Io credo che come ogni lunedì ci siano milioni di allenatori che avrebbero gestito in modo diverso la partita del domenica precedente, oggi, ci siano,
giustamente, milioni di persone (io compreso) che avrebbero voluto, o avrebbero fatto diversamente, ognuno con le proprie capacità/intuizioni/o_quello_che_preferite.
Però sta di fatto, almeno per me, che la mia libertà non deve ledere la libertà altrui e che se le regole valgono per tutti, valgono per tutti.
Indubbiamente l'inseguimento con droni, elicotteri e teste di cuoio per sanzionare, o segnalare, un "pirla" che andava in giro nella spiaggia sia obbiettivamente uno spreco di forze, e di denaro, ma ciò non toglie che quel "pirla" semplicemente non doveva essere lì, per cui, non è una questione di cosa poteva o non poteva fare "lui" per il resto del mondo ma il concetto che se le regole valgono per me valgono anche per lui, diversamente, a quel punto, tanto vale non farle, non pretenderle e soprattutto non lamentarsi perchè non credo che ci sia
nessuno che al mattino si alzi con l'idea di "oggi vado ad infettare qualcuno", chiunque sarebbe in grado di dire "ma io non infetto nessuno per cui esco, faccio, disfo e quant'altro" e sono certo che lo direbbe tranquillamente anche in buona fede, anche se persone in quarantena obbligatoria, per cui non persone qualunque, sono state sanzionate perchè "fuori" (magari avevano anche motivi validi, non lo sò).
Le regole, magari arzigogolate, ci sono, non sono di certo il massimo della chiarezza ma il principio del distanziamento sociale e di tutto quello che si è detto fra sputacchi e colpi di tosse credo che tutti lo conoscano, come tutti conoscano, anche se hanno bruciato il televisore, quello che sono state le conseguenze per il servizio sanitario.
Io rinuncio volentieri a certi privilegi, sanciti dalla costituzione, se questo è di aiuto alla collettività, e non lo dico perchè sono un santo nè un martire nè mi sento il salvatore della patria o di chi che sia, ma perchè lo ritengo giusto, certo anche a me piace andarmene per i 'azzi miei, mi piace andare al bar, birreria e mangiare al ristorante etc etc ma me ne faccio una ragione, ovviamente questo è il mio pensiero, ed ovviamente non è questione se il mio pensiero è giusto o sbagliato, nè discuto se quello degli altri, che potrebbero anche essere diametralmente opposto, è giusto o sbagliato, è semplicemente il mio pensiero.
Ovviamente ognuno ha le proprie sensibilità, e non le discuto, ed anche se certe volte ragiono "per principi" non disdegno i lati pratici, è vero starmene a casa, a prescindere dal telelavoro, perdendo denaro (agli imprenditori, parolona, non pagano la cassa integrazione e con 600 euro presi non è che uno ci mangia da fine febbraio ad oggi) segregato mi costa ma se questo evita di far contagiare mio suocero, i miei genitori, la mia famiglia bhè ..... amen ...... almeno fino a quando non ci saranno condizioni differenti.
Ripeto, mio pensiero, non è un giudizio di merito nei confronti di nessuno a maggior ragione verso chi potrebbe avere anche idee diametralmente opposte.
Ciao
, Gianluca