Etica nella caccia e pesca e scelte di vita

Ciao, probabilmente sarò leggermente OT, confesso di non aver letto la discussione, ma vado a pescare in mare.
Le mie uscite sono mirate alla "caccia" delle Orate, lo scrivo maiuscolo perché questo pesce è la regina dei mari...
Pesce scaltro e intelligente, molto selettivo e dalle carni squisite.

Io rilascio tutti i pesci che non siano quelli che finiranno nel mio piatto, miro soprattutto a Orate, Mormore, Saraghi...rigorosamente molto sopra il mezzo kg.
Tenere pesci di taglia inferiore è uno sfregio alla natura.

Purtroppo la maggioranza dei pescatori che vedo intorno a me non la pensa così...io non so se si può parlare di etica o rispetto, ma la vedo precisamente in questo modo.

:)
 
Caro Gianluca,
tutta la mia comprensione, il mio era una semplice spiegazione o anche una sorta di fotografia non con i buoni da una parte ed i cattivi dall'altra, ma semplicemente suula diversa logica di gestione dell'attività venatoria.
Grazie per la comprensione ma alla fine è più un problema di principio che altro, comincia a far freschino e non dormo più con le finestre aperte per cui il rumore è sopportabile ..... e poi fa parte del gioco, se fossi in città dovrei forse lanciare bombe cacca (non carta) a qualche avventore troppo brillo ..... però quanti cacciatori che trattano male (verbalmente) i loro cani :( .... sembra di vedere dei conducenti di somari :no:

Ciao :si:, Gianluca
 
S

Speleoalp

Guest
Poveri cagnolini....
Mi spiace per loro.... io mi gusto carne di Cinghiale per i prossimi mesi, ahah sotto forma di salamini, spezzatino, salmì, pancetta affumicata, ecc.... ahahah
 
Ho iniziato a leggere con molto interesse questa discussione, ma poi non ce l'ho più fatta a leggere tutti i numerosi commenti, per cui perdonatemi se per caso scrivo cosa che sono già state dette.

Le mie origini sono sarde. Dicsendo da una famiglia di pastori ed agricoltori. Ho tanti parenti cacciatori e, ahimè, anche qualche parente bracconiere. E anch'io vado a caccia.
Per come la vedo io la caccia non è uno sport, assolutamente no! La caccia è un'attività senza dubbio cruenta, perché nel momento in cui ammazzo un animale tolgo una vita, per cui questa vita va rispettata e non considerata come un pezzo di carne. Io non godo assolutamente nell'ammazzare un animale. Mi piace andare a caccia perché è un modo per vivere la natura diverso, sotto certi aspetti (se si toglie il fucile e si mette un'arma più antica) è un modo per ritrovare certe sensazioni antiche. Quando vado a caccia ho sempre con me anche la macchina fotografica, perché spesso piuttosto che sparare preferisco fare una foto. Andando a caccia mi godo il paesaggio, mi diverto a vedere i cani che scorrazzano felici alla ricerca di un selvatico. Vedo l'eleganza e la potenza del cane che "ferma" la preda o si lancia all'inseguimento, perché è nella sua natura di predatore. Prima di sparare un qualsiasi colpo sono sempre sicuro di non commettere tragici errori, anche se ho solo il sospetto di una persona nelle vicinanze, anche se ben fuori dall'area di tiro, piuttosto che sparare guardo il selvatico scappare. La caccia non è ammazzare una animale a tutti i costi!
Ogni animale che prendo o finisce nel mio piatto, o nel congelatore o a qualche amico che se lo mangia. Sparare per non mangiare è da assassini!
A causa di problemi di salute per forza di cose sono carnivoro, purtroppo quasi tutta la frutta e la verdura mi creano problemi gastrointestinali, per cui o mangio carne o pesce o muoio di fame. Di conseguenza per me la caccia è anche fonte di sostentamento, perché mi consente di mangiare anche carni dal sapore diverso.

