Durata media scarpone da montagna

Buongiorno, vorrei sondare un po' quanto è la durata media dei vostri scarponi da montagna (parliamo di pedule, scarpe alte)
Io 3 anni fa ho comprato i migliori scarponi della mia vita... comodissimi... peccato che in soli 3 anni danno segni di cedimento:
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(scusate se ho fatto le foto prima di pulirle ma.... avevo fretta di scrivere questo post. Poi le pulisco, come sempre)
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Sono abbastanza stupefatto perchè in passato mi erano durati molto di più gli scarponi (pur non raggiungendo la comodità di questi)
Tenete conto che io vivo la montagna da molti lati, nel senso che sono in montagna in media 2 weekend al mese, ma a volte può essere per escursioni (su altitudini e terreni diversi) o altre volte può essere che sono per falciare il prato col decespugliatore (prato un po' scosceso però), altre volte a tagliare alberi o fare altri lavori....
Se guardo le mie vecchie Kayland hanno molte più uscite ma sono in condizioni migliori di suola

Oltre alla suola ho notato un'usura anche del plantare in questo senso:
io ho un arco plantare abbastanza pronunciato, e queste scarpe fino a poco tempo fa erano perfette, ora ho notato che si sono un pochino "schiacciate" nella parte centrale, e quindi non aderisce più perfettamente come prima alla mia pianta del piede.

Vale la pena di risuolare e comprare un plantare nuovo o aspettare che siano finite del tutto e cambiarle?
 
Vale la pena di cercare un sostituto e in caso di cedimento cambiarle.

Purtroppo a differenza di una volta ci sono in giro dei materiale auto distruggenti. Che però ammortizzano meglio e hanno più tenuta dei materiali vecchi.
Facendo il confronto con quelli orridi "da truppe alpine" ,quegli aborti pesantissimi,scomodissimi e che se usati con le calze sbagliate ti tritavano la pelle il passo è notevole ma la comodità si paga.

Ho risuolato le lowa ranger dopo 10 anni perchè stavano sgretolandosi. Un paio marchiato "ande" non mi chiedere chi le produce dopo pochi anni ha già segni di rottura.
Le nepal le ho e le uso ogni morte di papa e più o meno sono accettabili come comodità.

Se puoi evita dovunque ci sia scritto poliuretano o PU perchè è uin materiale delicato
 
Le suole non dovrebbero staccarsi o peggio sbriciolarsi come sembra che stia succedendo alle tue scarpe, anche io sospetto l' uso di un materiale ad "obsolescenza programmata"; da quanto capisco poi questi materiali si sbriciolano con il semplice stoccaggio anche in assenza di uso. Se ho ben capito a dare problemi è lo strato intermedio (quello che assorbe l'urto), per questo la suola si stacca.

Io sono tuttora ancorato al vecchio vibram (lowa renegade gtx), che però è lo strato a contatto con il terreno, non so se vibram faccia l'intera suola... le suole dopo un tot chilometri diventano lisce ed allora è segno di dover cambiare gli scarponi, certo ci possono essere minimi cedimenti laterali ma niente che di per sé costringa a cambiare lo scarpone.

Insomma come per gli pneumatici: il battistrada diventa liscio, mica si stacca.

Comunque se è l'unico tipo di scarpe che ti va puoi sempre mettere in conto una spessa maggiorata per cambiarle più spesso.
 
anche io sospetto l' uso di un materiale ad "obsolescenza programmata"; da quanto capisco poi questi materiali si sbriciolano con il semplice stoccaggio anche in assenza di uso
Mi è già capitato qualcosa su altri oggetti.

Parlare di obsolescenza prgrammata è una...l'altra è parlare di materiali del kaiser fatti con troppa roba riciclata all'interno.
Perchè la durata cambia moltissimo.

Poi per carità se il costruttore fa il mangiamorti e ci mette dentro un disgregante è un altro discorso.

Un pò come capitava con i primi sacchetti eco eco che eco non erano ma si sbriciolavano semplicemente
 
Dalle foto sembra più idrolisi dello strato di interconnessione tra suola e scarpa, quello appunto che come dice appenninocentrale assorbe l'urto.

È enfatizzato da lunghi periodi di inutilizzo (lockdown?) della scarpa lasciata in ambienti con importanti sbalzi termici nell'arco dei mesi.

Comunque guardando il battistrada sul tacco mi sembra anche abbastanza ridotto, quindi mi sa che quelle scarpe in passato te le sei anche godute;)

Se già non ce l'hai porta nello zaino un po' di nastro americano che c'è caso che tra qualche uscita la suola si stacchi.
 
