Fitoterapia: Curarsi con le Erbe

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Fitoterapia: Curarsi con le Erbe

Le radici di un'antica medicina


Il primo testo scritto sulla medicina con le piante è fatto d'argilla. Consiste in una serie di tavolette incise con caratteri cuneiformi ed i suoi autori, i Sumeri, lo redassero circa 3000 anni prima di Cristo. Se ne trovano tracce anche in civiltà antichissime come quella degli egizi, degli indù, dei greci, dei cinesi, dei romani.

Comincia così la storia ufficiale della fitoterapia anche se sappiamo che in realtà l'uomo utilizzò molto presto le piante sia per nutrirsi che per curarsi. La fitoterapia è una medicina naturale che utilizza le sostanze contenute nelle piante come rimedi di cura.

In seguito l'uomo non ha mai cessato la sua ricerca verso la conoscenza delle piante, i loro segreti e le loro benefiche virtù. Oggi i progressi della scienza sono tali che si aprono per la fitoterapia nuovi orizzonti: nuove metodologie scientifiche d'avanguardia intese ad identificare i principi attivi vegetali, la scoperta di nuove proprietà e nuove forme più pratiche di utilizzazione, concepite per adeguarsi ai bisogni della vita attuale.

E' nel 1986 che la fitoterapia è stata ufficialmente riconosciuta in Francia dal Ministero della Sanità come una medicina con dignità autonoma. Prova incontestabile della loro efficacia, i medicamenti raccomandati in fitoterapia sono tutti titolati in principi attivi, il che significa che essi contengono - in concentrazione più o meno elevata, ma sempre nota - sostanze dotate di attività farmacologiche.

Grazie alla dolcezza dell'azione dei medicamenti per la salute estratti dalle piante, la fitoterapia rappresenta il vostro alleato di ogni giorno. Sia i bambini che gli adulti possono dunque trarre profitto dai benefici della fitoterapia.

I principali utilizzi delle piante e delle erbe officinali nella tradizione erboristica. Con il nome “officinali” si intendono tutte le piante spontanee e coltivate contenenti al loro interno principi attivi utili per la cura o la prevenzione delle malattie dell’uomo, degli animali e delle piante.[/justify]

Lettera A

ACHILLEA : spasmi delle vie digestive ed uterine, dismenorrea, amenorrea, disturbi della menopausa, disturbi della circolazione, varici, flebiti, emorroidi, gotta, reumatismi, stanchezza generale, nevrosi, perdite bianche.
AGLIO : ipertensione, aterosclerosi, bronchite cronica.
AGNOCASTO : vertigini, palpitazioni, dolori plesso solare, spasmi intestinali, insonnia.
AGRIMONIA : diarrea, asma, epatismo, albuminuria, emottisi, coliche renali e litiasi, obesità, diabete, stomatite, afte, piaghe, distorsioni, contusioni.
ALCHEMILLA : spasmi gastrici, congestione epatica, cefalea, affaticamento nervoso, reumatismi, debolezza muscolare, mestruazioni abbondanti, dismenorrea e leucorrea, enterite, arteriosclerosi, obesità, prurito vulvare.
ALFALFA (erba medica ): unghie e capelli deboli, astenia, stanchezza, anemia, spasmofilia.
ALGA MARINA : obesità dovuta a squilibrio ghiandolare, cellulite, ipotiroidismo, reumatismi, gotta, linfatismo e dermatosi.
ALOE FEROX : stipsi, derivativo nelle congestioni cerebrali e nelle cefalee ribelli.
AMAMELIDE: fragilità capillare, gambe pesanti, varici, emorroidi, disturbi circolatori della menopausa.
ANANAS : edemi, cellulite, ematomi.
ANGELICA: gonfiori intestinali, enteriti, epatismo, acidità di stomaco, atonia digestiva, emicrania nervosa, clorosi, colite.
ANICE STELLATO : digestione difficile (dispepsia), vomiti nervosi, gonfiori al ventre
ARANCIO : nervosismo, ansia, disturbi del sonno, palpitazioni, tachicardie, emicranie, tosse nervosa.
ARNICA MONTANA : pertosse, arteriosclerosi, contusioni, traumi muscolari ed ossei (tutti i generi).
ARTEMISIA : sindrome premestruale, mestrui irregolari, dolori addominali.
ARTIGLIO DEL DIAVOLO : dolori articolari, artrite, artrosi, reumatismi, gotta.
ASSENZIO ROMANO : problemi mestruali, amenorrea, leucorrea, gastriti, spasmi allo stomaco, epatismo, flatulenza.
ASPARAGO OFFICINALE : idropisia, dolori renali, cardiosedativo, ittero.
AVENA : diuretica, rinfrescante, emolliente, dietetica e vitaminica.

Lettera B

BACCELLO DI FAGIOLO: eccesso di peso, ritenzione idrica, edema.
BALLOTTA: ansia, stress, tosse, dolori gastrici e colitici.
BAMBOOSIL: dolori articolari, unghie e capelli fragili, osteoporosi.
BARDANA: problemi di pelle, acne, dermatosi, eczema, psoriasi, fegato pigro, disintossicante.
BETULLA: uricemia, gotta, ritenzione idrica, calcoli urinari, edema.
BIANCOSPINO: ridotta funzionalità cardiaca, senso di compressione e oppressione nella regione cardiaca, cardiopatie associate alla senilità che non necessitano ancora di trattamento con digitalici e forme lievi di bradicardia, palpitazioni, ansietà, nervosismo, insonnia.
BOLDO: digestione difficile, epatismo, dispepsia, insufficienza epatica, calcoli biliari.
BORRAGINE: oliguria, febbri eruttive, affezioni delle vie respiratorie, pelle secca, rughe, smagliature.

Lettera C

CALENDULA : dolori mestruali, amenorrea, oliguria, congestione epatica, ulcera gastrica, verruche, ulcere cutanee, piaghe, foruncoli, ascessi, scottature, ustioni.
CAMOMILLA : ansia, nervosismo, insonnia, emicrania, digestione difficile, nausea, diarrea, infiammazioni intestinali, dolori mestruali, dolori articolari, parassiti intestinali. Blando sedativo, antiflogistico, spasmolitico, carminativo, antiulceroso, battericida, fungicida e stomachico. Per uso interno si utilizza soprattutto per la gastrite, la colite, l'enterite, il meteorismo, il nervosismo e disturbi mestruali.
CARBONE VEGETALE: meteorismo, flatulenza, digestione difficile, dolori intestinali, gas.
CARCIOFO : disturbi epato-biliari, emicrania digestiva, ipercolesterolemia, aterosclerosi, uricemia.
CARDIACA: ansia, nervosismo, stress, palpitazioni, tachicardia.
CARDO MARIANO : insufficienza epatica, cirrosi epatica, epatite virale, intossicazioni alimentari, alcolismo, emorragie.
CAROTA: disturbi della vista, dermatosi, protezione della pelle, crescita bambini, abbronzatura.
CENTAUREA : disturbi epatici, dispepsia, debolezza generale, convalescenza, gotta, inappetenza, parassiti intestinali, dermatosi, febbre.
CENTELLA ASIATICA : varici, vene varicose, cicatrizzazioni difficili.
CILIEGIA: ipertensione in fase iniziale, insufficienza renale, edemi, gonfiori, cistite, colibacillosi, calcoli urinari.
CHINA (radice) è impiegata come amaro per stimolare l'appetito e favorire la secrezione dei succhi gastrici. Nella medicina popolare anche per stati influenzali, affaticamento generale e convalescenze.
CHRYSANTHELLUMA .: varici, gambe pesanti, disturbi della circolazione venosa, couperose.
CIPRESSO : emorroidi, varici, emorragie uterine, gambe pesanti.
COLA: astenia psicofisica, stanchezza, stress.

