bene direi; il clima ha retto come dicevano le previsioni; ven ha piovicchiato e grandinato mentre salivo da pescasseroli per la canala; lì ho fatto l'acqua alla fonte la canala, proseguito fino a prato rosso (questo tratto l'avevo già fatto in passato per arrivare a passo godi passando per lo staz. del campo quindi sapevo quello che avrei incontrato); poi ha smesso di piovere quando ho deviato per la fonte dello schiappito (valle di corte) che è un sentiero che passa dentro al letto di un canaletto di scolo delle acque, siccome prima e nei giorni passati pioveva (e anche la stagione e la neve in cima ai monti) era pieno d'acqua, con la profondità media dei 30-40cm ma anche pozze di 80cm e cmq scendeva giù forte (sono stati indispensabili gli scarponi in goretex e i bastoncini per tenersi in equilibrio tra i sassi scivolosi); poi sono andato dritto verso la fine degli alberi (non ho incontrato la fonte dello schiappito perchè stava su una deviazione poco prima che finisse il bosco, ma non sono tornato indietro perchè avevo acqua in abbondanza, tutta quella che scendeva a cascate per tutto il sentiero fino a quel punto e avevo già riempito la borraccia) la neve sostanzialmente iniziava all'altezza 1700-1800 almeno su quel versante; mi sono fermato ai piedi del colle angelo per la notte (riparato in una zona un pò alberata) e soccome erano già le 16:00 mi sono messo a domire lì;
avevo ancora un'ora di luce e volendo si poteva raggiungere lo staz. val di corte, però non sapevo se poi era aperto; non c'ero mai stato lì, nei paraggi sapevo che erano aperti lo staz del campo e quello di camporotondo, probabilmente anche qusto non sarà stato chiuso, però poi il giorno dopo avrei dovuto rifare la strada dal rifugio alla base del colle angelo.. cmq avevo sacco a pelo in piuma da -23 estrema + sacco da bivacco in trilaminato + maglietta termica, pyle,giacca a vento di goretex (oltre che i pantalono, calze, guanti, cappello.. vabbe) e il materassino thermarest gonfiabile giallo, molto comodo, fico, leggerissimo e compattissimo, anche facile da ripiegare; si è rivelato buono, ma come pensavo, non perfetto da solo per dormire sulla neve (si sentiva un pò di umidità/freddo provenire dal basso) cmq nulla di che perchè anche il sacco a pelo e tutti gli altri strati isolavano in parte; per la neve penso sia meglio come già ho sentito, utilizzare una stuoia di alluminio che è termoriflettente extra, (ma in generale una cosa del genere l'abbinerei anche ad un autogonfiante o ad una stuoia di schiuma perchè io sento parecchio il freddo)
avevo un fornellino campingas piezo con una bombletta a gas media e un thermos da mezzo litro e il minimo per cucinare qualcosa (una pentoletta e una tazza di alluminio una posata unica di titanio ferrino) mi sono preparato una minestra, un thè e camomilla insieme e qualche barretta ai cereali.
alle 18:00 stavo già dormendo; ricordo che poco prima di cadere nel sonno ha iniziato a nevicare, ma poi mi sono messo a dormire; dentro la temperatura era sostanzialmente buona (fuori faceva freddo, la mattina l'acqua nella bottiglia era congelata e i lacci degli scarponi rigidi che mantenevano la posizione in cui li piegavo); alle 6:30 era ormai l'alba, ho preparato un pò di the che in parte ho bevuto e in parte ho messo nel thermos, mi sono messo subito i ramponi e ho messo via il sacco a pelo e tutto il resto (alla rinfusa nello zaino, altrimenti se mi fossi messo a piegare il bivy, il gonfiabile, ecc.. sarei morto di freddo, volevo muovermi subito).
