Bambini Estate 2017 con famiglia nelle Dolomiti Friulane. Consigli

Quest'anno, dopo oltre 15 anni di ferie estive in trentino alto adige, vorrei visitare le dolomite friulane (con moglie e 2 bimbi).
Avete consigli? Premetto che sono amante dei libri di Corona.. quindi tappa ad Erto è obbligatoria.
Avete suggerimenti su località e/o attività anche per bambini?

Grazie!
 
il friuli e' una zona bellissima, ci sono migliaia di cose da vedere. ti "coniglio" il lago di barcis

https://it.wikipedia.org/wiki/Lago_di_Barcis

e la valle del meduna. poi, se vai piu' in la, il lago di cornino.

se vuoi fare molta strada e sei in vena di deprimerti, basta che tu percorra il canal del ferro fino a cave del predil. come mi ha detto un amico di gemona, e' una metafora del capitalismo selvaggio (un posto dove non c'era nessuno, in cui a meta' del secolo scorso sono stati trovati metalli. ad inizio 1900 e' stato uno dei primissimi comuni ad avere l'energia elettrica, prima ancora di milano!!! poi quando il giacimento e' finito, 50 anni dopo, il paese e' stato quasi abbandonato e ora ci vive pochissima gente.)

(posto un coniglio, cosi' per sport

linguaggio-coniglio.jpg


)
 
Ciao, se specifichi età dei figli e che aspettative avete (turismo wild, rifugi, bivacchi, movida, merende colossali...) magari possiamo darti specifiche migliori.
Intanti posso dirti questo:
Se ti piace Corona e vuoi fare tappa ad Erto, consiglio la Val Zemola, ci arrivi in macchina a pochi minuti dal paese (breve tratto di strada da "brivido") e lì trovi subito Casera Mela (agriturismo), oppure il Rifugio Cava Buscada (raggiungibile in macchina o per sentiero è l' ex dormitorio della famosa cava dove ha lavorato Corona, cava visitabile poco più sopra.) Nella stessa valle abbiamo il Rifugio Maniago (ottimo per mangiare roba precotta e farsi maltrattare da un gestore montanaro antituristico) oppure Casera Galvana (anch' essa citata dal Mauro).
Inutile dire che sempre lì vi è la diga del Vajont alla quale si può fare una visita guidata, oppure passeggiata a Casera Ditta gestita da Adriano l' eremita che vi abita tutto l' anno.
Passando alla vicina Cimolais (centro visite del Parco) si può risalire la Val Cimoliana al Rifugio Pordenone da dove partono diversi sentieri anche se tutti da tutto il mondo ci vanno per vedere la guglia più spettacolare delle Alpi, il Campanile di val Montanaia (dicono che il sentiero per arrivare alla base è faticoso, io non l' ho mai fatto, ma si può ammirare da un belvedere poco distante dal rifugio).
Da Cimolais inoltre si può andare in bicicletta, oltre che al Pordenone, a Claut per pista ciclabile passando per il Parco Faunistico di Pian Pinedo. A Claut il posto più insolito dove pernottare è il Tree Village, villaggio di casette sugli alberi unico in Italia all' imbocco della Val Settimana, anch' essa percorribile in bici fino al Rifugio Pussa dal quale si può raggiungere in passeggiata Casera Senons.
Sempre a Claut vi è il Rifugio Pradut, oppure Casera Casavento con la vicina impronta di dinosauro.
Sempre in Valcellina, più a valle merita una visita Barcis, bel borgo affacciato sull' omonimo lago del quale si può fare il giro, ma segnaliamo come gita imperdibile la visita alla Vecchia strada della Valcellina, ideale con bambini al seguito.
Ancora più a valle Andreis oltre ad un caratteristico borgo propone il Centro Recupero Rapaci del Parco e una passeggiata lungo torrenti tipo il Rio Susaibes.
Queste le cose più abbordabili che mi vengono in mente in Valcellina, tuttavia, rimanendo nell' ambito Parco Dolomiti Friulane, si passa per Poffabro (uno dei borghi più belli d' Italia) presso il Landri Vert per giungere nella citata Val Meduna: qui abbiamo il vero regno del WILD.
I paesi di riferimento sono Tramonti di Sopra e di Sotto, anche se meritano una visita Tramonti di Mezzo e Chievolis. Ottima ricettività alla Locanda al Lago presso Redona.
Non vi sono presenti rifugi gestiti, ma vi sono interessanti escursioni presso bivacchi ben tenuti nei quali si può pernottare: percorsi dei Garibaldini, Monte Valinis, il lago di Selva, Casera Valine, i borghi abbandonati di Tamar, Palcoda, San Vincenzo, il giro delle Calcinaie, il lago del Ciul passando per Frasseneit, fontanon dal Toff, il monte Rest. Al di là del monte Rest, in versante Val Tagliamento, la Malga Grasia (ottima gestione) e i paesi di Forni di Sopra e di Sotto (centri visite e Rifugio Giaf).
Quasi tutti i link che ho postato sono del mio sito in cui si propende sempre per la via più difficile, perciò non prendere paura, c' è sempre una via più facile.
Sicuramente ho dimenticato qualcosa, magari se mi viene in mente aggiungo, se hai bisogno domanda pure.
Tutto ciò che ho indicato lo ritengo profondamente turistico, se necessiti di cose selvaggie lì ce n'è. Altro che se ce n'è...
 
