filosofia della fotografia

quindi qui si parla di ....tecnica fotografica?
bene,...inizio a chiedervi, per chi come me, è passato dalla analogica (bei tempi) poi al digit compatto prima poi più professionale;
insomma, devo essere sincero, ribadisco che mi venivano meglio le inquadrature con la analogica che non con il digit e penso di spiegarmi il motivo considerando che prima DOVEVI fare una bella foto a priori, pena buttare tutto dopo lo sviluppo, mentre ora, con la facilità del digit, si fanno foto a iosa senza pensarci molto, senza spingersi alle nozioni tecniche di fotografia perchè tanto, in camera chiara poi,....i difetti si limitano o si risolvono e al massimo, salvi il tutto su un file e lo metti lì perchè tanto non ti costa molto (ovviamente non è vero che non costa, una digit come la mia costa, un pc costa, un programma costa, il tempo a lavorarci su, costa).
Insomma, devo ancora abituarmi a guardare una scena come se fosse...l'ultima cosa che vedo, quindi scatto.
 
quello che dici è vero, ma non dobbiamo dimenticarci che le pellicole avevano una latitudine di posa superiore, il che significa che si cannavano meno foto.
riguardo alle inquadrature, non esisteva il fattore moltiplicativo dovuto al sensore, ed un 28mm era un 28mm.
infine, se posso esprimere il mio punto di vista, è vero che con il digitale si scatta a iosa fregandosene se il risultato finele è da cestinare o da riprendere in post, ma è innegabile che è una peculiarità del digitale e mi sembra inutile demonizzare questa possibilità. tra l'altro vi assicuro che anche i migliori usano photoshop, e che comunque anche allora si lavorava in camera oscura... ah se si lavorava...
 
Il passaggio dall'analogica alla digitale mi sembrava molto meno recente, invece ero già all'università ora che ci penso! Però la mia passione per la fotografia intesa non solo come "immortalare bei momenti" ma anche come espressione e comunicazione, è nata proprio grazie al digitale. Il fatto di poter fare molti scatti, molte prove... se da una parte è un limite, dall'altra è molto immediato e alla portata di tutti quelli che vogliono cimentarsi con questa attività.
La fotografia tira fuori il lato migliore di noi!
 
Oh vedo con piacere che il gruppo è partito, bene! Io credo che il digitale abbia ampliato molto i confini della fotografia, permettendo di sperimentare nuove tecniche.
L'unica cosa un po' fastidiosa è che al giorno d'oggi la concorrenza è aumentata, anche se quelli che emergono sono pochi.
 
Bè,...non concordo con il discorso della "cocorrenza",....a parte il "campanilismo" legato al "chi ce l'ha più grosso" (zoom) o chi c'ha la nikon o la canon o la leica o chissenefrega,....per me fare una bella foto è ricordare a me stesso e a chi ne ha voglia, un istante comunque irripetibile.
La concorrenza la vedrei solamente se dovessi camparci, allora sarebbe ben diverso ma in quel caso,...non fotograferei per ricordare, bensì per sopravvivere e la foto perderebbe tutta la sua poesia.

Cmq,...mia opinabilissima opinione.;)

Per Spiro....a si che si lavorava in Camera Oscura, con la lampadina rossa e le vaschette dell'acido, ma lo faceva chi aveva veramente voglia di farlo, chi aveva una grande manualità e anche delle nozioni tecniche di un certo rilievo....oggi con fotosciopp, bastano pochi clic per fare cose che prima ti sognavi,...ancora ricordo quando provai a fare ritocco fotografico,...cavolo, altro che click,...si andava di aerografo!!!:wall:

Cmq,...in fondo il digit mi piace, ma non so perchè,...non nutro lo stesso amore tra un file e una diapo.:roll:
 
