fenomeni estremi e tenda

Non abito in America ;) Ne in Africa, per fortuna,...
Sono nato e cresciuto ai piedi delle alpi e ci vivo tutt'ora ed ovviamente, come dici, ci sono situazioni nella norma ed altre no. Ma questo non preclude la possibilità di ragionare in maniera più lungimirante, senza estremismi, allarmismo, panico, terrore dell'apocalisse, ecc... Ma in ogni caso senza cascare dal Pero ad ogni virgola fuori dalla norma. Perché quasi nulla cade dal cielo senza che nessuno se lo poteva immaginare,...

D'altra parte sempre parlando per le regioni di cui sopra, non é una cosa improvvisa, sono anni ed anni che le cose sono cambiate rispetto proprio a quella "norma" che si aveva in passato e pure a quei tempi il discorso lo facevano i nostri genitori, i nonni, ecc...

Quindi é tutto tranne che imprevedibile, tutto tranne che ingestibile. D'altra parte tutto é ciclico, arriverà prima o poi anche la vera Apocalisse,... pazienza.

Inoltre il non "vivibile" dipende anche questo dalle persone, da cosa accettano, non accettano, basta adattarsi se lo si vuole e nella misura soggettiva della propria visione della vita,... cosa che la nostra specie dovrebbe saper fare senza tanti problemi, soprattutto al giorno d'oggi. Ma in ogni caso ci sono intere popolazioni che vivono con condizioni climatiche molto peggiori di quelle vissute poco fà, da tantissimo e vivono comunque, fanno attività in natura, ecc... Piuttosto basta prendere esempio ed adattarsi.

Io continuo a vivere la natura nonostante queste dinamiche, mi organizzo di conseguenza, mi adatto,... Ma se ci rinunciassi perché la natura cambia, non sarebbe un gran vero interesse, passione, ecc... Ma uno svago come qualsiasi altro,...

Detto questo, ovviamente ognuno la vede come vuole, la interpreta come vuole, nemmeno gli scienziati, professionisti, esperti di un certo rilievo a livello globale sono concordi tra loro,... figuriamoci se quì in un forum uno ha ragione o torto. Si tratta solo di interpretazioni e visioni differenti a cui la gente si approcci di conseguenza.

BUONA NATURA, SPERANDO DI NON VEDERE UN FUGGI FUGGI GENERALE DA QUESTE ATTIVITÀ, PASSIONI, ECC... SOLO PERCHÈ MENO DA "COMFORT ZONE".
 
U

Utente 31342

Guest
Con eventi del genere, nei punti dove non c'e' nessun rischio di cadute di rami o alberi c'e' la certezza che la grandine forte schiaccerebbe prima le tende e poi chi ci e' rimasto intrappolato sotto perche' dormiva, e che il vento non mitigato dagli alberi si porterebbe via la tenda. E che col bel tempo si schiatterebbe dal caldo.

Quindi, seriamente, che dovrebbe fare chiunque organizzi un campo fisso di qualunque tipo, inclusi, per dire, i raduni per manifestazioni tipo Celtica in Valle d'Aosta? Rinunciarci del tutto?
Si ,si rinuncia, fare gli scout non è indispensabile.
È un disco rotto che si ripete, nonostante gli allarmi , nonostante pure il meteo di Google ti dice che butterà giù l universo, c è il Rambo di turno che piazza il campo dove non deve "perché io so tutto voi capite una sega".

Non è questione del sennò di poi sono bravi tutti, ma solo di ignoranza.
 
Ho scritto subito che NON intendo parlare del caso SPECIFICO ma solo di questo problema generale, di qualsiasi "organizzazione" che organizzi eventi DI GRUPPO:

[se gli eventi "estremi" diventano piu' frequenti, ma comunque imprevedibili] "che dovrebbe fare chiunque organizzi un campo fisso di qualunque tipo, inclusi, per dire, i raduni per manifestazioni tipo Celtica in Valle d'Aosta? Rinunciarci del tutto?"

