e se si avesse solo il coltello ?

Ci può stare, a determinate condizioni, e Aleks ne cita 1, tundra, pochi alberi, l'accetta non serve, ma mi sa più di eccezione che regola, tanto che l'ascia e uno degli strumenti più antichi che si conosca, e anche utili/preziosi, persino Otzi ne portava 1 con se.
 
Quello che volevo dire è che ogni ambiente detta le sue regole nella materia di lame. Nella giungla serve la machete, nella taiga serve l'accetta, nella tundra ti basta il coltello (yakut), solo il coltello per fare batoning non serve da nessuna parte, infatti nessun popolo prima (e poi) non usava i coltelli per spaccare la legna, solo il popolo dei "cricetti d'ufficio di internet" che ha inventato il bushcraft usa il coltello per spaccare la legna, per di piu in un mondo virtuale.;):biggrin::biggrin::biggrin::biggrin:
 
Dipende anche da quale è il tuo obiettivo.
C'è chi preferisce passare giorni stazionando in un campo, chi come me invece aprezza spostarsi e magari percorrere altevie, passando da montagna a montagna per due o tre giorni percorrendo 50/60 km, in quel caso il set comune da Bushcrafter (Accettona+Lama media+Segaccio) è sconveniente e insensato.
Non hai bisogno di attrezzatura per costruzioni particolarmente complesse ampie, in quanto farai campo giusto per mangiare/dormire, e avrai bisogno di portare con te il minor peso/ingombro possibile.

Un coltello come unico strumento è l'idea in certe occasioni, io portavo con me un 10", ideale per lavorare come un accetta da 600gr e spaccare velocemente quel poco di legna necessaria, potendo anche eseguire lavori "di precisione" con relativa efficacia.

Poi condivido il discorso generale, rimane un "gioco", non uno sport, è una filosofia che si segue per passione e per star bene, non si porta realmente il necessario, paradossalmente chi parla di sopravvivenza e minimalismo (concetti che io apprezzo molto) è il primo a partire con più attrezzatura di quanto necessaria.
Si va in boschi a basse quote in stagioni permissive e con mille controlli meteorologici, spesso in luoghi antropomorfizzati, a 4 o 5 ore di cammino dalla casa più vicina e si parla di sopravvivenza. Per sopravvivere in luoghi così, in estate magari, e per un paio di giorni, volendo potremmo andare senza portare nulla se non una borraccia con un paio di litri di acqua. Ti siedi due o tre giorni sotto un albero, possibilmente non isolato, e resti li per 48h, poi ti alzi ripercorri quelle tre ore di sentiero e torni all'auto, ecco, quella è la condizione reale minimale. Magari ti rompi i coglioni, ma non ti accadrà nulla.
Tutto il resto non è realmente necessario per sopravvivere, lo si porta perché è in qualche modo una fissa di chi apprezza questo ambiente, lame, zaini, teli, kit vari, tutte stronzate che sostanzialmente sono sempre seconde alle vere necessità di chi vive la montagna, un buon paio di scarpe ed il corretto abbigliamento.
Serve solo quello per stare qualche giorno in natura in comodità, il resto è in più.

Poi chiaramente il Bushcraft è un discorso che si dissocia, li il minimalismo ed il survival centrano poco, si parla di settimane nei boschi, campo fisso e attrezzatura da falegnameria, in alcune località in cui la pratica è viva e forte si arrivano a costruire strutture anche complesse.
Ma quella filosofia quasi di "umanificazione" dei boschi non mi piace.
[[Per quanto riguarda quel sogno di voler tornare a vivere la montagna in via naturalistica con attrezzature antiche, rimane per me un concetto fantasioso e applicabile solo in casi semplificati e controllati.
Va bene per boschi a bassa quota e senza particolari ostacoli naturali, magari in vicinanza di luoghi civilizzati ed in determinate stagioni, per poter realmente vivere la montagna, già dai 1000 metri in poi ed in inverno serve l'attrezzatura. Temperature, vento, condizioni climatiche ecc ecc.]]

Questo ovviamente sempre volendo rispettare alla lettera i significati dei termini.
Ma generalmente non mi piace etichettare ogni attività e raggruppare una quantità ampia di persone sotto una categoria. Nella maggior parte dei casi, anche nel web, in Italia vedo principalmente ragazzi con la voglia di passare una notte in tranquillità in un bosco, non si va di minimalismo, anzi, non si fanno i 700/1000 metri di dislivello della classica escursione, ne si passano 14 giorni nel bosco costruendo un palazzo, semplicemente si fanno due passi, ci si accampa, si cuoce un po di carne ed il giorno dopo si riparte.
E non credo ci sia bisogno di termini riconoscitivi, come bushcraft o survival per descrivere tali attività che svolgiamo semplicemente per amore della montagna, per stare in pace davanti ad un fuoco con un amico.
 
