...e l'abbazia di Trisulti finì in gestione ad un campus politico...

Luogo ben conosciuto dagli escursionisti laziali in quanto base di partenza di alcuni tra i più bei sentieri dei monti Ernici (FR), sperduta in una valle interna, la antica Certosa di Trisulti, dopo qualche decennio di gestione da parte dei Cistercensi, è parte del polo museale laziale fin dal 2014.

Un bando del 2016 del Ministero dei Beni culturali l' ha offerta in concessione ad enti non profit di ispirazione religiosa, e la assegnazione ventennale (contro un affitto di 100.000 euro l'anno oltre all' obbligo di provvedere alle onerose opere di manutenzione) è avvenuta il mese scorso, a beneficio di un ente di ispirazione conservatrice, il Dignitatis Humanae Institute.

A questo punto a crear notizia è la aggregazione intorno ai preesistenti malumori degli amministratori locali di coloro che hanno in antipatia tutto ciò che sia in odore di conservazione e la questione dalle cronache locali assurge a quelle nazionali e forse anche di quelle internazionali, visto lo spessore dei personaggi coinvolti.

La riflessione - oltre l'ovvia nostalgia per il tempo in cui l' abbazia era tale in senso proprio - che si innesca è duplice: da un lato credo che se si mette a bando la gestione di un bene pubblico ci si debba ben aspettare che il bando possa esser vinto da qualcuno che ci sta antipatico, l' altra è che l' affidarsi ad una mobilitazione popolare in un contesto in cui il valore democratico delle elezioni stesse è messo in dubbio (in base al paradigma "sistemi non democratici sono nati anche da libere elezioni") per contestare una associazione "culturale" non sembra poi questa gran garanzia di democraticità.

Insomma una bella rogna che resterà in collo ai cittadini locali (e non solo) che avevano accarezzato l'idea di sfruttare quella risorsa per una diversa idea di turismo.

(foto da internet)

trisulti2018_003.jpg



https://www.huffingtonpost.it/2018/12/26/fuori-i-monaci-dentro-bannon_a_23627269/

https://www.repubblica.it/politica/2018/12/29/news/trisulti_bannon_monastero_sovranisti-215433936/
 
Purtroppo il Lazio è pieno di luoghi meravigliosi ma non abbastanza attrattivi per un turismo stanziale. Nessuno parte dalla Germania per fare una settimana di vacanza nei Monti Ernici. I locali vagheggiano sviluppo turistico ma alla fine tutti si risolve nei soliti romani in gita di un giorno, che a sera se ne tornano a dormire a casa.

A Trisulti passano un paio di "cammini" intitolati a San Benedetto:

http://www.collepardo.it/sentieri.htm
 
Credo che sia cambiato il modo di concepire la vocazione religiosa, che chi sceglie quella strada voglia stare in mezzo alla gente come i francescani i salesiani ecc, per operare attivamente nella società piuttosto che passare le giornate in preghiera.
 
Sono piuttosto legato alla certosa di Trisulti. In compagnia di qualche amico, presi parte lo scorso febbraio a un'escursione CAI per il monte Rotonaria e partimmo dalla certosa, che poi visitammo a sera. Riposarsi in luoghi del genere a fine opera fa bene all'anima. C'era davvero un solo monaco, ma non mancavano turisti e locali e la cosiddetta "farmacia" era piena zeppa.
È triste sentire tutto questo. Che luoghi di spiritualità siano invasi da militanti di estrema destra è poi anche peggio. È squallido che lì dove si invita al silenzio debbano esserci dei populisti, che per natura gridano e usano toni accesi. Assistiamo a un esempio pratico di come possa essere percepito in maniera differente il senso di dignitas humana (appunto!).
Il problema è proprio nella democraticità: ho letto, in uno dei due articoli, che non si è avuta risposta alla richiesta di garantire l'accesso ai fedeli per le messe e ai turisti per le visite. Si sta annullando un luogo, che perde entrambe le sue due nature. Non è molto diverso dalle privatizzazioni, si tratta di dare al migliore offerente (non un gran criterio democratico), ma qui si tratta di una concessione. Il MiBACT non ci fa una bella figura, senza farne per forza una questione politica.
E penso anche a quando l'escursionista arriva su una cima e vi trova magari una chiesetta, anche malandata, dimenticata, ma che gioia è trovarla aperta e goderne, pur senza essere credenti! Per me, che non slego un certo senso spirituale dalle passeggiate in montagna, è stato un brutto colpo apprendere la notizia. Immagino per i locali sia anche peggio e li capisco.
Alla certosa è pure conservata una biblioteca, mi pare, di circa 30000 volumi (in ogni caso non visitabile, almeno a febbraio scorso). Che fine fanno? Speriamo bene.
Lascio una foto che scattai durante la mia visita alla certosa:

IMG_1562.JPG
 
Purtroppo la popolazione ha progressivamente abbandonato la montagna, cosi come sono diminuite le vocazioni, a quanto pare entrare in monastero non è più considerato qualcosa di valore come lo era un tempo. Da quello che leggo, i monaci della Certosa dovevano dedicare la maggior parte del loro tempo alla ricopiatura dei testi, alla gestione della farmacia e probabilmente curavano alcuni malati. Questi monasteri hanno preservato la cultura in Europa!
Sarebbe un’attrattiva turistica fortissima.
Ora invece leggo che è occupata da estremisti...Tragedia!
é triste come questi governi insulsi che si succedono ormai da decenni diano tanta importanza ai parassiti, alla gente inutile che una volta stava a testa bassa, solo per i loro voti…
Parere personale a chi non piace lo ignori pure.
 
Mi dispiace vedere una struttura storica così importante perdere la sua funzione originaria dall'oggi al domani.
L'ultima volta che sono stato alla Certosa di Trisulti, circa 3 anni fa, suonando il campanello del monastero mi ricordo che un monaco molto anziano ci invitò ad entrare per aiutarlo a trasportare delle cose e nel frattempo ci raccontò, in risposta alla nostra curiosità, quello che facevano anni prima quando erano in tanti e ospitavano anche i pellegrini e che in quel momento erano rimasti in 3 tutti anziani e probabilmente entro qualche anno l'abazia sarebbe rimasta senza nessuno. Mi ricordo che scherzando ci invitò a farci monaci per tenere in piedi il monastero.

Sono andato a cercare informazioni sui "nuovi gestori" della Certosa e se volete farvi un'idea di chi sono leggete queste FAQ soprattutto la prima, la terza, la quarta e la sesta: http://www.dignitatishumanae.com/index.php/about-us/faq/
Impressioni personali: :eek::mumble::puah::no::azz:

Però sembra che sia visitabile a pagamento e che la biblioteca sia aperta per motivi di studio e ricerca: http://www.dignitatishumanae.com/index.php/trisulti-2/
 
vorrei dire quel che penso, ma sarei molto feroce. ci sono troppe cose che non tornano in questa storia, e onestamente ho gia' avuto abbastanza brutte esperienze con gente di m***a che si maschera dietro una qualsiasi religione, salvo poi pulirsi bellamente le chiappe sui principi che tanto va sbandierando e dando dell'indemoniato o dello sporco ateo, infedele, fariseo, (insulto a tema religioso a caso) al povero cristo di turno.

in quanto ai frati, purtroppo sono una specie in via d'estinzione. e quindi non mi stupisce che manchi la massa critica.
 
Chi l'avrebbe mai detto che avremmo finito per rimpiangere... i preti? :p

Purtroppo la naturale spinta alla secolarizzazione della società, per altri versi auspicata ed auspicabile, nei prossimi decenni potrebbe portare all' abbandono ed al più o meno nobile riciclo di strutture magari meno storiche ed imponenti di questa, un fenomeno più importane e più complicato del già vissuto abbandono delle caserme avvenuto con la fine della leva obbligatoria.
 
Chi l'avrebbe mai detto che avremmo finito per rimpiangere... i preti? :p

Purtroppo la naturale spinta alla secolarizzazione della società, per altri versi auspicata ed auspicabile, nei prossimi decenni potrebbe portare all' abbandono ed al più o meno nobile riciclo di strutture magari meno storiche ed imponenti di questa, un fenomeno più importane e più complicato del già vissuto abbandono delle caserme avvenuto con la fine della leva obbligatoria.

personalmente, pur non avendo un grande amore per il clero (e piu' in alto si va peggio ne penso), mi sto rendendo conto che stiamo perdendo molto.

quando ero piccolo era normale vedere frati, suore e preti, e, tolta l'immancabile quota di str**zi anche tra loro, il resto funzionava abbastanza bene. adesso invece sembra che siamo passati ad un ateismo di stato, col problema che niente ha colmato la conseguente perdita di valori.
 
I valori dell'ateismo sono molteplici e contradittori nel loro insieme. Si va da liberismo al socialismo ... Anche se vive il consumismo come paradogma moderno. La fede viene considerata male ma tanto male non faceva...
 
Secondo me chi ha i cosiddetti "valori" li ha anche se è ateo, cristiano, buddista e anche se ateo o agnostico ci è diventato. Non è un discorso legato alla religione qualunque sia: i veri "valori" sono a mio avviso completamente disgiunti da qualunque credo.
E' pur vero però che l'adesione a gruppi religiosi (ma anche politici, sociali etc.) garantisce (garantiva?) anche l'adesione a un determinato tipo di "valori". Insomma, è nella natura dello sposare un'ideologia, qualsiasi essa sia. E questi sono tempi di de-ideologizzazione, almeno per come vedo le cose. Ma va avanti già dagli anni '90, no? Non dico che si stanno perdendo i valori, ma che adesso aderire a dei valori condivisi da un gruppo ti fa percepire subito come "di parte", ti ridono dietro. Ecco: non si crede più a qualcosa. Religione o meno.
Infatti, sarei curioso di sapere di più di cosa intendi per "veri valori". Sarà che non sono portato a pensare che esistano; ma se maturassero nel tempo, a ognuno secondo la propria esperienza? A meno che non si tratti di educazione e simili, ma quella è la base.
Sono andato a cercare informazioni sui "nuovi gestori" della Certosa e se volete farvi un'idea di chi sono leggete queste FAQ soprattutto la prima, la terza, la quarta e la sesta: http://www.dignitatishumanae.com/index.php/about-us/faq/
Impressioni personali: :eek::mumble::puah::no::azz:

Però sembra che sia visitabile a pagamento e che la biblioteca sia aperta per motivi di studio e ricerca: http://www.dignitatishumanae.com/index.php/trisulti-2/
Due impressioni: 1. a parte la ripetizione fino alla nausea che man is born in the image and likeness of God non ci trovo nulla di religioso qui. Colpisce quando parli con un ecclesiastico perché pare parlino per formule (nominano Gesù Cristo o la provvidenza di Dio quando fanno un'affermazione, per esempio, "se Dio vuole..."), che un po' però lo danno un senso di rimettersi a un'entità superiore. Nella dichiarazione di 'sti tizi io ci vedo solo "siamo migliori di voi perché ci definiamo cristiani e siamo come Dio". Dio è una nuova forma di egotismo?
2. ma si può dire che Trisulti è una biblioteca nazionale? Che io sappia, le biblioteche nazionali sono altre (Firenze, Roma, Napoli...) e sono diverse anche dal punto di vista legale. Trisulti è "solo" una biblioteca statale. Ma non so, potrei sbagliarmi. Comunque ho visto le aperture e i programmi di tutta la certosa e fanno quello che vogliono.

A me, comunque, i monaci sono sempre piaciuti. Forse non la gerarchia ecclesiastica, ma mi piacciono gli ordini monastici. Già a campare in posti come Trisulti! Nel mio immaginario sono tutte brave persone e pensatori. Peccato che non credo... :sorry:
 
Secondo me chi ha i cosiddetti "valori" li ha anche se è ateo, cristiano, buddista e anche se ateo o agnostico ci è diventato. Non è un discorso legato alla religione qualunque sia: i veri "valori" sono a mio avviso completamente disgiunti da qualunque credo.

il problema e' chi ha buon senso e vuole fare del bene alla gente e chi non ne ha e vuole solo far danni, oppure fregare gli altri, oppure potere. personalmente ho amici religiosi, atei e pure un paio di satanisti, e una delle cose che mi sconvolge e' che tutti concordano che abbiamo perso moltissimo di valori, e che questo passaggio al consumismo per tappare tutto e' allucinante.

da piccolo mi stava sulle scatole che da meta' dicembre a meta' gennaio non facessero altro che film religiosi. adesso non li fanno neppure la vigilia di natale. una via di mezzo no eh? battute a parte, mi spaventa il fatto che esistano questi gruppi che usino il cristianesimo come scusa per fomentare le peggiori ideologie conservatrici (e non amo neppure quelle progressiste o liberali o altro, sia chiaro che a me la politica fa schifo a 360 gradi).

I valori dell'ateismo sono molteplici e contradittori nel loro insieme. Si va da liberismo al socialismo ... Anche se vive il consumismo come paradogma moderno. La fede viene considerata male ma tanto male non faceva...

perche' ateismo e' un termine ombrello, che non e' facile racchiudere in una categoria. e spesso devo ammettere che mi sono sentito piu' a mio agio e trattato meglio da certi atei che non da tanta gente che va a sbandierare il suo cristianesimo e poi, quando gli fai notare che si comporta male ti spala m***a addosso con l'aiuto dei suoi compagni di merende.

e qua, oltre alla solita cl e alle sette ultracattoliche, per esperienza diretta avrei molto da ridire su evangelici e altri gruppi, tanto bravi ad autoincensarsi e poi a metterti nei casini e scappare. e quando gli chiedi una mano a sistemare i danni che loro stessi hanno causato, oppure che almeno ammettano di aver fatto delle emerite boiate ti danno dell'indemoniato o "non hai conosciuto gesu'" e tagliano i ponti deridendoti insultandoti e sputtanandoti. gente che il vangelo lo segue alla lettera quando fa comodo, e "lo interpreta" (testuali parole) quando non gli fa comodo. qual e' il problema? che vari gruppi conservatori attuano la stessa strategia.

nota a margine: la parabola del fariseo nel vangelo fa capire chiaramente cosa pensi gesu' cristo di gente simile, ma se gliela fai presente ti sbroccano peggio che non se gli facessero un gay pride davanti casa :D

E' pur vero però che l'adesione a gruppi religiosi (ma anche politici, sociali etc.) garantisce (garantiva?) anche l'adesione a un determinato tipo di "valori". Insomma, è nella natura dello sposare un'ideologia, qualsiasi essa sia. E questi sono tempi di de-ideologizzazione, almeno per come vedo le cose. Ma va avanti già dagli anni '90, no? Non dico che si stanno perdendo i valori, ma che adesso aderire a dei valori condivisi da un gruppo ti fa percepire subito come "di parte", ti ridono dietro. Ecco: non si crede più a qualcosa. Religione o meno.
Infatti, sarei curioso di sapere di più di cosa intendi per "veri valori". Sarà che non sono portato a pensare che esistano; ma se maturassero nel tempo, a ognuno secondo la propria esperienza? A meno che non si tratti di educazione e simili, ma quella è la base.

Due impressioni: 1. a parte la ripetizione fino alla nausea che man is born in the image and likeness of God non ci trovo nulla di religioso qui. Colpisce quando parli con un ecclesiastico perché pare parlino per formule (nominano Gesù Cristo o la provvidenza di Dio quando fanno un'affermazione, per esempio, "se Dio vuole..."), che un po' però lo danno un senso di rimettersi a un'entità superiore. Nella dichiarazione di 'sti tizi io ci vedo solo "siamo migliori di voi perché ci definiamo cristiani e siamo come Dio". Dio è una nuova forma di egotismo?
2. ma si può dire che Trisulti è una biblioteca nazionale? Che io sappia, le biblioteche nazionali sono altre (Firenze, Roma, Napoli...) e sono diverse anche dal punto di vista legale. Trisulti è "solo" una biblioteca statale. Ma non so, potrei sbagliarmi. Comunque ho visto le aperture e i programmi di tutta la certosa e fanno quello che vogliono.

A me, comunque, i monaci sono sempre piaciuti. Forse non la gerarchia ecclesiastica, ma mi piacciono gli ordini monastici. Già a campare in posti come Trisulti! Nel mio immaginario sono tutte brave persone e pensatori. Peccato che non credo... :sorry:

no, l'adesione ad un ordine non garantisce nulla, a parte il fatto che abbiano legami con l'ordine stesso (e, nel caso di cl, tutta una serie di cose che secondo me vanno dal voto di scambio ad altre amenita')

https://it.wikipedia.org/wiki/Comunione_e_Liberazione#Controversie

questi sono gruppi di potere che usano la scusa di dio per propagandare le loro boiate. tristissimo e verissimo il fatto che se dichiari di credere a qualsiasi cosa, che sia la fatina dei dentini oppure la legge della gravitazione universale, la gente ti derida a prescindere. verissimo anche il punto dei valori. personalmente sono uno stramaledetto eretico, ma penso che il gruppo in questione abbia gran poco di cristiano.
 
Con la espressione "rimpiangere i preti" non facevo riferimento ad un quadro ideale importante ma al banale sentimento popolaresco dell' italiano di qualche decennio fa, cattolico non praticante, che nel linguaggio distingueva tra "preti" (dispregiativo) e "sacerdoti" (rispettoso), che ne ascoltava le indicazioni spirituali e ne disprezzava le posizioni in politica per non parlare della loro tendenza a proteggere gli interessi ed i privilegi di casta.

Tutto questo oggi non esiste più, Giovanni Paolo II ha riscattato l' immagine politica della chiesa spezzando le connivenze più evidenti, mentre papa Francesco ne ha rilanciato la posizione mondialista e di solidarietà sociale universale, ideali che in precedenza erano retaggio della sinistra laica piuttosto che della Chiesa cattolica.

Quanto all' ateismo direi che poco ci azzecca, è il rifiuto di ogni religione (non della cattolica in particolare), anche se un "ateo Cattolico" non sarà mai uguale ad un "ateo protestante" (ecc ecc) e tenderà a confondersi con il classico anticlericale che citavo in apertura.
 
no, l'adesione ad un ordine non garantisce nulla, a parte il fatto che abbiano legami con l'ordine stesso (e, nel caso di cl, tutta una serie di cose che secondo me vanno dal voto di scambio ad altre amenita')

https://it.wikipedia.org/wiki/Comunione_e_Liberazione#Controversie
In questo senso hai ragione. In ogni caso, con "valori" non intendevo qualcosa per cui comportarsi bene (o male), non davo alla parola un senso qualitativo, diciamo così. Pensavo a valori condivisi e anche imposti in un gruppo: in CL devi essere cattolico, per esempio. Ma questo non implica che devi comportarti come un cattolico, anche se teoricamente sarebbe meglio.
In generale, non credo alla perdita dei valori. Forse i valori semplicemente si trasformano. E' un po' una categoria della mente pensare che "più si va avanti, più di perdono i valori", nel senso che c'è sempre stata (mi fa pensare al Satyricon di Petronio...). Forse è anche un motivo ideologico, sfruttabile (in campo politico, soprattutto) quando le cose non mi vanno più bene. Faccio mia la definizione di ateismo come "termine ombrello", mi piace molto!
Con la espressione "rimpiangere i preti" non facevo riferimento ad un quadro ideale importante ma al banale sentimento popolaresco dell' italiano di qualche decennio fa, cattolico non praticante, che nel linguaggio distingueva tra "preti" (dispregiativo) e "sacerdoti" (rispettoso), che ne ascoltava le indicazioni spirituali e ne disprezzava le posizioni in politica per non parlare della loro tendenza a proteggere gli interessi ed i privilegi di casta.
La cosa bella è che, appunto, questa distinzione io già non la percepisco più. Potevo intuirla, ma se non me l'avessi detta non ci avrei mai pensato. "Sacerdote" dà più un senso di distanza e per questo se ne può avere ancora un'idea un po' più alta. Però, effettivamente, se penso alla chiesa soprattutto dell'attuale papa, penso a "prete": dà più presenza e praticità.
 
In questo senso hai ragione. In ogni caso, con "valori" non intendevo qualcosa per cui comportarsi bene (o male), non davo alla parola un senso qualitativo, diciamo così. Pensavo a valori condivisi e anche imposti in un gruppo: in CL devi essere cattolico, per esempio. Ma questo non implica che devi comportarti come un cattolico, anche se teoricamente sarebbe meglio.
In generale, non credo alla perdita dei valori. Forse i valori semplicemente si trasformano. E' un po' una categoria della mente pensare che "più si va avanti, più di perdono i valori", nel senso che c'è sempre stata (mi fa pensare al Satyricon di Petronio...). Forse è anche un motivo ideologico, sfruttabile (in campo politico, soprattutto) quando le cose non mi vanno più bene. Faccio mia la definizione di ateismo come "termine ombrello", mi piace molto!

La cosa bella è che, appunto, questa distinzione io già non la percepisco più. Potevo intuirla, ma se non me l'avessi detta non ci avrei mai pensato. "Sacerdote" dà più un senso di distanza e per questo se ne può avere ancora un'idea un po' più alta. Però, effettivamente, se penso alla chiesa soprattutto dell'attuale papa, penso a "prete": dà più presenza e praticità.

Beh, diciamo che "preti" è più "popolare" e meno ossequioso di "sacerdote".
Il sacerdote dà un'idea ieratica, richiama il rito e qualcosa di antico (si pensi ai famosi "sommi sacerdoti", dove l'aggettivo sembra esasperare ancor più il sostantivo). Richiama un po' qualcuno di separato dai fedeli, che può dargli le spalle (com'era infatti prima della riforma del Concilio Vaticano II).
Il prete è invece termine che richiama più il parroco, uno che con i fedeli ci si confonde e per così dire ci si sporca le mani (in senso buono, come il pastore col gregge). Naturalmente questo lo espone anche ad essere usato in modo spregiativo dagli anticlericali, alla Peppone - Don Camillo. Così come ad essere anche usato in chiave ironica : d'altronde, chissà perché il noto formato di pasta si chiama "strozzapreti" e non "strozzasacerdoti" :D forse suona meglio ? :p
 
Secondo me chi ha i cosiddetti "valori" li ha anche se è ateo, cristiano, buddista e anche se ateo o agnostico ci è diventato. Non è un discorso legato alla religione qualunque sia: i veri "valori" sono a mio avviso completamente disgiunti da qualunque credo.

Una grande donna (prim'ancora che astrofisica e quant'altro), Margherita Hack, disse :
"Non è necessario avere una religione per avere una morale.
Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione
".

E un grande filosofo, Kant : "il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me"
 
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