Field watch ("veri", no lusso)

Il post numero 42 è stato selezionato come miglior risposta dall'autore della discussione.

Sto pensando di acquistarne uno, mi è venuto quindi in mente di chiedere se qualcuno già lo usa. Per mettere a fuoco di che oggetto si tratta riassumo quanto segue.

Il termine field watch (lett. orologio da campo) è riferito a modelli di orologio pratici ed essenziali, che non fanno altro se non segnare il tempo, che si collegano idealmente a quelli in uso presso alcuni eserciti durante la seconda guerra mondiale.

Le caratteristiche peculiari che lo rendono tuttora un accessorio credibile, forse più di certe diavolerie digitali alla moda, riguardano principalmente le piccole dimensioni, la facilità di lettura, la leggerezza, il cinturino morbido ed adatto alle abbondanti sudate.

Purtroppo (o per fortuna?)l' industria del lusso si è appropriata del mito, lanciando una riedizione dei field watch come orologi "da esibizione"; un tipico esempio è l' Hamilton Khaki Field, ed occorre ammettere che parecchi modelli cost-effective si ispirano a questa versione moderna, "reinventata" dagli stilisti, piuttosto che agli originali.

Le caratteristiche che ritengo salienti:

- rigorosamente analogico, di impostazione classica
- piccolo, direi sui 36-38mm di diametro
- sottile, al di sotto di 10mm
- leggero
- "solo tempo", ma non c'é motivo di escludere le versioni con datario
- quadrante : numeri arabi ben visibili, colori che facilitano la lettura (lancette e numeri scuri su fondo chiaro o viceversa)
- cassa: se metallica, meglio satinata (maschera meglio i graffi), ma anche nera o in colori "militari"
- materiale della cassa: per lo più acciaio inox,
- vetro: minerale (meglio zaffiro, compatibilmente con il prezzo)
- impermeabile: basta che lo sia veramente, che non si formi condensa all' interno la prima volta che prende un po' d' acqua
- cinturino: in tessuto, per lo più di nylon "stile NATO", senza escludere altri materiali che soggettivamente si ritengano confortevoli come il silicone; chiusura tradizionale a fibbia; colori: nero, kaki, verde "militare"
- movimento: per motivi di costo e credo anche di robustezza è quasi sempre al quarzo, la ricarica solare più essere considerata un valore aggiunto, sempre belli i meccanici ma per averne uno leggero, robusto ed affidabile si comincia a salire parecchio di prezzo

PREZZO: ovviamente non c'é una regola, essendoci tuttavia un reale il rischio di danneggiamento nelle attività all' aria aperta (soprattutto rigature) credo che l' essenzialità del prodotto si debba rispecchiare anche nel prezzo, ben vengano quindi le soluzioni low cost (sotto i 100 euro) e possibilmente sarebbe meglio limitarsi ai 200 o poco più.

Modelli low cost adocchiati:

Lorus propone (almeno) due modelli, uno in titanio (a sinistra, su A. intorno a 90€) ed uno con il quadrante luminescente (su A. intorno a 60€):

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Andiamo in Cina dove Militado fa un ML05 che, per una sessantina di euro (su aliexpress), dà movimento giapponese e vetro in zaffiro con cassa in acciaio satinato:

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Tra i meccanici alla portata dei più ho visto la versione Sport del Seiko 5 con cinturino NATO:


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Dimensioni e spessore dipendono dalla singola versione, ce ne sono di diametro contenuto (sotto i 40mm) ma lo spessore è di 12mm e oltre; si possono trovare su siti esteri versioni sotto i 200 euro (credo concorrenziali con l'acquisto in Italia anche aggiungendo Iva 22%, doganali e spedizione)
 
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Purtroppo (o per fortuna?)l' industria del lusso si è appropriata del mito, lanciando una riedizione dei field watch come orologi "da esibizione"; un tipico esempio è l' Hamilton Khaki Field, ed occorre ammettere che parecchi modelli cost-effective si ispirano a questa versione moderna, "reinventata" dagli stilisti, piuttosto che agli originali.
hamilton con i loro Khaki hanno fatto forniture per le truppe usa già della prima guerra mondiale. Quindi non si trattava, almeno all'epoca, di orologi da esibizione, ma di field watch "collaudati".

