La pesca a fondo ha il vantaggio che non richiede la tua presenza costante, a meno che non si prendano pesci grossi che spaccano tutto (ma in quel caso, tirarli fuori a mano non penso sia possibile). Tenendo conto che pesca a fondo non vuol dire necessariamente pesca con l'esca appoggiata sul fondo, ma anche con terminalini galleggianti, quindi pesca a varie altezze dal fondo. Si possono buttare tre lenze con due o tre ami l'una, e lasciarle li anche tutto il giorno, controllando ogni ora se le esche sono ancora attaccate e se si è preso qualcosa, e intanto fare qualcos'altro. Magari legando le lenze a dei rami vicino all'acqua, in modo da ammortizzare gli eventuali strattoni del pesce. Si può anche usare un sasso, naturalmente. Infatti filo del ,40 ne porterei via molto di più, almeno una 30ina di metri. Oppure userei i refoli del paracord, a cui legherei spezzoni di lenza. Invece la pesca normale, con galleggiante o a recupero (che senza mulinello vedo difficile) implica il fatto che devi stare li, e questo non sempre può essere possibile. Per questo punto sulla pesca a fondo. O a mezz'acqua, naturalmente, usando dei legnetti come galleggianti, sempre con lo stesso sistema: una lenza grossa da cui partono più terminali. Ma comunque un piombo a fondo serve anche in questo caso, altrimenti vento e corrente porterebbero le esche a riva. O una pesca a fondo ma con i terminali galleggianti, palline di polistirolo o legnetti che tengono le esche sollevate dal fondo. Ma comunque una pesca non vigilata.
Per quello che riguarda le esche, ci sarebbero un sacco di possibilità. In genere in montagna trovare insetti, cavallette, bacche o vermi non è un grosso problema, e in genere la migliore esca è quella di cui il pesce si nutre abitualmente. Ho messo queste perchè sono colori particolari, che possono incuriosire i pesci, e perchè, essendo in gomma, non hanno problemi di conservazione. Ma come i pescatori sanno, per prendere si provano le combinazioni più strane e impensabili, e a volte la meno probabile è quella che risulta efficace
Quindi chi più ne ha più ne metta !
Anche nella pesca vale il discorso STOP:
Stop, fermati, non fare rumore, non rifletterti nell'acqua, non camminare pensantemente...
Think pensa all'ambiente in cui ti trovi, al tipo di acqua e a quello che in genere questo tipo di acqua contiene, a dove sono i pesci nelle diverse condizioni climatiche, nei diversi periodi dell'anno...
Observe osserva l'acqua, dove può essere il pesce ? Fa caldo o freddo ? Il vento da che parte va ? Che tipo di nutrimento è disponibile naturalmente ? Dove ? Ci sono movimenti di pesce in superficie ?...
Plan pianifica in base al tuo tempo, alle esche disponibili, alle attrezzature, alla temperatura, decidi dove metterti, come pescare, quanto tempo dedicarci...
A tutto questo aggiungerei un grande Hope, spera che la tua esca attiri la curiosità o la voracità di qualche abitante acquatico, e che la lenza non si spezzi per la forza del pesce o per lo sfregamento contro i sassi o le pareti della tana.
Grazie a un sofisticato software, preso a prestito dal Centro Ricerche della NASA, ho fatto un disegnetto esplicativo: