Proposta ELBA IN KAYAK - NO TRAGHETTO

Attenzione, i kayak hanno dei limiti di navigazione molto ristretti !! A seconda delle autorità locali si oscilla tra i 200 e 300 m dalla costa. Comunque, per quello che ricordo, la possibilità di navigazione ENTRO il miglio è fattibile con le dotazioni di bordo che puoi ricavare dal sito della Guardia Costiera.
E la distanza tra il continente e l'isola è ben superiore al miglio.
Fatemi sapere.
penso si intenda miglio dalla costa....quindi si puo andare a 2 miglia
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Tornando alla discussione reale

ora che ho compreso che effettivamente mi devo avvalere del traghetto, iniziamo con l'organizzazione di base.
Proprio ieri ho voluto provare a caricare sopra la macchina il Kayak/Natante
(sapreste dirmi la definizione effettiva per capire se si ha un "natante" o "simili"? )
semi-imballato :rofl: per comprendere oggettivamente l'ingombro.​

Vedi l'allegato 68989

Avendo a disposizione una modesta ma utile Fiat Panda a metano, abbiamo calcolato che per legge che siamo nella norma
in quanto prevede che il carico può sporgere posteriormente i 3/10 della lunghezza dell'autovettura.

Kayak 4,20 metri

Fiat Panda 3,54 metri

Vedi l'allegato 68988

Ora rimane comprendere come assicurarla perfettamente all'autovettura in quanto poggia in un solo metro effettivo :no:
Come notate ci avvaliamo di un taglio di spugna per evitare slittamenti (soprattutto post-utilizzo).

Come assicurarla? in che modo?
e con quali strumenti?

o_O :help: o_O
il coso é grosso e la macchinina é piccola
 
Leggo solo ora questa discussione e, se non ho capito male, un amico del forum vorrebbe effettuare la traversata Piombino-Elba in kayak...?
Mi spiace, ma non è consentito dalle disposizioni dell'Autorità marittima (i kayak non possono navigare a tali distanze dalla costa).
Normativa a parte, non è una cosa da prendere sottogamba.
Io ho avuto diverse barche a motore quando abitavo a Genova, con alcune ho anche fatto navigazioni d'altura (Genova-Corsica) e Genova-Elba (in parte in altura e in parte lungo costa).
Ho una certa esperienza, e posso dire che le due peggiori condizioni meteo che ho incontrato sono state (la peggiore in assoluto) durante una maestralata dalle Isole Porquerolles a Cap d'Antibes, ma che ho superato abbastanza tranquillamente anche grazie alla barca, che aveva dimensioni adeguate e una tenuta di mare eccezionale con una motorizzazione potente, e l'altra un paio d'anni prima, proprio nel canale di Piombino partendo dall'Isola d'Elba, in quel caso invece, avevo una barchetta con un motore da 70 cv e ho avuto qualche preoccupazione, posso garantire che affrontare onde di oltre 2,5 metri con un natante di meno di 6 mt, è stato impegnativo... Immagina con un kayak e la sola forza delle braccia (oltretutto, a causa della lentezza nella navigazione non avresti neppure la possibilità di "fuggire" e cercare un ridosso). Il kayak (imprese da Guinness a parte) va bene per navigazione sotto costa, è bello e divertente, ma non è adatto ad affrontare mare molto mosso o agitato.
 
Saranno andati e tornati, io ho un gommone di 4 metri e 20 cv sul lago maggiore, quando s'incazza (ed è un lago) non sono tranquillissimo, ed è un mezzo considerato inaffondabile e difficilmente ribaltabile omologato per 8 persone e 6 miglia dalla costa con l'attrezzatura di bordo necessaria, giubbotti fumogeni boa etc.
Con un kayak a remi se finisci sulla rotta di un traghetto non fai in tempo a spostarti.

