fenomeni estremi e tenda

sta passando l'ennesimo temporale furioso di questa tremenda estate, meteorologicamente parlando: lampi continui, fulmini, vento fortissimo, tuono costante e indistinto.
Spero non grandini di nuovo: ieri sera alle 11 ha fatto un disastro: grandine grossa tipo palline da golf
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ha fatto un disastro. Sull'altro lato del Garda, nel bresciano, so che è caduta ancora più grossa.
Devo controllare i pannelli ftv, i coppi e il tavolo in giardino... Chi aveva lasciato l'auto in strada la ritrova devastata!

Così, il pensiero è andato ai molti temporali presi negli anni in tenda:era quasi divertente.
Oggi invece avrei dei grossi pensieri: se ti becchi una grandinata del genere finisci all'ospedale!
E poi con l'aumento notevole dei fulmini, anche il rischio folgorazione cresce parecchio! In ogni caso, i venti di downburst sono frequenti e potentissimi e già da soli sono sufficienti a schiacciarti anche la tenda più robusta.
Non sono più temporali da tenda...
 
Stavo pensando la stessa cosa venerdì pomeriggio quando qui, vicino a Milano, c'è stata la tromba d'aria oltre alle grandinate e alle piogge da tifone tropicale. Avevo in mente la nottata in tenda e me ne sono rimasto a casa (piogge confermate poi dalle webcam durante la notte).
Effettivamente i danni sono catastrofici se si pensa al placido e immobile clima della val Padana di qualche anno fa.

Ieri sono stato dal fabbro di zona a commissionare un telo di maglia ad anelli d'alluminio da mettere sopra il telo della tenda che, oltre a proteggere dalla grandine, funge anche da gabbia di Faraday anti fulmine. Un po' di peso in più nello zaino, ma al sicuro:lol::rofl::lol::rofl::lol::rofl:
 
Noi qualche settimana fà ci siamo presi una super grandinata, non come l'ultima che ha distrutto tutte le auto, ma piuttosto grossa e mi ha salvato un'abitudine che ho quando con qualcuno decidiamo di usare la tenda. Ovvero portarmi dietro un grosso telo da ferramenta,...

Avendolo di sovradimensionato é facile allestirlo in maniera molto bassa e dalle falde molto piane e quindi a prova di venti molto forti. Cioé, nulla di estremo, noi avevamo raffiche di 140km/h,... Ma non abbiamo avuto problemi. Mettendo i bastoni da trekking, legati, ecc... per tenere il telo appena sopra la tenda e pure questo non si é sfondato.

A me stà cosa motiva tantissimo, per come sono fatto. Quel dover intraprendere azioni, informarsi su come fare, apprendere, ecc... per far fronte a dinamiche realmente impegnative e dove le cose che si fanno servono realmente,...

Se non dovessi più scrivere, sapete il perché, ah


Mi auguro solo che la maggior parte della gente che ha subito danni sulle auto, ecc... abbiamo l'assicurazione totale. Ne conosco molti, purtroppo, che per non pagare qualcosa in più, nelle assicurazioni hanno tralasciato i danni causati dalla natura,...
 
U

Utente 31342

Guest
Questo conferma il fatto che non è nemmeno nella nostra mentalità che possa accadere qualcosa di così forte dalle nostre parti. Non si può nemmeno pensare alla superficialità degli organizzatori del gruppo scout (forse un po' sì, visto che l'allerta meteo è stata data con 24h di preavviso), visto che sono fenomeni assolutamente nuovi in zona
Fenomeni nuovi non direi , sono in Valtellina e di grandinate, tetti divelti, piante sradicate frane etc ne ho così viste. Casomai può essere aumentata la frequenza.

Li è negligenza, sai che meteo c è, magari il campo lo allestisci altrove dove non c'è il rischio che un ramo o una pianta distrugga una tenda.
 
Li è negligenza, sai che meteo c è, magari il campo lo allestisci altrove dove non c'è il rischio che un ramo o una pianta distrugga una tenda.

esattamente. negli ultimi due giorni è successo il finimondo in Lombardia e c'erano allerte ben precise. già "solo" con allerta gialla uno dei pericoli previsti è proprio la caduta di rami e alberi: stare con le tende nel bosco in questo contesto, boh, mi pare quantomeno azzardato.
 
