Io tendo a spendere non per ridurre peso, ma una generale ricerca di "qualità" nell'attrezzatura, e mi spiego.
Vado in montagna per sudare. Vedo la montagna come sport. Se sudo di più, va bene. Se però piove e continuo a camminare (pratico escursionismo di un giorno solo, non voglio fermarmi e improvvisare bivacchi) trovo la marcia con il Gore-Tex (o simili) un progresso enorme rispetto al K-Way.
Il mio zaino è un Invicta Monviso 3 verde oliva degli anni '80, in tostissimo Cordura, terrore di tutti gli arbusti spinosi dei Lepini
e non ho alcuna intenzione di sostituirlo anche se immagino vi sia roba molto più leggera in circolazione. Quando la fibbia s'è usurata ho cambiato la fibbia.
Però ho appena comprato un nuovo GPS perché le sue prestazioni sono molto superiori a quello vecchio.
Uso il doppio calzino: cotone dentro, lana fuori. I calzini di lana sono ancora gli stessi degli anni '80. I calzini di cotone fino all'ultima escursione erano i normalissimi calzini di cotone sportivo del mercatino. A fine escursione erano un po' troppo bagnati, e magari bucati sul tallone.
Ho comprato un paio di calzini "tecnici" di cotone, pagati €14,00 per 1 paio, nella speranza che fossero un progresso (un piccolo progresso c'è senz'altro, ma non sono l'equivalente della maglietta di capilene rispetto alla maglietta di cotone).
Penso che proverò un paio di calzini sintetici, un giorno, se ne trovo di estivi leggeri. (Ero andato in negozio per comprare un paio di sintetici ma il commesso m'ha convinto a provare questi di cotone con una particolare lavorazione a spugna sulla pianta, che dovrebbe trattenere meno il sudore).
Le magliette di Capilene sono sempre quelle degli anni '90. Un grande progresso rispetto alla maglietta di cotone, non tornerei mai indietro.
Gli scarponi sono San Marco Nevada, da 1,4 Kg il paio, li trovo comodi e robusti e non li cambierei. Tra l'altro, contrariamente ad esperienze di altri, nonostante i molti anni sono ancora efficienti (nessuno scollamento). Il prossimo paio, quando sarà, sarà un po' più pesante di questo. Penso che cercare il risparmio di peso su scarponi e abbigliamento sia un abbaglio. I grammi pesano molto di più appesi alla schiena, per così dire, che aderenti al corpo.
Il berretto è un berretto "da fichetto" in Drylon. Leggero come una piuma, con buchi d'areazione, e sottogola con fermo. Non mi accorgo di averlo, quindi è ottimo. Sicuramente al mercatino trovo berretti di cotone più economici, ma meglio pagare di più che diventare calvo...
La fascetta tergisudore è di normalissimo cotone, rigorosamente non marchiata.
I bastoni sono "marca Cisalfa", i più economici (mi pare pagati £10.000 ere geologiche fa) la punta in morbidite low-tech era perfettamente liscia dopo la prima escursione. Vanno bene così e non li cambio.
Anziché la ricerca del minimo peso, cerco in generale la comodità d'uso o l'efficacia della prestazione. Se la qualità soddisfa la funzione, mi tengo l'economico. Se spendere risolve dei problemi o migliora l'efficacia, spendo volentieri.
Le uniche vesciche della mia vita me le sono procurate in Val di Fassa, con peso aggiuntivo rispetto al mio solito (materassino, sacco a pelo, sacco-lenzuolo e set da ferrata completo, cosciale-pettorale). Se dovessi comprare una tenda, spenderei CAPITALI pur di avere qualcosa di leggero, comodo e resistente.
Capisco che chi fa escursioni di più di un giorno, magari con dietro la tenda o il set da ferrata, stia molto più attento al peso di uno che prende la macchina e va in montagna per farsi una bella sgambata, e dunque, in ultima analisi, perché sudare è bello e sudare meno non è necessariamente un vantaggio.