Con quello spirito, rispondo a queste specifiche osservazioni:
Quantomeno, in caso di allerta solo per un giorno o due, far spostare il campo chiedendo ospitalità a una palestra comunale / oratorio in zona e poi tornare.
Questo vale soprattutto in presenza di minori che dipendono completamente dalle decisioni dell'organizzazione e non sono liberi di mollare tutto
questo (almeno nel contesto che interessa a me) e' semplicemente impossibile, basta pensarci un attimo per capirlo. Ragionando cosi', ogni "assembramento" dovrebbe avere una struttura di supporto, o parte di essa, riservata in anticipo solo per loro, non per altre vittime del maltempo nella stessa zona. E fossero anche tutti maggiorenni, singoli partecipanti che in qualsiasi momento possono "mollare tutto" come lo farebbero? Chiamerebbero un taxi fin su in montagna?

Ovviamente se la prospettiva è la morte di una giovane non c'è neanche bisogno di dire che si chiude il giorno prima

Se "la prospettiva e' la morte di qualcuno" punto, bisogna smettere di vivere subito, perche' lo stesso identico discorso si applica a qualsiasi attivita' anche quelle non in tenda. Un albergo puo' prendere fuoco, un autobus che ti porta all'aeroporto puo' finire nella frana causata dallo stesso temporale che fa crollare gli alberi eccetera. Di quello sto parlando.

tra il fondo del barile e una tenda da migliaia di euro c'è un mare di scelte.
Le scelte le ha solo chi ha i soldi per farle. Quando il fondo del barile, o quasi, e' il massimo
che puoi permetterti l'unica scelta e' fare con quello, o non fare niente. E parlando di eventi estremi, se ti casca un pino da 20 mt in testa o smotta l'intero pendio su cui stavi proprio perche' privo di alberi che lo terrebbero fermo, che differenza fa in che tenda stavi?

Quindi, seriamente e senza alcuna polemica, perche' il problema generale mi interessa sul serio, ripeto: un organizzatore di eventi di gruppo in campeggio per il 2024, quali che siano, come dovrebbe regolarsi?
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Si ,si rinuncia, fare gli scout non è indispensabile.
giusto per evitare equivoci, per "rinuncia" intendi "chiudere tutte le associazioni scout come esistono oggi", giusto? Perche' e' l'unico modo per evitare che abbiano certi problemi.
 
U

Utente 31342

Guest
giusto per evitare equivoci, per "rinuncia" intendi "chiudere tutte le associazioni scout come esistono oggi", giusto? Perche' e' l'unico modo per evitare che abbiano certi problemi.
Si rinuncia alla uscita.
No la pianta bastava mettere la tenda altrove , oppure se il tempo segnava bombe d acqua annullare un uscita.

Abbiamo la tecnologia per vedere e seguite certi eventi, sulla zip line di Albaredo il fly emotion seguivano il radar Svizzero e ti assicuro che non sbagliavano sullo stimare quanta acqua stava venendo e in che direzione...
Ah il radar li pure da smartphone potevi seguirlo.
 
ma la magistratura non è detto che la pensi come noi, perchè la società sicuritaria nella quale siamo oramai inseriti porta molto spesso a pretendere che gli organizzatori facciano tutto il possibile per eliminare i rischi, salvo il caso fortuito.
La caduta di un albero in quelle circostante rientra nel caso fortuito per il giudice?
La magistratura fà il suo mestiere e valuterà ciò che vi è da valutare ma, mi auguro, lo farà con cognizione di causa ovvero non solo conoscendo l'epilogo dell'avvenimento ma anche i vari antefatti cosa che a noi è, almeno per il momento, preclusa, per tanto, le osservazioni che sostanzialmente indicano "se la sono cercata" le trovo di difficile comprensione se non con il senno del poi poiché, in base alla mia esperienza, i campi scout non si organizzano in un giorno, la logistica di un campo scout, soprattutto in quella fascia di età, è particolarmente complessa e non è che lo puoi spostare così facilmente se è già iniziato, ovvio che se guardiamo l'epilogo dell'evento è un qualcosa che si può fare MA, e lo ripeto, perché OGGI si conosce come è finito ma questo vale, allora, per qualsiasi attività anche scendere dal letto perché se uno lo sapesse con il piffero che scenderebbe dal letto.