Spesso mi capita di avere discussioni parecchio animate con amici onnivori che condannano a spada tratta questa mia passione. Io rispondo sempre che almeno gli animali che caccio hanno avuto una vita libera fino a quando non hanno incontrato me o i miei "colleghi". Invece la carne che mangiano loro deriva da animali che vivono in dei lager!
Quando posso cerco sempre di comprare carne non da allevamenti intensivi. Ma questo non vuol dire meno cruento... Se non avete mai ammazzato, o visto qualcun altro farlo, un capretto non potrete mai capire quanta sofferenza si reca. Io sono cresciuto vedendo queste cose (uno dei miei primi ricordi con mio padre riguarda proprio questo...) e comunque ne soffrono. Però sono conscio che senza carne non posso vivere, per cui lo accetto...
Ho trovato più volte il rispetto in vegani veri (non modaioli) che in onnivori, e questo lo trovo assurdo!
Cerco sempre di rispettare tutti, anche coloro che criticano la mia passione,però a volte non basta contare fino a 10, così conto fino a 100! :p
Non sopporto i bracconieri, non sopporto coloro che cacciano per sport, non sopporto coloro che fanno i safari per portarsi a casa il trofeo, non sopporto coloro che non raccolgono le cartucce sparate. Insomma, per certi versi non sopporto la maggior parte dei cacciatori, perché spesso si comportano da bestie e non da umani.

Per me gli allevamenti intensivi sono veramente brutali, anche se, purtroppo, ormai non possiamo più farne a meno! Ci dimentichiamo fin troppe volte che anche noi siamo parte del regno animale, per cui dovremmo rispettare ogni vita, perché è sacra. Non conta se un animale è bello o brutto, è buono o cattivo, ha le branchie o i polmoni, è un essere vivente che sta su questo mondo come noi, per cui dobbiamo rispettarlo...

Spero di essermi spiegato bene nonostante l'ora e le birre in corpo...
E soprattutto spero di non aver detto qualcosa che possa aver infastidito qualcuno! L'ultima delle mie intenzioni è quella di accendere una miccia... ;)
 
..... però quanti cacciatori che trattano male (verbalmente) i loro cani
purtroppo molto spesso non li trattano male solo verbalmente, molti sono realmente insensibili
bisogna dirlo, lo si vede sia dalle cronache, ma anche dall'abbandono in cui lasciano i cani in box di 2 metri quando non è
stagione di caccia.
e se un cane non è buono per la caccia viene abbandonato o soppresso.

non tutti sia chiaro ...anzi posso dire che ci sono anche casi opposti, un mio amico cacciatore per esempio,
tra i suoi cani ne ha presi 2 che altri avevano destinati alla soppressione, uno in particolare ci ha dovuto
spendere parecchio per farlo operare.... poi la riabilitazione .... ma è stato ampiamente ricompensato,
a parte che è chiaro quanto bene si vogliono ... proprio il cane che ha dovuto operare si è rivelato un campione
sia a caccia che nelle competizioni.
 
purtroppo molto spesso non li trattano male solo verbalmente
Sicuramente ci sono, negarlo sarebbe da sciocchi però considera che per un cacciatore il cane è un investimento economico non indifferente, tolto l'aspetto sentimentale che quello può esserci come no, per cui sono sempre un pochino "così" quando leggo di maltrattamenti che vadano oltre il verbale o la scarpa lanciata perché mi ha rosicchiato le ciabatte.

Poi ovviamente tutto accade e una licenza non fa diventare nessuno santo, tanto meno una licenza di caccia :)

Ciao :si:, Gianluca
 
E anch'io vado a caccia.
Per come la vedo io la caccia non è uno sport, assolutamente no!
:si:
Io non godo assolutamente nell'ammazzare un animale
Ma penso neanche la maggior parte dei cacciatori.... Questa cosa la diconi gli anticaccia
Sparare per non mangiare è da assassini!
:si:
La caccia non è ammazzare una animale a tutti i costi!
La caccia sarebbe tutte le operazioni che si svolgono prima dell'uccisione ... a volte durano giorni e non necessariamente si conclude con l'uccisione

e se un cane non è buono per la caccia viene abbandonato o soppresso.
Basta fare un giro nei canili per vedere coi propri occhi che i cani da caccia sono una netta minoranza
 
