Accendere la resina con l'acciarino è difficile, almeno per la mia esperienza. Generalmente porto sempre con me della corteccia di betulla, che al contrario si accende sempre, basta grattarla un minimo con il coltello per creare una sorta di pelurietta/polverina altamente infiammabile. La particolarità della betulla è che si accende anche da bagnata, con più difficoltà ma si accende...e non è poco, oltretutto di Betulle se ne trovano molto spesso nei nostri boschi, quindi hai la possibilità di ricavare esche un po ovunque. Io ho l'abitudine di raccogliere il materiale utile appena lo incontro, quindi corteccia, erba secca, batuffoli lanuginosi (anche i peletti del pistillo della carlina prendono bene, in più la base del fiore è un ottimo commestibile, però occhio che la raccolta è vietata) ecc..., in modo da avere sempre pronte all'occorrenza delle esche. Sempre a proposito di cortecce se trovi dei pioppi secchi e stacchi la corteccia, fra la stessa ed il tronco ci sarà una sorta di, non saprei come definirla meglio, paglia o qualcosa di simile, comunque anch'essa, se asciutta prende bene, in più nel caso fosse umida se la tieni allargata a contatto con il corpo asciuga abbastanza velocemente. Al contrario però della betulla che brucia per un periodo abbastanza lungo, questa "paglia" arde velocemente, quindi dovresti aver pronta un'esca secondaria per alimentare il fuoco. In questi giorni se riesco a fare una foto di questa "paglia" la posto, dovrei avere ancora del Pioppo nella catasta della legna.