Dopo di che io ho fiducia nell'organizzazione degli SCOUT e, pur riconoscendo che non è l'organizzazione a fare le cose ma sono le persone, e come tali possono commettere errori (mi auguro in buona fede, anzi ne sono certo), mi immagino che la scelta fatta, nello specifico, sia stata fatta in modo tale da poter dimostrare la fatalità dell'avvenimento anche perché, da come riportato dal giornale che parla di "palafitte già presenti", mi da l'impressione che non fosse un campo "nuovo" ma già usato precedentemente, per cui, forse, non proprio scelto dal rambo di turno come qualcuno è tentato di pensare.

Ciao :si:, Gianluca

PS. Un campo non è una uscita di un weekend ma dura mediamente 2 settimane.
 
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sono anni ed anni che le cose sono cambiate rispetto proprio a quella "norma" che si aveva in passato e pure a quei tempi il discorso lo facevano i nostri genitori, i nonni, ecc...

Quindi é tutto tranne che imprevedibile, tutto tranne che ingestibile.
Si e no.
Nel senso che arrivati al finire degli anni '90 i cambiamenti c'erano stati, ma senza fatti eclatanti; certo, rispetto agli anni 50, soprattutto in inverno faceva un po' più caldo e nevicava meno, ma per il resto la situazione era ancora relativamente stabile, almeno come percezione dei macrofenomeni da parte della popolazione: ondate di caldo, trombe d'aria, bombe d'acqua e super-grandine erano eventi molto rari o addirittura sconosciuti nell'entità che oggi invece sperimentiamo (in particolare per la super-grandine, che non si era mai vista dalle nostre parti e che da allora ha iniziato a comparire, via via più spesso e più grossa).
Gli scienziati da molto tempo dicevano che gli eventi estremi sarebbero aumentati in frequenza ed intensità e ci avvertono che aumenteranno ancora, quindi la direzione verso la quale andiamo è ed era prevista e, almeno in parte, inevitabile e solo in minima parte gestibile: infatti, se saremo previdenti, riusciremo nella migliore delle ipotesi a mitigare le conseguenze dei problemi, ma non a risolvere il problema: il caldo aumenterà, i ghiacciai alpini scompariranno, le piogge alimenteranno molto meno le falde, i mari saliranno...
Potremo fare invasi, argini, dighe, consumare meno acqua, avere prodotti più isolanti e meno inquinanti, etc. etc.

il non "vivibile" dipende anche questo dalle persone, da cosa accettano, non accettano, basta adattarsi se lo si vuole e nella misura soggettiva della propria visione della vita,... cosa che la nostra specie dovrebbe saper fare senza tanti problemi, soprattutto al giorno d'oggi. Ma in ogni caso ci sono intere popolazioni che vivono con condizioni climatiche molto peggiori di quelle vissute poco fà, da tantissimo e vivono comunque, fanno attività in natura, ecc... Piuttosto basta prendere esempio ed adattarsi.
Guarda che io non sto dicendo di chiudersi in casa.
Sto facendo un discorso completamente diverso.
Sto dicendo che stiamo andando incontro a condizioni climatiche che, rispetto a quelle storicamente normali, sono e saranno molto più scomode, deteriori e disfunzionali, sia per il nostro ecosistema, sia per la fisiologia umana, sia per le nostre abitudini.
Ovvio che ci sono popoli che vivono nelle pietraie afghane o nel deserto della Namibia o nelle paludi del delta del Mekong e in altri posti simili, ma sono tutti invariabilmente scomodi, per varie e diverse ragioni, tanto che assumono comportamenti diversi e più vincolanti di quelli che potevamo tenere qui da noi.
Per quello che interessa le attività all'aperto, non sempre è possibile un adattamento: certe vie in montagna non si possono più fare, a patto di non accettare una roulette russa con la caduta sassi; se ti trovi all'aperto durante una super-grandinata, rischi davvero l'ospedale come minimo; pedalare per strada alle ore 14.00 una volta era alla portata di tutti, oggi non più e questo per ragioni di salute.
Ovviamente, bisogna comunque fare i conti con la nuova realtà e trovare la modalità che ci consenta di fare ancora le attività che facevamo, ma non sarà nè comodo, nè in fondo sarà più la stessa attività di prima: ora anche la passeggiata pomeridiana diventa un'impresa sportiva
 
avendo sentito il gr aspettavo che qualcuno aprisse questo argomento. anche perchè a sentire certa gente sembra quasi che la ragazza che ci ha lasciato le penne fosse la colpevole.