Per me gli allevamenti intensivi sono veramente brutali, anche se, purtroppo, ormai non possiamo più farne a meno! Ci dimentichiamo fin troppe volte che anche noi siamo parte del regno animale, per cui dovremmo rispettare ogni vita, perché è sacra. Non conta se un animale è bello o brutto, è buono o cattivo, ha le branchie o i polmoni, è un essere vivente che sta su questo mondo come noi, per cui dobbiamo rispettarlo...
concordo
tranne sul fatto che non possiamo fare a meno degli allevamenti intensivi.
Siamo solo abituati molto male.
Valutando su me stesso ...io da quando ho cominciato a selezionare i macellai che non si forniscono da allevamenti intensivi, ho circa dimezzato la quantità di carne che mangio senza percepire tale diminuizione,
e considerando che ho ridotto a un decimo il consumo di salumi (questi un pochino mi mancano)
ritengo che sarebbe possibile per tutti ridurre a un quinto il consumo globale di carne senza che ci siano privazioni.

sappiamo che una grande parte della popolazione mondiale consuma pochissima carne e la crescita del loro benessere
li porterà a consumarne di più.
Bisognerebbe che la loro crescita e la nostra diminuizione convergessero verso un equilibrio sostenibile con allevamenti a terra e allo stato semilibero con obiettivi di qualità e non di quantità.
 
Basta fare un giro nei canili per vedere coi propri occhi che i cani da caccia sono una netta minoranza
guarda da anni aiuto associazioni che si occupano del recupero stallo e adozione di animali abbandonati,
qualcosina la so per esperienza diretta.

i cani da caccia nei canili non sono affatto pochi, ma è molto raro che siano cani ancora adottabili e non li fanno nemmeno vedere,
inoltre portare il cane al canile per rinuncia di proprietà si può fare ma costa e non tutti lo sanno,
il cacciatore che porta il cane non più adatto alla caccia al canile è già uno che un po' di considerazione per il suo cane la ha.
Tanti non si degnano nemmeno di fare ciò... è più sbrigativa la soppressione.

Non voglio dire peste e corna di tutta la categoria, ci sono anche quelli che coi loro cani da caccia ci dormono
ma voler negare che ci sono in mezzo ANCHE molti pezzi di brutte cose ... è falsare la realtà.
 
@Piervi Concordo con tutto ciò che dici! :si:
@wildwildcat Se fosse per me gli allevamenti intensivi non esisterebbero più, però ragionando sulla massa è impossibile fare senza, perché il problema sono i Paesi con forte crescita economica come la Cina, a cui delle Regole della Natura non gliene frega niente, oppure gli stessi statiunitensi, che non rispettano niente...

Purtroppo alcuni cacciatori è vero che non rispettano il proprio cane, ho visto scene di bestie sparare verso il proprio cane perché si era fatto sfuggire un cinghiale, ma quelle non sono persone normali, sono delle bestie che non ragionano, non possono essere considerati cacciatori!
Io, sinceramente, preferisco non avere il cane, mi piacerebbe eccome, ma vivendo a Milano in un appartamento rinchiudere un cane mi fa stare male... :(
 
S

Speleoalp

Guest
... c'è sempre la libertà ;) (ma questo è un mio modo di ragionare, ad ognuno il suo).

...la caccia è semplicemente un altro metodo di sostentamento, almeno questo è quello che vuol dire per me andare a caccia ....e non per sport, trofei, numero, passatempo e momenti di condivisione con altre persone, ecc...
...poi di sistemi ce ne sono tantissimi e ovviamente ognuno segue l'approccio alla vita come meglio crede...
 
Credo che gli allevamenti industriali ci sono, e ci saranno, sempre.
Non è solo una questione di qualità ma anche di quantità ad un prezzo accettabile. Presi singolarmente ognuno di noi può tranquillamente fare le proprie valutazioni e decidere saggiamente di non prendere più, ad esempio, il pollo da 2 euri al supermercato ma rivolgersi a chi magari li alleva realmente a terra con una alimentazione "ruspante" e decidere di non mangiarlo un giorno sì e uno no ma ogni tre quattro cinque giorni anche per il semplice fatto che non lo pagate 2 ma 10€.

Perfetto, ottima scelta.

E chi fa ristorazione normale/tradizionale o industriale ? Può permettersi una scelta analoga ?

Secondo me no ma non perchè non ne abbia le capacità, per una questione di mercato che vuole mangiarla e ad ha come priorità il prezzo e poi tutto il resto e parlo di mercato italiano. Quanti vanno o hanno la mensa a pranzo ? Il pranzo di lavoro a 10-12€ ? Mc Donalds, fast food, ospedali ect ect sono tutte realtà che guardano prima il prezzo e poi la qualità ovviamente non parlo di qualità zero ma sicuramente non da contadino.