Lettera D

DAMIANA: Tonica e ricostituente del sistema nervoso, stimolante a livello psicosomatico, antidepressivo, testosterogenica, afrodisiaco, ricostituente sessuale utile nel trattamento dell'impotenza e dell'eiaculazione precoce, mestruazioni dolorose, irregolari e problemi ad esso legati come mal di testa, ritenzione idrica, ecc., antisettico urinario per chi soffre di cistite ed uretrite. Può risultare lassativo nel caso in cui la stipsi sia dovuta a scarso tono muscolare delle viscere.

Lettera E

ECHINACEA : malattie virali, febbre, mal di gola, prevenzione malattie invernali, convalescenza, ferite, scottature.
EDERA TERRESTRE: bronchite, raffreddore, tosse.
EFEDRA: asma, bronchite, raffreddore da fieno, rinite, sinusite, obesità.
ELEUTEROCOCCO : stanchezza, debolezza, ridotta capacità di rendimento e di concentrazione, convalescenza, stress, astenia psicofisica.
ELICRISIO: è un ottimo sedativo della tosse, si può usare anche in caso di bronchite acuta e cronica.
ENOTERA: disturbi premestruali, irritabilità, dolori di pancia, mal di testa, rughe, smagliature, rigenerazione della pelle.
EQUISETO : dolori articolari, tendinite, rimineralizzazione ossea.
ERICA: cistite, uretrite, edema, albuminuria, colibacillosi urinarie.
ERIGERO: reumatismi, edema, dolori articolari.
ESCHOLTZIA : ansia, depressione, nervosismo, insonnia, mal di testa, psoriasi, orticaria, prurito.
EUCALIPTO : raffreddore, influenza, bronchite, sinusite, tracheite, diabete (non insulino-dipendente).
EUFRASIA : corizza, congiuntivite, blefarite, cheratite, faringite, stomatite.
EUPATORIO: influenza, raffreddore, malattie virali, febbre, rinofaringiti, stipsi, fegato pigro, affaticamento generale, ipercolesterolemia.

Lettera F

FALLAX ALPINA : stipsi spasmodica, insufficienza biliare, emorroidi e disturbi circolatori.
FIENO GRECO : ipertensione, acne, diabete, sviluppo muscolare.
FICUS CARICA : stipsi, tosse secca e bronchite, infiammazioni ed ascessi gengivali.
FINOCCHIO : colite, dispepsia, gonfiori addominali, gas (meteorismo, aerofagia), scarsa montata lattea.
FIORDALISO : tonico amaro e stimolante digestivo, migliora le funzionalità epatiche e la resistenza alle infezioni. Il decotto si usa per i disturbi reumatici.
FUCUS VESICULOSOS (KELP ): Contiene molto iodio ed è quindi indicato per chi soffre di ipotiroidismo e per problemi di sovrappeso ed obesità legati alla ghiandola tiroidea. E' inoltre, un ottimo rimedio per la patologia reumatica. ( ATTENZIONE! mai in gravidanza, durante l'allattamento o a persone che soffrono di ipertiroidismo )
FRANGOLA: insufficienza epatica, stitichezza.
FRASSINO: artrite, artrosi, dolori articolari, gotta.
FUMARIA: dispepsia, stipsi, calcoli biliari.