Ultima modifica:
ciao
grazie per la dettagliatissima risposta. sto iniziando a reperire informazioni da qualche gg e ho già stilato una lista di paesi e località. La lettura di (quasi) tutti i libri di Corona poi mi fa venire voglia di visitare tutte le località che cita.
I bimbi hanno 5 e 9 anni....
avevo letto delle case sugli alberi (sarà tappa obbligata) cosi come avevo già messo in lista la diga del Vajont, erto..casso..val zemola..e tutti quei meravigliosi canyon e torrenti. Inoltre proprio sabato ho ricevuto (presa su amazon) copia della rivista (del 2006) di Meridiani Montagnem tutta sulle dolomiti friulane.

Ma..c'è un MA, oggi mentre leggevo della meravigliosa VAlle del Meduna citata da walterfishing ( e ora da te) ho scoperto che è invasa dalle zecche
http://landredaisalvadis.altervista.org/canal-grande-del-meduna-traversata-diga-del-ciul-pussa/

anzi ..la vicina provincia di belluno è quella con più casi in Italia.. e la cosa non mi lascia tranquillo.
Vorrei capire se è una prerogativa della valle Meduna oppure se è un problema diffuso nelle dolomiti friulane.
Andando con bambini..vorrei stare sereno. Certo utilizzerei le normali accortezze...ma andare per quei prati meravigliosi senza potercisi sedere sopra serenamente mi lascia perplesso. Hai notizie in tal senso?

