Serve qualcosa che sprigioni brace con una temperature bassa. Per quello usa il tessuto carbonizzato, che è altissimamente infiammabile. Credo che forse si possa fare con del carbone normale (non cenere, proprio il carbone nero delle braci spente) sbriciolato in parti molto piccole. Forse anche con la pellicina della betulla, bisognerebbe provare.
Il sistema è lo stesso che sta alla base di tutti i sistemi "primitivi" di accensione del fuoco, ed è una combinazione fra il combustibile per eccellenza, il carbonio, il comburente per eccellenza, l'ossigeno, e il calore. Se riesci da avere del carbonio, dell'ossigeno e del calore sufficienti, puoi creare il fuoco (il legno secco è circa 5% carbonio, 5% idrogeno e 45% ossigeno - per questo i prodotti vegetali, specialmente quelli molto ricchi di carbonio come l'humus, bruciano anche se coperti di terra, a volte, con un processo detto di pirolisi, e generano il fuoco sotterraneo - ). Nei sistemi a frizione, come l'archetto, il calore è dato dallo sfregamento, e il carbonio è dato dalla polvere di legno che, surriscaldandosi, da luogo a una reazione prima fisica e poi chimica che trasforma la materia vegetale in carbonio (e altri elementi), e il carbonio, unendosi con l'ossigeno (e altri elementi), crea una serie di idrocarburi, che sono quelli che bruciano.