Trekking Ferrata Monte Emilius (3559m) e traversata Pila-Cogne

Ricca settimana in Val d'Aosta in compagnia dei compari forumisti Berserker e Henry Thoreau. A parte un giorno passato a rimirare le corna al Castello di Sarre causa inondazioni sparse per la valle, siamo riusciti a portare a casa un ricco bottino di escursioni che pian piano (magari con l'aiuto degli altri due :p) vorrei dare contezza.

Qui parlo dei primi due giorni: abbiamo pernottato al rif. Arbolle, portando a termine una lunga traversata del settore sud orientale della Val d'Aosta, non il più alto e famoso ma probabilmente il più selvaggio e meno frequantato.

Buona lettura! :D



Sabato: Pila - traversata Monte Emilius - rif. Arbolle

Data: 23/08/2014
Tempo di percorrenza: 10 ore pause comprese
Chilometri: 15
Grado di difficoltà: EE
Ferrata:
- difficoltà tecniche: poco difficile con alcuni tratti mediamente difficili
- impegno fisico: elevato
Descrizione delle difficoltà: lungo avvicinamento e lungo ritorno, sentiero della via normale davvero sfasciato, cautele meteo da alta quota
Periodo consigliato: fine agosto
Dislivello in salita: 1600m di cui 700 di ferrata
Dislivello in discesa: 1300m
Quota massima: 3559m


Descrizione

Da Pila (telecabina da Aosta o infinita strada a tornanti) si prende la seggiovia che porta al lago di Chamolè. Quindi si piega verso nord per valicare il Col Replan

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Lago di Chamolè (dritta da un milione di dollari: vicino la sponda sono dei barbecue in muratura ma non lo dite a nessuno...:p)

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Durante la salita al Col Replan spunta una delle montagne più belle delle Alpi intere: la Grivola :si:

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Dal colle, si scende su ripido sentiero nel vallone del Comboè fino all'omonima alpe. Se si è partiti bene, felici, spensierati, chiacchiere e foto al laghetto, questo è il momento della cruda realtà: il bivacco Fedrigo (attacco della ferrata), si vede a malapena in cima a 800m di sfasciumi e l'Emilius sembra in un'altra regione :)

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Varie scuole di pensiero sul guado :p

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Si sale sull'altra sponda del vallone

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La risalita (per scarponi navigati) del Col Carrel, tra la Becca di Nona e il Piccolo Emilius

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Al minuscolo bivacco Fedrigo ci si attrezza e ci si fa coraggio: solo per arrivare alla ferrata sono state necessarie 3 ore e 30 e 900m d+

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La Becca di Nona (meta della celebre skyrace Aosta-Becca-Aosta) con l'apposito laghetto

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Si attacca la cresta del Piccolo Emilius su cumuli di sassi malfermi. Più che ferrata è una "gommata": dato che (a quanto ne so io) si tratta della via attrezzata più alta d'Europa, il cavo è rivestito di gomma per attenuare le conseguenze dannose del gelo.
Pur non essendo noi dei fenomeni, l'abbiamo giudicata in molti tratti davvero ridondante, con il cavo che è stato steso anche su tratti di elementare arrampicata non esposta e su tratti dove si può camminare.

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Il cavo corre molto basso ed è quasi sempre molto lasco. Penso sia stato volutamente fatto così per evitare di essere spazzato via ad ogni inverno. Se invece non sono caratteristiche volute... beh, è stata costruta davvero male...:)

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La cresta del Piccolo Emilius e, in basso, uno dei punti caratteristici di questa ferrata: un bel ponte sospeso

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La vista sulla nord dell'Emilius (quello grande) mette paura...

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Bel passaggio su cresta. Da qui si scende su comode scalette per raggiungere il ponte

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Qualche brivido il ponte ce lo ha regalato. Lunghetto, ondeggiante, quando l'abbiamo attraversato soffiava anche un bel vento teso che faceva innalzare il cavo sinistro di sicurezza a cui avevo agganciato entrambi i moschettoni, con l'effetto di sentirmi sollevare nel bel mezzo dell'attraversamento e con il rischio di scivolare tra le traversine e i corrimano


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Ora è visibile, oltre al Piccolo, anche la cima principale dell'Emilius. Sembra vicino ma questa ferrata, con piccoli ma infiniti saliscendi, ti frega alla grande per quanto riguarda la stima dei tempi

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Ma consoliamoci con l'estrema panoramicità di una cresta a 3200m al centro preciso della Val d'Aosta...:music:

