Dubbio barefoot running

Salve a tutti ragazzi, tre settimane fa ho acquistato un paio di Vibram five fingere da running, ho trovato uno sconto e ho deciso di buttarmi...
...le ho portate per un po' anche a correre poi leggendo alcuni post allarmanti in merito all'usura delle articolazioni sono ritornato alle care vecchie e rassicuranti La Sportiva Ultra Raptor; specifico che non ho incontrato alcun tipo di problema nell'utilizzo e volevo sapere se realmente esiste un rischio, e come devo comportarmi.
Grazie in anticipo Francesco
 
Non so se ci siano rischi ma non tutti i tipi di scarpe funzionano per tutti. Per due e piu' anni ho corso con scarpe un minimaliste (non barefoot tipo vibram) ma appena ho cominciato ad allungare le distanze sono saltati fuori problemi - non necessariamente solo per le scarpe ma anche. Sono passato a scarpe massimaliste (Hoka One One) e devo dire che ho notato miglioramenti notevoli.
La triste realtà e che trovare le scarpe adatte ai nostri piedi, corpo, e usi non è facile, specialmente in un mercato dove si inventa un prodotto e poi si cerca di venderlo a tutti! Per alcuni funziona per altri no. Purtroppo l'unico consiglio che ti posso dare è il vecchio e noioso di provare e vedere i risultati.
 
ok grazie del consiglio prezioso, per ora mi trovo bene, ho un altra domanda: mi pare di aver capito che bisogna tenere uno stile particolare infatti mi sembra che camminando sul tallone si ha l'effetto "Pum-Pum" che va a gravare sulle articolazioni, alcuni post dicono di camminare sull'avanpiede ma non mi sembra molto naturale, mi sento come Roberto Bolle :(, qualcuno ha chiarimenti in merito?
 
posso solo dirti quel che è successo a me... per camminare sul tapis roulant con scarpe da ginnastica mi si infiammava il tendine, l'unico modo in cui sono riuscita a fare regolarmente esercizio è stato farlo scalza.

All'inizio non ci si fa caso ma, dopo un po' mi sono accorta che da scalza la prima parte che si posa sul terreno è la anteriore e solo dopo il tallone, ma viene naturale. Credo sia questo che indicano come modo di camminare sull'avampiede anche con calzature barefoot...

Ora che sono un paio di anni che mi esercito così, mi viene naturale cambiare modo di camminare a seconda che sia calzata o meno.
 
Il passaggio al barefoot deve essere molto molto graduale. All inizio meno di 1km!
Si arriva piano piano.
Non come Bolle, il tallone può toccare, solo non x primo. Cmq sono in tanti ad atterrare di avan o meso piede, anche con scarpe normali
 
Io corro (su strada) da una ventina di anni, ed in linea di massima non vedo perché uno che ha corso in un certo modo pe rtanto debba cambiare calzature e tecnica di corsa. Detto questo, credo dal tuo nick che sei abbastanza giovane, e quindi fai pure un tentativo e vedi come va. Ma comunque, per dare un'opinione valida, si deve valutare: quanto corri? Quanti allenamenti a settimana? Di quale durata? Fai gare? Su strada, su sterrato? A che passo (min/km)?
In linea di massima, l'appoggio del piede dipende dalla velocità a cui si sta andando. Correre a piedi (quasi nudi), come tu hai notato, ti fa spostare l'appoggio dal tallone all'avampiede, e quindi è vero che rischi meno problemi quali la tendinite (d'achille), ma poggiare l'avampiede comunque può portarti ad infiammazione dei metatarsi; e, sempre in linea di massima, tale passaggio comporta comunque modifiche posturali che coinvolgono tutto il corpo (hai notato ad esempio dolori o contratture che prima non avevi, ai polpacci o anche più su, schiena e spalle?)
 
non ho notato dolori di alcun tipo, per ora....
del resto corro per 40min ca a 9km/h tutti i giorni, sia su asfalto che su "carraie" e quando c'è la neve uso il tapis-roulant...
effettivamente sono tentato di tornare alle scarpe normali e ciao, tuttavia si ha una sensazione strana con quei "cosi" ai piedi, viene voglia di non smettere più.
in ogni caso se compariranno dolori o fastidi di qualsiasi natura torno alle amate "La Sportiva" e quelle le tengo solo per fare esercizi, hanno un grip eccezionale....
 