Ho scritto così immaginando che fossero fuori portata di telefono/internet già da sabato e, quindi, ignorassero le allerte meteo (sempre negligenza, in effetti)
 
Ricordando che parlare di qualsiasi tragedia in montagna basandosi su quel che i media italiani ne scrivono con competenze di montagna nulle e quando ancora nemmeno i soccorritori professionisti hanno un'idea completa di quello che e' successo e come e' inutile, ho una domanda generale:
Li è negligenza, sai che meteo c è, magari il campo lo allestisci altrove dove non c'è il rischio che un ramo o una pianta distrugga una tenda.

stare con le tende nel bosco in questo contesto, boh, mi pare quantomeno azzardato.

Con eventi del genere, nei punti dove non c'e' nessun rischio di cadute di rami o alberi c'e' la certezza che la grandine forte schiaccerebbe prima le tende e poi chi ci e' rimasto intrappolato sotto perche' dormiva, e che il vento non mitigato dagli alberi si porterebbe via la tenda. E che col bel tempo si schiatterebbe dal caldo.

Quindi, seriamente, che dovrebbe fare chiunque organizzi un campo fisso di qualunque tipo, inclusi, per dire, i raduni per manifestazioni tipo Celtica in Valle d'Aosta? Rinunciarci del tutto?
 
Io credo che le tende siano l'ultimo dei problemi.
Ciò che realmente temo è il sostanziale "svanimento" di quel sottotitolo del sito: "vivere la natura", inteso a 360 gradi...compreso il giardino di casa.
C'è poco da fare gli avventurosi quando una belva per nulla addomesticata (anzi !) esce dalla gabbia.
Poi c'è chi persino si diverte a fare il volontario della protezione civile, ma non credo proprio che la sua eccitazione per le disgrazie possa far testo.
 
come la mitica cotta dei cavalieri medievali, che però era in ferro :rofl::rofl::rofl:
Farla in alluminio la rende "superlight", però occhio, che l'alluminio fonde prima del ferro e, soprattutto, a certe temperature (e con il fulmine le raggiungi) addirittura brucia!
vacca boia! ho fatto appena in tempo a cambiare alluminio in titanio. Quello che carico nello zaino lo recupero alleggerendo il portafogli:p
Quindi, seriamente, che dovrebbe fare chiunque organizzi un campo fisso di qualunque tipo, inclusi, per dire, i raduni per manifestazioni tipo Celtica in Valle d'Aosta? Rinunciarci del tutto?
Temo che sarebbe l'unica opzione valida, purtroppo. Quantomeno, in caso di allerta solo per un giorno o due, far spostare il campo chiedendo ospitalità a una palestra comunale / oratorio in zona e poi tornare.
Questo vale soprattutto in presenza di minori che dipendono completamente dalle decisioni dell'organizzazione e non sono liberi di mollare tutto
 
Ci sono luoghi al mondo dove gli elementi atmosferici sono di molto peggiori.
Ci sono persone che realizzano imprese in natura, ecc... in luoghi e condizioni peggiori.
Vi dicendo, via discorrendo.

La differenza principale é sempre una sola,... si vuole fare qualcosa solo per divertimento, per dire di averlo fatto, per esporlo sui social, per raggiungere mete ed obiettivi? Oppure lo si fà per una vera passione radicata nel proprio modo d'essere? Insomma, spesso il problema non sono le condizioni, cosa e dove, ma se le persone si applicano seriamente per fare quel che desiderano fare con cognizione di causa, competenza, preparazione, ecc...

NB: anche andare alla caxxo di cane é uno dei tanti sistemi, vé benissimo, perché ognuno vive come vuole. L'importante é non vittimizzarsi ed urlare alla tragedia dopo. Per il resto basta prendersi le proprie responsabilità ed in base alle proprie preferenze, aspettative, pretese, ecc... organizzarsi e prepararsi di conseguenza.

Cioé, ok tutto forte, ecc... ma non é che c'é stata l'apocalisse,...

In ogni caso la responsabilità oggettiva é sempre e solo dei diretti interessati, ognuno ha un proprio cervello e decide cosa fare, come, quando, dove. Ovviamente tralasciando malattie, incapacità o realmente giovane età in cui non si é ancora in grado di ragionare.
 
Con il senno del poi è molto facile fare qualsiasi cosa, senza offesa per nessuno.

Una volta che un campo scout, con le tende, è "piazzato" è un grosso problema spostarlo o, temporaneamente, chiuderlo, sia sul piano logistico che su quello pratico. Ai miei tempi un campo del genere voleva dire 60/70 ragazzi, almeno. Acqua ne ho presa e a volte anche troppa, se allora avessimo avuto "gli stati di allerta" sarebbero stati sicuramente "gialli" ma se il campo era piazzato dubito fortemente che avremmo chiuso, forse se ciò avveniva prima, forse, se ne sarebbe parlato ma molto probabilmente nulla di più.