Lettera G

GALEGA : molto utilizzata per i diabetici, infatti può ridurre notevolmente il livello di zuccheri nel sangue. E' usata anche come diuretico e galattagogo.
GENZIANA : tonico digestivo, migliora la funzionalità dello stomaco, della cistifellea e del fegato. E' utile per tutti i problemi legati alla cattiva e lenta digestione, risolve l'aerofagia e la scarsità d'appetito migliorando l'assorbimento dei valori nutritivi dei cibi in particolare del ferro e della vitamina B12.
GERME DI GRANO: azione preventiva su senescenza, aterosclerosi, arterite.
GINEPRO : (bacche) stanchezza generale, affezioni delle vie urinarie, fermentazioni intestinali, reumatismi, artritismo, pesantezza alla testa e problemi legati al ciclo mestruale.
GINKO BILOBA : disturbi circolatori cerebrali e periferici.
GINSENG : tonico ed adattogeno, migliora il fisico a d adattarsi alle situazioni della vita come stress, freddo, stanchezza, variazioni forti di clima, temperatura, orario, ecc.
GIRASOLE SEMI : i semi di girasole sono rimineralizzanti, vitaminici, proteici possono dunque risultare utili in caso di debolezza, per i bambini in fase di crescita, per gli anziani, per le donne incinta e per gli anemici. Può essere utile anche per tutti i problemi causati da ansia e nervosismo come mal di testa. Molto utilizzata anche per prevenire l'ingrossamento della prostata (contiene molto zinco). Decongestiona in caso di mal di gola tosse e catarro.
GLUCOMANNANO: stitichezza, spezza-fame.
GRAMIGNA : cistite, calcoli urinari, edema, infezioni e infiammazioni vie urinarie.
GUARANA': stanchezza psicofisica, astenia, convalescenza, obesità.
GUGUL: ipercolesterolemia, aterosclerosi, trigliceridi (eccesso).

Lettera I/K

IPERICO : sedativo della tosse, espettorante... anche per le forme asmatiche. Tonico e potente antidepressivo. Per uso esterno è utile fare massaggi per l'artrite, i reumatismi, la sciatalgia, infiammazioni cutanee, dermatiti, piaghe, couperose, irritazioni, ecc.
IPPOCASTANO: fragilità capillare, varici, emorroidi, gambe pesanti, couperose.
ISPAGHUL: stitichezza, spezza-fame
KARKADE' : aumenta le difese del sistema immunitario grazie al suo ricco contenuto di vitamina C e flavonoidi, regolarizza l'intestino e ostacola il progredire dell'osteoporosi e delle malattie reumatiche in genere. Favorisce l'espulsione delle tossine tramite reni e sudorazione.

Lettera L

LAMIO BIANCO: gotta, acido urico in eccesso, metrorragie, perdite bianche.
LAVANDA : irrequietezza, esaurimento nervoso, insonnia, emicrania, vertigini, isteria, conseguenze di paralisi, oliguria.
LATTUGA (virosa): la lattuga è un sedativo molto sicuro particolarmente utilizzato per i bambini ipereccitabili. E' utile per calmare la tosse.
LECITINA DI SOIA: ipercolesterolemia, aterosclerosi, fatica intellettuale.
LIEVITO DI BIRRA: stanchezza generale, convalescenza, prevenzione malattie invernali, cura della pelle.
LIMONE (scorza): antiflebopatico, raffreddori, emicranie, acidità di stomaco.
LIQUIRIZIA: ulcera gastrica, ipotensione.
LUPPOLO viene impiegato come sedativo, soprattutto sotto forma di estratto, in associazione ad altre droghe dalla medesima azione, contro stai di agitazione, ipereccitabilità, insonnia e stai di tensione anche associati a stress.

Lettera M

MAGGIORANA : coliche, flatulenza, disturbi digestivi e respiratori. E' un tonico calmante, aiuta ad alleviare l'ansia e gli spasmi di origine nervosa. Riduce la spinta sessuale. ( non utilizzare in gravidanza )
MAIS: cistite, prostata, gotta, coliche nefritiche, cure dimagranti.
MALVA : bronchite, tosse, catarro, stitichezza, colite e spasmi intestinali.
MARRUBIO BIANCO: asma, bronchite, tosse, tracheite, palpitazioni.
MELILOTO: vampate di calore, menopausa, mestruazioni dolorose, varici, gambe pesanti.
MELISSA : azione sedativa, spasmolitica ed antibatterica, digestione difficile, disturbi gastrointestinali di origine nervosa, disturbi cardiaci, psico-vegetativi, emicranie, nervino, azione coleretica, malattie da raffreddamento, disturbi circolatori funzionali, palpitazioni nervose, emicranie, isteria, malinconia.
MENTA : digestione difficile, indigestione, mal di testa, astenia, colite spasmodica, fermentazione intestinale.
MIGLIO : è un cereale molto energetico grazie al suo elevato contenuto di vitamina A, proteine, e minerali che lo rendono utile per le donne in gravidanza o che allattano e per tutte le persone sottoposte a superlavoro fisico o intellettuale. E' utilizzato anche per migliorare la salute di unghie, capelli e pelle.
MILLEFOGLIO: (vedi ACHILLEA).
MIRTILLO (bacche): diarrea, disturbi visivi, colon irritabile, colite, spasmi intestinali, disturbi della microcircolazione.
MIRTILLO (foglie): varici, emorroidi, gambe pesanti, couperose, diabete (non insulino-dipendente).
MIRTO : le foglie hanno azione tonica, antisettica ed astringente. Utile per ulcere cutanee e problemi legati all'apparato gastro-intestinale.