Forse perchè ancora qualche personaggio che ho sentito in giro sostiene che sia "male" non stare a casa. Da vomito...ma davvero qualche morto vivente e mangiamorti vuole vietare tutto.

Io invece la penso diversamente e visto che mi ha chiesto un parere quel mio amico che gira con il maggiolino cabrio targato DYD666 diciamo subito come stanno le cose.

Se qualcuno deve essere accusato ,perchè oramai non frega un fico secco a nessuno di RISOLVERE un problema ma solo di accusare qualcuno.

E poi non si risolve nulla ovviamente.

Quanto in paesi molto libertari e equalitari come texas,missisippi,alabama,florida e altre si sono accorti che ogni tanto qualcuno dall'alto accendeva l'aspirapolvere e spazzava via tutto si sono organizzati.
Non si sono limitati ad abbaiarsi contro l'uno con fare minaccioso puntandosi il dito .
Hanno costruito una rete di avviso che dava l'allarme ,anche una volta che i telefonini del razzo manco c'erano.
E soprattutto una rete di allarme che dà l'allame quando c'è veramente il problema e non che è "è sempre emergenza"

Perchè da noi sarebbe troppo comodo fare così.

Mi auguro solo che la maggior parte della gente che ha subito danni sulle auto, ecc... abbiamo l'assicurazione totale. Ne conosco molti, purtroppo, che per non pagare qualcosa in più, nelle assicurazioni hanno tralasciato i danni causati dalla natura,...
PRESENTE! non ho manco la furto e incendio...anche perchè il giorno che me le fa girare veramente la accendo io! Vale 1000E....fiat idea gt del 05...Se proprio la devo recuperare da una mitragliata me la raddrizzo io e vado a prendere i vetri allo sfascio.

Ricordando che parlare di qualsiasi tragedia in montagna basandosi su quel che i media italiani ne scrivono con competenze di montagna nulle e quando ancora nemmeno i soccorritori professionisti hanno un'idea completa di quello che e' successo e come e' inutile,
Esatto,dopo aver subito lobotomia per 23 mesi la gente a certi signori ci crede ancora a una certa informazione.. del resto basta vedere che prima fanno gli articoli contro chi mette lo snowboard ai piedi trattandoli come fossero dei nazi e poi caragnano e chiedono aiuto se qualcuno gli avvelena il lupino puccioso ...si attacchino al 15!
(forse un po' sì, visto che l'allerta meteo è stata data con 24h di preavviso),
Visto che è "sempre emergenza" me ne sarei sbattuto i maroni pure io ....pensa...

P.S. quel mio amico del maggiolone mi ha detto che si può anche vedere come rappresaglia del karma relativa alla regione con una densità di popolazione e che inquina più di tutte
 
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questo (almeno nel contesto che interessa a me) e' semplicemente impossibile, basta pensarci un attimo per capirlo. Ragionando cosi', ogni "assembramento" dovrebbe avere una struttura di supporto, o parte di essa, riservata in anticipo solo per loro, non per altre vittime del maltempo nella stessa zona. E fossero anche tutti maggiorenni, singoli partecipanti che in qualsiasi momento possono "mollare tutto" come lo farebbero? Chiamerebbero un taxi fin su in montagna?
Certo che no, ma qualcuno dell'organizzazione dovrebbe comunque monitorare l'andamento del meteo, le eventuali allerte (e su questo do ragione a @busdriver:
una rete di allarme che dà l'allarme quando c'è veramente il problema e non che è "è sempre emergenza"
perché in Italia funziona che si allerta per qualsiasi stronzata con il solo scopo di pararsi il culo a livello legale) e qualcuno che conosca la zona, dei ripari nelle vicinanze, ecc.
Capisco la logistica, ma in una situazione di allerta vera si fanno fare gli zaini e ci si prepara a una notte lontani dal campo anche vicino a un riparo naturale. Stiamo comunque parlando di scout, campeggiatori per definizione, non di far spostare King Charles I da un 5* lusso.


