Equipaggiamento invernale e la loro durata

I vari sacchi a pelo, i materassini, e tutto ciò che indossiamo in un trekking è destinato a durare nel tempo e quindi a fornirci la protezione anche per mesi oppure è destinato a svanire col passare delle ore?
Cioè, se fuori ci sono -10° e io ho un sacco a pelo adatto per quella temperatura, mi fornirà protezione dal freddo per giorni o di più oppure da solo non basta e c'è bisogno di fare altro.
 
Tutto si deteriora con il passare del tempo, ma per le attrezzature di montagna solitamente si parla di anni, molti anni per vedere un decadimento sensibile delle prestazioni, non certo di ore.

Tieni conto che passato il transitorio in cui il sistema raggiunge l’equilibrio termico, a parità di condizioni al contorno, quello che ti protegge dal freddo per un’ora, ti protegge anche per 100.
Cioè, se fuori ci sono -10° e io ho un sacco a pelo adatto per quella temperatura, mi fornirà protezione dal freddo per giorni o di più oppure da solo non basta e c'è bisogno di fare altro.
Un sacco a pelo non è sufficiente, va accoppiato a qualcosa che ti riparo dal vento (tenda, tarp, etc.) e da qualcosa che ti isoli dal pavimento (materassino).
 
Credo che la sua durata sia strettamente legata alla metodologia di utilizzo. Ad esempio se utilizzo il mio sacco a pelo sintetico con gli scarponi, sotto la pioggia battente, nel mezzo di un pantano, ebbene chiaramente il suo tempo di vita si ridurrà drasticamente. Se al contrario io lo uso all'interno di quelle che sono le sue corrette modalità di utilizzo credo che al contrario mi durerà per svariati anni
 
I vari sacchi a pelo, i materassini, e tutto ciò che indossiamo in un trekking è destinato a durare nel tempo e quindi a fornirci la protezione anche per mesi oppure è destinato a svanire col passare delle ore?
Cioè, se fuori ci sono -10° e io ho un sacco a pelo adatto per quella temperatura, mi fornirà protezione dal freddo per giorni o di più oppure da solo non basta e c'è bisogno di fare altro.
mi pare che, gira e rigira, continui a porre le stesse domande.
Per quanto riguarda i sacchi a pelo ti avevamo già risposto in molti, me compreso, quindi non capisco cosa vuoi sapere ora. In ogni caso, come detto, un sacco a pelo in termini di durata negli anni dura anche 15-20 anni se usato con attenzione, pulito e conservato come da regole ottimali. In termini di efficacia sulla singola uscita (di una o più notti che sia), come detto, i sacchi in piuma perdono velocemente capacità isolate quanto più si inumidiscono: non sono quindi adatti ad uso in condizioni di umido e, se si bagnano, sei un po' in difficoltà. In queste condizioni i sacchi in sintetico funzionano molto meglio, perchè anche se umidi/bagnati, conservano un maggior potere isolante rispetto ad un sacco in piuma parimenti umido/bagnato.
Lo stesso concetto lo puoi applicare alle giacche in piuma.

Il problema umidità poi vale in qualsiasi tipo di capo di abbigliamento: più sei umido, più senti il freddo. Pertanto, più i capi che indossi sono in grado di traspirare e di resistere alla pioggia, più saranno efficaci nel tenerti protetto dal freddo.

Quindi se hai abbigliamento asciutto e un sacco asciutto, adatto alle temperature esterne, sei a posto, anche per molti giorni se il clima è asciutto. Se invece ti trovi in clima piovoso e ti si bagna il sacco e/o gli indumenti e non hai cambi, allora bastano ben pochi istanti per cominciare a sperimentare il freddo.

Poi si, sa, tutto ha una durata e tutto si usura o semplicemente invecchia.
Anche i trattamenti DWR vanno rinnovati, altrimenti il tessuto esterno si bagna, la membrana non riesce più a traspirare e tu dentro ti trovi bagnato come se fossi stato senza giacca.
 
Avevo dubbi riguardo la sua funzione una volta lì, al freddo e magari con temperature sottozero.
Perché ho sentito varie volte che con temperature elevate sottozero il sacco a pelo ti può tenere in vita per qualche ora, ma poi il suo effetto svanisce.
 
