- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati
Data: 28 e 29 settembre 2019
Regione e provincia: Abbruzzo, TE/AQ
Località di partenza: Prati di Tivo
Località di arrivo: Prati di Tivo
Tempo di percorrenza: 2 gg
Chilometri: n.d.
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: terreno scivoloso, passaggi con aiuto delle mani sia in salita sull'Intermesoli (che a leggere le descrizioni pensavo peggio, forse ha aiutato l'essere a fine stagione) sia sulla normale per il Corno Grande.
Periodo consigliato: assenza di neve.
Segnaletica: buona.
Dislivello in salita: 1450 m primo giorno, 700 m il secondo.
Dislivello in discesa: 250 m il primo giorno, 1500 il secondo.
Quota massima: 2912 m slm.
Accesso stradale: Prati di Tivo
Traccia GPS: non presente.
Descrizione
Si recupera una vecchia amica venuta dalle Alpi alla stazione Termini e si dorme qualche ora. Sabato prima dell'alba siamo in macchina direzione Prati di Tivo.
E' strano rivedersi dopo tanti anni, è strano rivedere Prati di Tivo dopo quasi altrettanti. Questa, di base, la sensazione che avrò durante tutto il cammino. Ricordi e nuove scoperte che si mischiano in qualcosa di difficilmente definibile.
Per i ricordi escursionistici, potete vedere qui: https://www.avventurosamente.it/xf/...o-grande-madonnina-cas-s-n.49273/#post-889856 .
Partiamo da Prati di Tivo direzione val Maone verso le 8.00 (sent. CAI 100). Arriviamo dapprima alle cascate, formate da quella poca acqua non captata di quelle valli (ma che poi riscompare subito in un antro artificiale). Gli zaini sono pesanti, per l'acqua, per le cose della notte. Appena più sopra un lupo saluta ululando il nostro ingresso in valle. Il nostro passo è cadenzato, ma più lento di chi leggero sale in giornata. Una coppia, infatti, ci supera. L'Intermesoli ci guarda sulla destra.
L'ultima volta che avevo tentato la salita aveva vinto lui: https://www.avventurosamente.it/xf/...rmesoli-con-notte-in-tenda.48377/#post-873862 .
Il sentiero che sale verso la sella dei grilli non si vede, o meglio si vede una traccia sul ghiaione che pare estrema. Mi fido di OSM e non della cartina del CAI ed, effettivamente, il sentiero non parte da 1850 come in cartina, ma dalle "Capanne" a 1950. Anche la traccia sul ghiaione rimane solo in vista perché quella segnata è stabile tra rocce ed erba sulla sinistra. Lungo il tragitto, visto che ci dovremo ripassare, occultiamo sotto un masso i sei litri d'acqua che ci serviranno nel proseguo. Arriviamo e pranziamo alla sella dei Grilli. E ci riposiamo quasi un'ora (rectius: ci addormentiamo sul prato). Ci svegliamo che stanno arrivando delle nuvole, che purtroppo ci toglieranno la vista dalla cima qualche decina di minuti più tardi.
Il sentiero, come detto, pensavo peggio da quello che avevo letto qui e altrove. C'è un po' da arrampicare, ma tutto sommato ho trovato il ghiaione stabile e i punti da arrampicare semplici, anche in discesa.
Si torna in val Maone e poi risaliamo, abbastanza stanchi, verso il Rifugio Garibaldi. Un grazie a @vecchio orso per le dritte! Ci sono già sei persone. Il locale invernale ne tiene otto. Siamo stati fortunati... noi. Perché ben presto diventiamo 15. Più tre in una tenda. Tra posti a terra e in piedi decido di andare a dormire sulla mia branda prima degli altri, mascherina, tappi e mi addormento.
Solo il giorno dopo scoprirò che qualcuno è riuscito a dormire da un'altra parte. Sul fatto sono eticamente combattutto, ma tant'è.
Resta una serata e una mattinata di chiacchiere, amicizie e buoni incontri.
Il giorno dopo è una classica, quindi non mi dilungo tanto nelle descrizioni. Salita al Corno grande, Franchetti in chiusura con buoni incontri anche qui, tra l'altro anche di due simpatici ragazzi che stavano al Garibaldi con noi.
Discesa per la Madonnina, la curiosità mi spinge per l'albergo diruto e non per il sentiero diretto sotto l'impianto. Qui volevamo prendere il 200A, ma, nonostante indicazione "Bivio sentiero 200A" e qualche segno, appena si entra nel bosco non siamo riusciti a seguirlo. Siamo scesi quindi dalla strada di Cima Alta.