Io intanto continuo lo studio, mi hai dato moltissimo materiale. Grazie
 
Le zecche sono un problema certamente da non sottovalutare e con il quale personalmente convivo da escursionista da 13 anni. Pensa che comunque i locali lì ci convivono e sono a contatto con il rischio di prendere zecche tutti i giorni, perciò non è poi una cosa così spaventosa altrimenti se ne sarebbero scappati tutti...
Comunque sicuramente abitanti e noi escursionisti abituali siamo forti del fatto di esserci vaccinati contro la TBE, vaccino utile contro questa malattia, ma che non impedisce comunque alle zecche di mordere e passare all' uomo un' altra malattia, il Morbo di Lyme. Nonostante questo faccio comunque notare che sia gli escursionisti che i locali continuano a frequentare queste montagne.
La trasmissione delle malattie è inoltre subordinata al periodo di contatto; se rimosse entro le 24 ore non dovrebbe esserci pericolo, se ti procuri un "cavazecche" (acquistabile presso i centri visita del parco per 4 Euro) e vi controllate bene appena finita l' ecursione rimuovendo eventuali ospiti non c' è pericolo.
Le accortezze sono semplici, pantaloni lunghi, scrollarsi dopo aver passato tratti con erba alta, fare attenzione mentre si cammina se eventuali zecche ci camminano sui pantaloni, calzini lunghi (ma non di lana) e magari con i pantaloni infilati dentro (io metto sempre le ghette), l' utilizzo di repellenti (pare che adesso vi siano anche macchinette ad ultrasuoni. mah...).
Detto questo ricordo inoltre che comunque ci sono sempre molte variabili in gioco: le zecche preferiscono un odore piuttosto che un altro, perciò potrebbe essere che attaccano te in massa e i bambini non se li filano, a giugno sono più attive, mentre ad esempio in agosto lo sono di meno, puoi trovarne un' infestazione in un tratto di 50 metri di sentiero e non vederne più per il resto della giornata, le trovi a determinate quote (600-900 metri è la fascia peggiore, dopo i 1200 sono rare), versanti, e in giornate particolarmente umide. Anche l' andamento della stagione più umida o secca, piovosa o assolata ne determina la presenza e la vivacità. Nei paesi di certo non ne trovi, se poi cammini su strade anche strerrate nel bosco non rischi di prenderle a meno che vai sull' erba alta. E oltre a questo, mica sono tutte infette!
 
premesso che e' lontano da dove andrai, ma siccome ci vado spesso posso dirti che merita, ti direi di mettere in nota pure le valli del torre e del natisone, e cividale del friuli. sono "campanilista acquisito" avendo parentame in quella zona, idem a dolegna e sul collio goriziano. i vini del collio sono il top e da quelle parti si mangia bene. poi c'e' il mitico rapid che e' della zona nel caso :)
 
Le zecche sono un problema certamente da non sottovalutare e con il quale personalmente convivo da escursionista da 13 anni. Pensa che comunque i locali lì ci convivono e sono a contatto con il rischio di prendere zecche tutti i giorni, perciò non è poi una cosa così spaventosa altrimenti se ne sarebbero scappati tutti...
Comunque sicuramente abitanti e noi escursionisti abituali siamo forti del fatto di esserci vaccinati contro la TBE, vaccino utile contro questa malattia, ma che non impedisce comunque alle zecche di mordere e passare all' uomo un' altra malattia, il Morbo di Lyme. Nonostante questo faccio comunque notare che sia gli escursionisti che i locali continuano a frequentare queste montagne.
La trasmissione delle malattie è inoltre subordinata al periodo di contatto; se rimosse entro le 24 ore non dovrebbe esserci pericolo, se ti procuri un "cavazecche" (acquistabile presso i centri visita del parco per 4 Euro) e vi controllate bene appena finita l' ecursione rimuovendo eventuali ospiti non c' è pericolo.
Le accortezze sono semplici, pantaloni lunghi, scrollarsi dopo aver passato tratti con erba alta, fare attenzione mentre si cammina se eventuali zecche ci camminano sui pantaloni, calzini lunghi (ma non di lana) e magari con i pantaloni infilati dentro (io metto sempre le ghette), l' utilizzo di repellenti (pare che adesso vi siano anche macchinette ad ultrasuoni. mah...).
Detto questo ricordo inoltre che comunque ci sono sempre molte variabili in gioco: le zecche preferiscono un odore piuttosto che un altro, perciò potrebbe essere che attaccano te in massa e i bambini non se li filano, a giugno sono più attive, mentre ad esempio in agosto lo sono di meno, puoi trovarne un' infestazione in un tratto di 50 metri di sentiero e non vederne più per il resto della giornata, le trovi a determinate quote (600-900 metri è la fascia peggiore, dopo i 1200 sono rare), versanti, e in giornate particolarmente umide. Anche l' andamento della stagione più umida o secca, piovosa o assolata ne determina la presenza e la vivacità. Nei paesi di certo non ne trovi, se poi cammini su strade anche strerrate nel bosco non rischi di prenderle a meno che vai sull' erba alta. E oltre a questo, mica sono tutte infette!

