Feticista

Malgrado 62 anni sono convinto che possedere un oggetto significhi vivere la vita associata con quello stesso oggetto.
Per cui non riesco a scegliere lo zaino adatto per i viaggi che farò, ma desidero quello migliore per i viaggi che vorrei fare nelle mie fantasie.
E così per archi, macchine fotografiche, biciclette, fucili da caccia, canne da pesca, coltelli, scarpe, cani, cavalli, ...
 
Una presentazione spiazzante per un forum intitolato all' avventura, certo qui si parla molto di attrezzature, a volte in filigrana nei post traspare un rapporto con l'oggetto che trascende la sua utilità (basti pensare ai coltelli, le disponibilità di alcuni membri del forum fanno pensare più ad una collezione che non ad una dotazione strumentale) ma si cerca sempre di tenere il punto dichiarando, almeno a parole, che ciò che conta è la funzionalità, l' efficacia, la durevolezza ecc e non l' oggetto in sé.
 
Malgrado 62 anni sono convinto che possedere un oggetto significhi vivere la vita associata con quello stesso oggetto.
Per cui non riesco a scegliere lo zaino adatto per i viaggi che farò, ma desidero quello migliore per i viaggi che vorrei fare nelle mie fantasie.
E così per archi, macchine fotografiche, biciclette, fucili da caccia, canne da pesca, coltelli, scarpe, cani, cavalli, ...

Caro Quiete,
penso che in questo forum ti troverai benissimo, và proprio per la maggiore l'attenzione ai materiali, specifiche tecniche, chiacchierate, dibattiti, ecc... Spesso fini a stessi, per la passione rivolta proprio al "materiale", più che all'attività.

Buon "forum" ;)
 
Quando esco con un attrezzo interamente fatto a mano nel 1908, mi immagino di trovare il mondo, gli animali, le persone, l'atmosfera del primo novecento.
Nella mia presentazione ho voluto essere sincero, detto questo - e me lo dico da solo - sono matto, ma non scemo :) e nella domanda che ho postato stasera (zaino per cammini) ho cercato di essere il più razionale possibile, pur riconoscendo che le mie preferenze nascono dall'inclinazione che ho descritto.
:)
 
c'è oggetto e oggetto. Personalmente certi oggetti mal progettati,mal costruiti e con un design che farebbe schifo a un presidio ospedaliero a casa mia una volta che si "rivelano" in quanto tali vengono trattati nel peggior modo possibile.e poi solitamente eliminati
 
Confesso di non subire il fascino delle attrezzature della pur recente "era" dell' escursionismo pre-tecnologico.

Gli zaini in tela militare con cinghie in cuoio erano belli pesanti rispetto alla capienza, le pedule con la suola 100% vibram (senza strati ammortizzanti!) una tortura per i piedi, il bastone di legno con punta in acciaio utile solo per "poggiarsi" (ma un escursionista deve poi "appoggiarsi"?) e non ti dava il benché minimo slancio in avanti come invece si può avere con i bastoncini prodotti in questo secolo. Non parliamo poi dei materiali impermeabilizzanti: grasso di foca (!!!) sugli scarponi in pelle, cerata per la mantellina, e tanto bel cotone addosso che una volto inzuppato di sudore o pioggia non si asciugava più (se non il giorno dopo) per cui portarsi appresso ricambi era d' obbligo.

Certo diceva l' antico poeta "dolce è il ricordo dei mali passati"... ma solo a raccontarli di sera intorno al fuoco con un bicchierozzo di vino in mano quanto a riviverli... ma anche no, grazie!

Trachtenschuhe-SpiethWensky-H512-Jonah-rustik-A_785x785.jpg



Mi viene il mal di piedi solo a guardarle... belle, sì, ma anche con doppio calzettone (d' obbligo) potevi contare i sassi che avevi sotto la pianta del piede...
 
Confesso di non subire il fascino delle attrezzature della pur recente "era" dell' escursionismo pre-tecnologico.

Gli zaini in tela militare con cinghie in cuoio erano belli pesanti rispetto alla capienza, le pedule con la suola 100% vibram (senza strati ammortizzanti!) una tortura per i piedi, il bastone di legno con punta in acciaio utile solo per "poggiarsi" (ma un escursionista deve poi "appoggiarsi"?) e non ti dava il benché minimo slancio in avanti come invece si può avere con i bastoncini prodotti in questo secolo. Non parliamo poi dei materiali impermeabilizzanti: grasso di foca (!!!) sugli scarponi in pelle, cerata per la mantellina, e tanto bel cotone addosso che una volto inzuppato di sudore o pioggia non si asciugava più (se non il giorno dopo) per cui portarsi appresso ricambi era d' obbligo.

Certo diceva l' antico poeta "dolce è il ricordo dei mali passati"... ma solo a raccontarli di sera intorno al fuoco con un bicchierozzo di vino in mano quanto a riviverli... ma anche no, grazie!