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Interessanti i distingui di @Kyoto che quoto.
Per escursionismo IHMO basta un coltellino tagliapanesalame e un buon folder in tasca.
Alla gran parte della gente che NON pratica escursionismo o affini (andar a funghi speleologia apinismo) classico 600 /1500m di dislivello e 8/30 km di sentiero in giornata o di più bivaccando rifugio casetta da bivacco o tenda amaca che sia, ma vuole stare solo un giorno o due in pace per boschi con famiglia o amici.. .
Ci va a pochi passi dalla civiltà e 3 km di sentiero dopo aver consultato almeno 3 bollettini meteo con tende tarp materassini gonfiabili 3 cellulari lampade borsa frigo griglie e compagnia bella.. :)

Di survival bushcraft ecc non c è nulla è solo un alternativa più
a contatto con la natura che buttarsi un 2 giorni in un campeggio qualunque.
Anzi esiste anche il classico trio del giovan(issimo) campeggiatore pizza discoteca tenda :D
Cmq Per stare fino a 48/72ore nei boschi non in inverno e non se piove per giorni, vicino alla civiltà, basta una colazione faraonica ... E poi in ordine di importanza
acqua potabile
buone scarpe
indumenti adatti (incluso un isolante e un antipioggia)
una stuoia a cellule chiuse
Pane frutta volendo 2 barrette
Una cartina topografica
Saper farsi notare dai soccorsi se serve
Un cellulare precauzionale

e soppraviverebbe chiunque.
Al massimo ti smaroni un po. Se di notte fa freddo per accendere un fuoco basta raccolta a mano di legna un seghetto o un vic accendino e diavolina.
Io sono uno che per girare una mezza giornata dei boschi da solo si sente più a suo agio con una lama dietro ma è arduo ritenerla indispensabile, al più precauzionale, anche tralasciando la questione dei rari cinghiali troppo poco selvatici o mamma e cuccioli per cui servirebbe un machete :D , da che mondo e mondo esistono (ma di solito non girano nei boschi :biggrin:) poche persone cattive e meno pochi cani pericolosi (i cani cattivi non esistono). Che sia ridicolo o meno non lo so. Ognuno pensa alla sua pellaccia :p
Al di la di quello la motivazione primaria ...credo che una buona lama è un divertimento supplementare che sia anche per fare la punta a un bastone e buttare giù due ramazze.
E abituatoci senza senti che ti manca qualcosa

Tornando a noi Volendo giocare al survival o giocare al bushcraft (sono giochi passioni nel momento in cui non sono una scelta obbligata ma libera scelte e comunque con durata limitata nel tempo) permessi e licenze per poterlo fare a parte,:biggrin::biggrin:
l armamentario serve.

esiste la possibilità ma è relativamente raro dato che presumibuilmente i soccorsi sanno dove venire a cercarci ed esiste la rete mobile, che un escursione (quindi non parlo di alpinismo) per infortunio o altro si tramuti in un avventura survival non pianificata.

Il bushcraft forse è piu orientato alla vita da campo e a costruirsi tutto in modo artiginale ovvio che ti serve una falegnameria. Percui non è semplicemente concepibile fare bushcraft con UN coltello.
Poi la parte potabilizzare l acqua riconoscere e cibarsi di piante pescare o adirittura cacciare costruire uno spiedo orientarsi curare ferite superficiali steccare un arto costruire rifugi (minimali nel caso del survival) conoscere rischi del freddo e della disidratazione evitandoli temere le zecche :woot: parassitarie calabroni vespe (ma quello riguarda chiunque va in natura) è in comune col survival.