ti ringrazio. sei molto preciso.
Proprio ieri mi sono "allertato" e ho letto per due ore buone tutto le info possibili qui sul forum dove l'argomento è molto trattato...
sinceramente l'idea di vaccinarmi (e vaccinare la famiglia) non mi alletta troppo... insomma mi sembrerebbe di partire in vacanza verso un campo minato. Sinceramente in tutti questi anni, oltre 15, di vacanze in trentino alto adige delle zecche avevo sentito parlare solo moooolto raramente.. li invece addirittura vendono le pinzette (le ho viste ieri in molti video) addirittura nei centri visita del parco... non so. Sono perplesso.
I posti sono da sogno, dalle foto che vedo credo me ne innamorerei all'istante.....ma forse meglio venire in vacanza da solo, senza prole. Vedremo.
Comunque grazie!
 
premesso che e' lontano da dove andrai, ma siccome ci vado spesso posso dirti che merita, ti direi di mettere in nota pure le valli del torre e del natisone, e cividale del friuli. sono "campanilista acquisito" avendo parentame in quella zona, idem a dolegna e sul collio goriziano. i vini del collio sono il top e da quelle parti si mangia bene. poi c'e' il mitico rapid che e' della zona nel caso :)
Aggiungo tutto alla lista, sempre più nutrita... che forse però, conoscendo le ansie (giuste) del resto della famiglia in quanto a zecche, dovrò visitare da solo! :)
Comunque vado..io..in Friuli ci andrò! :)
 
ti ringrazio. sei molto preciso.
Proprio ieri mi sono "allertato" e ho letto per due ore buone tutto le info possibili qui sul forum dove l'argomento è molto trattato...
sinceramente l'idea di vaccinarmi (e vaccinare la famiglia) non mi alletta troppo... insomma mi sembrerebbe di partire in vacanza verso un campo minato. Sinceramente in tutti questi anni, oltre 15, di vacanze in trentino alto adige delle zecche avevo sentito parlare solo moooolto raramente.. li invece addirittura vendono le pinzette (le ho viste ieri in molti video) addirittura nei centri visita del parco... non so. Sono perplesso.
I posti sono da sogno, dalle foto che vedo credo me ne innamorerei all'istante.....ma forse meglio venire in vacanza da solo, senza prole. Vedremo.
Comunque grazie!
Attenzione! Non confondiamo le idee! Il problema zecche è più concentrato nei Canali del Meduna, in zona disabitata che costituisce la parte orientale del parco adibita a zona cuscinetto in cui la wilderness è al livello più elevato (infatti le zecche sono veicolate dagli ungulati che qui prosperano vista la mancanza di antropizzazione). In Valcellina (Erto, Casso, Cimolais, Barcis...) non ho mai riscontrato problemi, come anche nei pressi di Tramonti.
Oltre a questo, lascia perdere i forum dove si parla di zecche. L' 80% di quelli che intervengono non hanno mai visto una zecca, anche se lo credono perchè magari al primo puntino nero che si vedono addosso (briciola, sporco, o moscerino) se lo scrollano via come degli indemoniati e creano le varie leggende metropolitane che si leggono in giro (tipo zecche a quota 1900, oppure i famosi agguati che fanno lanciandosi dagli alberi... TUTTE BUFALE!)
Ti consoglierei quindi di non rinunciare alla vacanza con famiglia che puoi fare in luoghi bellissimi e in tutta sicurezza (potendo inoltre prenderti la tua giornata per una gita veramente WILD!)
Concludo con questa mia idea/provocazione: il rischio (si, perchè si parla di rischio, non di certezza) di prendere una zecca nei luoghi indicati sopra con le accortezze che ti ho suggerito, a parer mio è elevato quanto il rischio di subire un incidente in macchina nell' andare in vacanza da Roma al Trentino.
Staresti a casa?
 
