Allora qui mi viene la domanda che forse in maniera più generica ci possiamo rivolgere quando facciamo escursioni o scalate in compagnia: che facciamo in caso di incidente, lasciamo l'incapace (è equivalente ai fini penali) per cercare aiuto, oppure no, per evitare conseguenze penali?
E se la nostra eventuale inazione contribuisse ad una lesione o alla morte del compagno? (qualche avvocato mi saprebbe dire se verremmo indagati per lesioni od omicidio colposo?)
Non sono avvocato.
Penso che sia normale, e non punibile, se lasci l'incapace, ad es. una persona con una frattura, o una persona precipitata in un crepaccio dal quale non sai estrarla ecc. e vai a cercare aiuto. Anzi penso sia doveroso. Rimanere semplicemente a "vegliare" costituirebbe semmai secondo me omissione di soccorso perché il poveretto da solo non può chiamare soccorso e tu sei la sua sola possibilità di chiamarli in sua vece.
Per quanto riguarda l'errore o inazione che possa condurre alla lesione o morte del compagno penso che anche questa, entro certi limiti, non sia punibile, soprattutto se c'è rischio personale. Ad es. è "caso di scuola" quello di chi, in montagna, tagli la corda - causando la morte di un altro appartenente alla cordata - per salvare la propria vita, e sarebbe un comportamento penalmente lecito.
Penso che la punibilità sia contemplata solo per casi di azione veramente dannosa e irresponsabile.
Ad es. il camionista "eroico" che ha messo il camion di traverso in autostrada di recente, e poi è sceso a raccogliere una persona sbalzata fuori dall'abitacolo, se la persona avesse subito lesioni alla spina dorsale per causa sua io l'avrei punito di brutto in quanto, avendo la patente, ed essendo per giunta guidatore professionale, lui DEVE sapere che NON DEVE toccare né spostare il ferito fino al sopraggiungere dei soccorsi, quindi lì ci sarebbe stata sicuramente colpa. (Da motociclista temo più i soccorritori che gli incidenti, pare che il
furor sanandi dei soccorritori improvvisati faccia più danni degli incidenti stessi!).
Nel caso specifico lasciare i bambini per chiedere aiuto secondo me è pacifico che sia non punibile, ma il punto è se sei in condizione di chiedere aiuto dal momento che sei persa anche tu e non sai dove sono, cioè non saprai, verosimilmente, localizzare i bambini e indirizzare i soccorsi - la cosa sembra confermata nel caso dalle parole della donna che sostanzialmente indicava di cercarli "sotto il Carro Grande" cioè non aveva idea di dove fossero. In questo caso si può pure ipotizzare che la persona se ne vada per salvare la propria vita ma rimane il punto, nel caso, se la cosa sia penalmente perseguibile come "abbandono".
Ma anche in questo caso non credo che ci sia punibilità perché alla fine, SE i bambini non fossero più stati in grado di camminare (per semplificare immaginiamoli entrambi con delle fratture), e SE la donna avesse in ipotesi temuto per la propria vita, anche la "fuga" sarebbe stata,
credo,
penalmente lecita* (un po' come la situazione della corda tagliata di cui sopra) e in caso di tragedia la responsabilità penale sarebbe stata altra (la colpa per averli esposti ad una situazione di pericolo senza adeguata preparazione, cioè la condotta incauta, che non c'entra con il momento della "fuga").
Immagina il caso di una guida alpina che porta un gruppo in una situazione in cordata e si crea il caso della corda tagliata di cui sopra, ed è la guida a tagliare la corda. Tagliare la corda in sé è verosimilmente lecito, mentre è sicuramente oggetto di esame se e quanta colpa ci sia stata da parte della guida nel determinare il verificarsi della situazione di rischio.
Quindi per rispondere alla tua domanda - se ti interessa la risposta di un non avvocato - io la vedo così:
Per evitare conseguenze penali devi in generale cercare i soccorsi anziché "vegliare" l'incapace. Ad es. se non hai campo DEVI spostarti per cercare campo e lanciare la richiesta di soccorso;
L'eventuale inazione sarebbe credo punibile come "omissione di soccorso" (non come omicidio colposo, lesioni ecc.);
L'eventuale azione molto maldestra e non necessaria potrebbe invece esporti al rischio di una condanna per lesioni. Ad es. operi una fasciatura che causa la perdita dell'arto per necrosi/cancrena - il giudice valuta le circostanze e penso che rischi la condanna per "lesioni" se emerge che la fasciatura non era necessaria e che la gamba non sarebbe stata persa senza fasciatura. Ma naturalmente il giudice potrebbe comunque assolverti (azione in buona fede, consenso "liberatorio" del ferito, ecc.).
Pareri di persone più qualificate di me sono ovviamente benvenuti!
* Dico penalmente lecita e mi astengo, in un caso simile, dal formulare giudizi morali o etici. Dico solo che la legge mi pare salvaguardare sempre chi in presenza di un pericolo attuale per sé sceglie un comportamento che sotto altri metri di giudizio potrebbe essere considerato "vile" (o non eroico).
Ad es. se sei su una zattera di salvataggio e altri naufraghi cercano di salire sulla zattera, e tu glielo impedisci perché la zattera non reggerebbe tutti, causando la morte degli altri, il tuo comportamento è comunque lecito. Ed è lecito pure se sei quello in mare, tiri fuori il coltello, accoltelli l'uomo sulla zattera e ci sali tu. Cioè nei casi di
mors tua vita mea non c'è punibilità a quanto ne so. Salvarsi la pelle è in generale lecito (salvo casi particolari, come quello del comandante della nave e del personale di soccorso, che hanno certi obblighi di assistenza verso i passeggeri, che i passeggeri non hanno tra di loro).