Lettera N

NASTURZIO (CRESCIONE): contiene molti minerali come iodio, ferro, fosforo e vitamine come A, B1, B2, C ed E che lo rendono indispensabile per le malattie di tipo cronico. Ha anche azione diuretica, digestiva, mucolitica e "detossinante sanguigno".

Lettera O

OLIVELLO SPINOSO : grazie al suo elevato contenuto di vitamina C e flavonoidi aumenta notevolmente le difese immunitarie.
OLIVO : ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete.
OLMARIA: depurativo, diuretico, cellulite, edema, febbre, dolori articolari.
ORTICA : artrosi, unghie fragili, caduta dei capelli.
ORTOSIPHON : dolori fegato, calcoli biliari, gotta, coliche renali (nefritiche), cure dimagranti.

Lettera P

PAPAIA: digestione difficile, cellulite, cure dimagranti.
PAPAVERO : disturbi delle vie respiratorie, insonnia, nervosismo, ansia, palpitazioni, antidolorifico.
PAPPA REALE: astenia, immunodeficienza, ansia, convalescenza, senilità.
PARIETARIA : molto utile per tutti i disturbi renali come la nefrite, calcoli, coliche renali, cistiti ed edemi da ritenzione idrica (non assumere in caso di allergie come febbre da fieno ) .
PARTHENIA: emicranie.
PASSIFLORA : nevrastenie, distonie neurovegetative, insonnia, disturbi nervosi, stati d'ansia, disturbi gastrointestinali dovuti a nervosismo.
PERVINCA: vertigini, perdita di memoria, scarsa concentrazione, cattiva circolazione cerebrale.
PIANTAGGINE : asma, malattie respiratorie allergiche, tosse, bronchiti, rinite, faringite, laringite, sinusite, raffreddore da fieno.
PILOSELLA : edema, ipertensione, cure dimagranti.
PINO SILVESTRE: influenza, bronchite, sinusite, tosse, asma, tracheite.
POLLINE (dei fiori): astenia, stanchezza generale, surmenage psico-fisico, ipertrofia della prostata, invecchiamento (senilità).
POMPELMO: stitichezza (stipsi), cellulite, cure dimagranti, colite spasmodica.
PUNGITOPO: fragilità capillare, varici, gambe pesanti, emorroidi, edemi circolatori.

Lettera R

RABARBARO : stipsi, infiammazioni gastrointestinali, epatismo, debolezza generale.
RAVANELLO NERO: disturbi epatico-biliari, fegato pigro, insufficienza epatica, calcoli biliari, stipsi, digestione difficile (dispepsia), bronchite, sinusite, tosse secca.
RIBES NERO : ritenzione idrica, dolori reumatici, ipertensione, cure dimagranti.
ROSA CANINA : malattie virali, raffreddore, diarrea, affaticamento generale, convalescenza, tabagismo.
ROSMARINO : superlavoro fisico ed intellettuale, ipotensione, epatismo, insufficienza epatica, emicranie, disturbi cardiaci, nervosi, vertigini, sincopi, bronchite, tosse, crampo asmatico, dolori addominali.
ROSOLACCIO: (vedi PAPAVERO).
RUSCO : problemi circolatori, cellulite, acne rosacea, vene varicose, emorroidi. ( non utilizzare in caso di pressione molto alta )