Poi che adesso i prezzi siano diversi, hamilton e altre si siano posizionate come brand "di lusso", posso essere in parte d'accordo.

Venendo al discorso field watch 2024:

Lorus propone (almeno) due modelli, uno in titanio (a sinistra, su A. intorno a 90€) ed uno con il quadrante luminescente (su A. intorno a 60€):
Lorus è una sottomarca di citizen, citizen fa molti modelli anche con la ricarica solare che si rifanno ai field watch, quasi tutti in titanio, purtroppo sono tutti 42 mm di cassa.
es https://www.citizen.it/collezione/26-super-titanium/244-uomo-8560/bm8560/bm8560-11x

Andiamo in Cina dove Militado fa un ML05 che, per una sessantina di euro (su aliexpress), dà movimento giapponese e vetro in zaffiro con cassa in acciaio satinato:

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Sicuramente tra questo (che mi ricorda tanto un maratak) e il seiko, prenderei questo (o uno delle tante varianti di aliexpress). A seiko ho dato tanti soldi e tornando indietro eviterei.

ma un orient bambino 38mm?
 
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Intervengo senza poter dare purtroppo nessun consiglio :( ma per evidenziare una cosa a mio parere importante per un orologio da campo.
Uno strumento di misura deve avere indici e scale graduate immediatamente leggibili e che si toccano e interferiscano così che si possa interpolare (spero si dica così) la misura o indicazione.
Provo a spiegarmi meglio, su un calibro millimetrato se io vedo la linea di misurazione che casca tra due lineette posso ragionevolmente dedurre che la misura è di mezzo millimetro (per quanto non segnato graficamente) e se ho la vista buona spingermi oltre.
Nella maggior parte degli orologi moderni, spesso specialmente i più costosi e con pretese di sportività, le lancette non arrivano a toccare la scala graduata (vedi ad esempio l'ultima immagine proposta) ma addirittura si fermano a millimetri di distanza impedendo una lettura veloce e soprattutto precisa.
Insomma pare che quadrante e lancette siano disegnati e assemblati con tutti altri criteri che comunque non sono l'indicazione del tempo ma solo ostentarli al polso.
Comunque seguo la discussione magari esce fuori qualche buona proposta.
 
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Io ti sconsiglierei di prendere cinesate a basso prezzo, perchè non valgono nulla, non soddisfano e soprattutto sono impossibili da rivendere. Il mio consiglio è di alzare il budget intorno alle 400 euro, risparmiando e di prendere un Laco tedesco nuovo, le versioni base partono dai 340 euro, cinturino cuoio, le versioni con bracciale acciaio a 390, ci sono sia da 39 che da 42 mm, poi sono personalizzabili e i prezzi salgono.

https://www.laco.de/it/en/orologi/orologi-da-pilota-di-base/augsburg-mb-39
https://www.laco.de/it/en/orologi/o...-pilota-augsburg-39mm-automatic-leather-strap
https://www.laco.de/it/en/orologi/o...da-pilota-aachen-39mm-automatic-leather-strap

Altrimenti se vuoi qualcosa di moderno io andrei sui citizen o giapponesi (seiko ecc.) a carica solare, con batteria ricaricabile, una buona tecnologia se l'orologio si usa sempre, perchè vuole sempre la luce del sole, soprattutto per il rapporto qualità-prezzo in particolare di Citizen. Con 300-400 euro trovi tantissimi modelli e opzioni sul nuovo.