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
Questo no, affatto.
E' solo per dire che i cacciatori sono uomini come tutti gli altri, come quelli che comprano il cucciolo per iil figlio poi si stufano.
La soppressione è meno peggio che l'abbandono
si si ...sono daccordissimo...
i cacciatori sono persone come gli altri.... purtroppo tra gli esseri umani i cretini sono tanti
quelli di questi che sono anche cacciatori di fatto sono "cretini col fucile" questo è il guaio.

poi è vero che comunque i cacciatori sono una minoranza nella popolazione
quindi la maggioranza dei cretini non sono tra di loro... quelli che prendono i cuccioli pensando che siano
dei giocattoli sono molto ma molto peggio e purtroppo anche più numerosi e finiscono per essere estremamente dannosi.
 
E chi fa ristorazione normale/tradizionale o industriale ? Può permettersi una scelta analoga ?

Secondo me no ma non perchè non ne abbia le capacità, per una questione di mercato che vuole mangiarla e ad ha come priorità il prezzo e poi tutto il resto e parlo di mercato italiano. Quanti vanno o hanno la mensa a pranzo ? Il pranzo di lavoro a 10-12€ ? Mc Donalds, fast food, ospedali ect ect sono tutte realtà che guardano prima il prezzo e poi la qualità ovviamente non parlo di qualità zero ma sicuramente non da contadino.
Questo è assolutamente vero.

ma è sempre una questione di cultura e di abitudine,
che nel menù a prezzo fisso da 10 euro (a volte ho visto anche meno) ci debba essere compresa la cotoletta
è perché viene normalmente concepita come cosa normale e scontata ... in verità non lo sarebbe
e se si dovesse guardare cosa c'è poi effettivamente sotto la panatura .......

20 anni fa (prima che in molti casi degenerassero) il pranzo buono ed economico lo facevo a Milano
al ristorante cinese .... ma a esagerare in un pasto completo se c'erano 30 grammi di carne era tanto.
 
Non sopporto i bracconieri,

Nemmeno io

Non sopporto coloro che cacciano per sport,

Nemmeno io e ho sempre scritto che NON è uno sport.

non sopporto coloro che fanno i safari per portarsi a casa il trofeo,

Ci sono andato, ho portato a casa i trofei, ho assaggiato quasi tutto quello che ho cacciato, ci sono andato perchè è una esperienza eccezionale, oggi vorrei vivere là.

non sopporto coloro che non raccolgono le cartucce sparate.

Non sempre le ritrovo, anche se le cerco per mezza giornata. Mi è successo in un prato incolto, 3 colpi e i bossoli sono stati inghiottiti, fagocitati, spariti. E mi incavolo perchè io ricarico. Comunque sono allineato .

Insomma, per certi versi non sopporto la maggior parte dei cacciatori, perché spesso si comportano da bestie e non da umani.

Anche su questo mi sento allineato .
 
ma è sempre una questione di cultura e di abitudine,
che nel menù a prezzo fisso da 10 euro (a volte ho visto anche meno) ci debba essere compresa la cotoletta
è perché viene normalmente concepita come cosa normale e scontata
Ma la nostra cultura ed abitudine è questa :) .... ed anche in quelle asiatiche, per esempio, la carne, il pesce è presente più spesso di quello che una pensa, poi, volendo uno può fare un pasto tradizionale italiano anche con meno di 30 gr. di carne..... volendo anche zero :)

Ci sono molti aspetti dietro il cibo, cultura ma anche appagamento.

Ciao :si:, Gianluca
 
Ci sono molti aspetti dietro il cibo, cultura ma anche appagamento.

Ciao :si:, Gianluca

Ecco il concetto di appagamento è fondamentale nell'ambito alimentare, anche se forse rischia di dare anche dipendenza, come tutte le cose piacevoli et goduriose.

Rifacendoci ai tempi andati, il giorno di rottura con la normalità de tutt i dì era il giorno di Festa, le domeniche e le feste comandate (religiose) e le feste civili.

Era anche giorno di "rottura" alimentare, e la carne era di rigore per solennizzare il momento.
 
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