dubbio su filtri colorati

ancora l'anno scorso ho comprato al piccol (lidl per gli amici) una pila a led tascabile. poi e' finita in un cassetto, e me ne sono dimenticato fino ad oggi, quindi l'ho rimessa in funzione. in allegato ci sono 3 filtrini colorati. a parte quello rosso che serve a non perdere la visione notturna, qualcuno sa dirmi a cosa servono quelli blu e verde, almeno in un'ottica di cazzeggio agreste?

tenete conto che non devo andare a rapire gli alieni e neppure devo ballare il tip tap nelle caverne di tora bora, devo limitarmi a maledire una volpe che non si fa fotografare (segue poderosa grattata di zebedei)
 
in un'ottica di cazzeggio agreste
Servono a poco, in quell'ambito :)
..... quantomeno non li ritengo "fondamentali" salvo casi particolari (astrofotografia ?).

In altri ambiti, se escludiamo la segnalazione ottica "codificata" (sensi marcia o semplici codici etc), indicativamente il filtro rosso viene usato di notte per la lettura di cartine ed affini, oltre che essere usato come colore nella strumentazione in modo notturno, il verde per illuminare il "cammino" che sia a piedi o con un mezzo, il blu dovrebbe aiutare a seguire le tracce di sangue o più genericamente di origine biologica (caccia).

AMMP / IMHO

Ciao :si:, Gianluca
 
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Avendo fatto un uso piuttosto intenso di torce per una decina d'anni,
posso dire che sono giunto alla personalissima conclusione che i filtri non servono quasi a niente, a meno di necessità specifiche (e anche li, vorrei capire bene).

il filtro rosso preserva la funzione notturna? sì, al tempo di torce monolivello perché non vi era possibilità di avere meno luce e di rendere il fascio più omogeneo ed ampio.
Ed il filtro rosso abbassa di moltissimo l'intensità luminosa.
Oppure adesso qualcuno mi dice che lui per preservare la visione notturna, non abbassa l'output ma mette il filtro rosso?
Cioè quando uno si ferma a guardare la mappa mette il livello da spanno 5 lumen sulla torcia, oppure usa il filtro e lo lascia a 50 lumen per riuscire a vedere?

se non ricordo male la normativa (sono un profano), la torcia montata su fucile per caccia si può usare solo per l'abbattimento specie nocive.

la luce blu è molto fastidiosa per gli occhi e fa perdere molto della visione tridimensionale. anche il verde, sopratutto nel bosco, appiattisce molto.
l'unica utilità concreta del filtro rosso è qualla di andare a "bucare" la pioggia molto fitta e la nebbia , senza abbagliarsi.
 
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Mi hanno detto che le nuove torce Led Lenser sono tutte di tipo bianco neutro (NW), per "bucare" meglio nebbia, pioggia e limitare i riflessi sui ghiacci.

Me lo confermate?
 
considerato che il bianco neutro di fatto non esiste,il fatto è più che altro per il rendimento. Inoltre più ti spingi verso il giallo più il rendimento scende. E a batterie e importantissimo non consumare troppo. Non hai un motore a combustibile con generatore da 50/100 A che ti aiuta.

Più una luce tende al giallo più buca la nebbia,altrimenti per secoli non si sarebbero fatti i fendinebbia gialli.

E difatti chi tamarrizza l'auto con i kit xeno quando gli capita un diluvio stile katrina o un nebbione come quelli della pianura padana maledice la scelta.

Il discorso è anche di "polivalenza" ossia avere una lampada che va bene per tutto. Le prime con tonalità freddissima non erano il massimo ma non era possibile ottenere quei rendimenti in altro modo
 
Pet come l'ho capita io, bianco neutro significa una via di mezzo tra il bianco caldo a 2700K e il bianco freddo a 5000K. Poco dopo il bianco caldo, per minimizzare i riflessi nella nebbia che è fatta di minuscole goccie in sospensione.