Altra possibilità sono i classici Hamilton Kakhi field, orologi eccezionali, da cercare con calma nell'usato con un budget da 400 euro, ci sono tante possibilità tra siti di rivendita, ebay, vinted, facebook, senza fretta si trova tanto, anche perchè è un classico intramontabile, disponibile in mille versioni e colori (35 mm i vintage 38-40-42 mm i moderni), che hanno tanti appassionati e che ha sempre tanto mercato. ci sono anche le versioni più particolari moderne, da aviatore, explorer e murphy, uno dei più belli. Il classico sarebbe più piccolo, numeri arabi, nero con cinturino nato verde. Questa sarebbe la mia scelta.
 
... Lorus ...
(In effetti Lorus è di Seiko, Vagary di Citizen, come pure Q&Q)

Bello l' Orient bambino come alternativa al Seiko 5, si tratterebbe di scovare un modello un po' più "sportivo", a cui non si debba cambiare il cinturino e magari qualcun altra delle caratteristiche salienti (numeri arabi, cassa satinata ecc).

Citizen Eco Drive con cassa in titanio: ne ho già uno che considero il modello di punta tra quelli che ho, il che non lo trasforma in un orologio elegante ma certo vorrei una cosa un po' più "sacrificabile".

Al momento in escursione mi arrangio con un Auriol (by Lidl, per capirci) a cui ho messo un cinturino NATO e che a parte le dimensioni (42mm x 12 di spessore, cassa satinata nera e fondello in acciaio), mi piacerebbe qualcosa di appena un po' più decente, ecco.
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...i classici Hamilton Kakhi field ...
Per i miei standard H. rientra nella categoria "lusso", come accennato in un post precedente il mio orologio migliore al momento è un Citizen che costerà sui 300 euro.

In linea di principio concordo sul concetto di "cinesata", ma occorre accettare l' idea che un orologio sotto i 100 euro è un oggetto di consumo insomma non ci si aspetta che duri più di un qualsiasi capo di abbigliamento, tutto quello che gli si chiede è di reggere fino a quando non ci si stanca di indossarlo, cosa che potrebbe avvenire in pochi anni.
 
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Lasciamo dire la mia perchè forse non abbiamo lo stesso concetto di orologio

- rigorosamente analogico, di impostazione classica
Questo lo ritengo un pregiudizio visto che con le lancette hai il grosso handicat che a parte qualcuno che lo indica con sole e luna non potrai avere mai la visualizzazione 24h. Idem per la retroilluminazione. Sono veramente pochi "i lancettati" con l'illuminazione. Resta l'alternativa,non bellissima peraltro delle lancette al radio ( o suoi eventuali sostituti)

- piccolo, direi sui 36-38mm di diametro
Di per se lo standard è un pelo più grande siamo sui 40/45 . se non ricordo male pure l'hamilton era fatto in due misure.