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Si continua (una volta tanto) su solido granito

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Anche qui, dire che siamo al cospetto della cima conclusiva può essere fuorviante, la vera cima è dietro e bisogna ancora combattere ::31::

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Si ricercano emozioni :p

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Caratteristico tratto in discesa su placche inclinate

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Se da un lato si può osservare la civiltà con la conca di Aosta, dall'altro si è in una dimensione di estrema solitudine: Vallon d'Arbolle e Lac Gelè

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L'amore per la montagna porta ad abbracciarla :biggrin:

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Verso la fine della ferrata il cavo si fa discontinuo ed emerge la pasta dei penosi ultimi 200m di cresta su sfasciumi

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Finita la ferrata, ci si deve aggirare come fantasmi su sassi semoventi, cercando di agguantare la madonnina con il minor danno possibile

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E finalmente in vetta! :woot:

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Lac des Laures dalla cima

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Dalla cima si scende per la via normale verso il Passo dei Tre Cappuccini (cioè la quantità di colazione che ci vuole per affrontarlo :biggrin:) con tormentato labirinto tra pietroni (presenti alcuni ometti). Dal Passo si perviene al Rif. Arbolle per sentiero segnato (3h dalla cima). Foto non ne ho più perchè siamo arrivati al buio :ka::biggrin:

Stanchi ma soddisfatti arriviamo al rifugio e pernottiamo, il giorno dopo ci aspetta una stupenda traversata alla ricerca dei laghi alpini con i quali la zona è tappezzata.

Relazione a breve! :)
 
Ultima modifica di un moderatore:
Bellloooo!! uffi la Val d'Aosta mi è ancora semisconosciuta ma prima o poi giuro che mi ci faccio un mese intero!!!
Grandi i nostri Gerifalco HT e Bers! vi stimo moltisssssimo :rofl:
Un gran mazzo non c'è che dire :biggrin:
 
Grazie a tutti! :si::si::D




Domenica
: rif. Arbolle - Col Arbolle - Col des Laures - Gimillian (fraz. di Cogne)


Data: 24/08/2014
Tempo di percorrenza: 8 ore pause comprese
Chilometri: 17
Grado di difficoltà: EE
Dislivello in salita: 800m
Dislivello in discesa: 1500m
Quota massima: Col Arbolle 3150m


Descrizione

Sveglia comoda al rifugio Arbolle, nuovo e con bella posizione dominante l'omonimo lago. Dalla finestra ci dà il buongiorno il Grand Combin

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Rimettiamo in breve i piedi sul sentiero, oggi si compie la traversata fino al territorio di Cogne, attraversando una zona alquanto selvaggia comprendente valli solitarie (collegate da passi dalla quota over 3000) e costellata da una miriade di laghi e laghetti.
Qui il Lac d'Arbolle, sullo sfondo il passo e il Pic Garin (una specie di fratello basso dell'Emilius)

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La prima pare del percorso (e tutta la salita) si snoda nel Vallon d'Arbolle, verso l'omonimo passo. A latere troviamo quasi tutto il percorso della ferrata del giorno precedente e, naturalmente, il padrone di casa: l'Emilius

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L'Emilius si riflette nel Lac Gelè, specchio d'acqua dotato di una curiosa spiaggia nevosa

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Altro laghetto senza nome

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Arrivati al Col Arbolle si svalica nello stupendo anfiteatro dei Lac des Laures, zona isolatissima nonostante sia in linea d'aria a pochi km da Aosta: nonostante sia una domenica di fine agosto di tempo scintillante in un'estate brutta meteorologicamente, in giro non incontriamo anima viva :eek:

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Il comodo sentiero (comodo per uno schiacciasassi...:))

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Il Lac d'En Haut salendo al Col des Laures (mamm' mi che nom :lol:)

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Passato anche questo colle ci riposiamo un po' a pane e panorama, stiamo per attraversare la zona dei laghi di Lussert

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Questo fantastico trio di laghi, molto vicini tra loro ma posti a differenti quote, sono sovrastati dalla scura mole del Monte Grauson, del suo ghiacciaio pensile e della sua ciclopica morena. Sullo sfondo, la Tersiva

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Dalla sponda del lago superiore c'è una bella prospettiva della Tersiva con il ghiacciaio del Tessonet

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In vista del lago di Lussert di mezzo. Il sentiero scende su pietraie sulla sinistra, noi scegliamo di buttarci fuori sentiero per canaloni sulla sponda destra dei laghi, decisione felice (a parte qualche scivolone su spinosissimi cardi :-x) perchè consente di affacciarci sui laghi da alcune alte rupi

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Da qui in poi è una dolce e progressiva discesa verso Cogne su verdi pascoli, fino al vasto vallone solcato dal torrente Grauson, con la Tersiva a chiudere l'orizzonte

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Il gruppo di case di Grauson desot, a 2273m, le troviamo incredibilmente ristrutturate e ben tenute, sai che pace lì dentro quando cala la sera...