I vari sacchi a pelo, i materassini, e tutto ciò che indossiamo in un trekking è destinato a durare nel tempo e quindi a fornirci la protezione anche per mesi oppure è destinato a svanire col passare delle ore?
Cioè, se fuori ci sono -10° e io ho un sacco a pelo adatto per quella temperatura, mi fornirà protezione dal freddo per giorni o di più oppure da solo non basta e c'è bisogno di fare altro.

Ciao, come ti dicevo anche in altre discussioni,... tutto ciò che é passivo svanisce nel tempo, quando si parla di temperatura corporea e materiali. Tempo = anche una semplice e singola notte, anche poche,... Il fatto che si riesca, anche tranquillamente, é dovuto a diversi fattori messi assieme, non solo all'avere il materiale che da solo fà ben poco.

Il sacco a pelo non genera calore, sei tu a generarlo. Il sacco a pelo lo conserva, lo trattiene, ma é tutto destinato a diminuire, a perdere, ecc...

Quindi non é una cosa senza tempo, sei tu che devi re-introdurre calore dopo una certa,...
Altrimenti nel sacco a pelo o no, sei destinato a raffreddarti.

Quindi che sia mangiando, facendo attività, accendendo un fornello, un fuoco o altro,... dopo X ore dovrai comunque fare qualcosa. Il sacco a pelo, anche il migliore, non basta a tenersi a "posto", al "sicuro" a tempo indeterminato.

Questo vale con qualsiasi cosa, puoi avere tutto il materiale che vuoi, vestiti, tenda, sacco a pelo, materassino, ecc... Se sono passivi, dovrai sempre fare qualcosa per generare calore che venga poi trattenuto, conservato. Altrimenti ti raffreddi,...

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NB: non ti ho detto stupidaggini nelle altre discussioni, se non ti fidi ;)
Sono stato 6 anni nel soccorso alpino, ho fatto corsi, simulazioni, seguito istruzioni, effettuato recuperi, soccorsi, ecc... proprio riguardanti queste cose. Non da ultimo sono decenni che pratico alpinismo, arrampicata, trekking, escursioni, attività, ecc... in natura. Soprattutto nel periodo invernale e dove fà freddo, visto che mi appassiona. Tranquillo che non ti ho detto nulla campato per aria, o basato su mie sensazioni e basta ;) Ma tutto basato sui fatti, concreti, oggettivi, razionali, reali ;)
 
Ultima modifica:
Il sacco a pelo non genera calore, sei tu a generarlo. Il sacco a pelo lo conserva, lo trattiene, ma é tutto destinato a diminuire, a perdere, ecc...

Quindi non é una cosa senza tempo, sei tu che devi re-introdurre calore dopo una certa,...
Altrimenti nel sacco a pelo o no, sei destinato a raffreddarti.

Quindi che sia mangiando, facendo attività, accendendo un fornello, un fuoco o altro,... dopo X ore dovrai comunque fare qualcosa. Il sacco a pelo, anche il migliore, non basta a tenersi a "posto", al "sicuro" a tempo indeterminato.
si ok, ma se parli così ad uno che ha zero esperienza e poco intuito, quello finisce per capire fischi per fiaschi.
Nessuno entra nel sacco per restarci per giorni, immobile e senza mangiare.
Normalmente, uno durante il giorno cammina, fatica e si alimenta e la sera mangia per bene, poi dorme un po' di ore e al mattino ricomincia.
Non è assolutamente vero che a un certo punto della notte ti devi muovere o mangiare perchè hai freddo. Se sei in condizioni fisiche normali, hai mangiato ed hai un sacco adatto alla temperatura e un adeguato materassino, non hai problemi di freddo.

Il tuo discorso pone (giustamente) l'attenzione su un problema effettivo, ma che va un po' spiegato e declinato in altre circostanze, tipo il caso di chi è sfinito di fatica e sottoalimentato: in questo caso il soggetto avrà più freddo del normale, ma è un problema suo, non del sacco o del vestiario.
Il problema di essere sfinito e/o sottoalimentato è un problema che puoi pagare anche in piena estate.
 
Come dicevo, non parlo a vanvera, ma per cognizione di causa.
Il problema sussiste anche per una sola notte, non ho detto però che riguardava il doversi alzare a metà notte. Semplicemente il fatto oggettivo che una volta dentro al sacco a pelo, tenda, ecc oltre un certo punto, la temperatura non é che sale, ma resta un pò stabile e poi inizia a scendere. Tutto resto é coerente con il discorso, in quanto anche in salute e facendo tutto bene nessuno é uguale. Anche con tanta esperienza, allenamento, condizione fisica perfetta, ecc... Ci sono persone e persone. Quindi é giusto e valido come tutto il resto parlare della questione in maniera oggettiva.