È come andare in bicicletta in autostrada.
 
io abito proprio davanti l'Elba ,il punto più vicino è a 6 miglia che sono poco meno di 11 km .
chi ha detto che il limite di un natante a braccia è di 1 miglio dalla costa è nel giusto.
Il pericolo più grosso sono le onde dei traghetti nel canale più che i traghetti in sè che se non ti vedono son dolori,ma aggiungo che possono chiamare la capitaneria che ti porta via con le conseguenze del caso....l estate poi si incrociano fino a 4 traghetti x volta più la nautica locale ,quindi la travesata in kyk è fuori discussione.
il discorso della distanza da costa vale per le dotazioni necessarie per fasce di navigazione delle imbarcazioni...
le dot sono fino a 3 mgl---da 3 a 6 ---oltre 6
se parliamo di isola e abbiamo una distanza min di 6 mgl vale il discorso che come si esce dalla fascia delle 3 del continente si entra in quella dell'isola ,ma queste non sono parallele ( vedi mappa) come ci si sposta di poco le 6 min diventano molte di più .
Oltre tutto abbiamo un isolotto piccolo con faro nel mezzo al canale che per la presenza del faro fà terra ,ma conta relativamente perchè è nella parte più vicina ,quella dei 6 mgl.
un miglio di limite x il kyk ,che secondo me è anche troppo, resta sempre valido.
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è vero ,ma il discorso si ripresenta puntuale tutti gli anni ...
 
Ultima modifica:
Questa cosa me la sono sempre chiesta: un miglio dal continente ok,ma poi si entra nel miglio riferito alla costa dell'isola ? Cioè un miglio di qua e una di là,o no ?:unsure::unsure:

Si, il limite si intende nei due sensi (partenza e arrivo) in pratica, con il limite di 1 miglio, puoi coprire una distanza totale di 2...
Inoltre, l'abilitazione è legata al tipo di dotazioni previste a bordo (ad es. anche se il natante fosse omologato per distanze superiori, ma le dotazioni di sicurezza a bordo fossero quelle necessarie per la navigazione entro 6 miglia, il limite consentito sarebbe appunto quello di 6...)
Infine, per le unità dotate di omologazione CE, il limite (ferme restando le dotazioni di bordo) non è legato alla distanza di navigazione dalla costa, ma alle condizioni meteo marine: cat. A = navigazione senza limiti, cat. B = navigazione con vento fino a burrasca e onde di altezza non superiore a 4 metri, ecc. In pratica, con una barca omologata CE cat. B, si può navigare anche in altura purchè le dotazioni di sicurezza siano adeguate...
 
Si, il limite si intende nei due sensi (partenza e arrivo) in pratica, con il limite di 1 miglio, puoi coprire una distanza totale di 2...
Inoltre, l'abilitazione è legata al tipo di dotazioni previste a bordo (ad es. anche se il natante fosse omologato per distanze superiori, ma le dotazioni di sicurezza a bordo fossero quelle necessarie per la navigazione entro 6 miglia, il limite consentito sarebbe appunto quello di 6...)
Infine, per le unità dotate di omologazione CE, il limite (ferme restando le dotazioni di bordo) non è legato alla distanza di navigazione dalla costa, ma alle condizioni meteo marine: cat. A = navigazione senza limiti, cat. B = navigazione con vento fino a burrasca e onde di altezza non superiore a 4 metri, ecc. In pratica, con una barca omologata CE cat. B, si può navigare anche in altura purchè le dotazioni di sicurezza siano adeguate...
Grazie !
 
è vero ,ma il discorso si ripresenta puntuale tutti gli anni ...

Vero... e adesso scrivo come la penso consapevole del fatto che passerò per il cattivo di turno.

La cosa preoccupante non è il fatto che ci sia gente che vuole fare Piombino-Elba in kayak.... l'unico vero impedimento a riguardo è la normativa Italiana. In paesi più evoluti del nostro è "sufficiente" un brevetto EPP di 5° livello ed un kayak adeguato con dotazioni adeguate. Basta farsi un giro su Youtube, trovate video di attraversamenti in solitaria da Belgio a Inghilterra ad esempio... tutto perfettamente legale per la normativa locale. Ed il mare da quelle parti non è certo il Mediterraneo, specie considerando che gran parte della navigazione viene fatta in notturna.

Certo... bisogna arrivarci alle competenze ed esperienze a livello EPP 5° livello...il problema è che leggendo questa discussione pare evidente che chi chiede non ha esperienza di navigazione in kayak da mare (cosa evidente da come e quali domande vengono poste).


Ora: come mai uno che vuole iniziare a fare alpinismo non si mette lo zainetto del Decathlon e parte convinto di poter scalare un ottavo grado mentre uno che compra un kayak basa (diciamo sui 4,2 metri...tipo Oasis) pensa di poter fare chissà cosa?
Un livello Sea Kayak 5 non è certo cosa da tutti....ma non lo è neanche una scalata di 8 grado... ma in montagna si è più propensi ad accettare i propri limiti. E non riesco a capire il perchè.