Lettera S

SALICE BIANCO: reumatismi, febbre, influenza, dolori articolari e muscolari, mal di schiena, artrosi.
SALSAPARIGLIA: reumatismi, dolori, febbre, menopausa (azione ormonale), psoriasi.
SALVIA : flatulenza, disturbi digestivi, dispepsia, aerofagia, disturbi mestruali.
SAMBUCO: stitichezza (stipsi), febbre, malattie virali, raffreddore, ritenzione idrica, edema.
SENNA : intestino pigro, stitichezza occasionale.
SPIREA ULMARIA : cellulite, ritenzione idrica, gambe gonfie, problemi linfatici, oliguria, artrite, gotta.
SPIRULINA: stanchezza generale, astenia, convalescenza, cure dimagranti.

Lettera T

TARASSACO : cure disintossicanti, epatismo, insufficienza epatica, calcoli biliari, ipercolesterolemia, stipsi cronica.
TE' VERGINE : astenia, stanchezza generale, obesità.
TIGLIO : insufficienza epatica, calcoli biliari, disturbi coronarici.
TIMO : tosse convulsa, bronchite, affezioni e parassiti intestinali, diarrea, affezioni polmonari, stanchezza generale, herpes.
TRIFOGLIO: astenia, dermatosi, digestione difficile, spasmi gastrici, emicranie.

Lettera U

UVA URSINA : edema, albuminuria, cistite, uretrite, colibacillosi urinarie.

Lettera V

VALERIANA : agitazione, insonnia, ipereccitabilità fisica, disturbi della menopausa, coadiuvante nel trattamento dell'epilessia.
VERBASCO: bronchite, tosse, tracheite, infiammazioni della gola.
VINACCIA: cellulite, cure dimagranti.
VIOLA DEL PENSIERO: problemi di pelle, acne.
VISCHIO: pertosse, ipertensione.
VITE ROSSA: fragilità vascolare e capillare, varici, gambe pesanti, couperose.

Lettera Z/Y

ZENZERO: astenia, stanchezza generale, nausea, mal da viaggio, aerofagia, digestione difficile, impotenza sessuale.
YOHIMBE: impotenza sessuale vascolare.

Le piante sono divenute autentici medicamenti.

Non è corretto pensare che le erbe "non facciano male" solo perchè sono rimedi naturali: i principi attivi contenuti in piante ed erbe possono avere comunque delle controindicazioni, anche se in effetti bisognerebbe assumerne grosse quantità per causare fenomeni di intolleranza o intossicazione.

La cura a base di erbe è la migliore terapia di sempre. Economica, sana e piacevole.





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Ultima modifica:
È un inizio di argomentazione mooolto interssante! Penso che per chi pratica discipline outdoor sia molto utile anche un infarinatura di base sulle proprietà di alcune erbe. per dirne una la piantaggine, erba comune in tutti i prati ha forti poteri ciccatrizzanti e torna utile in caso di piccoli incidenti, alcune piante grasse leniscono urticazioni e punture di insetto, per non parlare della fonte di cibo che rappresentano. Insomma, un bel mondo che vale davvero la pena approfondire!
 
L'intento è lodevole, ma attenzione: innanzitutto bisogna sapere quali parti della pianta usare, come estrarre la droga e che quantità utilizzare.
L'erboristeria è materia complessa, anche perché non essendoci indicazioni precise anche sui testi più seri e non esistendo titolazione dei principi attivi, si fa presto a fare stupidaggini. Considerate che numerose piante in elenco sono parzialmente tossiche...
 
