è da un pò che non riesco più a fare passeggiate tra i monti di giorno per millemila motivi.
quindi l'idea malsana di farmele di notte.
allora , il programma è di svegliarmi dal mio letto caldo , morbido e felice alle 3 del mattino , vestirmi alla benemeglio , capire chi sono , prendere un caffè , capire chi sono , lavarmi la faccia , capire chi sono ,, prendere la macchina e andare a scarpinare fino a 2500 metri in vetta e godermi l'alba. poi scendo e forse vado a lavorare.
tutto li.
Io da anni pratico escursioni con la prima ascesa in notturna.
A causa di vari impegni di vita&famiglia, le mie escursioni sono per lo più strutturate così: venerdì torno a casa dal lavoro; ceno; carico in macchina il materiale precedentemente preparato; viaggio (variabile tra le 2 e le 4 ore dipende dove voglio andare); parcheggio e inizio la salita in notturna; bivacco; il sabato gironzolo e la sera rincaso.
In genere così facendo mi trovo a salire tra boschi e montagne in piena notte, intorno all'una o alle due.
I vantaggi a mio parere sono: non trovare traffico mentre raggiungi la meta; risalire in notturna che è un'esperienza trascendentale; dormire sotto le stelle; ammirare l'alba; rientrare il sabato sera evitando il traffico di chi rientra la domenica (praticamente TUTTI!); non incontrare nessuno.
Svantaggi:
sentieri mal segnati; imprevisti sul percorso.
Approfondisco gli svantaggi: io mi reco sempre in posti nuovi che non conosco. Mi preparo una bozza del percorso durante la settimana, ma nulla di che. Praticamente scelgo dove voglio arrivare e prendo nota dei segnavia che dovrò seguire.
Risalendo in notturna, specialmente quando non c'è luna, ho solo la frontale che illumina il mio cammino e l'intero percorso prosegue solo se riesco ad individuare i segnavia dipinti su alberi o rocce o le varie paline.
Capita spesso di non trovare più indicazioni per proseguire; in questi casi torno sui miei passi e rifaccio il tratto cercando molto bene.
In genere non ho difficoltà a proseguire, ma qualche volta ho dovuto bivaccare nel punto in cui ero perchè non sarebbe stato prudente proseguire. Mi sarei perso.
Quando poi il sole sorge, ho tutto il tempo di capire dove sono o di cercare meglio il segnavia e proseguire.
L'altro difetto è dato dagli imprevisti lungo il percorso: mi è capitato diverse volte di trovare il sentiero sbarrato a causa di frane, smottamenti o neve. In questi casi bisogna organizzare una deviazione ragionata per oltrepassare l'ostacolo e proseguire.
Se mi trovo in alta montagna, questo non rappresenta quasi mai un problema, avendo ampi spazi di manovra e facilità di orientamento.
Invece nel fitto del bosco, diventa un reale problema e, a volte, ci si deve fermare e aspettare il giorno.
Le tappe in notturna sono stupende, la natura è più viva che mai, gli odori sono più forti, sul cammino incontri un sacco di animali, ogni rumore nella boscaglia ti fa sussultare, poi ogni tanto spegni la torcia e ammira il buio reale intorno a te. Prova e non ne farai più a meno!