Il survival la considero una versione piu avventurosa ma compatibile con l escursionismo in poche parole ti muovi parecchio e quindi l attrezzatura deve rispettare il criterio minimo armamentario massimo risultato.
Con 20 kg di zaino ti muovi poco...
Puoi allestire il campo base per una o due settimane ma è optional e un approccio più buschraftista, per fare survival ti devi muovere con poco peso o non ti muovi e passare giorno e notte in natura senza chissa che supporti.
A livello di attrezzi un coltellone dai 7 ai 10 pollici e fai un po tutto.
IHMO alternativa valida è una lama media robustissima e versatile come l srk e un seghetto.
Folder di backup per praticità o se hai paura di perdere il coltello principale
 
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condivido tutto al 100 % e la citazione al 200 %;)
A onor del vero ieri ho provato a recidere e choppare un rametto secco spesso 2 cm col tenacious folder full flat da 9 cm.. Diciamo che stavo molto prima a spaccarlo a mano :D
Se un escursionista ha di intenzione di accendere per piacere o dovere un fuoco senza andare di raccolta a mano o si porta anche un fisso di almeno 12 cm con bisello che spacca tipo scandi o si porta un seghetto di 20 euro.
I folder vanno bene per tagliare formaggio cordicine intagliare.. Non per fare legna in tempi umani.. Con un recon 1 10cm di lama bisello sabre e acciaio top fai un po' di più che con un tenacious.. Ma i miracoli non li fai va bene per backup
 
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mettiamola cosi', in pratica in molti vogliono solo praticare una versione piu' agreste del divaning :D
E in moltissimi dopo gli enta fanno un solo km dalla macchina alla spiaggia per fare le lucertole e dopo una certa eta stanno direttamente in pineta con sedie tavolo e vivande dalle mie parti anche col fiaschetto di nero basta tenerlo al fresco nella borsa frigo:D
Pero dal ramino i cruciverba e novella 2000 siamo passati agli smartphone.. L evoluzione :D
 
E in moltissimi dopo gli enta fanno un solo km dalla macchina alla spiaggia per fare le lucertole e dopo una certa eta stanno direttamente in pineta con sedie tavolo e vivande dalle mie parti anche col fiaschetto di nero basta tenerlo al fresco nella borsa frigo:D
Pero dal ramino i cruciverba e novella 2000 siamo passati agli smartphone.. L evoluzione :D

:p

hey, piano con le offese!!!! :D :p :rofl::lol::woot:


da buon veneto, il fiaschetto o il bariletto di birra e le robe da grigliata le abbiamo sempre avute da quando avevo 12 anni in poi, altro che trenta :poke::roll::sbav:
 
Ma solo io ho lo zaino praticamente strabordante di lame? (si intende quando faccio uscite di pioneristica, cammino poco e lavoro tanto)
Io ho praticamente sempre:
Lama fissa inox bisello concavo, lama 10cm alla cintura (affilato come un rasoio per i lavori di fino e l'immediata utilità)
Lama fissa carbonioso bisello convesso, lama 10cm (per sbozzatura e lavori "energici" sul legno)
Opinel n°8 inox per il cibo
Victorinox sportsman nel kit di pronto soccorso
Seghetto Silky Pocketboy pieghevole, lama 13 cm
Accetta da taglio 800gr
 
Evidentemente parlare di trio acetta seghetto coltello per bushcraft è molto limitante. Serve un set di coltelli.
Anche se io non ho mica capito bene dove praticarlo sto bushcraft - ma anche il survival con UN coltello eh - in Italia senza infrangere la legge...
Anche amettendo di comprarsi un piccolo terreno con un pezzetto di bosco credo non vorrei sparare caxxate che non deve rientrare in un area protetta se no cmq in teoria puoi fare poco. Poi in pratica ci metti attorno una rete di 2 metri e sei a posto. In ogni caso uno sfizio per pochi..
 
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Ma solo io ho lo zaino praticamente strabordante di lame?
:D:D:D senza offesa , secondo me si ...... anche se ammetto che anche la mia tendenza è quella, però cerco disperatamente di lasciarne a casa un po' prima di uscire.

indubbiamente il coltellino affilato da tenere subito a portata di mano, è quello più utilizzato. O lui o una pinza multitool o un Vic
 
Ma solo io ho lo zaino praticamente strabordante di lame?
:D
:D
:D
senza offesa , secondo me si ...... anche se ammetto che anche la mia tendenza è quella, però cerco disperatamente di lasciarne a casa un po' prima di uscire.

indubbiamente il coltellino affilato da tenere subito a portata di mano, è quello più utilizzato. O lui o una pinza multitool o un Vic

Secondo me invece no, qui di malati di coltellite ce ne stanno... :lol:

Il mio kit da uscita, di solito, prevede:
  • coltellone full tang da 17 cm di lama
  • coltellino fisso "bushcraf" da 10 cm di lama
  • pieghevole da 10 cm di lama per il cibo
  • Vic multiuso perchè un multiuso serve sempre (sorpattutto il cavaturaccioli :biggrin:)
  • coltello del kit posate forchetta/cucchiaio/coltello
  • segaccio pieghevole da 20 cm di lama
 
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