Fornellini ad alcol e risotti Knorr: come cuocerli senza sbattimenti

che belle storie ... e tutto e' partito da una busta di riso..... :woot:
dico la mia...di esperimenti culinari in montagna ne ho fatti tantissimi col trangia... anche le patatine fritte!!!
sinceramente preferisco abbondare con l' alcol (per la cotturao_O) e allora non risparmio mai fiamma e fuoco...vado sul tradizionale....
pero' la cottura 'a fiamma parsimoniosa:rofl::rofl::rofl:'.......... mi intriga...Bravo Paiolo!!
 
pero' la cottura 'a fiamma parsimoniosa:rofl::rofl::rofl:'.......... mi intriga...Bravo Paiolo!!

"Cottura a fiamma parsimoniosa"... mi piace l'appellativo! :D

Comunque la tecnica della cottura semi-passiva (ho appena deciso che da oggi la tecnica avrà questo nome "ufficiale"... :D) è applicabile anche ad altre pietanze, penso ad esempio alla pastasciutta: qui ci sarà da stare ben attenti a non far scendere la temperatura dell'acqua sotto gli 80° per non trovarsi con un collone (= fare prima test in cucina con termometro), però questa tecnica ha molti vantaggi:
  • non c'è il rischio che l'acqua "vada di sopra"
  • si può usare una gavetta meno grande (se l'acqua non bolle costantemente, posso riempire la gavetta fino all'80-85% della capacità "rasa" mentre di solito la si riempie fino a circa il 70%)
  • la scaldatina (e relativa mescolata) a metà cottura riduce drasticamente i problemi di una cottura passiva "vera" (rischio "colla" e allungamento tempi di cottura)
 
in quanto alla pasta, mi ricorda quanto succede quando la cucini col microonde: diventa tanto collosa e poi, quando la scoli, "torna indietro" di cottura (non saprei come definire di preciso)
 
Io dico solo una cosa...Ma si può cucinare coi termometri ?!? o_OProvate a dirlo in giro...tra gli umani e registratene le reazioni:azz: Qui ogni volta che si parla di cucina, più che leggere cuochi sembrano riaffiorare reminiscenze del "piccolo chimico":D
 
Io dico solo una cosa...Ma si può cucinare coi termometri ?!? o_OProvate a dirlo in giro...tra gli umani e registratene le reazioni:azz: Qui ogni volta che si parla di cucina, più che leggere cuochi sembrano riaffiorare reminiscenze del "piccolo chimico":D

tecnicamente, si :)

quando usiamo il forno a x gradi stiamo facendo inconsapevolmente proprio questo!
 
bellissimo post! Si! Come dissi anche tu, mi sono imbattuta nel medesimo problema. Io in genere ci vado su “pesante” portando pentole relativamente grandi. Però adesso con la famiglia in espansione sto rivalutando di “tornare al piccolo” su un po’ di attrezzatura perché le cose da portare son molte di più.
Non ho mai provato questa cottura “in fiamma parsimoniosa”, ma a meno di non voler preparare una bistecca (che comunque è meglio farla alla griglia), si potrebbe applicare in molte pietanze outdoor, dalla pasta al riso.

Una osservazione però. Tu vedo che usi il titanio (se non ricordo male prima usavi alluminio non rivestito), e anche se volessi cucinare a fiamma viva, sarebbe praticamente impossibile non attaccare il cibo, per entrambi i materiali che ho citato. Anche con l’inox un po’ attacca, ma molto meno di titanio o al non rivestito. Insomma, a parte il volume della pentola, la cottura “in fiamma parsimoniosa” con questi materiali é la scelta migliore, molto probabilmente. Hai esperienza di cottura “tradizionale” col titanio?

poi, un altro trucco per preparare buste che richiedono un alto volume di acqua, è aggiungere il quantitativo di acqua necessario poco alla volta, e non tutta quella richiesta subito.

https://www.piniegrappini.com/indian-onion-rice-ricetta-per-due-persone-sul-trangia-27/


Poi facci sapere.... :)

La riscaldata intermedia potrebbe non essere indispensabile, ma non ho avuto il coraggio di provarci...anche pensando che se lo faccio in quota, probabilmente l'ambiente esterno è a 5-10 gradi e non a 20.

Chi usa spesso questa tecnica si costruisce dei cosiddetti "pot cozy":
Vedi l'allegato 206128
...per isolare la gavetta ed evitare riscaldamenti intermedi.

Ma per me sarebbe l'ennesima "cosa in più" da portarmi dietro, quindi nessun problema, per le poche volte che ne ho bisogno, se devo riaccendere per un paio di minuti il fornello ed usare 2 grammi di combustibile in più...

Mi hai tolto le parole dalle dita. Ma non vedere il cozy come un extra inutile. Io lo usavo per altre funzioni, tutte meno quella di cuocere in realtà, come evitare di sporcarmi i pantaloni o la sacca delle pentole con la fuliggine, tenere facilmente in mano una pentola calda, ed evitare che il cibo o i drink si raffreddino subito. Poi gli inverni si son mitigati (e io faccio meno “la difficile”) e il cozy è rimasto a casa.

