- Parchi della Calabria
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- Parco Regionale delle Serre
Chi vuol venire sulle Serre a camminare?
Data: 15 aprile 2012
Ora dell’incontro: 9.45 – 10.00
Regione e provincia: Calabria – Vibo Valentia/Reggio Calabria
Località di partenza: Lacina di Brognaturo
Località di arrivo: Colla dei Pecorari
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti circa solo andata
Grado di difficoltà: T (tendente a E per via della lunghezza del percorso)
Altitudini: Lacina 1046 m.; Colla dei Pecorari 1325 m.
Disvivello in salita: 279 circa in salita
Note. Siamo nella parte più settentrionale della grande e selvosa dorsale del Pecoraro. Il percorso si snoda in una splendida foresta di faggi, con esemplari di abeti bianchi, anche di proporzioni immense, e massi di granito. Si cammina sempre su sterrata battuta, priva di difficoltà.
Avvicinamento in auto. Bisogna raggiungere prima di tutto Brognaturo.
- Da Vibo Valentia recarsi a Sant’Onofrio e, da qui, a Filogaso. Dall’appena detta località proseguire per San Nicola da Crissa e Serra San Bruno. Superato Simbario si entra subito dentro Spadola e, sempre dalla via principale (ex SS 110), sulla sinistra, si stacca una strada che attraversa subito un ponte (sul Fiume Ancinale). È l’ingresso dell’abitato di Brognaturo.
- Per chi viene da nord (Lamezia ecc.), dall’A3 uscire a Pizzo Calabro. Proseguire sempre per Serra San Bruno (si passa accanto al Lago Angitola) fino a Spadola, dove, sulla sinistra, si stacca il ponte sull’Ancinale.
Superato il ponte svoltare subito a destra, per la Lacina (andando a sinistra si va nella piazza di Brognaturo). Seguire sempre la strada principale, che penetra in boscaglie di castagni e, successivamente, di pini larici e faggi. Si giunge così allo scoperto, dove, sulla sinistra, è adagiato l’invaso artificiale dell’Alaca. A circa 7 km e 60 metri, dal ponte sull’Ancinale, vi è un bivio (per la diga). Andare a destra. A venti metri dall’incrocio, sulla destra, si stacca una stradella a fondo naturale che si addentra nella faggeta. Lasciare l’auto (poco più avanti c’è uno spiazzo molto comodo per lasciare la macchina).
Descrizione del percorso. Si sale nel bellissimo bosco di faggi lungo la carrareccia di destra. Al bivio andare a sinistra, tralasciando la deviazione a destra. Si procede in leggera salita. Alla faggeta si uniscono anche agrifogli sparsi, aceri e massi di granito. Dopo circa trenta minuti di percorso in salita, la carrareccia prosegue in piano, in una foresta davvero suggestiva. Si passa da località Pomara, una bella radura caratterizzata da alcuni alberi di mele (il termine Pomara di riferisce proprio all’albero di melo). Nel bosco ora anche abeti bianchi, alcuni di essi di dimensioni davvero colossali. Si giunge così a un trivio. Andare a sinistra (andando a destra si può arrivare a Ferdinandea,alla Pietra del Caricatore e a Monte Pecoraro). Si continua così a seguire il crinale fino alla vetta della Colla dei Pecorari, dove il panorama è molto bello. Si spaziano km e km di foreste fino alle coste del Mar Ionio. Poco più avanti una suggestiva architettura di granito si unisce alla magnificenza di questa foresta di montagna.
Si ritorna dallo stesso percorso.
Cartina del Percorso
IN CASO DI BRUTTO TEMPO O DI IMPREVISTI DA PARTE DEL SOTTOSCRITTO, L’ESCURSIONE SARA’ RINVIATA.
Data: 15 aprile 2012
Ora dell’incontro: 9.45 – 10.00
Regione e provincia: Calabria – Vibo Valentia/Reggio Calabria
Località di partenza: Lacina di Brognaturo
Località di arrivo: Colla dei Pecorari
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti circa solo andata
Grado di difficoltà: T (tendente a E per via della lunghezza del percorso)
Altitudini: Lacina 1046 m.; Colla dei Pecorari 1325 m.
Disvivello in salita: 279 circa in salita
Note. Siamo nella parte più settentrionale della grande e selvosa dorsale del Pecoraro. Il percorso si snoda in una splendida foresta di faggi, con esemplari di abeti bianchi, anche di proporzioni immense, e massi di granito. Si cammina sempre su sterrata battuta, priva di difficoltà.
Avvicinamento in auto. Bisogna raggiungere prima di tutto Brognaturo.
- Da Vibo Valentia recarsi a Sant’Onofrio e, da qui, a Filogaso. Dall’appena detta località proseguire per San Nicola da Crissa e Serra San Bruno. Superato Simbario si entra subito dentro Spadola e, sempre dalla via principale (ex SS 110), sulla sinistra, si stacca una strada che attraversa subito un ponte (sul Fiume Ancinale). È l’ingresso dell’abitato di Brognaturo.
- Per chi viene da nord (Lamezia ecc.), dall’A3 uscire a Pizzo Calabro. Proseguire sempre per Serra San Bruno (si passa accanto al Lago Angitola) fino a Spadola, dove, sulla sinistra, si stacca il ponte sull’Ancinale.
Superato il ponte svoltare subito a destra, per la Lacina (andando a sinistra si va nella piazza di Brognaturo). Seguire sempre la strada principale, che penetra in boscaglie di castagni e, successivamente, di pini larici e faggi. Si giunge così allo scoperto, dove, sulla sinistra, è adagiato l’invaso artificiale dell’Alaca. A circa 7 km e 60 metri, dal ponte sull’Ancinale, vi è un bivio (per la diga). Andare a destra. A venti metri dall’incrocio, sulla destra, si stacca una stradella a fondo naturale che si addentra nella faggeta. Lasciare l’auto (poco più avanti c’è uno spiazzo molto comodo per lasciare la macchina).
Descrizione del percorso. Si sale nel bellissimo bosco di faggi lungo la carrareccia di destra. Al bivio andare a sinistra, tralasciando la deviazione a destra. Si procede in leggera salita. Alla faggeta si uniscono anche agrifogli sparsi, aceri e massi di granito. Dopo circa trenta minuti di percorso in salita, la carrareccia prosegue in piano, in una foresta davvero suggestiva. Si passa da località Pomara, una bella radura caratterizzata da alcuni alberi di mele (il termine Pomara di riferisce proprio all’albero di melo). Nel bosco ora anche abeti bianchi, alcuni di essi di dimensioni davvero colossali. Si giunge così a un trivio. Andare a sinistra (andando a destra si può arrivare a Ferdinandea,alla Pietra del Caricatore e a Monte Pecoraro). Si continua così a seguire il crinale fino alla vetta della Colla dei Pecorari, dove il panorama è molto bello. Si spaziano km e km di foreste fino alle coste del Mar Ionio. Poco più avanti una suggestiva architettura di granito si unisce alla magnificenza di questa foresta di montagna.
Si ritorna dallo stesso percorso.
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