Le scelte le ha solo chi ha i soldi per farle. Quando il fondo del barile, o quasi, e' il massimo
che puoi permetterti l'unica scelta e' fare con quello, o non fare niente.
In questo brutto mondo, chi non ha i soldi non può fare tante cose pur avendo le abilità necessarie. Se posso permettermi solo una tenda Naturehike, mi regolo di conseguenza e non immagino di piantarla al campo IV dell'Everest, estremizzando.
Campeggiare in Val Camonica non è un'attività estrema e nessuna tenda ti ripara da un albero, ad ogni modo...


Quindi, seriamente e senza alcuna polemica, perche' il problema generale mi interessa sul serio, ripeto: un organizzatore di eventi di gruppo in campeggio per il 2024, quali che siano, come dovrebbe regolarsi?
Non saprei davvero, non avendo mai avuto la fortuna di partecipare. Come dicevo sopra, mi sembra il minimo avere una persona che tenga d'occhio il meteo e che sappia di ripari (anche naturali) in zona. Magari limitare il numero di partecipanti a una stima di massima in base proprio ai ripari.
Sto buttando lì delle idee per vedere se qualcuno più esperto di attività del genere può svilupparle/confutarle
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Visto che è "sempre emergenza" me ne sarei sbattuto i maroni pure io ....pensa...
l'allerta della regione/stato è una cosa, come detto, per pararsi il culo. Quando Centro Meteorologico Lombardo dice che ci saranno grandinate con palle oltre i 5cm, non lo dice "a scopo di lucro". Questo è di domenica sera tardi (io l'ho letto ieri mattina) https://www.facebook.com/photo?fbid=695458902619938&set=a.474897784676052
 
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Si rinuncia alla uscita.
No la pianta bastava mettere la tenda altrove , oppure se il tempo segnava bombe d acqua annullare un uscita.

"il tempo segnava bombe d'acqua" lo puoi, anzi devi dire solo a breve/brevissimo termine il giovedi' o venerdi' sera, per decidere se passare o no in tenda il sabato successivo.

Se ancora non hai capito che questa cosa e' avvenuta in un campo fisso di 10/15 giorni, messo in calendario sicuramente almeno 6 mesi prima a costi di migliaia di euro, e che io sto chiedendo esplicitamente come ci si dovrebbe regolare SOLO nell'organizzazione di eventi del genere, perche' intervieni?
 
U

Utente 31342

Guest
"il tempo segnava bombe d'acqua" lo puoi, anzi devi dire solo a breve/brevissimo termine il giovedi' o venerdi' sera, per decidere se passare o no in tenda il sabato successivo.

Se ancora non hai capito che questa cosa e' avvenuta in un campo fisso di 10/15 giorni, messo in calendario sicuramente almeno 6 mesi prima a costi di migliaia di euro, e che io sto chiedendo esplicitamente come ci si dovrebbe regolare SOLO nell'organizzazione di eventi del genere, perche' intervieni?

Omar di Felice ha annullato la sua spedizione al polo sud , e loro non annullano un campo scout per qualche migliaio di euro ? sei serio ?
A un genitore quanto caxxo ne frega di una manciata di euro in tasca e non l'avere più un figlio.

Il mio punto di vista te l'ho espresso, se non lo capisci inutile ripeterlo.

La chiudo qui, tanto la colpa è del cambiamento climatico , o della pianta, scegliete voi, sulla coscienza non ce l'ho io.
 
qualcuno dell'organizzazione dovrebbe comunque monitorare l'andamento del meteo
e secondo te non lo stavano facendo?

una situazione di allerta vera si fanno fare gli zaini e ci si prepara a una notte lontani dal campo anche vicino a un riparo naturale
senza offesa, ma ti rendi conto che stiamo parlando di eventi "di massa", stanziali, non delle escursioni itineranti fra pochi amici che fanno il 90% delle attivita' di cui discutiamo qui?