Già al tempo della pellicola le reflex erano al collo di parecchia gente, dai professionisti (pochi) agli appassionati (parecchi), ai fotografi della domenica (tanti)... il digitale oggi ha sdoganato ancor di più la reflex, che ora vanta un numero sempre maggiore di appassionati in quanto di più facile approccio rispetto alla pellicola. Personalmente, amo la fotografia e le reflex, che siano analogiche o digitali... entrambi i sistemi hanno i loro pregi e le loro peculiarità, fare confronti credo porti a poco... che con la digitale si facciano foto a casaccio, tanto c'è photoshop, è vero, però c'è il gusto di sperimentare e fare prove... trovo fantastico poter visionare le prove fatte e scartare immediatamente le prove venute male. Didatticamente, il digitale aiuta a migliorare velocemente.
Ovvio che, chi è più esperto, porterà a casa meno foto e migliori rispetto ad un neofita... però l'importante è divertirsi, no?:D
 
posto quì per non aprire altri 3D.
Siccome si parla di "filosofia" della fotografia, ho ceduto al vecchio fascino romantico di riprendere in mano una "vera" reflex, di quelle in metallo, di quelle che devi inserire bene il rullino e poi tirare la leva del caricatore per armare il marchingegno.
Devo dire di avere le p...e piene di tutte ste attrezzature elettroniche, già il gps non lo uso gran che e ne ho cinque, di camere ormai c'ho tre digitali ma, ogni volta che guardo le mie due vecchie reflex dentro la panca, mi viene un tuffo al cuore.
Adesso mi sono preso una OM4Ti, un gioiello di altri tempi nel vero senso. Non solo perchè era e rimane una eccezionale macchna fotografica, anche perchè costava all'epoca 4,5 milioncini di lirette (per chi se le ricorda).
Mo mi deve arrivare e devo cercare una pellicola che sia ancora performante, preferibilmente per b/n.
Quando l'avrò tra le mani vi farò vedere qualche cosa di questo diamante d'altri tempi.
 

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Quando sto via perecchio tempo mi porto appresso una vecchia Minox, indistruttibile e superaffidabile, oltre che veramente piccola. Se invece il mio tour prevede di scattare delle belle immagini mi prendo la Rollei 2,8, niente pile, un carrarmato, e con una qualità che non si immagina neppure.
 
intanto che attendo che arrivi e che, dopo aver trovata una buona pellicola, vi dico che la reflex in questione, è un concentrato di tecnologia del tempo passato e con soluzioni che farebbero gola anche a moderne digitali reflex.
Il corpo tropicalizzato è molto robuto ed in titanio (Ti), è utilizzabile in maniera automatica, semi e completamente manuale, ha un otturatore a tendina in stoffa che arriva a due millesimi nello scatto, (pezzo forte) ha un sistema di lettura delle luci con otto posizioni memorizzabili (multispot), in pratica, guardi un inquadratura, memorizzi (fino ad 8 memorizzazioni) vari punti luce che ti interessano per l'immagine finale puntando il centro dell'ottica e pigiando il pulsante dedicato, la camera farà da sola la media delle luci memorizzate, componi la foto e scatti, tutti gli oggetti che sono stati memorizzati (quindi letti dall'esposimetro), verranno trattati in maniera automatica facendo la media tra loro. La macchina è molto piccola e leggera in confronto alle nuove professionali, quindi trasportabilissima anche in escurzione. Ha lo specchio alzabile per evitare micromossi ed è molto silenziosa.

Non vedo l'ora che arrivi.:D
 
Quando sto via perecchio tempo mi porto appresso una vecchia Minox, indistruttibile e superaffidabile, oltre che veramente piccola. Se invece il mio tour prevede di scattare delle belle immagini mi prendo la Rollei 2,8, niente pile, un carrarmato, e con una qualità che non si immagina neppure.


anche io ho una minox!!!

bellissima macchinetta , le foto sono eccezionali (e care.. , mizziga , prima del digitale ne ho stampate circa 3000 , un salasso!) :p
 
anche io ho una minox!!! bellissima macchinetta , le foto sono eccezionali (e care.. , mizziga , prima del digitale ne ho stampate circa 3000 , un salasso!)
Aaaaahhhh.... non ricordarmelo...!!!!
Stupenda la Olympus, e ha pure delle ottime ottiche, io onn sono un fanatico dell'esposimetro delle macchine, comunque c'è un concentrato di tecnologia in quel corpo.
Buone foto!
 
Che spettacolo la oly!
Ma le sviluppi tu Paolo?

Se non trovi un rullo (35mm?) ho un Kodak Professional 400Tmax a 400ASA, 36 pose.
Se proprio non lo trovi ti posso spedire questo ;)
 
Per le stampe, ho mio fratello che ha tutto l'occorrente e lo faceva anni fa,....adesso però proverò prima le diapo, tanto per riprenderci mano.