Data: 28 e 29 settembre 2019
Regione e provincia: Abbruzzo, TE/AQ
Località di partenza: Prati di Tivo
Località di arrivo: Prati di Tivo
Tempo di percorrenza: 2 gg
Chilometri: n.d.
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: terreno scivoloso, passaggi con aiuto delle mani sia in salita sull'Intermesoli (che a leggere le descrizioni pensavo peggio, forse ha aiutato l'essere a fine stagione) sia sulla normale per il Corno Grande.
Periodo consigliato: assenza di neve.
Segnaletica: buona.
Dislivello in salita: 1450 m primo giorno, 700 m il secondo.
Dislivello in discesa: 250 m il primo giorno, 1500 il secondo.
Quota massima: 2912 m slm.
Accesso stradale: Prati di Tivo
Traccia GPS: non presente.
Descrizione
Si recupera una vecchia amica venuta dalle Alpi alla stazione Termini e si dorme qualche ora. Sabato prima dell'alba siamo in macchina direzione Prati di Tivo.
E' strano rivedersi dopo tanti anni, è strano rivedere Prati di Tivo dopo quasi altrettanti. Questa, di base, la sensazione che avrò durante tutto il cammino. Ricordi e nuove scoperte che si mischiano in qualcosa di difficilmente definibile.
Per i ricordi escursionistici, potete vedere qui: https://www.avventurosamente.it/xf/...o-grande-madonnina-cas-s-n.49273/#post-889856 .
Partiamo da Prati di Tivo direzione val Maone verso le 8.00 (sent. CAI 100). Arriviamo dapprima alle cascate, formate da quella poca acqua non captata di quelle valli (ma che poi riscompare subito in un antro artificiale). Gli zaini sono pesanti, per l'acqua, per le cose della notte. Appena più sopra un lupo saluta ululando il nostro ingresso in valle. Il nostro passo è cadenzato, ma più lento di chi leggero sale in giornata. Una coppia, infatti, ci supera. L'Intermesoli ci guarda sulla destra.
L'ultima volta che avevo tentato la salita aveva vinto lui: https://www.avventurosamente.it/xf/...rmesoli-con-notte-in-tenda.48377/#post-873862 .
Il sentiero che sale verso la sella dei grilli non si vede, o meglio si vede una traccia sul ghiaione che pare estrema. Mi fido di OSM e non della cartina del CAI ed, effettivamente, il sentiero non parte da 1850 come in cartina, ma dalle "Capanne" a 1950. Anche la traccia sul ghiaione rimane solo in vista perché quella segnata è stabile tra rocce ed erba sulla sinistra. Lungo il tragitto, visto che ci dovremo ripassare, occultiamo sotto un masso i sei litri d'acqua che ci serviranno nel proseguo. Arriviamo e pranziamo alla sella dei Grilli. E ci riposiamo quasi un'ora (rectius: ci addormentiamo sul prato). Ci svegliamo che stanno arrivando delle nuvole, che purtroppo ci toglieranno la vista dalla cima qualche decina di minuti più tardi.
Il sentiero, come detto, pensavo peggio da quello che avevo letto qui e altrove. C'è un po' da arrampicare, ma tutto sommato ho trovato il ghiaione stabile e i punti da arrampicare semplici, anche in discesa.
Si torna in val Maone e poi risaliamo, abbastanza stanchi, verso il Rifugio Garibaldi. Un grazie a @vecchio orso per le dritte! Ci sono già sei persone. Il locale invernale ne tiene otto. Siamo stati fortunati... noi. Perché ben presto diventiamo 15. Più tre in una tenda. Tra posti a terra e in piedi decido di andare a dormire sulla mia branda prima degli altri, mascherina, tappi e mi addormento.
Solo il giorno dopo scoprirò che qualcuno è riuscito a dormire da un'altra parte. Sul fatto sono eticamente combattutto, ma tant'è.
Resta una serata e una mattinata di chiacchiere, amicizie e buoni incontri.
Il giorno dopo è una classica, quindi non mi dilungo tanto nelle descrizioni. Salita al Corno grande, Franchetti in chiusura con buoni incontri anche qui, tra l'altro anche di due simpatici ragazzi che stavano al Garibaldi con noi.
Discesa per la Madonnina, la curiosità mi spinge per l'albergo diruto e non per il sentiero diretto sotto l'impianto. Qui volevamo prendere il 200A, ma, nonostante indicazione "Bivio sentiero 200A" e qualche segno, appena si entra nel bosco non siamo riusciti a seguirlo. Siamo scesi quindi dalla strada di Cima Alta.