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Si continua a scendere sempre su ottimo sentiero fino alla frazione di Gimillian dove avevamo lasciato un'auto due giorni prima.
Nulla da segnalare lungo questo tratto a parte l'ottimo lardo e la birra al genepì della Brasserie Grand st. Bernard :si:

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:)
 
Complimenti ragazzi!! :D Bella sfacchinata (emmm, traversata :biggrin:) e bellissime foto!!! Non vedo l'ora di vederle tutte, i posti meritano tanto. La Grivola, poi, è spettacolo puro, me ne sono letteralmente innamorata!!! :wub::wub: E pensare che volevo fare anche io la ferrata dell'Emilius prima di sapere che fosse così lunga... diciamo che per ora mi accontenterò di aver letto la vostra relazione! :rofl:

Bellloooo!! uffi la Val d'Aosta mi è ancora semisconosciuta ma prima o poi giuro che mi ci faccio un mese intero!!!
Grandi i nostri Gerifalco HT e Bers! vi stimo moltisssssimo :rofl:
Un gran mazzo non c'è che dire :biggrin:

Lisettaaaa!!! Anche io penso la stessa identica cosa, la Val d'Aosta mi manca ed è un vero peccato! Bisogna rimediare prestoooo! :-x :si:
 
Grazie della pubblicazione Francesco, ma io, porcaccia la vacca, che contributo posso dare vista la fine ingloriosa della mia macchinetta fotografica?
:cry::cry::cry:
 
Sembrava impossibile, ma le foto del secondo giorno riescono addirittura a superare in bellezza quelle del primo!!! :sbav: Che paesaggi stupendi, il Grand Combin è impressionante! :si: Troppo bella la foto in cui stai su una rupe vicino il lago di Lussert, mi ha un po' ricordato i fiordi norvegesi!! :lol:

Grazie della pubblicazione Francesco, ma io, porcaccia la vacca, che contributo posso dare vista la fine ingloriosa della mia macchinetta fotografica?
:cry::cry::cry:

Aspetta, che fine ha fatto la tua macchinetta fotografica??? Mi ricorda tanto la macchinetta di qualcuno a Canazei.......... :roll:
 
Ottimo resoconto per questa bella cresta dell' Emilius,
cavalcata panoramica che feci in giornata nell'agosto 2009 ...

Quest'anno la Grivola rimarrà innevata in maniera perenne,
uno spettacolo, quando andai alla Rossa della Grivola nel 2010,
le neve era completamente assente tanto che le salite vennero
declassate da F ad EE ... :p

g
 
Bravi ragazzi! Una bella impresa.
Purtroppo, nonostante gli accordi presi con Andrea e Flavio già da tempo, non è stato possibile organizzare nulla, non certo per problemi logistici ma di sistemazione. Credo che sapete già... :azz:
Se poi penso che domenica 24 agosto non ci siamo beccati per una manciata di ore... :cry: quando Flavio mi ha telefonato per prenderci tutti insieme un aperitivo a Cogne, avevo quasi imboccato il GRA!!!
 
Complimenti!! che sfacchinata il giro sull'emilius in giornata!! io l'ho fatta lo scorso anno ma pernottando al bivacco federigo, un po piu di solitudine e meno fatica!! bravi :D ps 'ferrata' esageratamente attrezzata vero
 
Aspetta, che fine ha fatto la tua macchinetta fotografica??? Mi ricorda tanto la macchinetta di qualcuno a Canazei.......... :roll:

Si è sfasciata sulle rocce dell'Emilius... "Vabbè, poco male - ho pensato - aveva 9 anni ed era tempo di comprarne un'altra. Almeno ho scattato ben 80 foto oggi". E poi l'ho persa in un posto imprecisato tra il Rif. Arbolle e Cogne :azz::azz:
Che poi a rimetterci più di tutti in questa faccenda sono stati Andrea e Francesco a cui avevo scattato quasi tutte le 80 foto di cui sopra e che ora si ritrovano (almeno Francesco) quasi senza fotografie di questa salita e anche della Roccia Nera (weekend successivo).
 
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