ti ringrazio. sei molto preciso.
Proprio ieri mi sono "allertato" e ho letto per due ore buone tutto le info possibili qui sul forum dove l'argomento è molto trattato...
sinceramente l'idea di vaccinarmi (e vaccinare la famiglia) non mi alletta troppo... insomma mi sembrerebbe di partire in vacanza verso un campo minato. Sinceramente in tutti questi anni, oltre 15, di vacanze in trentino alto adige delle zecche avevo sentito parlare solo moooolto raramente.. li invece addirittura vendono le pinzette (le ho viste ieri in molti video) addirittura nei centri visita del parco... non so. Sono perplesso.
I posti sono da sogno, dalle foto che vedo credo me ne innamorerei all'istante.....ma forse meglio venire in vacanza da solo, senza prole. Vedremo.
Comunque grazie!

I miei giri in estate li faccio di solito sulle Dolomiti dell'Alto Veneto (Cadore, principalmente), proprio "dall'altra parte" delle Dolomiti Friulane.
Non ho mai preso zecche finora, perchè ho sempre adottato le protezioni meccaniche (pantaloni lunghi e camicia a maniche lunghe anche in estate), lo spray antizecca (lo vendono in farmacia) e evitato i percorsi sull'erba troppo alta.
Secondo me un buon itinerario vicino alle dolomiti friulane, anche per bambini, è intorno al Rifugio Padova, a cui si può arrivare anche in macchina.
Ha una bellissima vista degli Spalti di Toro, del Cridola e del Montanel.
Ma devi venire dalla parte del Cadore (dal friuli, Passo della Mauria - Lorenzago - Lozzo - Domegge).
 
Più leggo di questa valle più mi chiedo come, in 15 anni di visite estive in Trentino, non mi sia mai venuta in mente... Evidentemente investono poco per farsi conoscere... Ma per certi versi è meglio così..

Dunque... La rivista meridiani che ho preso io (e che allegata aveva una mappa 1.40000) è datata 2006..e la mappa non mi piace molto.
Mi consigliate una carta 1.25000 e/o un libro con consigli, descrizione di luoghi ecc?
Grazie
 
Se ti riferisci a quello che ho detto io, un libro ho trovato buono con le descrizioni è il seguente:

"Sentieri nelle Dolomiti del Centro Cadore" di Danilo De Martin
http://www.paesaggiodolomitico.it/sito/
I sentieri che ti ho detto si trovano qui (Cridola/Spalti di Toro/Monfalconi):
http://www.paesaggiodolomitico.it/sito/node/7

Mentre le mappe migliori 1:25000 per me sono le Tabacco di Udine.
Per la zona che ho indicato per una buona parte va bene questa (se no devi usare l'altra, la mappa "lato Friuli"):
http://www.tabaccoeditrice.it/ita/map.asp?cat=1&id=47
 