Pensi davvero che un oratorio o uno qualunque dei "campi natura" per ragazzi che stanno spuntando come funghi, dopo aver speso 3 giorni per allestire un campo fisso di 15, ogni volta che c'e' una bomba d'acqua annunciata dovrebbe dire a 30 o piu' ragazzini OK, mollate tutto, zaino in spalla e andiamo senza poterci portare niente da mangiare a dormire ad almeno 10km, giusto? Come? Dove?
Magari limitare il numero di partecipanti a una stima di massima in base proprio ai ripari.
Di nuovo, considera lo scenario di cui stiamo parlando. Tu hai un gruppo di persone che si iscrive a un programma educativo. Pensa a fare lo stesso discorso per una gita scolastica: "cara classe, voi siete 25 ma abbiamo trovato strutture sicure solo per 15 persone, quindi fate a pari e dispari fra voi per decidere chi resta a casa". Sul serio?
 
sei serio ?
A un genitore quanto caxxo ne frega di una manciata di euro in tasca e non l'avere più un figlio.
questo e' un motivo per non iscrivere proprio un figlio a nessuna attivita' a rischio, gite scolastiche e campi dell'oratorio inclusi (scelta personalissima, che non ho intenzione di discutere qui).

Perche' iscrivere un figlio a qualsiasi cosa basata su campeggio o gite all'aperto sapendo che non lo manderai mai ai campi estivi (perche' su 15 giorni, non 2, non puoi escludere che ci saranno bombe d'acqua) sarebbe come iscriverlo a scuola calcio a condizione che non giochi mai in trasferta. Anche se fosse accettata, l'iscrizione, sarebbe un'assurdita' che, di nuovo, non c'entra con la domanda che ho fatto io.
 
Hanno spostato le olimpiadi nel 2020...
Certo, ma a fronte di un pericolo concreto tangibile e l'oggettiva impossibilità di affrontare un evento del genere considerando le prescrizioni del caso ed ovviamente il ritorno economico che sarebbe mancato. Non sono stati gli organizzatori che si sono alzati al mattino ed hanno preso una decisione così "alla buona" ma l'hanno presa in relazione a ciò che realmente avrebbero dovuto affrontare e con regole non decise da loro e, sicuramente cinicamente parlando, non mettendo in prima linea la sicurezza dei partecipanti ma cosa avrebbe comportato all'organizzazione in termini di assunzione di rischi, costi e mancati guadagni.

Se ci fosse stato un divieto "covid", o una analoga disposizione, ANCHE il campo sarebbe stato chiuso senza se e senza ma, forse non sarebbe neanche iniziato MA tutto ciò non è avvenuto.
Quando Centro Meteorologico Lombardo dice che ci saranno grandinate con palle oltre i 5cm, non lo dice "a scopo di lucro"
Il centro meteorologico lombardo è una associazione culturale non è una espressione di un organo istituzionale ma, a prescindere da ciò, la stessa associazione riporta nell'articolo
Screenshot_20230725_191345.jpg

...... per cui ?

Un campo, probabilmente, iniziato da una settimana lo chiudi a metà in base a cosa ?

Un campo del genere ha adolescenti dai 11 ai 16 anni, generalmente 16 anni è un pò il limite, oltre i campi sono organizzati differentemente sia come numero che come mobilità.

Io non conosco la portata di "quel" campo ma ai miei tempi si parlava di 60/70 adolescenti, come li sposti IN SICUREZZA senza utilizzare dei mezzi ?, perché camminare al buio sotto la pioggia non mi sembra IN SICUREZZA, e dovi li trovi i mezzi nell'arco di una manciata di ore ?

Io non conosco gli antefatti di quel specifico evento, per tanto, può essere che con il progredire verranno date ulteriori informazioni e magari cambierò idea MA in forma generica l'organizzazione di un campo non è cosa semplice e se non preventivato (con motivazioni reali) con un largo anticipo (e non parliamo né di ore né di giorni) prevedere FATTIVAMENTE scenari del genere non è facile se non impossibile.