Dov'è l'intoppo che mi sfugge?
 
considerato che il bianco neutro di fatto non esiste
Ti puoi spiegare meglio?
a me risulta che sia globalmente accettato che il bianco neutro sia quello del sole durante le ore diurne, poi si può cavillare sull'orario (ma anche qui, ad esempio i produttori indicano vedi per esempio Zebralight che fa tinte C e D)
smow-planungsthemen-licht-arbeitsplatz-grafik-kelvin-en-2.jpg



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bianco freddo a 5000K.
Bianco freddo siamo a più di 5000K, siamo tra i 5500 e i 6500K. Normalmente il bianco freddo è inteso sui 6000K.

Nel mondo delle torce cool white - neutral white - warm white può voler dire tutto o niente.
ci sono brand che indicano cool white già a 5000-5500K, e altre che lo indicano a 6000K.
ci sono brand che indicano neutral già a 4500 o 5000K.
Altri brand indicano warm già a 4500, altri sotto i 4K.
PRendi come riferimento non l'indicazione cool white ecc ecc ma la tinta meglio specificata.
Vi sono anche brand che prestano poca attenzione alla consistenza della tinta del lotto di led montati, per cui tu puoi acquistare 2 torce dallo stesso venditore con lo stesso lotto e avere tinte più o meno differenti, non tanto a livello di temperatura di colore quanto di dominanza di colore (vedi sotto).
cct-xy.jpg


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E a batterie e importantissimo non consumare troppo. Non hai un motore a combustibile con generatore da 50/100 A che ti aiuta.
Non sono d'accordo. L'efficienza del LED non è data dalla tinta, ma dalla classe di efficienza, purtroppo raramente riportata.
Oggi ci sono led a tinta calda che sono ESTREMAMENTE efficienti, e la differenza tra uno a tinta neutra o a tinta fredda è praticamente indistinguibile all'occhio.
Tu puoi avere una torcia cool white con un determinato led di cui sei soddisfatto dell'output, ma nel tempo può uscire un led a tinta calda che ha la stessa efficienza energetica del cool white di sopra (nello stesso lasso di tempo sarà uscito un led cool white di efficienza ancora superiore al primo cool white).
Inoltre l'efficienza del LED non inficia la durata della batteria.
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Mi hanno detto che le nuove torce Led Lenser sono tutte di tipo bianco neutro (NW), per "bucare" meglio nebbia, pioggia e limitare i riflessi sui ghiacci.

Me lo confermate?
Non ti so confermare ne smentire l'indicazione ricevuta su led lenser, è un brand che non incontra i miei interessi.
Ma ti posso confermare che la tinta più calda aiuta a bucare meglio nebbia e pioggia. il riflesso sul ghiaccio non viene limitato perché si tratta sempre di luce che torna indietro con lo stesso fascio (se si parla sempre dello stesso tipo di led), ma ti posso dire che è meno fastidioso.
Tanto più la tinta è calda, tanto più l'effetto è accentuato (vedi fendinebbia che sono arancio).

Infine, i fendinebbia oltre ad essere a tinta più calda, vengono normalmente posti il più vicino al suolo possibile per limitare la quantità e densità di nebbia che può causare riflessi.
USando una frontale accentui il problema al dilà del tipo di led usato perché la collochi piuttosto in alto.
In caso di nebbia funziona meglio una torcia da tenere in mano.
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Considera anche che la geometria del fascio influenza molto sul riflesso generato (sia derivante dal ghiaccio che dalla pioggia): fasci ampi amplificano l'effetto, mentre fasci stretti lo limitano.
 
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I filtri, come concezione, nascono quando le torce erano con le lampadine ad incandescenza per cui non regolabili. Inoltre se escludiamo qualche applicazione civile molto specifica (capo fila/fine fila o in ambito ferroviario o cockpit notturno o comunque di segnalazione codificata) l'ambito principale è militare dove lo scopo è vedere senza farsi vedere e, soprattutto, non sempre è al passo con i tempi.

Al di fuori di questi ambiti specifici, e considerando la tecnologia attuale, i filtri colorati, in ambito civile, ha un significato molto relativo alias prossimo allo zero.

Ovviamente AMMP / IMHO.

Ciao :si:, Gianluca
 
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da quello che avevo letto, il filtro rosso preserva la visione notturna. Le proteine che si formano per vedere bene al buio, vengono distrutte molto rapidamente da una luce bianca, ma non da quella rossa o verde.
 