Ho cercato "rosolaccio" nel forum ed è uscita solo questa discussione, quindi mi accodo qui per esporvi questo mio dubbio:

nell'elenco riportato in questa discussione e in numerosi altri testi su piante commestibili che ho reperito sia online che in biblioteca, il ROSOLACCIO (comunemente chiamato qui da noi PAPAVERO) è considerato interamente commestibile e, in fitoterapia, curativo per alcuni specifici malesseri.
In questi testi NESSUNO cita tossicità dell'intea pianta o dei suoi singoli elementi (semi, fiori, foglie, fusto...).

Ora,
ho comprato un libro intitolato "Le Piante tossiche e velenose" (di seguito la copertina)
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In questo testo il rosolaccio viene classificato fra le piante velenose, specificando che OGNI elemento di questa pianta è pericoloso (specifica anche per quali ragioni chimiche) e viene riporatato un elenco di problematiche fisiche e neurologiche derivate dal suo consumo.

Sono rimasto piuttosto interdetto nello scoprire la tossicità del rosolaccio a fronte di testi che lo indicano come perfettamente commestibile quale erba spontanea, senza citare quantitativi rischiosi nel suo consumo. Insomma... come se fosse un'insalata!

Cosa ne pensate?
Avete esperienze sul consumo di questa pianta?
 
Ho cercato "rosolaccio" nel forum ed è uscita solo questa discussione, quindi mi accodo qui per esporvi questo mio dubbio:

nell'elenco riportato in questa discussione e in numerosi altri testi su piante commestibili che ho reperito sia online che in biblioteca, il ROSOLACCIO (comunemente chiamato qui da noi PAPAVERO) è considerato interamente commestibile e, in fitoterapia, curativo per alcuni specifici malesseri.
In questi testi NESSUNO cita tossicità dell'intea pianta o dei suoi singoli elementi (semi, fiori, foglie, fusto...).

Ora,
ho comprato un libro intitolato "Le Piante tossiche e velenose" (di seguito la copertina)
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In questo testo il rosolaccio viene classificato fra le piante velenose, specificando che OGNI elemento di questa pianta è pericoloso (specifica anche per quali ragioni chimiche) e viene riporatato un elenco di problematiche fisiche e neurologiche derivate dal suo consumo.

Sono rimasto piuttosto interdetto nello scoprire la tossicità del rosolaccio a fronte di testi che lo indicano come perfettamente commestibile quale erba spontanea, senza citare quantitativi rischiosi nel suo consumo. Insomma... come se fosse un'insalata!

Cosa ne pensate?
Avete esperienze sul consumo di questa pianta?

In Romagna, il "cassone con le rosole" è un'istituzione, apprezzatissimo e consumatissimo :biggrin:

Crescioni-con-le-rosole.jpg


Sulle conseguenti problematiche fisiche o neurologiche non saprei...

Di seguito alcune considerazioni di un noto studioso:

 
Ultima modifica:
ti riporto quello che mi aveva insegnato la mia nonna a riguardo:
usa questa pianta cucinata insieme alle altre e non in grossa quantità perché troppa fa male.

Stai attenta perché una volta si usavano i petali e le capsule dei semi per fare dormire, ma bisogna saperli dosare o si sta male.
 
ti riporto quello che mi aveva insegnato la mia nonna a riguardo:
usa questa pianta cucinata insieme alle altre e non in grossa quantità perché troppa fa male.

Da noi il cassone con le rosole si fa in "purezza", guai mischiarlo con altre erbe! :biggrin:

Quello con erbe miste si chiama semplicemente cassone verde.

Stai attenta perché una volta si usavano i petali e le capsule dei semi per fare dormire, ma bisogna saperli dosare o si sta male.

Mai utilizzati i petali del papavero come alimentazione, da noi.

L'utilizzo dei semi di papavero è, sempre per le mie parti, una pratica abbastanza recente e sono per lo più usati a scopo ornamentale su prodotti di panificazione.
Nel nord Italia invece sono molto più usati.
Tuttavia siamo sempre nell'ambito di sostanze contenenti alcaloidi, non in forma concentrata come nel papavero da oppio, ma la famiglia è quella.

