Recensione Fjallraven kaipak 38

Innanzitutto premetto che io non sono un esperto e non ho molti termini di paragone, da giovane ho zainato tanto, ma di recente ho fatto solo il cammino costiero di Santiago con un vecchio Ferrino Verdon da 26 litri.
Il Fjallraven Kaipak 38 l'ho invece utilizzato settimana sorsa sul Cammino della Serra di Oropa in 4 tappe da 16-18 km misti tra strade (20%), carraie (60%) e sentieri (20%) circa, con pendenze dolci salvo l'ultima tappa.
Caratteristiche principali dello zaino, acquistato da kimScout a Milano per poco meno di 180 euro sono:
  • Il materiale G-1000 heavyduty eco S (35% cotone e 65 poliestere) da una sensazione di robustezza e naturalità molto gradevole al tatto, resistente all'acqua quando cerato come da nuovo o di più, ma non impermeabile, con solo il fondo in polyamide 500D.
  • Il minimalismo: apertura solo dall'alto con top estendibile; sul top una tasca esterna capiente e una tasca interna molto piccola; due tasche laterali esterne ampie e con tiretto della rete, una tasca molto ampia che occupa quasi tutto il fronte esterno dello zaino, con lunga cerniera coperta (dove sono state sei paia di mutande e altrettante di calze, portafoglio, autan, segaccio) loop per bastoncini che in alto si infilano nelle cinghie di compressione che sono 4, ma niente loop per attaccare cose sopra o sotto; due tasche piccole nella fascia lombare.
  • Lo schienale con attaccatura spallacci fissa, senza rete distanziante, con due 'cuscini imbottiti' uno ad 'u' in alto e uno lombare.
Sensazioni
  • Ho trovato lo zaino molto confortevole, mai avuto dolorini (che a 63 anni mi vengono facilmente) e nelle pause brevi non ho mai sentito il desiderio di toglierlo malgrado i 10,5 kg tutto compreso.
  • La fascia lombare lavora bene ed è facile graduare il carico tra fianchi e spalle stringendo e allentando.
  • Spallacci comodi, mai avuto segni o disagi, con moderato bisogno del tirante pettorale che non tengo mai corto
  • Lo zaino ha una buona stabilità anche se ha forma piuttosto allungata (65 cm per 30 di larghezza e 22 di profondità) ovviamente proporzionale a quanto lo si tiene aderente.
  • Sudare si suda anche nudi e quindi a maggior ragione nelle zone di contatto con lo schienale la maglietta si bagna, ma non ho mai avuto sensazioni sgradevoli e si sente bene circolare l'aria nella parte vuota centrale, era fine luglio, ha piovuto un solo giorno, ma abbiamo fatto molto bosco, quindi mi sembra un test attendibile, ma non estremo, altitudine da poco meno di 200 a circa 1200 slm.
  • La ditta lo da per adatto a schiene da 48 a 52 cm, io sono tra i 48 e i 50 a seconda di chi mi misura :), sono alto 171 cm per 73 di peso e lo sentivo comodo, ma al limite, gli spallacci non fasciavano il retro delle spalle e i tiranti più in alto (quelli per allontanare o avvicinare il peso) erano orizzontali anziché a 45 gradi. Viaggio a tratti con gli spallacci allungati e tesi dalle mie mani all'interno per scaricare anche il peso delle braccia e ogni giorno avevo la sensazione che avrei potuto camminare di più con piacere.
  • Penso che molti apprezzerebbero questo zaino, ma non tutti. Ho provato il Gregory Zulu 35 del mio compagno di viaggio e l'ho trovato diverso anche se non più comodo, sicuramente era regolato con lo schienale più corto, mi rendo conto che gli zaini più tecnici e mirati (Osprey Stratos o Exos, Deuter Futura, Lowe Alpine Camino, Ferrino Finisterre, Gregory Stout o Zulu, Klattermusen Bergelmer, ecc) siano in qualche modo più flessibili e moderni.
  • Ho tenuto la borraccia da 500 in una tasca laterale a rete con un cappello, il poncho Ferrino nell'altra tasca a rete laterale, le credenziali nel top, il coltello in una tasca lombare e i fazzoletti nell'altra, cellulare in tasca.
Sono contento dell'acquisto fatto, non mi è mai mancato nulla e mi sono trovato in sintonia con la personalità del kaipak 38, ma ogni badile ha il suo manico.
 
Ultima modifica:
Grazie delle informazioni Interessanti...:si:

Tra i miei c'è anche un Abisko Friluft 45 e mi ritrovo nella tua prova.
Subisco, sarà l'età più avanzata della tua, il fascino del classico e dei materiali.

Se vado nel bosco a fare attività statiche é lui che porto, ma se devo fare un trekking gli "etti" in meno dell'Exos, ad esempio, fanno la differenza per la mia malandata schiena...
 
Grazie delle informazioni Interessanti...:si:

Tra i miei c'è anche un Abisko Friluft 45 e mi ritrovo nella tua prova.
Subisco, sarà l'età più avanzata della tua, il fascino del classico e dei materiali.

Se vado nel bosco a fare attività statiche é lui che porto, ma se devo fare un trekking gli "etti" in meno dell'Exos, ad esempio, fanno la differenza per la mia malandata schiena...
Ho visto che l'Abisko Friluft è tornato nel catalogo da qulache settimana nelle versioni da 35 e 45, ma adesso è in polyamide 210D Ripstop e polyamide 500D.
Per avere un friluft (con telaio in rete pretensionata e distanziata dallo zaino) in G-1000 heavy duty bisogna andare sul Lappland (solo 45, da caccia, costosetto) con tascone esterno amovibile tipo zainetto giornaliero.
 
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Goniometro a tre bracci
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