I filtri, come concezione, nascono quando le torce erano con le lampadine ad incandescenza per cui non regolabili.
Sono d'accordo.

Inoltre se escludiamo qualche applicazione civile molto specifica (capo fila/fine fila o in ambito ferroviario o cockpit notturno o comunque di segnalazione codificata)
In casi così specifici l'uso dovrebbe essere normato a tal punto da designare oggetti specifici dotati di specifiche certificate.

l'ambito principale è militare dove lo scopo è vedere senza farsi vedere e, soprattutto, non sempre è al passo con i tempi.
Ciao Gianluca,
da assoluto civile mi è capitato di vedere VERE torce militari, come la petzl strix (che posseggo), la alcune streamlight.
Si tratta di torce MOLTO settoriali, particolarissime.
Tutte hanno potenza ridottissima, appunto perché se ti serve luce nell'esercito te ne devi far bastare il meno possibile sia per quanto riguarda durata della batteria che visibilità. Su questo ti posso portare l'esempio della strix che ha dei led diversi: uno che genera un fascio normale (se non ricordo male siamo sul max 40 lumen, 2 livelli), e una serie di led secondari (rosso, verde, blu, bianco) che emettono un fascio debolissimo ma con una sezione ridottissima, praticamente uno spot molto stretto (senza voler essere concentrato) senza nessuno spill. L'uso di questi è proprio non farsi vedere. Un giorno mi piacerebbe fare una recensione di questa torcia per far vedere cosa è davvero una torcia "militare", e che lo è non perché porta scritto "tattico" nel nome dell'articolo o nella sua descrizione.

Riguardo l'ambito militare non essere a passo coi tempi, il mio personale punto di vista, è che la definizione di ambito militare è poco significativa.
I navy seals, i ranger, l'esercito italiano, quello francese, i SAS, e l'esercito della repubblica delle Banane... sono tutti eserciti. Per cui il concetto di ambito militare potrebbe essere esteso a tutti questi corpi... tuttavia, regole, equipaggiamento e le tecnologie con cui operano sono così diverse che IMHO viene meno il senso di "equipaggiamento militare" in senso collettivo.
O si parla di corpi d'elite, dove immagino quasi nessuno vada in giro a incappucciare loro torce con 8 filtri, ma avranno visori e controvisori (la stessa Strix esiste sia in versione civile sia in versione militare con led IR vendibile solo a chi è un membro delle forze dell'ordine); ma così facendo stiamo tirando una riga e stabiliamo un al di qui e un al dilà... Altrimenti è di tutto un po', cioé tutto e niente.

Un approccio simile che ho visto negli anni passati è quanto il mondo "tattico" venga sfruttato per propagandare prodotti che non sono assolutamente destinati a "personale tattico" e nemmeno li hanno in dotazione.
Per gli orologi, ad esempio, la maggiorparte delle fotografie di personale in azione in scenari di guerra mostra gente con al polso orologi semplici ed economici (tipicamente timex, g shock e similari), e non prodotti costosi e più complicati... che probabilmente hanno al polso decine di attori impegnati in scenari raffigurati nei cataloghi di orologi, coltelli, ecc ecc ecc... .

Ma anche se venisse meno questa distinzione, credo che si potrebbe essere d'accordo su un punto di partenza comune:
- tipicamente, in scenari "tattici", la luce visibile deve essere usata per vedere qualcosa diminuendo il più possibile il rischio di essere visti.
- tipicamente, in scenari civili, la luce deve essere usata per vedere, senza la problematica dell'essere visti; anzi, spesso l'obiettivo è ESSERE visti mentre la si usa. PRoprio su questo scenario, per esempio, posso portare l'esempio di segnalatori a LED per emergenza, che tendo ad acquistare di colore arancio-rosso perché nel traffico veicolare vengono percepiti come sengale di sicurezza e pericolo con un'efficacia maggiore. Esistono destinazioni d'uso civile, settoriali e molto poco diffuse come l'astronomia e la fotografia, dove l'importanza può essere opposta: non essere visti mentre le si usa.

