non si senta quello delle fettuccine):biggrin::biggrin:
 
Io estremizzerei dicendo che anche digiunando per 24 si possa fare molta attivita' fisica e che quindi volendo per un trek di due giorni uno potrebbe girare digiuno.
Guarda qui Digiuno - Wikipedia , non ricordo un medico in tv che non abbia detto che digiunare anche per breve tempo sia un grosso grosso sbaglio (ricordo distintamente che a Superquark avevano affrontato proprio direttamente l'argomento). Tra l'altro sembra che il riconvertire le provviste del nostro corpo in energia sia una attività molto dispendiosa..
 
Io estremizzerei dicendo che anche digiunando per 24 si possa fare molta attivita' fisica e che quindi volendo per un trek di due giorni uno potrebbe girare digiuno.
Guarda qui Digiuno - Wikipedia , non ricordo un medico in tv che non abbia detto che digiunare anche per breve tempo sia un grosso grosso sbaglio (ricordo distintamente che a Superquark avevano affrontato proprio direttamente l'argomento). Tra l'altro sembra che il riconvertire le provviste del nostro corpo in energia sia una attività molto dispendiosa..

giustissimo!
infatti il nostro corpo usa l' ATP come energia e lo sintetizza con ciò che gli arriva dallo stomaco. se non ha la materia prima per farlo inizierà a utilizzare le cellule non fondamentali alla sopravvivenza (grasso, muscoli, ecc.) Tutto ciò può essere seriamente dannoso solo dopo un certo periodo di tempo ma non è comunque una buona idea digiunare soprattutto se sotto sforzo
 
Io estremizzerei dicendo che anche digiunando per 24 si possa fare molta attivita' fisica e che quindi volendo per un trek di due giorni uno potrebbe girare digiuno.

Io ho fatto un test di vista normale: lavoro camminate etc etc superando le 24 ore a stomaco vuoto, un amico e' arrivato a tre giornate piene..una persona sana e che ha seguito una dieta corretta fino a quel momento un paio di giorni di digiuno li regge senza ombra di dubbio.

Molti si portano dietro elaborate e "pesanti" merende piu' per altri valori che per quello nutritivo...
il piacere di cuocersi una bistecca o prepararsi una bella minestra nella solitudine della montagna nutre molto di piu' il cuore che lo stomaco.


Poi molti, spesso anche io, dimenticano che l'approccio all'outdoor di molti appassionati e' di uscire di casa con quanto basterebbe per un mese perche' la breve durata dell'escursione non e' dettata dalla propria volonta'(il lunedi' si torna a lavorare) ma in cuor proprio si vuole godere per qualche attimo di una sensazione di liberta' molto piu' forte e questa cosa e' piu' difficile da vivere se si e' consapevoli che si ha dietro cibo per due giorni e niente per procurarsene altro.


Sottoscrivo in pieno…..è giustissimo che ognuno viva come meglio crede la montagna, come qualunque altra cosa, sempre nel totale rispetto dell'ambiente che lo ospita.

Chi si vuole portare nello zaino 5kg di leccornie da mangiare, per esempio per cucinarsi una bistecca bivaccando…..liberissimo di farlo; aggiungo che pure io sono un amante di queste cose!
Nulla in contrario, e ci mancherebbe altro.
Tuttavia, io, quando vado in montagna a fare trekking, semplicemente, preferisco un altro approccio.

Nel materiale da aggiungere nello zaino quindi aggiungerei UN BEL SACCHETTO PER LA PATTUMIERA, da riportare al primo punto di raccolta.

Credo sia un aspetto che non si ribadisce mai abbastanza…..

Una precisazione in merito agli ultimi posts…..
Andare a camminare in montagna NON deve voler dire DIGIUNARE…..
Cio che volevo sottolineare è che, per un periodo limitato di tempo, non è necessario portarsi eccessive provviste.
A prescindere dai gusti personali e dal piacere di "cucinarsi una bistecca al chiaro di luna".
 
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