- sottile, al di sotto di 10mm
Su questo siamo più o meno tutti concordi anche perchè spesso sono delle appendici in plastica che mangiano qualche millimetro.
Diciamo quindi che evitiamo tutti quegli orologi "ferrosi" fatti principalmente tra le guerre mondiali e le missioni shuttle... l'elettronica può essere molto leggera.
- "solo tempo", ma non c'é motivo di escludere le versioni con datario
seiko era riuscita MECCANICAMENTE a fare datario e giorno della settimana. E non sembra andasse male
- quadrante : numeri arabi ben visibili, colori che facilitano la lettura (lancette e numeri scuri su fondo chiaro o viceversa)
Sull'evitare i numeri romani siamo tutti concordi e non solo perchè lo avevano detto la renata e yo yocaris
- cassa: se metallica, meglio satinata (maschera meglio i graffi), ma anche nera o in colori "militari"
normalmente si evita di farli cromati a lucido per motivi di riflessione. In certi ambienti ci sono i cecchini che non aspettano altro
- materiale della cassa: per lo più acciaio inox,
Si,oppure certe resine plastiche che sono veramente dure. mi aveva stupito quando in una ditta ho visto assemblare l'arrotolatore delle V70 e V50 volvo....il perno centrale è di ....plastica ma di un materiale che si chiama delrin che è più robusto del ferro!
- vetro: minerale (meglio zaffiro, compatibilmente con il prezzo)
In effetti pur avendo avuto di testare il makrolon (ci fanno le visiere degli astronauti) o il lexan (ci fanno i ripari per le macchine utensili) o altre plastiche "toste" come il bayblend (i fari della succitata volvo) il vetro ha quella marcia in più per la resistenza ai graffi.
- impermeabile: basta che lo sia veramente, che non si formi condensa all' interno la prima volta che prende un po' d' acqua
Questa è una pecca seria ,personalmente controllo che un orologio abbia uno stampino dietro ossia WR100 ne garantisce l'impermeabilità più totale
- cinturino: in tessuto, per lo più di nylon "stile NATO", senza escludere altri materiali che soggettivamente si ritengano confortevoli come il silicone;
L'importante è evitare due tipi di cinghietti:
Quelli in cuoio o similari perchè col sudore PUZZANO di un odore che una via di mezzo tra le mutande sporche e gli interni dell'auto di un accanito fumatore.
Quelli troppo in rilivo che distruggono i polsini delle felpe abradendoli come se fosse carta vetrata.
chiusura tradizionale a fibbia; colori: nero, kaki, verde "militare"
l'importante è evitare i finti cinghietti in un pezzo solo che sono elastici (solitamente sono in metallo) o quelle chiusure tristissime in tre pezzi che una volta agganciati sono a misura. Non sanno manco come si scrive la parola comodità,lasciano segni sul polso
- movimento: per motivi di costo e credo anche di robustezza è quasi sempre al quarzo, la ricarica solare più essere considerata un valore aggiunto, sempre belli i meccanici ma per averne uno leggero, robusto ed affidabile si comincia a salire parecchio di prezzo
Il grosso problema dei meccanici è il rischio di guasto e rottura in caso di impatto su una qualche direzione non prevista dal progettista.
Se deve essere corazzato pesa!
Ricordo che il lanco degli anni 50 (che era dannatamente preciso) se prendeva una botta frontale sul piatto del vetro tranciava il perno del bilancere (quella ruotina che gira nei due sensi)
https://it.wikipedia.org/wiki/Lanco_(azienda)
 
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Mi piacciono questi due modelli, non so se premo il griletto. ...
Il diametro è 44mm, magari per un fisico massiccio va bene, in generale sembra più un accessorio (passami il termine) modaiolo che potrebbe dare impiccio in situazioni "operative" per non parlare della compatibilità con le maniche di pile e quant' altro.

p.s. Non so se San Martin (è questo il marchio?) si possa considerare "di marca" di sicuro a quei prezzi trovi qualcosa anche con i marchi che vanno per la maggiore.
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...non abbiamo lo stesso concetto di orologio ...
Chiarisco che, come molti oggi, di orologi ne ho una decina (tutti economici comunque), e che non rispondono tutti allo stesso "concetto"; questo si andrà ad aggiungere agli altri, che per lo più sono inadatti ad essere portati in escursione.

Quindi sì, la scelta di un field watch, cioè un "analogico" piccolo ed essenziale, è particolare, racchiude in sé una sensibilità o fascino del vintage.

Vero il limite della mancanza di luce interna, certo dicono che lo schermo lumibrite del Lorus dopo l' esposizione alla luce rimane visibile tutta la notte, ma più che altro fido sul fatto che non prevedo attività escursionistiche notturne e, prevedendole, un paio almeno di orologi digitali da portare in alternativa li ho, compreso un vecchio Casio pro-trek (con bussola, altimetro ecc).