In base alle mie esperienze ti posso dire che una corretta manutenzione dei scarponi aumenta la sua durata anche del triplo io ho usato per anni gli scarponi che fornivano alle guardie forestali e ti posso dire che dopo 30 anni sono ancora in buono stato lo stesso 10 anni fa ho acquistato dei scarponi della "TECNICA"e sono ancora perfetti e da anni uso sempre lo stesso prodotto lasciatomi da mio nonno, il grasso di tasso che dalle mie parti si usava in molteplici situazioni anche come sciolina per le grandi slitte e come terapia per i dolori reumatici e pure per la tegna non so se quello in commercio ricopre le stesse caratteristiche.
 
Siccome ho un archivio delle mie passeggiate che negli ultimi anno include anche l'informazione dello scarpone, posso fornire dati precisi

Forclaz Trek 500, montagna estiva, 2018-in uso: 54.450 m+, 932 km, 412 h
Forclaz Trek 900, montagna estiva, declassate a escursionismo, 2013-in uso: 80.910 m+, 1.322 km, 600 h
Scarpa Summit GTX, montagna invernale, 2008-in uso: 33.594 m+, 527 km, 238 h
Grisport Explorer, escursionismo, 2017-2022, 36.616 m+, 1.373 km, 439 h
Koflach Viva Soft, scafo in plastica, montagna invernale, 1993-2007: 33.470 m+, circa 500 km, circa 250 h. Scoppiati sulla Majella alla calzata dei romponi.

Oltre alla distanza percorsa e al fondo, altri fattori determinanti sono il tempo, l'esposizione alla luce e le non corrette pulizia e stoccaggio, tutti fattori che determinano la depolimerizzazione di gomme e plastiche.
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Ultima modifica:
Io 3 anni fa ho comprato i migliori scarponi della mia vita... comodissimi... peccato che in soli 3 anni danno segni di cedimento:
Non ho capito di che marca sono e quanto li hai pagati.

Se di marca e costosi, il loro comportamento è inaccettabile. Contatterei l'azienda.

Se invece sono di una marca economica, seppur comodi, allora ci può stare.


Vale la pena di risuolare e comprare un plantare nuovo o aspettare che siano finite del tutto e cambiarle?

Se la tomaia è messa bene, può valer la pena farli risuolare, con 45-50 € dovresti farcela.
 
E' il solito ed inevitabile problema costituito dall'intersuola in PU, si chiama idrolisi. Dopo qualche anno, dipende dalle condizioni di stoccaggio (l'umidità è deleteria) il PU si frantuma e si staccano le suole.
Per questo motivo io sono uno dei più acerrimi nemici di questa schifezza di materiale (se cerchi troverai diverse discussioni al riguardo) tipico esempio commerciale di "obsolescenza programmata", in quanto, che li usi o no, dopo un pò rende gli scarponi inutilizzabili (eppure c'è chi lo ancora difende, contenti loro...)
Comunque la soluzione è una sola: comprate scarponi con intersuola in EVA o in gomma. Avrete così un prodotto affidabile che durerà anni.
 
E' il solito ed inevitabile problema costituito dall'intersuola in PU, si chiama idrolisi. Dopo qualche anno, dipende dalle condizioni di stoccaggio (l'umidità è deleteria) il PU si frantuma e si staccano le suole.
Per questo motivo io sono uno dei più acerrimi nemici di questa schifezza di materiale (se cerchi troverai diverse discussioni al riguardo) tipico esempio commerciale di "obsolescenza programmata", in quanto, che li usi o no, dopo un pò rende gli scarponi inutilizzabili (eppure c'è chi lo ancora difende, contenti loro...)
Comunque la soluzione è una sola: comprate scarponi con intersuola in EVA o in gomma. Avrete così un prodotto affidabile che durerà anni.

Vero, però 3 anni non sono compatibili neppure a fronte di uno stoccaggio pessimo, IMHO
 
Oltre alla distanza percorsa e al fondo, altri fattori determinanti sono il tempo, l'esposizione alla luce e le non corrette pulizia e stoccaggio, tutti fattori che determinano la depolimerizzazione di gomme e plastiche.
Quoto e preciso che, se non si parla di semplice usura delle suole, ma di degrado delle stesse, che arrivano a sfaldarsi, il vero problema è rappresentato dal tempo che passa e poi dalle condizioni di conservazione.
Anche conservando correttamente lo scarpone, dopo un certo tempo invariabilmente la gomma/plastica cederà. Questo fenomeno può essere accelerato se la conservazione non viene fatta correttamente, cioè riponendo lo scarpone pulito ed asciutto, in luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce.

