Fine delle zone senza copertura telefonica?

Effettivamente la "reperibilità" totale del cellulare può diventare una rottura di zebedei, ma in caso di emergenza assume un valore inestimabile.
Penso soprattutto ai viaggi, oltre che in zone di montagna, in mare nel caso di lunghe navigazioni, dove adesso c'è comunque una discreta copertura ma che richiede competenze e strumentazioni radio non alla portata di chiunque (io ho l'abilitazione di operatore radio "Long Range Certificate", ma ho dovuto studiare parecchio e sostenere un esame presso il Ministero dello Sviluppo Economico). In questi casi la copertura totale telefonica è solo con la rete Iridium a costi elevati. Circa il discorso del "controllo dei cittadini", concordo con @znnglc , il timore in questo caso forse è un pò esagerato, perché eventualmente, di fatto ci sarebbe già, dato che la copertura della popolazione è al 99%...
Quindi, ripeto, se diventerà possibile comunicare con un semplice cellulare in situazioni d'emergenza, trovo che i vantaggi siano innegabili.
 
non solo in caso di emergenza

per gli universitari che studiano geologia, scienze forestali, sci nat o cose simili, e si trovano a 2000 m di quota a bestemmiare per cercare di mandare foto e dati ad un collega che si trova a casa ed e' pronto ad elaborarli, un sistema simile e' una manna dal cielo. e anche per i pescacazzari come il sottoscritto, la possibilita' di seguire l'andamento di perturbazioni sul radar meto o cose simili e' assolutamente utile.
 
U

Utente 33524

Guest
Si può dire che quasi ogni volta che vado in Valgrosina trovo maggiori probabilità di connessione. Come è noto, le popolazioni alpine nel bene, e oggi soprattutto nel male a causa della loro cresciuta potenza distruttiva, non stanno mai ferme. Aumentano le baite con falsi recuperi di edifici rurali, prima una trela diventava uno chalet, ma da diversi anni ormai non si finge, si sbanca e si costruisce ex novo. Si tracciano piste per mtb, stradine per portare le mungitrici meccaniche in alto, dove prima si andava a piedi e poi con le moto per mungere a mano, ecc. Aumentano anche le webcam, da un paio d'anni ce n'è una che riprende un po' irregolarmente anche la Brata, schneeflammende Königin... (ieri si vedeva, oggi no, c'è ancora l'immagine notturna). Così la controllo da lontano: si è rimboccata le coperte? Ha scansato le due valanghe? Ma ormai, soprattutto, ha abbastanza neve?
E aumentano le mini antenne e la loro potenza, la storica propensione dell'homo alpinus per le pluriattività ne ha fatto un homo technologicus...
Detto questo, ammetto che qualche odiatissima pista per mtb fa comodo anche a me, per andare a piedi seguendo la traccia dopo le prime nevicate... E ancor di più mi fa comodo l'estensione delle connessioni. Se forse una telefonata non mi salverebbe dal secondo infarto, ho però qualche speranza che sia utile in caso di secondo, durevole, flutter atriale. Per ora mi affido al Garmin messenger.
 
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