- Parchi della Sicilia
-
- Parco dell'Etna
Dati
Data: 22/23/24 novembre 2013
Regione e provincia: Sicilia/Catania
Località di partenza: Caserma Pitarrone, Linguaglossa
Località di arrivo: Caserma Pitarrone, Linguaglossa
Tempo di percorrenza: 8h circa in totale
Chilometri: 32
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà:scarsi i segnali, neve...eruzione vulcanica...
Periodo consigliato: maggio/ottobre
Segnaletica: discreta in alcuni tratti scarsa in altri.
Dislivello in salita: 1692 m
Dislivello in discesa:1726 m
Quota massima: 2400 m
Accesso stradale: pineta Ragabo
Traccia GPS: (puoi caricarla sulla Mappa di Avventurosamente: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/)
Descrizione
Buona sera Avventurosi. Con qualche giorno di ritardo vi racconto l'escursione dello scorso week-end, inziata come ultimo tentativo per quest'anno di percorrere fino a monte (o in questo caso da monte) la spettacolare sciara del Follone. Il risultato è stato un immenso regalo da parte dell'Etna che oltre a darci una bella innevata ci ha deliziato con un raro fenomeno che è quello degli anelli di fumo...senza considerare l'eruzione successiva a tale evento...
Come detto, con la mia Stellina, volevamo fare un ultimo tentativo, da nord verso ovest, per raggiungere la sciara del Follone da sopra. L'Etna era appena imbiancata venerdì e confidando nel vento da sud abbiamo deciso di fare quest'ultima prova. A scanzo di equivoco avevo una traccia caricata sul Garmin!
Siamo partiti dopo pranzo dalla caserma Pitarrone alla volta del rifugio Timparossa...che cielo c'era lungo la strada!
e ci siamo goduti la tranquilla atmosfera di quel posto..
La mattina sveglia presto ( fa buio presto!) e...surprise!!!!!
la notte aveva nevicato, non più di 5 cm dineve per fortuna!
In marcia verso la Provenzana per prender la strada S.T.A.R.
Il monte Nero non tanto nero
e gli incredibili scenari del dopo nevicata
Immaginate che si vedevano perfettamente le Eolie!
E ancora visuali
Un omaggio agli Avventurosi Calabri
Poi lungo la strada che sale ai crateri...via con il primo anello!
Continuiamo a salire (occorre arrivare nei pressi monte Pizzillo e girare verso ovest) godendoci il paesaggio infinito
Quando, bang! un altro anello!!!!
Ma intanto i boati aumentano tant'è che la cima comincia a fumar nero...e sputare altri anelli...
Intrapreso il sentiero e lasciatoci alle spalle questo (!)
ci troviamo subito in una arida piana senza neppure l'ombra di una traccia e cominciamo a camminare sulla sciara viva fra neve e spuntoni di roccia.
A questo punto, raggiunti i due pizzi o Fratelli Pii comincia l'inferno
con il vento che comincia spostare la nube nera sopra la nostra testa.
Accelleriamo quanto possibile per allontanrci dal raggio di caduta dei detriti, ma questo significa nonpoter fotografare ne i Fratelli Pii ne la colonna di fumo che ormai ha nascosto anche il sole. Ma era più importane levarsi da lì perché il vento era davvero forte e di sicuro non eravamo su un sentiero agevole...
Il tutto sarà durato circa 15 minuti...e poi pace. Ormai sicuri continuiamo seguendo la traccia gps...era una traccia da sci evidentemente...
Ma lo spettacolo non finisce..
Ancora le Eolie
Adirittura capo Milazzo
Neve e vegetazione
la grotta del gelo
e le stalattiti di ghiaccio!
Adesso ilsentiero è facile e procediamo con calma attreverso questi scenari
La notte tira un gran vento e nevica...ma dentro al rifugio con la stufa accesa è un vera pacchia!!!
La mattina è ancora più spettacolare!!
ma il vento tira forte e dobbiamo rinunciare a girare intorno al monte Nero anche causa neve...ma ritornare indietro verso l'auto non è stato monotono...
CONCLUSIONI
Tre giorni indimenticabili, davvero senza parole. Solo un'altra volta mi era capitato di vedere gli anelli, ma da lontano...le nevicate si ci hanno reso meno agevole il cammino, ma immaginate che cielo e che nitidezza al mattino!!!
Avrei preferito non usare il Garmin, ma questa volta era davvero indispensabile!
E' stata anche la buona occasione per provare un po' di attrezatura nuova:
i montura vertigo, la pentola in titanio da 750 ml esbit, una sacca per l'acqua da 2l ortilieb un guscio leggero Karrimor, una sacca di compressione waterproof expeed, le trango s della Stellina...tutto ha superato brillantemente la prova!!!