Dimensioni: a parte il rifiuto della svolta modaiola degli orologioni (che pure subisco) 38mm è la misura "giusta" per il mio polso, punto. Poi magari per andare a passeggiare sul Corso posso indossare un 44mm se mi va di farlo, ma in montagna mi è abbastanza d' impiccio.

Day-date negli orologi meccanici: si trova abbastanza comunemente, preferisco non averla sempre per una scelta di stile minimalista, essenziale, aggiungo che per abitudine "spengo" gli orologi analogici prima di riporli nel cassetto e quando li riprendo magari dopo una settimana non mi va di stare ad aggiustare il giorno, con il risultato paradossale che spesso vado in giro con un orologio che segna il giorno sbagliato.
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...mi piacerebbe avere la funzione bussola e termometro al polso, ...
Dubito che una misura corretta della temperatura si possa fare tramite un oggetto indossato oltretutto esposto al sole d' estate e nascosto sotto la manica d' inverno.

Bussola: eventuali preferenze sono personali, comunque anni fa (dal 2013 uso il GPS e la bussola è nello zaino solo per le emergenze) pur avendo la bussola nell' orologio (Casio pro-trek, che ora ho accantonato) preferivo nettamente quella ad ago più "pronta", con quadrante più ampio con tutte le sue brave tacche ecc ecc
 
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Ciao, approfitto di questo 3D per chiedere se qualcuno ha provato il sistema "Tide-Temp-Compass" proprietario della Timex, ed eventualmente avere un riscontro sulla sua efficienza.
Ho una mezza intenzione di prenderne uno della collezione North Expedition perché mi piacerebbe avere la funzione bussola e termometro al polso, ma non conosco il sistema.
Grazie Nicola.
https://timex.eu/products/expeditio...mm-eco-friendly-leather-strap-watch-tw2v21800
ho guardato il sito, e non ho capito niente,
proverei a guardare il sito in inglese, temo una carente e fuorviante traduzione
 
Il diametro è 44mm, magari per un fisico massiccio va bene, in generale sembra più un accessorio (passami il termine) modaiolo che potrebbe dare impiccio in situazioni "operative" per non parlare della compatibilità con le maniche di pile e quant' altro.

p.s. Non so se San Martin (è questo il marchio?) si possa considerare "di marca" di sicuro a quei prezzi trovi qualcosa anche con i marchi che vanno per la maggiore.
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Chiarisco che, come molti oggi, di orologi ne ho una decina (tutti economici comunque), e che non rispondono tutti allo stesso "concetto"; questo si andrà ad aggiungere agli altri, che per lo più sono inadatti ad essere portati in escursione.

Quindi sì, la scelta di un field watch, cioè un "analogico" piccolo ed essenziale, è particolare, racchiude in sé una sensibilità o fascino del vintage.

Vero il limite della mancanza di luce interna, certo dicono che lo schermo lumibrite del Lorus dopo l' esposizione alla luce rimane visibile tutta la notte, ma più che altro fido sul fatto che non prevedo attività escursionistiche notturne e, prevedendole, un paio almeno di orologi digitali da portare in alternativa li ho, compreso un vecchio Casio pro-trek (con bussola, altimetro ecc).

Dimensioni: a parte il rifiuto della svolta modaiola degli orologioni (che pure subisco) 38mm è la misura "giusta" per il mio polso, punto. Poi magari per andare a passeggiare sul Corso posso indossare un 44mm se mi va di farlo, ma in montagna mi è abbastanza d' impiccio.

Day-date negli orologi meccanici: si trova abbastanza comunemente, preferisco non averla sempre per una scelta di stile minimalista, essenziale, aggiungo che per abitudine "spengo" gli orologi analogici prima di riporli nel cassetto e quando li riprendo magari dopo una settimana non mi va di stare ad aggiustare il giorno, con il risultato paradossale che spesso vado in giro con un orologio che segna il giorno sbagliato.
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Dubito che una misura corretta della temperatura si possa fare tramite un oggetto indossato oltretutto esposto al sole d' estate e nascosto sotto la manica d' inverno.

