Ferrata Ferrata Brizio (o dei Ginepri)

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Ferrata Brizio
Quota
2.679 m
Data 29 luglio 2023
Sentiero segnato
Dislivello 1.151 m
Tempo totale 9,04 h
Tempo di marcia 7:40 h
Cartografia Il Lupo Gran Sasso d’Italia
Descrizione Dalla Piana del Laghetto (1.650 m) per il Crocefisso dell’Arapietra (1.683 m, +6 min.), l’Albergo diruto (1.896 m, +29 min.), la Madonnina (2.007 m, +17 min.), il Rifugio Franchetti (2.433 m, +1 h), la Sella dei Due Corni (2.547 m, +22 min.), la Ferrata Brizio (2481 m, +19 min.), la Sella del Brecciaio (2.506 m, +2 h), il Passo del Cannone (2.679 m, +43 min.), la Sella dei Due Corni (+37 min.), il Rifugio Franchetti (+17 min.), la Madonnina (+53 min.) e la Piana del Laghetto (+37 min.). Ferrata Brizio agevole e bella con una lunga scala in salita più semplice da affrontare in questa direzione. Tratto ferrato esposto anche in discesa dal Passo del Cannone. Centinaia di escursionisti sui sentieri.
http://www.montinvisibili.it/ferrata-brizio

Ferrata Brizio, 29 luglio 2023. Il 25 luglio è volata via mamma e dopo una vita di sentieri, quale modo migliore per pensare e riflettere di una camminata in montagna?!
Nei primi mesi dell’anno 2000 iniziai – da solo e con l’amica Michela – a esplorare estesamente i sentieri più tra virgolette alpinistici del Gran Sasso. Percorsi che affrontavo con un misto di timore e incoscienza. Tant’è che a volte arrivavo anche solo a vedere dove iniziava una salita (ad esempio la Danesi) e poi però mi avviavo entusiasta su una traccia appena accennata che neanche sapevo dove conducesse. Vent’anni fa non esisteva infatti la possibilità di reperire informazioni escursionistiche in rete e per le guide c’erano quasi solo A piedi in… del solito Ardito e le obsolete Guide dei Monti d'Italia del CAI, quelle rilegate in ruvida tela grezza.
Così il 27 luglio del 2001, proprio con l’amica Michela, dopo aver girellato intorno al Calderone, essere saliti alla vetta orientale del Corno Grande, aver sbirciato timorosi l’attacco della Danesi, scoprimmo questa traccia che dalla Sella dei Due Corni se ne andava verso i salti di roccia del Vallone dei Ginepri.
Una scoperta e una follia. Era la Ferrata Brizio (pare che ora si chiami diversamente): una via dismessa dove incoscienti ed entusiasti ci avviammo, fra scalette fatiscenti, cavi penzoloni e chiodi che saltavano via. E non quei bei cavi di ora da 12 mm, ma delle robine da 6.
Ricordo soprattutto un punto (ora non più sul percorso): una cengia su una liscia parete verticale senza appigli, dove avevamo solo lo spazio per gli scarponi e si avanzava tirando a se questo cavo fatiscente.
Ne uscimmo fuori vivi ed ancora più entusiasti, tanto che a fine agosto prendemmo coraggio per la molto più sicura Danesi e al ritorno percorremmo di nuovo la Brizio. Ma poi decidemmo basta che se no ci saremmo ammazzati.
Poi cinque anni fa la Brizio è stata finalmente riarmata con attrezzature di prim’ordine ed ecco l’occasione per percorrerla nuovamente.
Col pensiero libero di vagare sugli scenari dolomitici di questo versante del Gran Sasso e di andare col ricordo a mamma.
Una via ferrata semplice e suggestiva, in molti tratti più sentiero attrezzato che ferrata. Con un nevaio residuo che ci ha un po’ rallentato e una lunga scaletta che è il passaggio chiave della via e che è sicuramente meglio prendere in questa direzione in salita che doverla attaccare in discesa.

Le immagini fino alla 145 029 sono relative all'escursione del 2001
 

Allegati

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mi hai fatto venire voglia di fare una ferrrata, ne feci una 10 anni fa ma con guida non mi ha creato difficoltà, il problema è che non sono mai sicuro di come si metta correttamente l'imbrago, per questo da quello volta mi sono limitato ai sentieri attrezzati, ma mai dire mai
 
La vecchia cara ex Brizio.L'ho fatta un paio d'anni fa a scendere e in effetti il problema è quel nevaio che puntualmente va a rompere la scala....letteralmente i bulloni in acciaio spezzati come stuzzicadenti.Possibile che non ci sia possibilità di bypassare il nevaio modificando il percorso?
 