Cmq,...a guardare gli effetti del "progresso" sui corpi macchina di due gioiellini separati da venti anni, fa un certo....stacco.
Prendere in mano la "vecchietta", è come prendere una moderna bridge, tutta in metallo (titanio), entra nelle mani con semplicità, tutti i tasti (molti meno che nelle moderne) a tiro di dita, un bel mirino luminoso e seppure questo, un modello molto complesso, direi a confronto della E3, minimalista.
Ma la cosa che colpisce di più è; aprire lo sportello posteriore, inserire il rullino e infilarne la linguetta nel rocchetto di raccolta, chiudere il tutto con il classico "clonk" quindi,....tirare la leva di carica. Quasi come tirare un vecchio freno a mano; quasi come il winchester di Tex che si caricava con la leva verso il basso.
Insomma,....stò ripercorrendo strade già fatte ma ancora oggi piene di fascino. Un pò come ritornare dopo tanto tempo, su di un sentiero che ci colpì tanto per la bellezza.
Ora non resta che scattare e poi, attendere che lo studio fotografico mi riconsegni il rullino bell'é sviluppato.
 

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io ho iniziato a fare fotografia naturalistica nel 1984 e da allora non ho mai abbandonato il sistema analogico, per una serie di semplici ragioni che sinteticamente vi espongo:
- la proiezione di dia restituisce una profondità, dei colori ed una dimensione di immagine non restituibili dal digitale;
- la fotografia per me ha anche l'importante funzione di archivio. io godo della vista delle foto di famiglia scattate oltre 40 anni fa e RIPRODUCIBILI grazie ai negativi o alla stessa dia perfettamente e semplicemente conservati in un cassetto, non scommetterei sulla conservazione amatoriale dei tanti scatti digitali a distanza di anche soli 15 anni;
-il costo dei corpi e degli obiettivi analogici si è drasticamente abbattuto, si fanno ottimi affari e mi sono potuto levare lo sfizio di avere corpi contax con ottiche zeiss, al tempo richiedevano cifre da capogiro..
ci sarebbe tanto altro da dire, ma non voglio confondervi le idee; quanto sopra è più che sufficiente per fare serie riflessioni.
 
Avevo poco più di 14 anni quando mio zio mi regalò una reflex usata, una minolta meccanica, la SRT101 con la quale iniziai a fale le prime diapositive. Ne rimasi folgorato. Da quel giorno nulla fu come prima. La passione si estese anche al BN con la camera oscura e poi il mio primo acquisto, la NIKON FM2. Ottiche varie ma nel cuore iniziava a insidiarsi uno strana sensazione..... una vocina mi diceva sempre più insistentemente.... medio formato...medio formato....medio formato..... Ma i prezzi erano assolutamente fuori la mia portata, studente anni 90..... finanze a quasizero che arrivavano a zero dopo qualche stampa e sviluppo. All'arrivo del digitale qualche anno fa mi sono preso una nikon D60. Migliaia di foto a gratis.... dopo il primo entusiasmo tutto si ridimensiona e non provo nessuna emozione nel fotografare. Troppe foto, troppo veloce, troppo tutto!!! Ma il digitale ha portato per mè un enorme vantaggio. I prezzi dell'analogico compreso il Medio formato sono crollati. E allora ho realizzato il mio sogno. Una Hasselblad usata completa di filtri e ottica 80mm Zeiss con dorso e borsa, il tutto a poco più di 500 euro (Ho pagato lo stesso prezzo per la D60).
Ho ritrovato la voglia di fotografare. Per vedere i risultati devo aspettare alcuni giorni poi la camera oscura e tutto il resto. Ogni clik mi costa qualche euro a lavoro finito e quindi prima di scattare devi avere la certezza che tutto sia come deve essere.....I risultati che vedi dopo qualche giorno sono diversi da come te li aspettavi. Sono molto più obiettivo nell'osservare le foto e nel capire dove ho sbagliato. Insomma per mè il digitale è stato fondamentale per fare ciò che volevo con l'analogico.
ciao
Luca.
 
Quoto,...gran bella storia.
penso tu abbia ragione....ti immagini Van Gogh che invece di pensare a quali colori, a quale pennello e poi a come usrli,....avesse la possibilità di fare foto digitali?....sarebbe pieno di sue opere,....ma non nei musei.
 
È la fine!!!!!