Nella piantina verde appena germogliata, che è quella che si raccoglie e si usa per i cassoni, non credo ci sia del principio attivo...
 
Ultima modifica:
io ammetto di non avere mai provato... non mi sono mai fidata del tutto, credo si debba sapere come dosarle visti gli effetti e poi non tutte le piante hanno gli stessi dosaggi di principi attivi per cui, ne sono sempre stata lontana. Mi piace però sapere che le foglie vengono usate anche in purezza per questa torta.. non è che ci scrivi la ricetta? :p
 
io ammetto di non avere mai provato... non mi sono mai fidata del tutto, credo si debba sapere come dosarle visti gli effetti e poi non tutte le piante hanno gli stessi dosaggi di principi attivi per cui, ne sono sempre stata lontana. Mi piace però sapere che le foglie vengono usate anche in purezza per questa torta.. non è che ci scrivi la ricetta? :p

Non sono capace a farli, solo mangiarli... :lol:

Guarda qui:

https://blog.giallozafferano.it/zuccherolievitoefarina/cassoni-con-rosole/
 
credo di avere capito leggendo la ricetta perché si possono fare in purezza... le prendono giovanissime e gli fanno anche fare l'acqua sotto sale per 4-5 ore... Probabilmente così perdono anche il principio attivo che può essere dannoso.
 
AGGIORNAMENTO:

i petali per fare dormire in tisana non per mangiarli e le capsule (con i semi) non i semi
credo di avere capito leggendo la ricetta perché si possono fare in purezza... le prendono giovanissime e gli fanno anche fare l'acqua sotto sale per 4-5 ore... Probabilmente così perdono anche il principio attivo che può essere dannoso.

Ho fatto ulteriori ricerche e sono giunto alla conclusione che il libro da me citato un paio di messaggi sopra, ha un'impostazione estremamente prudenziale e non entra nei dettagli della questione.
Ho citato Daedin perché ha ragione in entrambi i casi: con le foglie si faceva un infuso sedativo e in cucina si utilizza la pianta giovane che non ha ancora maturato il contenuto dell'alcaloide rhoedina che è imputato negli effetti sedativi e moderatamente tossici della pianta.

Ho dovuto andare a ristudiarmi le mie vecchie dispense di chimica per gli alcaloidi e la rhoedina, ma anche la pagina di wikipedia espone chiaramente questi concetti: https://it.wikipedia.org/wiki/Papaver_rhoeas

Quindi via libera al rosolaccio in cucina, ma solo cogliendo le piante in stato giovanile e con un consumo saltuario.
 
AGGIORNAMENTO:

Ho fatto ulteriori ricerche e sono giunto alla conclusione che il libro da me citato un paio di messaggi sopra, ha un'impostazione estremamente prudenziale e non entra nei dettagli della questione.

Guarda, è molto frequente in quei tipi di testi che l'atteggiamento sia prudenziale...

Ad esempio troverai anche che la Vitalba (Clematis vitalba) sia tossica in quanto è una Ranunculacea ma da noi in primavera, in campagna, è pieno di gente che raccoglie i germogli nuovi della pianta per fare la tradizionale "friteda sal deibi" (frittata con le vitalbe) :si:


Quindi via libera al rosolaccio in cucina, ma solo cogliendo le piante in stato giovanile e con un consumo saltuario.

Il consumo è forzatamente saltuario...

Da noi non si coltivano e si raccolgono solo le rosole selvatiche nei campi per cui c'è disponibilità in primavera ed una seconda volta, un po' più scarsa, in questo periodo autunnale dove è finita la siccità estiva ed ancora non fa freddissimo :si:
 
Ultima modifica:
Risotto con le rosoline, frittata con le rosoline o semplicemente rosoline cotte..... ragazzi chi non le ha mai provate non sa cosa si perde :biggrin:
Comunque sì, sono da raccogliere giovani, in primavera, magari negli anni senza lockdown visto che il marzo scorso sono uscito una volta sola :(
Io però non le lascio in ammollo.
 
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