Un po' come una vettura preparata per un Camel Trophy, una per la formula uno e una per il cittadino medio.
Sono 3 auto diverse, tutte ben progettate e realizzate se e solo se vengono poi utilizzate con la filosofia d'uso che ha portato a crearle.
A nessuno verrebbe in mente di considerare una jeep da Camel Trophy per spostare la moglie ed i figli in vacanza, oppure una supersportiva da usare in città con i dossi e gli autovelox, o un'utilitaria per un guado.
Eppure spesso si guarda al mondo "militare" non come un mondo con tanti limiti (per esempio, come hai detto tu, spesso molti non sono al passo con i tempi), ma come un punto di riferimento (se la usa l'esercito, sarà perfetta per me!).

Al di fuori di questi ambiti specifici, e considerando la tecnologia attuale, i filtri colorati, in ambito civile, ha un significato molto relativo alias prossimo allo zero.
Su questo la mia personale opinione incontra pienamente la tua.
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da quello che avevo letto, il filtro rosso preserva la visione notturna. Le proteine che si formano per vedere bene al buio, vengono distrutte molto rapidamente da una luce bianca, ma non da quella rossa o verde.
Vi è della letteratura (posso dire vetusta?) in questo senso, ma la domanda che pongo io è la seguente:
visto che oggi abbiamo a disposizione torce che possono fare luce ben sotto lo 0.1 lumens,
ha ancora senso parlare di sacrificare la luce visibile "normale" per una luce colorata con tanti limiti?

Io ho una torcia da 20'000 lumen.
Se gli metto il filtro rosso, mi preserva la visione notturna a piena potenza?
Se no, c'è una soglia di potenza al di sotto della quale la visione notturna si conserva?
E se c'è, quale è la differenza in quantità, tra luce "normale" e luce colorata?
Ma se io la luce rossa la percepisco di meno, quindi è come se partissi da ipotetici 200 lumen di luce "normale", e l'occhio ne percepisce 100 con la luce rossa (perché l'occhio è meno sensibile a questa lunghezza d'onda), posso dire che io non sto preservando la sensibilità al buio per un discorso biochimico, ma semplicemente perché dalla torcia esce a) meno luce e b) una luce per cui sono meno sensibile.

Quindi, a prescindere dal preservare la visione notturna, io ci vedrò di meno con una luce così.
E allora, non avrei potuto diminuire l'intensità della luce "normale"? visto che poi vedendoci "di meno" con la luce rossa, sarò costretto, per riuscire ad avere una visione paragonabile a quella che avevo prima, con la luce "normale", ad aumentare l'intensità della luce.
Punto e a capo, per me.

Prima di parlare di preservare la visione notturna coi filtri colorati sarebbe più importante un "corso" di vista al buio, come fanno a chi deve lavorare in poche condizioni di luce e allenano l'occhio a puntare sopra a dove si trova l'oggetto che si vuol vedere.
Questa, ed altre tecniche permettono di massimizzare la capacità di cogliere la luce, minimizzando la luce a cui siamo esposti e così davvero preservando la visibilità notturna.
 
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Pet come l'ho capita io, bianco neutro significa una via di mezzo tra il bianco caldo a 2700K e il bianco freddo a 5000K.

Dov'è l'intoppo che mi sfugge?
E' un intoppo di tipo linguistico . Due cantinari che producono lampade,ossia osram e philips da secoli nei neon scrivevano cool white sui neon con sigle /20 e /33 (che erano i tubi economici) e con la nuova denominazione erano diventati 640 e 840 . Tutti a 4000K.

A me piacerebbe sapere se ci guadagnano a buttare sul mercato queste luci fredde del piffero. Fossero almeno belle....
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Ti puoi spiegare meglio?
a me risulta che sia globalmente accettato che il bianco neutro sia quello del sole durante le ore diurne, poi si può cavillare sull'orario (ma anche qui, ad esempio i produttori indicano vedi per esempio Zebralight che fa tinte C e D)
E' una disquisizione linguistica o poco più e lo hai detto dopo
Nel mondo delle torce cool white - neutral white - warm white può voler dire tutto o niente.
ci sono brand che indicano cool white già a 5000-5500K, e altre che lo indicano a 6000K.
ci sono brand che indicano neutral già a 4500 o 5000K.

