Erbolario di Matthioli

Buongiorno amici, volevo segnalarvi una nuova edizione dei "Discorsi" di Pietro Matthioli (1501-1578).
Fu un medico senese, autore di quello che per alcuni versi può essere definito il primo “best seller” della botanica antica, viste le sue oltre sessanta edizioni in lingue diverse (latino, inglese, francese, volgare italiano…). Il volume, pubblicato per la prima volta in volgare italiano nel 1544 e in lingua latina nel 1554, rimase un punto di riferimento fondamentale per gli studiosi di botanica almeno per tutto il XVII secolo.

Si tratta di un’opera enorme (l’edizione qui presentata, pubblicata nel 1568 in volgare italiano, ha più di 1600 pagine), nella quale il Mattioli esprime le sue opinioni su quello che dicono gli antichi, in particolare Dioscoride su piante medicinali (e non solo) e materia medica: non più, quindi, accettazione acritica di quanto è stato detto nel passato ma sua analisi critica e aggiornamento in base alle nuove conoscenze acquisite nel corso dei secoli e a uno studio filologico sul testo greco originale, epurato dalle interpolazioni medievali.

Rispetto all’opera dioscoridea, contenente la descrizione di quasi 600 specie, inoltre, il testo di Mattioli descrive all’incirca 1200 specie, comprese piante provenienti da luoghi esotici o dal nuovo mondo e quindi sconosciute agli autori dell’antichità classica.

Il testo, universalmente conosciuto con il titolo latino Commentarii in sex libros Pedacii Dioscoridis Anazarbei de materia medica, è arricchito da un migliaio di immagini xilografate di grandi dimensioni ed elevata accuratezza e precisione, derivanti dall’osservazione dal vero delle piante, disegnate da Giorgio Liberale da Udine e incise su legno da Wolfgang Meyerpeck, incisore tedesco.

Il libro, edito da Magna Graecia Edizioni, rilegato in due volumi comprende tutti e sette i tomi originali in una edizione dal costo accessibile.

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