Con l'avvicinarsi dell'inverno, qualcuno ha pensato bene di sfoderare nuovamente l'arma dei divieti all'accesso e alle attività in montagna. A questo giro, è capitato alla provincia di Imperia:
http://www.montagna.tv/cms/70480/vi...cata-ordinanza-choc-in-un-comprensorio-ligure
A leggere l'articolo, sembra che le nuove direttive della Liguria in materia di accesso alla montagna siano molto restrittive. Non conosco bene la vicenda, ma qualche domanda mi sorge spontanea:
- se il problema è quello di tutelare l'ambiente e lo svernamento del gallo forcello, perché aprire gli impianti di risalita e le attività commerciali, ma vietare lo sci alpinismo e le ciaspolate fuori dai sentieri?
- se, come invece immagino, il problema è quello della sicurezza in montagna e degli eventuali recuperi, a cosa dovrebbe servire un intervento così puntuale su un comprensorio? E' un esperimento pilota oppure risponde a qualche lamentela?
E infine, la domanda madre di tutte le altre:
-perché c'è questo accanimento contro i rischi della montagna e i costi del soccorso alpino, quando ci sono migliaia di altre attività e azioni, che la societò lascia compiere e/o non reprime, che costano ben di più alla colltettività intera? E per attività intendo dallo sci in pista e dall'andare forte in macchina, all'inquinare le acque, al produrre Eternit.
http://www.montagna.tv/cms/70480/vi...cata-ordinanza-choc-in-un-comprensorio-ligure
A leggere l'articolo, sembra che le nuove direttive della Liguria in materia di accesso alla montagna siano molto restrittive. Non conosco bene la vicenda, ma qualche domanda mi sorge spontanea:
- se il problema è quello di tutelare l'ambiente e lo svernamento del gallo forcello, perché aprire gli impianti di risalita e le attività commerciali, ma vietare lo sci alpinismo e le ciaspolate fuori dai sentieri?
- se, come invece immagino, il problema è quello della sicurezza in montagna e degli eventuali recuperi, a cosa dovrebbe servire un intervento così puntuale su un comprensorio? E' un esperimento pilota oppure risponde a qualche lamentela?
E infine, la domanda madre di tutte le altre:
-perché c'è questo accanimento contro i rischi della montagna e i costi del soccorso alpino, quando ci sono migliaia di altre attività e azioni, che la societò lascia compiere e/o non reprime, che costano ben di più alla colltettività intera? E per attività intendo dallo sci in pista e dall'andare forte in macchina, all'inquinare le acque, al produrre Eternit.