Stavo leggendo una recensione ( ben scritta) qui sul forum su un manuale di sopravvivenza , che aveva tra gli argomenti trattati anche argomenti ,diciamo "forti" ,come il depredamento di cadaveri o il cannibalismo a scopo di sopravvivenza . Non ho letto il libro e quindi non posso giudicare su come viene trattato l' argomento ma mi è venuto da pensare su fino a che punto sarei disposto a spingermi per sopravvivere . Durante l' ultima guerra i giapponesi davano ai prigionieri americani pesce avariato e patate con i vermi da mangiare : chi vinceva lo schifo e mangiava viveva ,chi si rifiutava moriva di stenti . Durante la ritirata di Russia era comune fra i nostri soldati spogliare i morti del cappotto o delle scarpe o di quanto potesse servirgli; non perchè fossimo un esercito di saccheggiatori ma perchè c'era carenza di tutto e così lo si recuperava dove si poteva.
Molti dei vecchi del mio paese mi hanno raccontato che durante la guerra hanno mangiato animali trovati morti anche in putrefazione ,perchè"c'era la fame".
Le storie sono tantissime , compresa quella famosissima dell' aereo schiantato sulle Ande .
Penso , che è vero che ogni manuale ti dice che per sopravvivere devi essere disposto a tutto ma che esiste una linea ben precisa che separa l' uomo dalla belva e se per sopravvivere dobbiamo oltrepassarla non sò se ne vale la pena .
Anche nel peggiore dei casi dovremmo tentare di "vivere" prima che di "sopravvivere". Ma queste sono considerazioni mie , adesso mi piacerebbe sentire le vostre.....................
Molti dei vecchi del mio paese mi hanno raccontato che durante la guerra hanno mangiato animali trovati morti anche in putrefazione ,perchè"c'era la fame".
Le storie sono tantissime , compresa quella famosissima dell' aereo schiantato sulle Ande .
Penso , che è vero che ogni manuale ti dice che per sopravvivere devi essere disposto a tutto ma che esiste una linea ben precisa che separa l' uomo dalla belva e se per sopravvivere dobbiamo oltrepassarla non sò se ne vale la pena .
Anche nel peggiore dei casi dovremmo tentare di "vivere" prima che di "sopravvivere". Ma queste sono considerazioni mie , adesso mi piacerebbe sentire le vostre.....................