A presto!!!!!!
Data: 22/23/24 novembre 2013
Regione e provincia: Sicilia/Catania
Località di partenza: Caserma Pitarrone, Linguaglossa
Località di arrivo: Caserma Pitarrone, Linguaglossa
Tempo di percorrenza: 8h circa in totale
Chilometri: 32
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà:scarsi i segnali, neve...eruzione vulcanica...
Periodo consigliato: maggio/ottobre
Segnaletica: discreta in alcuni tratti scarsa in altri.
Dislivello in salita: 1692 m
Dislivello in discesa:1726 m
Quota massima: 2400 m
Accesso stradale: pineta Ragabo
Traccia GPS: (puoi caricarla sulla Mappa di Avventurosamente: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/)
Descrizione
Buona sera Avventurosi. Con qualche giorno di ritardo vi racconto l'escursione dello scorso week-end, inziata come ultimo tentativo per quest'anno di percorrere fino a monte (o in questo caso da monte) la spettacolare sciara del Follone. Il risultato è stato un immenso regalo da parte dell'Etna che oltre a darci una bella innevata ci ha deliziato con un raro fenomeno che è quello degli anelli di fumo...senza considerare l'eruzione successiva a tale evento...
Come detto, con la mia Stellina, volevamo fare un ultimo tentativo, da nord verso ovest, per raggiungere la sciara del Follone da sopra. L'Etna era appena imbiancata venerdì e confidando nel vento da sud abbiamo deciso di fare quest'ultima prova. A scanzo di equivoco avevo una traccia caricata sul Garmin!
Siamo partiti dopo pranzo dalla caserma Pitarrone alla volta del rifugio Timparossa...che cielo c'era lungo la strada!
e ci siamo goduti la tranquilla atmosfera di quel posto..
La mattina sveglia presto ( fa buio presto!) e...surprise!!!!!
la notte aveva nevicato, non più di 5 cm dineve per fortuna!
In marcia verso la Provenzana per prender la strada S.T.A.R.
Il monte Nero non tanto nero
e gli incredibili scenari del dopo nevicata
Immaginate che si vedevano perfettamente le Eolie!
E ancora visuali
Un omaggio agli Avventurosi Calabri
Poi lungo la strada che sale ai crateri...via con il primo anello!
Continuiamo a salire (occorre arrivare nei pressi monte Pizzillo e girare verso ovest) godendoci il paesaggio infinito
Quando, bang! un altro anello!!!!
Ma intanto i boati aumentano tant'è che la cima comincia a fumar nero...e sputare altri anelli...
Intrapreso il sentiero e lasciatoci alle spalle questo (!)
ci troviamo subito in una arida piana senza neppure l'ombra di una traccia e cominciamo a camminare sulla sciara viva fra neve e spuntoni di roccia.
A questo punto, raggiunti i due pizzi o Fratelli Pii comincia l'inferno
con il vento che comincia spostare la nube nera sopra la nostra testa.
Accelleriamo quanto possibile per allontanrci dal raggio di caduta dei detriti, ma questo significa nonpoter fotografare ne i Fratelli Pii ne la colonna di fumo che ormai ha nascosto anche il sole. Ma era più importane levarsi da lì perché il vento era davvero forte e di sicuro non eravamo su un sentiero agevole...
Il tutto sarà durato circa 15 minuti...e poi pace. Ormai sicuri continuiamo seguendo la traccia gps...era una traccia da sci evidentemente...
Ma lo spettacolo non finisce..
Ancora le Eolie
Adirittura capo Milazzo
Neve e vegetazione
la grotta del gelo
e le stalattiti di ghiaccio!
Adesso ilsentiero è facile e procediamo con calma attreverso questi scenari
La notte tira un gran vento e nevica...ma dentro al rifugio con la stufa accesa è un vera pacchia!!!
La mattina è ancora più spettacolare!!
ma il vento tira forte e dobbiamo rinunciare a girare intorno al monte Nero anche causa neve...ma ritornare indietro verso l'auto non è stato monotono...
CONCLUSIONI
Tre giorni indimenticabili, davvero senza parole. Solo un'altra volta mi era capitato di vedere gli anelli, ma da lontano...le nevicate si ci hanno reso meno agevole il cammino, ma immaginate che cielo e che nitidezza al mattino!!!
Avrei preferito non usare il Garmin, ma questa volta era davvero indispensabile!
E' stata anche la buona occasione per provare un po' di attrezatura nuova:
i montura vertigo, la pentola in titanio da 750 ml esbit, una sacca per l'acqua da 2l ortilieb un guscio leggero Karrimor, una sacca di compressione waterproof expeed, le trango s della Stellina...tutto ha superato brillantemente la prova!!!
A presto!!!!!!
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