Se poi la magistratura sarà di opinione diversa, chi di competenza, valuterà il perché e, chi sà, magari oltre a semplicemente condannare fornirà qualche spunto per pararsi il culo perché oggi è la grandine, ieri il terremoto, domani il nubifragio, fra due giorni le meteoriti e fra un mese le cavallette.

Ciao :si:, Gianluca
 
Io a volte mi faccio qualche domanda: se non ci fosse uno stato sociale che paga spese di soccorso, sanitarie e previdenziali e se un sinistro, accaduto in una attività eseguita come da programma, non provocasse questioni di risarcimento del danno, allora forse la litigiosità calerebbe ed avremmo meno problemi.
Ma non è questa la realtà.
Quindi io mi trovo in linea di principio d'accordo con @GRM: anche noi, quando con la scuola CAI organizziamo le uscite, controlliamo scrupolosamente le condizioni prima e durante la gita e ci regoliamo di conseguenza, anche su rinunce e rientri, anche se la gita è programmata da tempo, è di più giorni ed abbiamo prenotazioni pagate.
Quanto alla scout, sappiamo ancora troppo poco del caso: quanto era riparato il posto? Quanto era verificato e frequentato? Quali erano le condizioni della pianta caduta e di quelle intorno? Quali contromisure hanno preso i capi scout e quali avrebbero potuto prendere? Quanto era vicino un qualsiasi punto di appoggio?
Certamente, in questi giorni erano previsti temporali con tutti eventi forti: venti, piogge, grandine, etc.
In certe situazioni, se si decide di andare comunque avanti, bisogna però alzare le antenne al massimo: magari uscire dalla tenda e prendersi l'acqua per quella mezz'ora scarsa di fase acuta del temporale era meglio che restare dentro la tenda, alla cieca. Il crollo di una pianta non è immediato e forse, magari, chissà... la ragazza avrebbe potuto scansarsi, almeno il tanto da restare ferita e non morta.
Non abbiamo comunque al momento informazioni per ergerci a giudici ed abbiamo davanti solo due possibilità: fare come niente fosse e liquidare sul nascere la cosa come caso fortuito, oppure cercare di capire quali norme di prudenza si potrebbero ragionevolmente osservare in futuro in casi simili.
E casi simili ce ne saranno.

Certamente, un campo scout muove molte persone, in strutture pesanti e grandi, poco flessibili, quindi, ha senso continuare con questa attrezzatura? Se avessero avuto degli igloo da 3/4 persone, spostare un campo di 40 significherebbe spostare una decina di tende, anche sparpagliandosi nei primi spazi disponibili e sarebbe ragionevolmente rapido.
Anche questa è educazione e formazione.
 
l'allerta della regione/stato è una cosa, come detto, per pararsi il culo.
contento che lo dici. io se avessi dovuto dare retta a tutte le allerte avrei fatto un terzo delle uscite. Chiaro il riferimento a una nota canzone di marco masini.
Quando Centro Meteorologico Lombardo
che per me è NESSUNO! Dopo aver sentito tanti proclami su vari argomenti io credo al lupo solo quando me lo trovo davanti. Perchè mi sono rotto i peones...E non solo io.

Se adesso piangiamo i morti lo dobbiamo anche a tutti i beoti che approfittando della loro posizione vogliono sempre rovinare le ferie/vacanze a qualcuno e allora via con proclami ,intere fondazioni che lanciano anatemi e poi ....solitamente non succede NULLA!

Hanno stufato! Per ora è solo un buon motivo per non mettere sto fotovoltaico del piffero
 
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..... con i se non è che si faccia molto, neanche con i ma, proviamo con i però :)

Lo scoutismo non è escursionismo ma un progetto educativo e, come tale, utilizza dei suoi metodi per tale scopo, questo prevede, ad esempio, in questa fascia di età di avere una socializzazione che non può avvenire se si hanno tende da 2 3 persone, questo avviene, ad esempio, nella fase successiva dove l'età è maggiore e le esigenze sono differenti.