mi hai fatto venire voglia di fare una ferrrata, ne feci una 10 anni fa ma con guida non mi ha creato difficoltà, il problema è che non sono mai sicuro di come si metta correttamente l'imbrago, per questo da quello volta mi sono limitato ai sentieri attrezzati, ma mai dire mai
Il consiglio è sempre di farsi portare da qualcuno più esperto. Se uno sceglie il livello adatto alle proprie capacità, sono un approccio formidabile e relativamente sicuro alle sensazioni dell'alpinismo e del vuoto
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La vecchia cara ex Brizio.L'ho fatta un paio d'anni fa a scendere e in effetti il problema è quel nevaio che puntualmente va a rompere la scala....letteralmente i bulloni in acciaio spezzati come stuzzicadenti.Possibile che non ci sia possibilità di bypassare il nevaio modificando il percorso?
Diciamo che ora hanno risolto, perché i primi 12 metri della scala incriminata sono stati sostituiti con dei gradini in ferro infilati nella roccia (foto 35-36). Poi c'è un breve traverso molto esposto ma assicurato e si arriva agli ultimi 7 metri di scala vera e propria (foto 31).
Il nevaio ora da problemi ad attraversarlo, perché non piglia mai il sole ed è duro e scivoloso. Bisogna aggirarlo da sotto o da sopra su terreno infido.
 
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Il consiglio è sempre di farsi portare da qualcuno più esperto. Se uno sceglie il livello adatto alle proprie capacità, sono un approccio formidabile e relativamente sicuro alle sensazioni dell'alpinismo e del vuoto
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Diciamo che ora hanno risolto, perché i primi 12 metri della scala incriminata sono stati sostituiti con dei gradini in ferro infilati nella roccia (foto 35-36). Poi c'è un breve traverso molto esposto ma assicurato e si arriva agli ultimi 7 metri di scala vera e propria (foto 31).
Il nevaio ora da problemi ad attraversarlo, perché non piglia mai il sole ed è duro e scivoloso. Bisogna aggirarlo da sotto o da sopra su terreno infido.
Infatti nel dubbio mi ero portato appositamente la doppia piccozza e i ramponi per divertirmi proprio sul nevaio mentre gli altri cercavano di barcamenarsi su come aggirarlo alla meno peggio.Un po' di peso in più visto la Ricci che ci aspettava e la discesa dalla ferrata del calderone e il rientro a Campo imperatore ma infine chi in un modo chi nell'altro abbiamo chiuso questo lungo e faticoso anello.
 
Bellissima Monti ! Tante volte avevo sognato di percorrerla dal Sentiero Ventricini ma le notizie sulle sue condizioni pessime la davano come pericolosissima perciò mi mettevo paura e me ne tornavo moggio per il Vallone delle Cornacchie. Ora vedendo le tue bellissime foto penso di aver fatto bene comunque a mettermi paura!! Mi dispiace moltissimo per i tuo lutto.
 
Bellissima Monti ! Tante volte avevo sognato di percorrerla dal Sentiero Ventricini ma le notizie sulle sue condizioni pessime la davano come pericolosissima perciò mi mettevo paura e me ne tornavo moggio per il Vallone delle Cornacchie. Ora vedendo le tue bellissime foto penso di aver fatto bene comunque a mettermi paura!! Mi dispiace moltissimo per i tuo lutto.
Grazie Lanfranco per la vicinanza. Non è stato un evento inatteso: purtroppo combattevamo da tempo con una malattia.
La Brizio è facile e divertente, ma fino al 2017 era diventata impercorribile per la vetustà dell'armamento. Hai fatto bene a evitarla.
 
La ferrata Brizio con i suoi strapiombi, seppur breve, è secondo me la più 'dolomitica' che abbiamo. Peccato che è accessibile per una paio di mesi all'anno per via di quei nevai che coprono i cavi. Una volta ad inizio luglio, ho rischiato abbastanza prima di desistere e tornare indietro all'ultimo nevaio, quello più importante: non avevo ramponi e piccozza, ma solo un pezzo di corda, che ho poi lasciato lì per metà per paura di recuperarla.
Grazie per la condivisione e un pensiero alla tua mamma
 
Quella ragazza mi sembra di conoscerla.
La nostra collega... una ventina d'anni fa.
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La ferrata Brizio con i suoi strapiombi, seppur breve, è secondo me la più 'dolomitica' che abbiamo. Peccato che è accessibile per una paio di mesi all'anno per via di quei nevai che coprono i cavi. Una volta ad inizio luglio, ho rischiato abbastanza prima di desistere e tornare indietro all'ultimo nevaio, quello più importante: non avevo ramponi e piccozza, ma solo un pezzo di corda, che ho poi lasciato lì per metà per paura di recuperarla.
Grazie per la condivisione e un pensiero alla tua mamma
Si Mezcal, bella e semplice ma con criticità che possono renderla pericolosa.
Grazie per mamma, @mezcal .
 
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