Bussola: eventuali preferenze sono personali, comunque anni fa (dal 2013 uso il GPS e la bussola è nello zaino solo per le emergenze) pur avendo la bussola nell' orologio (Casio pro-trek, che ora ho accantonato) preferivo nettamente quella ad ago più "pronta", con quadrante più ampio con tutte le sue brave tacche ecc ecc
Era un vezzo... Ho smesso di usare il Garmin Trek (2005)quando tu hai comprato il primo, non perché fossi un genio, ma perché difficilmente mi allontano da posti che per anni ho girovagato con il Garmin...
Mi è servito per ritrovare fungaie in posti sconosciuti e per non perdermi
Come detto sono vezzi, di bussole(che tra l'altro so usare POCO) ne ho anche nei calzini, ho la fissa di fermarmi e guardarmi intorno spesso, con l'obbiettivo di poter tornare alla macchina nel minor tempo possibile. ;)
La domanda è stata fatta perché, come te, ho alcune perplessità sulla precisione del sistema "Tide-Temp-Compass"….. :si:
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Questo c'è l'ho dal '90...
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Questa è tutta paccottiglia, la trovate uguale sull'uovo di pasqua il prossimo anno. Non vale nulla. Capisco che ognuno ha le sue esigenze e il suo budget e che i prezzi si sono alzati su tutti i marchi, ma quelli postati sono tutti omage (copie che omaggiano) scadenti, dell'hamilton Khaki field a carica manuale, classico che era in dotazione all'esercito americano dai tempi della prima guerra mondiale. Durante la seconda guerra mondiale il modello era sui 33 mm se ricordo bene (anche se hamilton non era l'unico fornitore ufficiale), poi negli anni 60-70, la guerra del vietnam diventa sui 35 mm di diametro, il modello successivo H3, tutti con cinturino nato in cordura verde ecc. ecc. La versione oggi in commercio più fedele all'originale, ha vetro zaffiro, è sempre a carica manuale, stesso cinturino, c'è anche con bracciale, 38 mm, molto sottile, costa sui 625 euro a listino (poi c'è lo sconto), si trova usato intorno alle 450. Se lo compri usato e non ti piace, lo rivendi subito alla stessa cifra praticamente, basta che non perdi il corredo. Il cinese se non ti piace, lo butti nell'indifferenziato, tanto vale.

https://www.piccagioielli.it/it/oro...fiN4W__escG38dhGHl3AmrQKtdqMoORoaApthEALw_wcB

Tutto è tranne che un orologio di lusso, per cui non sono d'accordo con la tua valutazione, è un field watch militare classico, che mandavano in guerra, è tra i più economici del made in Svizzera, monta un calibro molto affidabile, anche se base. Ci sono modelli perfettamente funzionanti e in ottime condizioni, assegnati all'esercito americano, degli anni 70-80 (all'epoca delle guerre mondiali e del Vietnam era tutto americano, ora fa parte del gruppo swatch svizzero ed è fatto in Svizzera, anche per questo i costi e la qualità sono saliti). Poi magari mi dirai che mai nella vita vorrai spenderci quei soldi e che cerchi cose meno impegnative, da provare, maltrattare ecc. e posso capirlo, ma devi essere consapevole di quello che compri e di qual'è l'originale. Per prendere le schifezze cinesi è più onesto un giapponese economico con una sua identità.
 
Credo che quando si mettono termini per descrivere un tipo di orologeria progettata negli anni 20 come "Field watch" cioè, orologio da usare sul campo..dappertutto....più aggiungiamo no di lusso, soprattutto se il vero valore viene rispecchiato nella qualità ci ritroviamo con un limone sul polso.
La stessa termologia oggi è tutta un'altra frontiera espressiva sul vocabolario inglese

Per prendere le schifezze cinesi è più onesto un giapponese economico con una sua identità.