A prescindere da ciò, oggi facciamo queste considerazioni prendendo come esempio quanto accaduto in questi giorni ma la normalità non è questa, forse lo sarà un domani, magari più vicino di quello che uno si augura, la normalità a cui si è stati abituati è quella di avere sì rovesci, sì piogge copiose ma comunque entro certi limiti ed entro quei limiti le tende in dotazione, mediamente, sono più che sufficienti.

Dopo di che questo può essere un monito per le prossime attività..... ma per le prossime.

Ciao :si:, Gianluca
 
ai miei tempi si parlava di 60/70 adolescenti, come li sposti IN SICUREZZA senza utilizzare dei mezzi ?, perché camminare al buio sotto la pioggia non mi sembra IN SICUREZZA, e dovi li trovi i mezzi nell'arco di una manciata di ore ?
non è detto che i numeri siano sempre quelli.
Inoltre, non è detto che ti serva camminare per ore: magari basta spostare il campo di poche centinaia di metri, sparpagliandolo, in un'area meno critica e questo lo puoi fare in un'oretta, se hai materiali agili e non le vetuste canadesi che pesano tonnellate.
Le previsioni meteo istituzionali (es. ARPA varie) danno indicazioni che, almeno al giorno prima, si rivelano precise, quindi oggi è molto difficile parlare di "sorpresa" o "imprevisto": se è annunciato l'arrivo di due giorni di temporali violenti, con venti forti e grandinate, hai tutto il tempo di smontare e spostarti, anche solo per una notte o due.
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Lo scoutismo non è escursionismo ma un progetto educativo e, come tale, utilizza dei suoi metodi per tale scopo, questo prevede, ad esempio, in questa fascia di età di avere una socializzazione che non può avvenire se si hanno tende da 2 3 persone
Beh, basta cambiare metodo di socializzazione.
Il guaio degli scout è proprio in quello che scrivi, perchè hanno un granitico attaccamento a delle convinzioni e tradizioni loro, anche se superate e questo vale dalla divisa, alle tende, alle attività al campo, alla formazione - scarsissima - dei capi, etc. etc.
Gli scout, purtroppo, sono molto restii all'evoluzione e lo dico per esperienza diretta
 
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Se ci fosse stato un divieto "covid", o una analoga disposizione, ANCHE il campo sarebbe stato chiuso senza se e senza ma, forse non sarebbe neanche iniziato MA tutto ciò non è avvenuto.
piacerebbe a molti,per quello che per quella gente prego san scania da soveraje tutte le sere per quelli che vogliono sempre chiudere e vietare.
 
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e secondo te non lo stavano facendo?


senza offesa, ma ti rendi conto che stiamo parlando di eventi "di massa", stanziali, non delle escursioni itineranti fra pochi amici che fanno il 90% delle attivita' di cui discutiamo qui?

Pensi davvero che un oratorio o uno qualunque dei "campi natura" per ragazzi che stanno spuntando come funghi, dopo aver speso 3 giorni per allestire un campo fisso di 15, ogni volta che c'e' una bomba d'acqua annunciata dovrebbe dire a 30 o piu' ragazzini OK, mollate tutto, zaino in spalla e andiamo senza poterci portare niente da mangiare a dormire ad almeno 10km, giusto? Come? Dove?

Di nuovo, considera lo scenario di cui stiamo parlando. Tu hai un gruppo di persone che si iscrive a un programma educativo. Pensa a fare lo stesso discorso per una gita scolastica: "cara classe, voi siete 25 ma abbiamo trovato strutture sicure solo per 15 persone, quindi fate a pari e dispari fra voi per decidere chi resta a casa". Sul serio?
no, non me ne rendo conto. stiamo parlando di 30 ragazzi o di 900? perché se da 30 hai posti sicuri solo per 15, puoi fare due turni quasi allo stesso costo. Così come puoi organizzare il campo con una struttura nelle vicinanze in cui rifugiarti in caso di reale emergenza. Non so se questi campi vengano organizzati dove capitano o se ci siano dei terreni in gestione alla AGESCI. In quest'ultimo caso, sarebbe una cosa piuttosto semplice costruire dei ripari in legno, anche semplici tettoie, per 30-40 ragazzi.
Se stiamo parlando di 900 persone è ovviamente un'altra cosa
 
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