Ho iniziato a leggere con molto interesse questa discussione, ma poi non ce l'ho più fatta a leggere tutti i numerosi commenti, per cui perdonatemi se per caso scrivo cosa che sono già state dette.
Le mie origini sono sarde. Dicsendo da una famiglia di pastori ed agricoltori. Ho tanti parenti cacciatori e, ahimè, anche qualche parente bracconiere. E anch'io vado a caccia.
Per come la vedo io la caccia non è uno sport, assolutamente no! La caccia è un'attività senza dubbio cruenta, perché nel momento in cui ammazzo un animale tolgo una vita, per cui questa vita va rispettata e non considerata come un pezzo di carne. Io non godo assolutamente nell'ammazzare un animale. Mi piace andare a caccia perché è un modo per vivere la natura diverso, sotto certi aspetti (se si toglie il fucile e si mette un'arma più antica) è un modo per ritrovare certe sensazioni antiche. Quando vado a caccia ho sempre con me anche la macchina fotografica, perché spesso piuttosto che sparare preferisco fare una foto. Andando a caccia mi godo il paesaggio, mi diverto a vedere i cani che scorrazzano felici alla ricerca di un selvatico. Vedo l'eleganza e la potenza del cane che "ferma" la preda o si lancia all'inseguimento, perché è nella sua natura di predatore. Prima di sparare un qualsiasi colpo sono sempre sicuro di non commettere tragici errori, anche se ho solo il sospetto di una persona nelle vicinanze, anche se ben fuori dall'area di tiro, piuttosto che sparare guardo il selvatico scappare. La caccia non è ammazzare una animale a tutti i costi!
Ogni animale che prendo o finisce nel mio piatto, o nel congelatore o a qualche amico che se lo mangia. Sparare per non mangiare è da assassini!
A causa di problemi di salute per forza di cose sono carnivoro, purtroppo quasi tutta la frutta e la verdura mi creano problemi gastrointestinali, per cui o mangio carne o pesce o muoio di fame. Di conseguenza per me la caccia è anche fonte di sostentamento, perché mi consente di mangiare anche carni dal sapore diverso.
Spesso mi capita di avere discussioni parecchio animate con amici onnivori che condannano a spada tratta questa mia passione. Io rispondo sempre che almeno gli animali che caccio hanno avuto una vita libera fino a quando non hanno incontrato me o i miei "colleghi". Invece la carne che mangiano loro deriva da animali che vivono in dei lager!
Quando posso cerco sempre di comprare carne non da allevamenti intensivi. Ma questo non vuol dire meno cruento... Se non avete mai ammazzato, o visto qualcun altro farlo, un capretto non potrete mai capire quanta sofferenza si reca. Io sono cresciuto vedendo queste cose (uno dei miei primi ricordi con mio padre riguarda proprio questo...) e comunque ne soffrono. Però sono conscio che senza carne non posso vivere, per cui lo accetto...
Ho trovato più volte il rispetto in vegani veri (non modaioli) che in onnivori, e questo lo trovo assurdo!
Cerco sempre di rispettare tutti, anche coloro che criticano la mia passione,però a volte non basta contare fino a 10, così conto fino a 100!

Non sopporto i bracconieri, non sopporto coloro che cacciano per sport, non sopporto coloro che fanno i safari per portarsi a casa il trofeo, non sopporto coloro che non raccolgono le cartucce sparate. Insomma, per certi versi non sopporto la maggior parte dei cacciatori, perché spesso si comportano da bestie e non da umani.
Per me gli allevamenti intensivi sono veramente brutali, anche se, purtroppo, ormai non possiamo più farne a meno! Ci dimentichiamo fin troppe volte che anche noi siamo parte del regno animale, per cui dovremmo rispettare ogni vita, perché è sacra. Non conta se un animale è bello o brutto, è buono o cattivo, ha le branchie o i polmoni, è un essere vivente che sta su questo mondo come noi, per cui dobbiamo rispettarlo...
Spero di essermi spiegato bene nonostante l'ora e le birre in corpo...
E soprattutto spero di non aver detto qualcosa che possa aver infastidito qualcuno! L'ultima delle mie intenzioni è quella di accendere una miccia...