Aggiungiamo poi un importantissimo fattore che influisce sulla durata delle calzature moderne: la leggerezza! Quanto sto per dire vale sia per gli scarponi normali, sia per gli scafi degli scarponi da sci e da scialpinismo.
Per avere prodotti leggeri, spesso si usano spessori ridotti e, talvolta, materiali che hanno una densità inferiore. Infine, la struttura stessa della scarpa è progettata in funzione della leggerezza.
Si pagano la leggerezza ed il comfort con una minor durata e con una maggior difficoltà - o completa impossibilità - di intervento riparatore (es. risuolatura).
 
Si tratta di un paio di Salewa Mtn Trainer gtx, e devo dire per il resto mi sono trovato benissimo. Beh, in questi 3 anni le ho usate parecchio, ma in passato ho avuto scarpe durate decisamente di più, questi li avevo pagati oltre 200 euro, esattamente non ricordo, ma all'epoca costavano, poi hanno abbassato i prezzi su questo modello quando è uscito il 2.
Per esempio ho ancora dei vecchi Kayland che hanno più di 20 anni, a metterli sembra di calzare dei stivali da pescatore, ma sono indistruttibili.
Stoccaggio.... sono stoccati in uno stanzino asciutto e abbastanza secco che ho accanto alla cantina, non penso di averli tenuti male.
Voi mettete qualche prodotto sulla suola? Io ho solo quello per la tomaia
 
Vero, però 3 anni non sono compatibili neppure a fronte di uno stoccaggio pessimo, IMHO
Bisognerebbe sapere anche quanto tempo sono stati tenuti in magazzino (tra produzione e negozio, prima della vendita)... Comunque sia, che siano 3 anni (e in questo caso sarebbero davvero pochi) o 5-6 anni (la vita media è quella), alla fine non si scappa, l'infame PU inevitabilmente colpisce.
 
Non faccio testo in quanto mi sembra di capire sono una voce fuori dal coro ma io non uso scarponi o pedule; solo scarpe basse da trail running (nello specifico Hoka Mafate). I percorsi Dolomitici che affronto mi consentono tranquillamente di usare queste calzature, complice anche una totale mancanza di problemi alle caviglie. Le ho usate recentemente anche per le forcelle Pordoi e Lagazuoi, decisamente ghiaiose e scivolose. Detto questo: le cambio ogni anno.
 
per forza che le cambi ogni anno!
Sono fatte di materiali molto più delicati, più sottili e morbidi di quelli con cui sono fatti gli scarponi, quindi si usurano facilmente, soprattutto quando le usi sulle pietrarie, dove trovi frequentmente scaglie taglienti.
A me è capitato che saltino anche tei tasselli del carro-armato della suola (con le raptor gtx di LaSportiva e con le speedcross della Salomon)
 
Sì sì ma non mi lamento infatti ;)
Le mie articolazioni sono salvaguardate e guidare tre ore a casa dopo aver camminato per le precedenti sei e non sentire il bisogno di cambiare scarpa per me non ha prezzo!
Ad onor del vero ho anche un paio di Scarpa Zodiac gtx che però indosso solo in Inverno.
 
Le mie articolazioni sono salvaguardate
Io invece dico che il comfort che offre una calzatura dipende anche dalla velocità che si vuole tenere e dal tipo di fondo.
Se hai bisogno di correre, necessariamente sacrifichi a quello tutto il resto, cercando leggerezza e flessibilità.
Se invece non vuoi correre ma cerchi il comfort, invece, non necessariamente la scarpa da corsa è la migliore, perchè è meno protettiva e la cosa diventa rilevante quando sei su fondo pietroso, smosso ed accidentato: non solo le caviglie, ma anche tutto il piede nel suo complesso è più esposto alle conseguenze degli urti; inoltre se il fondo è molto accidentato e pietroso, arrivi a sera (almeno io) con le piante dei piedi molto più sollecitate rispetto ad una scarpa con la suola più rigida e protettiva. Inoltre, sempre su fondi pietrosi, è molto più facile che ti entrino sassolini nella scarpa da corsa, con tutti i fastidi ed il cava-metti che questo comporta, piuttosto che nello scarpone da montagna che è ben più alto.
 
PU lo usano perchè ha una risposta elastica migliore nel tempo, infatti ormai si usano per lo più delle intersuole che combinano con altri materiali, EVA.
Dopo un giorno che ci cammini senti già la differenza tra PU e EVA.
 
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