P.S.
corro solamente per tenermi allenato non faccio gare, piuttosto sono appassionato di trekking anche di più e più giorni, pratico mountain-bike nel nostro appennino e sono un'aspirante Alpinista
 
non ho notato dolori di alcun tipo, per ora....
del resto corro per 40min ca a 9km/h tutti i giorni, sia su asfalto che su "carraie" e quando c'è la neve uso il tapis-roulant...
effettivamente sono tentato di tornare alle scarpe normali e ciao, tuttavia si ha una sensazione strana con quei "cosi" ai piedi, viene voglia di non smettere più.
in ogni caso se compariranno dolori o fastidi di qualsiasi natura torno alle amate "La Sportiva" e quelle le tengo solo per fare esercizi, hanno un grip eccezionale....
Allora, come dici anche tu, correre a piedi nudi (o quasi) un vantaggio lo dà: aumenta lo propiocezione, cioè la capacità del piede di "sentire" il terreno. Quello lo ottieni pure camminando a piedi nudi sulla spiaggia, o sulla ghiaia, o in qualche percorso benessere in alcune terme, ecc ecc. Che non è cosa da poco: basti vedere la diversa capacità di equilibrio che hanno le persone.
Ad ogni modo, considerando che corri a ritmi non elevatissimi (9km/h=6'40"/km), in realtà è più efficace una tecnica di corsa con una "rullata" completa del piede, con appoggio sul tallone e spinta con l'avampiede. Le moderne scarpe da running o da trail comunque ti consentono un appoggio sul tallone abbastanza sicuro, fermo restando che: 1. correre troppo fa male; 2. fare solo corsa fa peggio ancora (se uno ci mettesse insieme una nuotata ogni tanto e magari un po' di ginnastica posturale sarebbe l'ideale) 3. comunque una scarpa può essere buona quanto ti pare, ma al massimo una volta l'anno va cambiata.
Però, visto che sei giovane, prova a vedere come va; il rischio, forse, lo corri proprio alternando le diverse scarpe, e magari dover correre ogni volta con uno stile diverso; io personalmente sono per mantenere sempre lo stesso tipo di scarpa, e magari migliorare la tecnica individuale (per motivi di salute più che di ricerca della performance) a piccoli passi.
 
penso proprio che smetterò di correre con le vibram e passerò più tempo a fare ginnastica posturale ;)
:help: non vorrei averti terrorizzato! Ad ogni modo la ginnastica posturale - io ho fatto il metodo Souchard e dovrò ricominciare quanto prima a farla - la dovrebbero fare tutti, perché è l'unica cosa che mi ha effettivamente fatto conseguire un allungamento muscolare tangibile (cioè, arrivavo tranquillamente a toccarmi le punte dei piedi). Sorry per l'OT.
 
vai tranquillo tanto ero gia perplesso, adesso vedo se fare un po' e un po' oppure se usarle solo per fare esercizio; grazie mille per il suggerimento sulla ginnastica posturale che non ho mai fatto :( ; infatti se ci penso negli ultimi tempi sono sempre più bloccato :wall:
 
vai tranquillo tanto ero gia perplesso, adesso vedo se fare un po' e un po' oppure se usarle solo per fare esercizio; grazie mille per il suggerimento sulla ginnastica posturale che non ho mai fatto :( ; infatti se ci penso negli ultimi tempi sono sempre più bloccato :wall:
l'idea di usarle per fare esercizi e non per correre è molto valida, i preparatori atletici più bravi che conosco si comportano così e così suggeriscono.

bene aggiungere ginnastica posturale ma l'attività cardio data dalla corsa, se fatta all'aria aperta e con moderazione, non dovrebbe mai mancare.

buon allenamento!
 
Grazie a tutti per le risposte siete stati chiari cordiali e celeri, è raro trovare forum così disponibili con un ambiente così "accogliente" :si:
 
Alla corsa sull'avampiede ero arrivato (anzi direi naufragato) dopo delle tendiniti dolorosissime.
Le scarpe erano sempre più spesse (e costose), ma la mattina, appena appoggiavo i piedi per terra avevo dolore alle ginocchia. Eliminai la corsa.
Poi lessi un articolo che diceva come i podisti della domenica, (zoppi seriali) si infortunano sia per la postura/appoggio, che per l'approccio.

Soprattutto diventando più "grandi" privilegiano allenamenti di resistenza (alto volume) e non di qualità (minor volume ma maggiore intensità).
Il "lungo lento" (se 20 minuti è bene, 30 è meglio, un'ora ancor di più) è una fabbrica di dolori, perché il sistema nervoso, sempre alla ricerca di tagli lineari, assimilato il gesto, decide di reclutare meno fibre muscolari. Quindi quando si appoggia il piede, lo stesso è - progressivamente nel tempo - meno sostenuto dal sistema di ammortizzazione della muscolatura.
Consideriamo anche che la curva di miglioramento metabolico (cardiovascolare) è diversa da quella del sistema osteo-tendineo...

Decisi quindi di correre con una falcata più breve e veloce, di correre meno (mettendoci anche dei cicli), ma con una maggiore (più alta possibile) consapevolezza del gesto.
Mai più tendiniti, nonostante le scarpe molto meno protettive.

p.s.

Non sapevo nulla del metodo Souchard, e ringrazio Pizzutik per averne scritto.
 
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