Il sentiero continuava con dei paletti di legno rosso/bianchi ad indicare verso la salita ripida sul colle angelo (in quella zona ci sono tanti paletti per i sentieri) la neve era già abbastanza dura e direi che senza i ramponi la salita sul colle angelo, sarebbe stata pericolosa (non è nulla di che, però coi ramponi è impossibile scivolare) non avevo la piccozza, solo i due bastoncini ma sono di materiale robusto e molleggiati, poi la neve non era tanto alta da richiedere la piccozza.
alla sommita del colle angelo c'è una specie di riparo naturale di roccia dove mi sono riparato dal vento che era forte ma soprattutto freddo in viso (magari il passamontagna sarebbe stato da portare) ho bevuto un pò di the caldo e ho proseguito verso la cresta (ormai il più era fatto) alle 8:30 ero in cima, la neve era ormai vera neve di montagna, bella robusta perchè era mattina, quindi solida coi ramponi; da lì, pensavo di ridiscendere per il sentiero che scendeva direttamente a zig zag, però non mi sono fidato, c'era molta neve ed era abbastanza ripido, il tempo poi, è vero che era in parte schiarito, ma sapevo che era una cosa molto momentanea e non volevo trovarmi su una discesa di neve dura magari nel mezzo di forte vento gelido, grandin o nebbiae; allora ho preferito tornare indietro seguendo le impronte che avevo lasciato poco prima e discendere verso opi per il canaletto che partiva dal colle angelo (da lì si vedeva un bellissimo panorama oltre che sui monti del parco, anche della piana che taglia in due il parco); anche se lì non ci passa il sentiero, in realtà era percorribile senza problemi, la neve su quel versante era meno per l'esposizione solare, e fatti nemmeno 100mt dal colle angelo, già si camminava su erba; allora ho tolto i ramponi e sono sceso fino al bosco.
a un certo punto incontro lungo il canaletto che sto percorrendo, dei segnali gialli del sentiero e continuo a scendere (è veramente bello a tratti, ci sono tutte le rocce laterali erose dal passaggio della neve/ghiaccio, tutte pietrine pressate sui lati, come cementificate e un sacco di sgrotttamenti naturali) quasi verso la fine del bosco, arrivo a un punto dove il canaletto fa un salto di svariati metri (6-7 nel punto più alto) ma c'èra un punto dove ci si poteva calare aggrappandosi alle rocce, separandolo in 2-3 saltini abbordabili; poi il canaletto proseguiva verso la fine del bosco dove il terreno era veramente franato e lì con un salto di 10 e più metri, sono tornato indietro di 100mt dove il canaletto intercettava perpendicolarmente un sentierino (non segnato) che guardando meglio sulla carta, si ricollegava col sentiero che scendeva diretto dal marsicano (è stato un pò arduo seguire il canaletto in un paio di punti, però senza sarebbe stato anche peggio ridiscendere); dopo di che sono ridisceso verso opi (più in linea d'aria che seguendo il sentiero perchè era veramente collina dolce ormai) lì erano tutti pascoli verdi e ruscelletti, ho incontrato lì gli unici animali (apparte qualche volatile in lontananza il giorno prima) cavalli, pecore e capre e un gruppo di 5-6 cani bianchi e neri abbaioni e ringhianti; arrivato a opi ho proseguito sull'asfaltata fino a pescasseroli (un cane nero più simpatico degli atri, mi ha seguito da opi fino alla fermata del bus a pescasseroli)
alla fine sono riuscito a prendere il bus delle 14:00 rimanendo a pescasseroli giusto il tempo di passa re al bar, poi ad avezzano 1:40 di attesa (una noia) tornando a roma per le 19:00; fortunatamente la pioggia mi ha preso quando ormai stavo sull'asfaltata da opi-pescasseroli e non ha più smesso (e qui a roma piove ancora, non so se ininterrottamente da giorni, ma siamo lì...)
purtroppo non ho foto perchè quando vado solo (e a volte anche in compagnia) non ci penso proprio alla fotocamera, non ho la fissa di fare foto, perchè alla fine se la porto mi perdo minimo 1 oretta tra una cosa e l'altra (perchè poi mi faccio prendere dalla voglia di scattare e la tiro fuori ogni 5min) poi se sono solo ho meno voglia di perdere tempo che potrebbe rivelarsi prezioso (in mezzo alla cresta innevata col tempo variabile e il vento forte, non mi prende) e quindi spesso non la porto direttamente; poi magari mi pento di non aver potuto fare nemmeno una foto, però so che mi dispiacerebbe anche averla portata e non aver scattato ogni 5 min, magari mi ritrovo solo con foto fatte in 2-3 occasioni e mi dispiace di non aver fotografato tante altre cose, quindi alla fine spesso non la porto, il ricordo di un'escursione ragionata alla fine mi rimane sempre