Il problema è che questa mentalità porta solo ad incidenti, anche gravi, che non creano solo danni al malcapitato ma impediscono anche un'evoluzione della cultura del kayak dato che per le autorità l'omino in kayak verrà visto sempre come uno sprovveduto che non di rado finisce per il trovarsi nella condizione di dover essere ripescato....
Ci si indigna per il nerd in scarpe da ginnastica recuperato con l'elicottero ma non ci si fa problemi per le motovedette che ripescano gente con il plasticone mentre tenta di raggiungere l'Elba oppure col gonfiabile in mezzo al lago di Como perchè si è fatto sorprendere dai tipici venti pomeridiani.


Ci si può divertire in ogni condizione di preparazione del canoista e con ogni tipo di attrezzatura rispettandone i limiti. Se in questi limiti ci stiamo stretti impegniamoci per espanderli IN SICUREZZA. Le scuole di kayak da mare sono poche ma non pochissime, Sottocosta è l'associazione di riferimento ed ha persone sparse in tutta italia. Serve solo un po' di impegno e dedizione, come per la montagna o per qualsiasi altro sport o hobby.


PS: oltretutto non capisco tutta questa smania delle traversate... sono solo una gran noia e monotonia. Solitamente si cerca di evitarle, l'interesse è sottocosta. I traghetti si possono prendere anche senza auto imbarcando direttamente il kayak.


PPS: Se vi interessa unire l'esplorazione dell'Elba in kayak con l'apprendimento vi posso fornire il contatto di un istruttore dell'Isola che propone il giro dell'isola in circa 4 giorni. Se necessario fornisce anche kayak ed attrezzatura di ottimo livello (CSCanoe, Sea Kayak Design).


aggiungo due link:

https://www.avventurosamente.it/xf/...e-pagaia-azzura-sea-kayak.52842/#post-1028170
qui si è parlato di Pagaia Azzurra, una certificazione che permette di qualificare un canoista in base al proprio livello di preparazione ed esperienza.
Sul sito della Federazione Italiana Canoa Kayak dal menù formazione -> pagaia azzurra trovate le specifiche dei vari livelli, attualmente fino al 3° in Italia. Per i livelli superiori bisogna andare all'estero.

https://www.sottocosta.it/ il riferimento per il k da mare in Italia
 
Ultima modifica:
Non ti considero il "cattivo di turno", anzi. In linea di massima è vero che in Italia ci sono troppe Leggi, troppe regolamentazioni, troppi divieti (che sovente, poi non vengono fatti rispettare, diventando ridicoli...)
Spesso certi divieti sono delle emerite str...zate, ma in questo caso, secondo me, i limiti alla navigazione di un kayak sono più che giusti e accettabili. Si tratta di sicurezza, non si scherza col mare e, come ha detto qualcuno prima di me, sarebbe come andare in bici in autostrada.
Io adoro il Mare in tutti i suoi aspetti (da istruttore di sub, da diportista nautico patentato e da semplice bagnante), ma bisogna sempre ricordarsi di non scherzarci troppo.
Come dicevo prima, quando una volta mi sono trovato ad affrontare condizioni difficili/pericolose, ho ringraziato il fatto di avere una barca adatta e ben motorizzata.
A volte in mare la salvezza è legata alla capacità di trovare un ridosso o sfuggire al peggioramento delle condizioni meteo. Con un kayak (che tra l'altro ho anch'io e che mi diverto a usare) non si possono affrontare regolarmente e in sicurezza onde troppo formate o vento troppo forte, immagina una situazione in cui vento o corrente allontanino il malcapitato dalla costa: la sola forza propulsiva delle braccia (e per quanto tempo poi?) non sarebbe sufficiente a contrastare gli elementi che lo portano al largo. Ti garantisco che quando trovi condizioni nelle quali anche motori a 6 cilindri da 150 cv cominciano a fare fatica, allora ti rendi conto della vera forza del mare...
Quindi, al di là dei record e delle imprese dimostrative, come dici giustamente anche tu, col kayak si deve navigare sottocosta, non è questione di capacità del conduttore, ma è il mezzo stesso che non è fatto per navigazioni diverse.
 
PS: oltretutto non capisco tutta questa smania delle traversate... sono solo una gran noia e monotonia. Solitamente si cerca di evitarle, l'interesse è sottocosta. I traghetti si possono prendere anche senza auto imbarcando direttamente il kayak.
firmo e sottoscrivo...parole sante
 
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