Trachtenschuhe-SpiethWensky-H512-Jonah-rustik-A_785x785.jpg



Mi viene il mal di piedi solo a guardarle... belle, sì, ma anche con doppio calzettone (d' obbligo) potevi contare i sassi che avevi sotto la pianta del piede...
Si, scusa, l'esempio del 1908 era fuorviante, voleva descrivere il mio feticismo che però non è legato per forza al vintage o allo storico.
Diciamo, per farla semplice, che tendo a ricercare attrezzature sovradimensionate rispetto ai miei bisogni reali, più robuste, più longeve, adatte anche ad usi più estremi, che mi consentirebbero avventure più intense ... se le affrontassi. Preferisco uno zaino più flessibile a due più specialistici.
Se dai un occhio al mio post sugli zaini da cammino forse si capisce meglio: per i percorsi che probabilmente farò, un Finisterre 38 andrebbe benissimo e con 100 euro circa sarei a posto per i prossimi 10 anni e, salvo difetti di fabbricazione che possono accadere in ogni marca - non me ne pentirei.
Ma la mia pancia non sente così:
deve essere verde (o colori del bosco), anche se celeste sarebbe meglio perché più visibile
non mi piace il tessuto che mi sembra (sbagliando) leggerino
non amo che ce l'hanno in tantissimi
non mi piacciono al tatto e al suono le clip
Insomma, me la meno, ma il mio feticismo è sempre legato ad aspetti funzionali, il mio coltello, visto che li citi, me lo sono fatto fare in acciaio M390 perché da 13cm, per buoni motivi, in commercio non si trovano.
 
Malgrado 62 anni sono convinto che possedere un oggetto significhi vivere la vita associata con quello stesso oggetto.
Per cui non riesco a scegliere lo zaino adatto per i viaggi che farò, ma desidero quello migliore per i viaggi che vorrei fare nelle mie fantasie.
E così per archi, macchine fotografiche, biciclette, fucili da caccia, canne da pesca, coltelli, scarpe, cani, cavalli, ...
Guarda io da semplice escursionista della domenica saltuario un po' allergico alle 2 orette di scampagnata X fiondarsi in rifugio,ho voluto osare, equipaggiamenti coltelli ..
Equipaggiamenti ti conviene prima provare cosa ti serve poi comprare, ci sono alpinisti o perlomeno escursionisti di livellosu questo forum che fanno tutto o quasi con un equipaggiamento della decathlon, ovvio roba top è meglio ma poi sono anche questioni di disponibilità econo mica e preferenze.
Coltelli se non hai una tua proprieta o un contesto bushcraft organizzato su proprietà privata, ti conviene girare con un opinel o poco più per evitare rogne legali. Quindi si i coltelli in larga parte è questione più di collezionismo che altro imao

Quindi conviene l atteggiamento inverso.
Prima provi poi agogni infine compri come i ragazzini squattrinati


Comunque sognare tramite un oggetto scenari avventure piaceri che non vivi perché rimandi perché non hai tempo perché immaginavi scenari di boschi sconfinati e rigogliosi dove puoi girare giorni e perderti dentro che quasi non esistono più roba da medioevo e diverso che vivere il piacere con quell oggetto cioè non è feticismo
È gola
 
Quiete ---Benvenuto! io non posso esserti d aiuto...io antepongo l avventura alla attrezzatura......anche se sono strettamente collegati

una volta acquistai degli scarponi 'ETERNI' da montagna in un militar shop, arrivato in montagna si scollarono le suole (incollate forse tra la prima e la seconda guerra mondiale:rofl::rofl:... CHE AVVENTURA TORNARE A VALLE:wall::biggrin::biggrin::biggrin:
 
Il desiderio di possedere "il meglio", credo sia normalissimo, ma spesso si confonde cosa sia il meglio per se stessi dal meglio che ti propongono gli altri.
Spesso se si esagera nella scelta del materiale si finisce per comprare qualcosa di ultratecnico che oltre ad essere esagerato (soprattutto come costi) è anche controproducente perchè ideato per avventure che non sono le tue.

Il mio consiglio è: se un oggetto ti piace; piace proprio A TE, allora compralo perchè troverai mille giustificazioni per fartelo andare bene, ma se è solo una scelta dettata dalla scheda tecnica a volte la realtà non soddisferà le aspettative e finirai ad odiarlo per averlo sopravvalutato.

La cosa vale anche se le tue avventure sono solo "pindariche".
 
Non ci vogliamo abbastanza bene...
Se uno si compra scarponi cuciti, bussole o coltelli, è feticista, se un altro compra tappeti persiani (perfettamente sostituibili in termini di funzionalità da quelli dell'Ikea) allora è un avveduto e raffinato cultore.
Collezionare orologi è ok, zaini, no.
E' normale avere suggestioni e rimanere colpiti da alcuni oggetti, se entriamo in un museo delle genti antiche ci fanno vedere dei vasi. Era la cosa più preziosa che avevano (dopo le armi).
Penso alle caffettiere delle nonne. A coltelli da cucina cui è stato riparato il manico più volte e la lama è un terzo di quando era nuovo.
Temo si voglia far passare il concetto, molto sinergico alla digitalizzazione e quindi alla virtualizzazione (incorporeità) dell'esperienza, che il possesso e la realtà fisica (composta anche da "cose") siano superabili.
Chi mi chiede che ci faccio con un coltellino nuovo in genere è appassionato o di scarpe (donne), o di cellulari, o di felpe puzzolenti, che cambiano con un ritmo vorticoso. E mi devo sentire in colpa quando: a) consumo le scarpe fino a quando non si aprono, b) l'ultima volta che ho cambiato cellulare si era gonfiato e aperto, e in negozio a momenti urlavano a tutti di scappare che c'era un cellulare pronto a esplodere.
 