Il fatto che il materiale passivo non generi calore e quindi non ci si deve aspettare che accada, non é ne un problema, ne un difetto, ne niente. Sono semplicemente i fatti. Come la questione della soggettività sul sentire freddo o meno,... Sono tutte singole informazioni che poi completano una certa competenza.

NB: se mi si mortifica se parlo così ad una persona di un certo tipo, mi fà pensare quando eri andato a criticare un certo tipo di approccio in un certo tipo di uscita. Per leggere in un'altra discussione che tu quelle attività non le svolgi e quindi non le conosci perfettamente. Quindi ok aggiungere altri consigli, conoscenze, ecc... ma per favore senza far passare quelle altrui come insensate, errate, fuori contesto, ecc...
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Tra l'altro non sono presuntuoso da rivolgermi agli altri trattandoli come ignoranti, poco intuiti, ingenui, ecc... solo determinate dinamiche su un forum. Io mi rivolgo alle persone con rispetto e ritenendole intellettualmente in nessuna maniera, se non la normalità. Non mi sento ne superiore, ne inferiore, quindi tratto di conseguenza.

Detto questo, per non monopolizzare ulteriormente ancora una discussione con questo genere di polemiche inutili all'atto pratico. Lascio a voi ;)
 
Ultima modifica:
Aggiungo a quanto detto che anche lo sporco contribuisce a rendere inefficace l'equipaggiamento. Una camicia o un paio di pantaloni sporchi terranno il caldo o il freddo molto meno rispetto ai medesimi capi puliti.
Che io sappia non esistono capi di abbigliamento, o attrezzature, che abbiano un orario di scadenza.
 
Come dicevo, non parlo a vanvera, ma per cognizione di causa.
Ma infatti, sono d'accordo con te nel merito! Hai sollevato una questione giusta e corretta, te ne davo anche atto
Il tuo discorso pone (giustamente) l'attenzione su un problema effettivo
Visti i dubbi che ancora manifesta Antonio99 dicevo solo di essere più diretto e semplice possibile, perchè spiegando le cose come dici tu - e lo ribadisco, sono discorsi corretti in principio - uno già confuso e per di più senza esperienza e senza l'intuito che viene affinato da questa (è un dato di fatto, non si offende nessuno), rischia di non venirne fuori.
E' sacrosanto ricordare che il sacco è uno strumento passivo e che il corpo con il passare del tempo si raffredda, infatti normalmente sul finire della notte, anche nel letto di casa, si resta più volentieri sotto le coperte ed è anche una questione metabolica: nel sonno profondo il nostro corpo riduce notevolmente i propri consumi, quindi genera meno calore e quindi è più esposto a sentire il freddo.
Però, in linea teorica, tutte queste cose sono considerate nella valutazione del test dei sacchi.

Quindi, teniamo conto che un sacco lavora bene ed è efficace alle temperature per cui è certificato per passare una notte standard (da parte di un uomo standard), ma va usato assieme ad un adeguato materassino.
Tuttavia, il fatto di avere materiali adatti sulla carta alle temperature riscontrate, non significa passare automaticamente la notte in modo comodo e dormendo senza freddo: infatti, come dici, ci sono molte variabili da considerare, come la fisiologia di ciascuno (uno può essere più freddoloso di un altro, allontanandosi anche molto dallo standard di test), la stanchezza, l'alimentazione, l'abitudine, etc. etc.
Quindi si, avere materiali validi non garantisce una notte confortevole: questo lo potrai valutare solo dopo ripetute esperienze sul campo.
Potrebbe esserti sufficiente il materiale che prendi, così come potrebbe servirtene di più pesante o - caso piuttosto raro - potresti anche riuscire ad arrangiarti con qualcosa un po' più leggera.

anche lo sporco contribuisce a rendere inefficace l'equipaggiamento
Vero! mi sa che l'aveva scritto anche qualcun'altro: anche la pelle sudata sente più il freddo.
Il sudore infatti è salato ed il sale assorbe umidità, quindi la pelle tende a restare leggermente più umida. Roba da poco, ma sufficiente a far percepire la differenza.
 
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