Dunque... La rivista meridiani che ho preso io (e che allegata aveva una mappa 1.40000) è datata 2006..e la mappa non mi piace molto.
Mi consigliate una carta 1.25000 e/o un libro con consigli, descrizione di luoghi ecc?
Grazie
Allora, cominciamo dalle mappe...
Come già consigliato le mappe migliori sono le Edizioni Tabacco 1:25000; quelle che coprono il territorio del parco sono principalmente la 021 (Cimolais, Erto e Claut), 012 (Barcis e la catena Col Nudo-Cavallo, fuori dal parco ma che ha molto da regalare all' escursionista...) e 028 (Andreis e Val Tramontina, la zona più selvaggia). Esiste anche un' edizione speciale dedicata proprio al parco che so essere esaurita, ma mi hanno detto che in questi giorni dovrebbe uscire la ristampa (sul sito però sembra non abbiano idea di ristamparla...).
Come libro la situazione si complica.
Storicamente, i libri guida, le pietre miliari per l'escursionismo nella montagna pordenonese sono:
1) la Guida CAI-TCI Dolomiti Orientali Volume II Antonio e Camillo Berti;
2) Dolomiti di Sinistra Piave e Prealpi Carniche di Sergio Fradeloni.
Entrambe sono datate (anni 80/90) però sono fondamentali per una seria esplorazione dei luoghi. La prima la puoi ancora acquistare, la seconda è esaurita ma consultabile parzialmente nel mio blog (http://dolomitidxtagliamento.altervista.org/blog/, in fase di continuo aggiornamento).
Per avere qualcosa di più recente mi vengono in mente questi:
1) Escursioni nel Parco Naturale Dolomiti Friulane (Ugo Scortegagna-Michele Zanetti). Ha qualche anno, ma mi pare presenti itinerari di tutti i tipi all' interno dell' area del parco.
2) La collana Sentieri Natura ha al suo interno molti itinerari interessanti, ma il problema è questo: o ti compri tutti gli 8 libri della collana (si, perchè gli autori li hanno spalmati in 8 libri), oppure vai nel sito dove gli itinerari sono criptati tranne che nel mese in cui sono consigliati, perciò se inizi adesso riesci a scricarti un pò di relazioni da qui a quest' estate. Comunque il libro secondo e ottavo della collana mi pare presentino qualcosa in più rispetto agli altri. Altrimenti c' è un ulteriore libro dedicato ai rifugi...
3) Dolomiti d' Oltrepiave di Burra-Rizzato. Ha diversi itinerari di ogni genere all' interno del parco, ma tralascia alcuni gruppi montuosi.
4) Dolomiti d' Oltre Piave di Luca Visentini. Anche questa datata, e con itinerari che sono per lo più alpinistici, ma prende in considerazione tutti i punti d' appoggio e le loro vie di acceso. Ottime foto.
5) 101% Vera Montagna di Paolo Beltrame. Monografia sul gruppo Duranno-Cima Preti, ha splendide foto e spazia da itinerari escursionistici alle vette alpinistiche. Classificazione degli itinerari spesso sottovalutati nelle difficoltà.
6) I Sentieri dei Garibaldini di Giorgio Madinelli. Ambientato in Val Tramontina, ripercorre i passi della Banda di Navarons durante i moti insurrezionalisti del 1864. Il giusto connubio tra profilo storico, esplorazione e racconto avventuroso, è piacevole da leggere e sperimentare sul campo.
7) Ator pa la valada di Renato Miniutti. 34 itinerari in Val Tramontina di tutti i tipi, durate e difficoltà. Presenti itinerari anche adatti ai bambini.
Oltre a queste pubblicazioni, il parco ha qualche depliant con escursioni di difficoltà facile-media-difficile che distribuiva una volta gratuitamente, adesso non so. Faresti bene comunque a contattarlo per vedere se ti spedisce materiale informativo.
Per ora mi viene in mente questo.
Ciao.
 
Ho telefonato al parco dolomiti per farmi inviare materiale. Oggi ordino la mappa tabacco 021 e 57 litri di repellenti x zecche.... Ma devo andare per forza.
 
In effetti la zona dove intendi andare confina con la Val Montina, di cui troverai una buona descrizione qui:
http://www.danil.com/blog/2009/08/07/val-montina/

Sotto la mappa (il tuo itinerario con il rifugio Maniago è sulla parte inferiore dello schema):
upload_2017-1-31_16-49-4.png


Questa è una cosidetta "area wilderness", cioè a basso intervento antropico, quindi è possibile trovare più animali (e più zecche).
Non ci sono ancora stato, ma ci sto facendo un pensierino per la prossima estate.
 
Alto Basso