Ultima modifica:
Chi mi chiede che ci faccio con un coltellino nuovo in genere è appassionato o di scarpe (donne), o di cellulari, o di felpe puzzolenti, che cambiano con un ritmo vorticoso.
Anche io ho fatto più o meno il tuo ragionamento, ma al contrario.

Non capivo perchè a mia moglie servissereo tutte quelle borsette. Pensavo: una volta che ne hai una che va bene, basta.
Poi invece, ammalatomi di coltellite, ora la capisco benissimo.
Anche a me basterebbe un solo coltello, invece ne ho diversi che mi piace cambiare a seconda della situazione, come lei con le sue borse... :cool:

E mi devo sentire in colpa quando: a) consumo le scarpe fino a quando non si aprono, b) l'ultima volta che ho cambiato cellulare si era gonfiato e aperto, e in negozio a momenti urlavano a tutti di scappare che c'era un cellulare pronto a esplodere.
Uguale, porto la roba (indumenti e scarpe) fino alla fine, con grande disappunto di mia moglie che mi dice che non si può andare in giro così...
 
Uguale, porto la roba (indumenti e scarpe) fino alla fine, con grande disappunto di mia moglie che mi dice che non si può andare in giro così...
anch'io porto le cose all'esaurimento..quando le scarpe si aprono le incollo con il poliuretano grigio, e le dichiaro andate solo alla fine della seconda riparazione, non parliamo di magliette, felpe e jeans.....nei bidoni gialli della Caritas ci finisce proprio poca roba...e solo perhè non mi va più bene...
(e non ho nemmeno il problema con la moglie, che esaurisce anche lei la roba...porta dei golf che erano del mio babbo, morto nel 1995...)
 
Non ci vogliamo abbastanza bene...
Se uno si compra scarponi cuciti, bussole o coltelli, è feticista, se un altro compra tappeti persiani (perfettamente sostituibili in termini di funzionalità da quelli dell'Ikea) allora è un avveduto e raffinato cultore.
Collezionare orologi è ok, zaini, no.
E' normale avere suggestioni e rimanere colpiti da alcuni oggetti, se entriamo in un museo delle genti antiche ci fanno vedere dei vasi. Era la cosa più preziosa che avevano (dopo le armi).
Penso alle caffettiere delle nonne. A coltelli da cucina cui è stato riparato il manico più volte e la lama è un terzo di quando era nuovo.
Temo si voglia far passare il concetto, molto sinergico alla digitalizzazione e quindi alla virtualizzazione (incorporeità) dell'esperienza, che il possesso e la realtà fisica (composta anche da "cose") siano superabili.
Chi mi chiede che ci faccio con un coltellino nuovo in genere è appassionato o di scarpe (donne), o di cellulari, o di felpe puzzolenti, che cambiano con un ritmo vorticoso. E mi devo sentire in colpa quando: a) consumo le scarpe fino a quando non si aprono, b) l'ultima volta che ho cambiato cellulare si era gonfiato e aperto, e in negozio a momenti urlavano a tutti di scappare che c'era un cellulare pronto a esplodere.

Siamo da collezionisti a raffinati cultori. A differenza di altri settori spesso conosciamo nei minimi dettagli quello che compriamo perché è fatto così. All altro polo ci sta l apparenza pura. Spesso chi ha un orologio da 5000 euro non ha alba di come funzioni, lo usa per l ora al massimo. Funzione che risolvi uguale con 10 euro al decathlon. Se proprio non vuoi essere miserabile e ti serve qualcosa in più butti 50 euro per lo stesso orologio che indossava l' uomo più potente del mondo .
Come giustifichi gli altri 4950? :)

Detto questo quando sali le prime volte e sei fuori forma, con 200 - 400 euro di roba intorno, venendo stracciato da gente (in forma) di 20 anni con scarponi qualunque (anche con scarpe da ginnastica ma quelli sono incoscienti ..) e roba mimetica del deca, ti rendi conto subito di cosa serve veramente (e fai anche una figura di merda)
 
(anche con scarpe da ginnastica ma quelli sono incoscienti
per salire al quintino sella in una bella giornata di luglio con le nike alte non mi sembra di aver fatto nessuna incoscienza. Anzi ero molto più comodo di certe corazzature che erano quasi da everest.

E ricordo che giro con una moto che non ha aiuti alla guida,il freno dietro a tamburo e davanti un solo pistoncino.

Anzi,rispetto a certa robbaccia militare semi-punitiva le nike alte erano fin prestazionali.

Poi però ho comprato le lowa ranger....e allora via da davanti che passo io
 
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