Ovviamente se la prospettiva è la morte di una giovane non c'è neanche bisogno di dire che si chiude il giorno prima e saluti e baci MA non è che i capi scout hanno la sfera di cristallo, ad esempio da me è grandinato, dieci chilometri più in là è stato l'apocalisse, anni fa esattamente il contrario.

Poi, per carità, dell'avvenimento conosciamo gli esiti, degli antefatti poco e sempre con gli occhi del giornalista.

Ciao :si:, Gianluca
 
Purtroppo la natura temporalesca degli eventi non permette di averne una precisione geografica... basta un po' di vento di qua o di là e la questione si sposta di vari Km...

E non me ne vogliano gli scout, ma la qualità dei materiali che usi la vedi soprattutto quando li metti sotto sforzo... Ora non dico che se non usi una Hilleberg allora schiatti di sicuro, ma tra il fondo del barile e una tenda da migliaia di euro c'è un mare di scelte.
 
"vivere la natura", inteso a 360 gradi...compreso il giardino di casa.
concordo, anche perchè quando non ci sono venti da uragano o non grandina, ci sono davvero 360 gradi, ma celsius!
Temperature torride invivibili, con tassi di umidità da Filippine, che 25-30 anni fa non si vedevano mai: le estati fin verso la fine degli anni 90 vedevano temperature assolutamente tollerabili.
... e cmq se non ci sono vento, grandine e caldo boia, ci sono pur sempre loro: le merdosissime zanzare.
A nugoli.
Fameliche e insaziabili.
Negli ultimi 5-6 anni, se resti in giardino in certi orari in certi orari finisci per schiaffeggiarti come forse solo uno Schuahplattler sa fare
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E non me ne vogliano gli scout, ma la qualità dei materiali che usi la vedi soprattutto quando li metti sotto sforzo... Ora non dico che se non usi una Hilleberg allora schiatti di sicuro, ma tra il fondo del barile e una tenda da migliaia di euro c'è un mare di scelte.
Va beh, ma una pianta è una pianta... anche qui tra un geranio in vaso e una sequoia ci passa un mondo, però....
 
Ci sono luoghi al mondo dove gli elementi atmosferici sono di molto peggiori.
Ci sono persone che realizzano imprese in natura, ecc... in luoghi e condizioni peggiori.
Vi dicendo, via discorrendo.

La differenza principale é sempre una sola,... si vuole fare qualcosa solo per divertimento, per dire di averlo fatto, per esporlo sui social, per raggiungere mete ed obiettivi? Oppure lo si fà per una vera passione radicata nel proprio modo d'essere?
secondo me non è questo il punto.
E' ovvio che se vado negli acquitrini artici in estate trovo una quantità di insetti che al confronto il delta del Nilo pare un paradiso o che se vado in Islanda trovo venti e piogge un giorno si e quello dopo pure.
Il punto è un altro.
Ci sono condizioni "normali" e condizioni "fuori norma"; ci sono condizioni piacevoli ed altre più disagevoli e complicate.
Il clima in Italia e sull'arco alpino, fino ad un paio di decenni fa, era quello che definivamo "normale" e si trattava di un clima piacevole, comodo da vivere, potremmo dire facile rispetto ad altri.
Quel clima ci andava bene e ci consentiva di fare una vita all'aria aperta che in estate era quasi perenne.
Oggi il clima è cambiato e, purtroppo, non in meglio; il guaio è che cambierà ancora, non migliorando.
Avremo sempre più caldo, sempre meno precipitazioni utili al terreno e sempre più eventi estremi.
Ci si può adattare, certamente, anzi ci tocca, ma da lì a dire che è un bel vivere...
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la qualità dei materiali che usi la vedi soprattutto quando li metti sotto sforzo... Ora non dico che se non usi una Hilleberg allora schiatti di sicuro, ma tra il fondo del barile e una tenda da migliaia di euro c'è un mare di scelte.
E' proprio quello che dico sempre anche io.

Con il senno del poi è molto facile fare qualsiasi cosa, senza offesa per nessuno.
Su questo concordo, ma la magistratura non è detto che la pensi come noi, perchè la società sicuritaria nella quale siamo oramai inseriti porta molto spesso a pretendere che gli organizzatori facciano tutto il possibile per eliminare i rischi, salvo il caso fortuito.
La caduta di un albero in quelle circostante rientra nel caso fortuito per il giudice?
Però, bisogna dire che anche nei campeggi le piazzole tende sono all'ombra degli alberi, ma si tratta di alberi la cui stabilità è controllata, quindi è un po' più difficile che vengano abbattuti.
 
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