fare una corda -molti problemi-

e ora fatevi quattro risate:
:oops:
ho un bel pò di canne di bambu e, visto che oggi è uno dei pochi giorni che ho poco da fare, ho provato a farci una corda, come spiega meglio OGA nel suo sito.
ma....

i primi problemi:

dopo aver tolto i getti laterali ho iniziato a staccare le fibre secondo quanto indicato sul sito ma....azzarola! i noduli delle canne di bambu rompono inevitabilmente le fibre ! lunghezza massima: una decina di centimetri (la lunghezza fra i noduli).
ho provato quindi a spaccare la canna dall'interno dividendola prima in 4 sezioni ...poi ognuna in due parti e così via in modo da ottenere l'agoniata cordina..

niente da fare, spaccando la canna quest'ultima tende a deviare la spaccatura verso l'esterno rendendo il materiale inutilizzabile..


penso che fare delle corde con il materiale che si trova sul posto è di un'utilità ESTREMA in quanto non si può portarsi dietro 10 km di corda e comunque in regime di sopravvivenza fare una corda potrebbe significare la differenza fra una situazione di "relativo" agio ad una di estremo disagio.


quindi....COME CA//O si fanno realmente ste corde? :) :oops:
 
La macchia mediterranea ci aiuta molto... prova con Salici e Ginestre, sono a portata di mano.
Fai una treccia sequenziale di più di 4 fili ... ben stretta
Attenzione... la Ginestra contiene sparteina, un alcaloide responsabile dei sintomi dell’intossicazione... non toccarti, altrimenti ti si secca!
 
federico ha scritto:
quindi....COME si fanno realmente ste corde? :) :oops:

Il metodo è quello spiegato nella pagina del sito che hai consultato (http://www.avventurosamente.it/md/mod-subjects-viewpage-pageid-135.html). Il segreto stà nel fare delle buone fibre, le migliori le ricavi da ortiche, palme e, come diceva Manitu, dalle ginestre.
Comunque dall'esperienza che ho fatto non conviene usare solo un tipo di fibra, ma unire fibre diverse, che hanno anche diverse caratteristiche di rigidità, elasticità, "coesione"...
L'unico modo è provare e riprovare.
 
allora, con la canna di bambu: un disastro, non si riesce a fare una fibra lunga neanche a pagare!..il problema sta negli internodi che bloccano la fibra e la spezzano..

piu semplice con gli altri tipi di legni...effettivamente la ginestra rende molto...

probabilmente proverò anche l'interno della quercia...che è molto fibrosa e si stacca con facilità
 
Ciao federico,

Hai mai provato con le radici?
Infatti da queste si possono ricavare delle fibre molto robuste per poi farne delle corde...
Tutto quello che devi fare è trovare un albero abbattuto dal vento o scavare vicino al tronco e trovare le radici superficiali.
Io ti consiglio quelle di abete rosso, anche se io una volta ho provato con una nocciolo (o qualcos'altro?)
Comunque dopo averla raccolta la ripulisci dalla terra e togli lo strato di corteccia che la avvolge
se poi la radice è troppo grossa puoi, anzi, ti conviene dividerla...

Fammi sapere! :D

Ciau!
 
anche io negli anni ho provato a costruire e legare le cose con ciò che trovavo in natura...

sono arrivato ai seguenti risultati:

-radici di pino mediterraneo: ottime, molto flessibili e se sono ancora "verdi" (mi è capitato un'albero caduto subito dopo un forte temporale) non temono neanche i nodi o le curve strette! (attenti che sono resinose!)

-foglie di palma o rami di palma: le foglie permettono (in base al tipo di palma) di fare cordini di varie lunghezze, super resistenti (ho appeso un secchio con 5L di acqua), dai rami di palma ci ottine cordame + lungo, solo che la lavorazione è + macchinosa, in quanto per estrarre la fibra bisogna schiacciare i rami con un sasso (senza spappolare troppo) oppure fare delle striscioline con un coltello BEN AFFILATO!

-edera: secondo me non va bene per fare legature strette (nei film sembra tutto facile :( ) in quanto i rami teneri facilmente si spaccano, mentre i rami più legnosi non si piegano bene e se sono troppo vecchi si spezzano... bisogna trovare il giusto compromesso di spessore/legnosità e possibilmente converrebbe grattare un po' la parte esterna e mettere a bagno queste "corde/rami" per farle ammorbidire

-erba allungata (non so come si chiama, ma abbonda in campagna ed è un'infestante di alcuni bordi-strada, o lungo fiume) la sua lunghezza varia dai 20cm ad 1.5m spessore da 0.5 mm a 4m, si presenta come una "canna da pesca in flessione", da bambino mio padre mi insegnava a catturare le lucertole con questo materiale, facendo un piccolo nodo scorsoio all'estremita... questo tipo di erba è molto resistente, tiene bene le legature e anche da secca mantiene una buona elasticità (come resa ricorda vagamente la RAFIA naturale da giardino...)

-Salsapariglia: rampicante spinoso con foglie a forma di cuore allungato, è un'infestante della macchia mediterranea (almeno qui al sud è diffusissimo) raggiunge lunghezze spaventose (in giardino una volta ne ho tolto uno che era lungo 15metri + i vari rami secondari!!!), lo spessore varia da 1 fino a 7-8mm, molto resistente, elastico e flessibile... per utilizzarlo converrebbe eliminare le spine e le foglie con un guanto in cuoio di ottima qualità (da cantiere!!) oppure piano piano pazientemente con un coltello (ke 2 palle!). con questo puoi costruire di tutto!

-more e altri infestanti/rovi: sicuramente sono resistenti e flessibili, ma hanno troppe spine, sono riuscito ad utilizzarli solo in questo modo: si prende il ramo e lo si pulisce per benino ( data la grandezza dei cespugli di more, si può lavorare anche con un coltello) poi si schiaccia con un sasso per "spaccare" la forma e far uscire le fibre, fatto questo o si usa l'intero ramo o si dividono le fibre e si intrecciano, oppure si utilizzano + rami.

questa è la mia piccola esperienza, spero sia utile! :D
 
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