Guarda che I giapponesi tra anni 60 fino alla metà degli anni 70 copiavano tutto è lo copiavano male com materiali scadenti (odiati da tutti in quel periodo). Poì hanno capito che per fare soldi devono fare delle cose di qualità quindi, continuavano a copiare mà hanno cominciato cambiare strategia pur sempre copiando mà perfezionando quello che copiavano....con il risultato di un prodotto migliore dell'originale.
I Cinresi, fanno la stessa cosa da tanti anni.
Se i Cinesi farebbero solo immondizia no sarebbe il paese più esportatore al mondo...Per costruire la credibilità e reputazione ci vuole solo tempo, I Giapponesi lo sanno meglio degli Cinesi visto che ci sono pasati prima.
 
Credo che quando si mettono termini per descrivere un tipo di orologeria progettata negli anni 20 come "Field watch" cioè, orologio da usare sul campo..dappertutto....più aggiungiamo no di lusso, soprattutto se il vero valore viene rispecchiato nella qualità ci ritroviamo con un limone sul polso.
La stessa termologia oggi è tutta un'altra frontiera espressiva sul vocabolario inglese



Guarda che I giapponesi tra anni 60 fino alla metà degli anni 70 copiavano tutto è lo copiavano male com materiali scadenti (odiati da tutti in quel periodo). Poì hanno capito che per fare soldi devono fare delle cose di qualità quindi, continuavano a copiare mà hanno cominciato cambiare strategia pur sempre copiando mà perfezionando quello che copiavano....con il risultato di un prodotto migliore dell'originale.
I Cinresi, fanno la stessa cosa da tanti anni.
Se i Cinesi farebbero solo immondizia no sarebbe il paese più esportatore al mondo...Per costruire la credibilità e reputazione ci vuole solo tempo, I Giapponesi lo sanno meglio degli Cinesi visto che ci sono pasati prima.

Non sono d'accordo su niente. Avere un field watch classico ed essenziale che richiama la linea dei modelli di inizio 900, come richiesto espressamente nel primo post e avere un orologio da campo indistruttibile moderno, con mille funzioni sono due cose diverse. Nel secondo caso il casio G-shock copre tutte le necessità.

I cinesi al momento, oggi, magari domani avrai ragione tu, ma oggi sono spazzatura. Al massimo fanno componenti per terzi, per piccoli marchi indipendenti, vantaggiosi per prezzo, ma ancora non all'altezza della produzione svizzera o giapponese. E spesso queste componenti vengono rifinite altrove. Poi ci sono alcuni paesi south korea, taiwan ecc.. che assemblano anche, orologi economici di marchi noti, sempre per logiche di mercato, ma questa è un'altra cosa.

I giapponesi tecnologicamente, sono sempre stati molto avanti, soprattutto sugli orologi al quarzo e la loro concorrenza ha fatto fallire molti marchi svizzeri, hanno inventato prodotti come gli orologi a carica solare con la batteria ricaricabile più recentemente. Ma nel 1969 Seiko ha messo in commercio il primo orologio al quarzo della storia, non mi risulta che abbia copiato qualcuno. Sempre nel 69 Seiko quasi contemporaneamente alla svizzera Zenith ha inventato il primo calibro cronografico automatico, ha inventato successivamente il movimento kinetic. La qualità di alcuni calibri degli anni 70 è ancora notevole oggi, penso ai quarzo crono con le tre bobine e i rubini sempre di Seiko. Direi che fa parte della storia dell'orologeria e anche meritatamente. Poi certamente su una larga produzione e vari marchi, l'orologeria giapponese avrà anche copiato qualcosa e fatto anche prodotti di bassa qualità, come è normale che sia. Non è che neanche gli svizzeri siano infallibili. Tudor e Rolex si copiano da soli da decenni. Tutti i marchi hanno fatto errori.
 
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