Non sono d'accordo. L'efficienza del LED non è data dalla tinta, ma dalla classe di efficienza, purtroppo raramente riportata.
Oggi ci sono led a tinta calda che sono ESTREMAMENTE efficienti, e la differenza tra uno a tinta neutra o a tinta fredda è praticamente indistinguibile all'occhio.
Tu puoi avere una torcia cool white con un determinato led di cui sei soddisfatto dell'output, ma nel tempo può uscire un led a tinta calda che ha la stessa efficienza energetica del cool white di sopra (nello stesso lasso di tempo sarà uscito un led cool white di efficienza ancora superiore al primo cool white).
Inoltre l'efficienza del LED non inficia la durata della batteria.
Bè non proprio,se parliamo dell'inizio di questo secolo (20 anni fa) i primi lampioni a led esistevano esclusivamente con tonalità fredde da obitorio. Negli anni è cambiata la chimica dei fosfori con la possibilità di avere luci un goccio meno spettrali e più piacevoli.

Per quanto riguarda il rendimento e la durata delle batterie bè....se devo ottenere 1000 lumen con due fonti a rendimento differente la durata cambia eccome!
 
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C'e' un errore di fondo: la luce bianca distrugge la proteina che rende possibile la visione notturna, questo indipendentemente dalla potenza, e' dovuto al colore della luce;
chiaro che se la potenza e' minima, sara' anche minimo il "danno" ma se alla potenza minima si aggiunge il filtro rosso, il "danno" sara' nullo.
L'abituarsi a guardare in maniera indiretta quando si e' al buio e' una cosa che si scopre gia' da piccoli quando si guardano le stelle, si vede meglio perche' mentre i coni sono al centro della retina, i bastoncelli sono in gran parte "periferia. Se questo modo di guardare viene sommato alla visione notturna dovuta alla proteina (rodopsina) dei bastoncelli, si ha un guadagno ulteriore. I pirati erano esperti in visione notturna, almeno cosi' si racconta :)
Ma poi, basta un semplicissimo esperimento inconfutabile, dopo che stai un po' al buio ti accendi una lampada con filtro rosso dritta sugli occhi, spegni la lampada e continui a vedere, la accendi (stessa potenza) senza filtro e ti abbagli, la spegni e non vedi piu' niente. Ricordo che anche in un osservatorio astronomico dove ero stato, tutte le luci interne erano rosse, sicuramente non era un vezzo :)
Da qualche parte ho ancora il manuale militare dove lo avevo letto, ma sono sicuro che cercando un po' con google si trovi facilmente tutto.
 
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Per quanto riguarda il rendimento e la durata delle batterie bè....se devo ottenere 1000 lumen con due fonti a rendimento differente la durata cambia eccome!
Se una torcia è disponibile con entrambe le tinte, non ci sono differenze di runtime perché il driver utilizzato sarà lo stesso per entrambi i modelli. Il consumo resta identico, cambia, se cambia, l'output legato all'efficienza del led.

Ho preso il primo datasheeth che ho trovato della CREE, quello dell'XM-L2.
https://cree-led.com/media/documents/XLampXML2.pdf
La classe di efficienza più alta ad oggi, la U3, ci sono LED da 6500K a 4500K.
Tutti con lo stesso valore di output a parità di corrente.
Se abbasso ulteriormente la temperatura, arrivando a 4000K, c'è un led con classe di efficienza U2, che ha circa il 7% di efficienza in meno rispetto agli U3.

Quindi, nel particolare caso sopra indicato, posso andare da 6500K a 4500K senza cambiare efficienza e quindi senza perdere in output. Se scendo sotto i 4500K, c'è una classe di efficienza minore e perdo il 7% dell'output.

Ti posso dire che all'occhio non c'è differenza: io ho visto tante torce che sono uscite nei periodi di gloria dell'XM-L e sono prima uscite con il T6, poi riaggiornate con l'U2. Consumo identico (driver identico), runtime identico, luce in più visibile solo allo strumento e non all'occhiometro.
 
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