Te immagina se Van Gogh scopriva photoshop ;)
:D

Comunque da oggi sono caduto definitivamente nel tunnel :cry: oramai non c'è più speranza.
Mi so comprato una kiev 19 :music:
kiev-19-camera.jpg

La Voigtlander e il suo mirino storto (o meglio s'è storta qualche lente perché il mirino è un galileiano) mi ha esasperato. Così ho preso per pochi euri una di queste reflex che dovrebbero essere tutt'un altro mondo (a partire dal mirino rotondo) xD
La cosa simpatica è che monta ottiche con baionetta nikon!!!

La macchina la da per parecchio usata ma perfettamente funzionante e con l'obiettivo in ottimo stato (un 50mm f/2). L'ho presa per tutto il fascino vintage che si porta dietro e per provare a fare foto non paesaggistiche (ci riuscirò?) dato che per il mio modo di concepire il paesaggio mi ci vuole solo il digitale e tutto l'ambaradan appresso :D

Più la vedo e più me ne innamoro. In realtà stavo cercando una kiev medio formato ma poi non ci avrei fatto niente perché (ammesso che provavo lo sviluppo in casa) non ho idea di dove andare per scannerizzare o stampare le foto :-x

Perciò... adesso sei contento Paolo?? :-x È colpa tua! Non la dovevi cacciare la OM4Ti!!! C'ero quasi riuscito a dimenticare la leva di avanzamento!


:biggrin:
 
mamma mia,...l'avanzata dell'Armata Russa non si arresta!
Bel pezzo ma soprattutto, ottima scelta per l'attacco Nikon.
Avrei preferito una...non mi ricordo se era Zhenit....in pratica una copia fedele della Leica ma,...bella pure questa.
Mò il tunnel si fa buio.

Cmq, la ripresa dell'analogico non è per nulla semplice,...intanto appena fatta una foto giro ancora la OM4 e guardo il dorso per vedere com'é venuta (uff!) eppoi non vi dico i parametri da approntare,...in fondo sono gli stessi ma il fatto di non poter visualizzare il risultato immediatamente, fa si che prima di scattare ci metto almeno due minuti quindi, foto solamente a soggetti statici.
Bello però: la prima cosa che devo fare è esporre, in questo la OM4 è fantastica (sembra che non ci sia nulla in giro di simile, solo una moderna Canon fa questo multispot salvo che nella OM puoi memorizzare per un'ora la stessa impostazione per una serie di pose simili, cosa che Canon non fa e devi sempre reimpostare il tutto.
Dunque, il sistema fa così: il centro del mirino va puntato nelle zone che si desidera vengano rese, ad ogni "puntata" si preme il tasto spot che memorizza la zona, questo si può fare fino ad otto volte e zone diverse (ma di solito ne bastano tre, con otto conviene affidarsi all'automatismo), la camera fa la media delle "puntate" ed indica la fascia di tempo da usare. Poi si può agire manualmente su +2 o -2 stop oppure, ci sono due tasti per higt o shadow che in automatico sottoespone o sovraespone di due stop per evidenziare i bianchi o le ombre (utile per il b/n). Una volta impostato il tutto, si decide se memorizzare e mantenere le impostazioni per gli scatti successivi.
Ora non resta che mettere a fuoco (manualmente mediante l'immagine spezzata) e scattare....salvo scoprire che non si è tirata la leva di caricamento. La foto è fatta, ma la si vedrà solamente dopo lo sviluppo.
Una cosa bella è la maneggevolezza del tutto e lo scatto soft molto discreto. Poi vedere le facce dei passanti che guardano mentre giri la levetta del rullino, una cosa che seppur comunissima solo pochi anni fa, adesso sembra un retaggio di preistoria.

Altro discorso le pellicole: ho trovato delle pellicole scadute, professionali, ma non so assolutamente la loro resa eppoi,...se metti un rullino da 36 pose 400Asa, devi attendere di terminarlo per fare foto con asa diverse,...anche questa è una cosuccia di altri tempi.

Allora, il primo rullo 100 ASA non scaduto, mi ha dimostrato che l'esposimetro funziona, la camera è ok, lo scanner è ok....ma non sono okkei io.
Il secondo rullo fatto era un kodak 64T per foto/studio scaduto nel 2001; risultato abbastanza pietoso con una dominante blu che risulta difficilissima togliere anche in pp. Adesso ho su un 400 ASA kodak b/n.
Questi un paio di scatti senza pretese fatte nel centro storico di Jesi con tempo di scatto molto lungo...quindi anche mosse (di strada ce nè da fare):
 

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