Te devi essere proprio di quella categoria (per me odiosa :biggrin:) che senza problemi non sa stare (forse perché ne ha pochi ;) ) e quindi se li va proprio a cercare, a creare dal nulla pur di avere qualcosa da ...risolvere (il verbo magico).. :p
Per quanto mi riguarda, invece, per me risolvere il problema è più sbattimento di quello che mi comporta il problema stesso :D E quindi è una vita che ho risolto con...insalata di riso. Preparata da casa. Oltretutto anche perché, pur volendo, i risotti pronti della Knorr per i celiaci come me non andrebbero bene non essendo gluten free.
Assicuro che appena si ha fame la si trova bell'e pronta e non si perde manco un minuto, così come assicuro che - quando appunto c'è fame con la F maiuscola - la differenza tra piatto freddo e caldo non si avverte per nulla. Provare per credere. D'altronde non è forse il panino l'alimento per antonomasia dell'escursionista ?
Specie in questo periodo, quanto baratterei un piatto semplice e anche gelido mangiato in qualche landa solitaria al posto di qualsiasi manicaretto ben caldo mangiato a casa da prigioniero... :cry:

si ma hai voglia portare insalate di riso e panini se stai fuori oltre i tre giorni. Va tutto “ a Mario” a meno che non faccia freddo (e qualcosa di caldo fa piacere, comunque)

uhmmm ecco una cosa che non farei e non consiglio affatto di fare... mantenere a lungo cibi cotti in un contenitore di alluminio... E quelli che vedo nelle foto sembrano proprio di alluminio. Soprattutto se salati o acidi, ma non consiglio di farlo con nessun cibo.

Mia nonna mi insegnava che non si fa. Un conto è cuocerci il cibo un altro è lasciarcelo, non fa affatto bene. Provate a fare una ricerchina in rete e vedrete che la mia nonna aveva tanta ragione...
esatto, personalmente eviterei anche io. Mi fa anche paura conservare alimenti grassi nella plastica, anche. A meno che non sia acciaio inox o alluminio anodizzato.
peró la pentola di Paiolo
inerte, è in titanio.
 
Non ho mai provato questa cottura “in fiamma parsimoniosa”, ma a meno di non voler preparare una bistecca (che comunque è meglio farla alla griglia), si potrebbe applicare in molte pietanze outdoor, dalla pasta al riso.

Confermo... voglio provarla anche con altri piatti. Lo schema di base è di riaccendere il fuoco per un paio di minuti ogni 10 minuti dopo aver fatto bollire l'acqua (che vuol dire che per molte pietanze non serve proprio riaccenderlo...)
Mi domando se funziona bene anche per un risotto "vero", quelli che fai tu!
Dato il livello "raso" che hai tenuto, con la fiamma quasi sempre spenta sarebbe stato tutto più facile.

Tu vedo che usi il titanio (se non ricordo male prima usavi alluminio non rivestito), e anche se volessi cucinare a fiamma viva, sarebbe praticamente impossibile non attaccare il cibo [...]
Insomma, a parte il volume della pentola, la cottura “in fiamma parsimoniosa” con questi materiali è la scelta migliore, molto probabilmente.

Confermo! Tra gli sbattimenti che ci si risparmia c'è anche quello della pulizia della gavetta... attaccatura zero!
Diciamo che se mi fossi trovato la gavetta bella incrostata, il risotto Knorr rimaneva fuori dal mio ventaglio di pietanze da trekking per altri 10 anni... :D

Hai esperienza di cottura “tradizionale” col titanio?

Zero... Ce l'ho da circa un anno ed In uscita ci ho sempre fatto solo cibo in stile "Bolli l'acqua e poco più". Diciamo che al momento ho visto solo che (diversamente da come mi aspettavo) non attacca peggio dell'alluminio
 
Confermo... voglio provarla anche con altri piatti. Lo schema di base è di riaccendere il fuoco per un paio di minuti ogni 10 minuti dopo aver fatto bollire l'acqua (che vuol dire che per molte pietanze non serve proprio riaccenderlo...)
Mi domando se funziona bene anche per un risotto "vero", quelli che fai tu!
Dato il livello "raso" che hai tenuto, con la fiamma quasi sempre spenta sarebbe stato tutto più facile.



Confermo! Tra gli sbattimenti che ci si risparmia c'è anche quello della pulizia della gavetta... attaccatura zero!
Diciamo che se mi fossi trovato la gavetta bella incrostata, il risotto Knorr rimaneva fuori dal mio ventaglio di pietanze da trekking per altri 10 anni... :D



Zero... Ce l'ho da circa un anno ed In uscita ci ho sempre fatto solo cibo in stile "Bolli l'acqua e poco più". Diciamo che al momento ho visto solo che (diversamente da come mi aspettavo) non attacca peggio dell'alluminio

Secondo me col risotto vero, fatto col riso carnaroli, è dura. Però si potrebbe provare una versione “tarocca” usando risi che cuociono prima, come il basmati. Ma non è la stessa cosa.
Una fiammella continua ci vuole. Hai mai provato a simmerare con le candeline? L’opzione non è molto pratica col vento però.
Io tenterei il risotto in versione tradizionale. Aggiungi il dado per il brodo all’inizio e l’acqua poco alla volta. Io lo faccio con pentole anche di 1 litro (2 etti di riso), ma in alluminio anodizzato e usando o il trangia o il fuoco a legna opportunamente “domato”. Potresti tentare lo stesso col titanio, e i tuoi fornellini (anche quello in versione mini) provando la cottura continua.

il titanio mi attira parecchio ed è cooool (le pentole toaks son leggere e superfunzionali con quei bei manici) ma quando penso alle cose che cucino di solito mi viene male al pensiero dell’incrostamento e lascio perdere...
 
il titanio mi attira parecchio ed è cooool (le pentole toaks son leggere e superfunzionali con quei bei manici)

Confermo che io mi son convertito al titanio principalmente perché ho trovato la gavetta con le proporzioni che volevo io (leggermente più larga che alta, il giusto compromesso sia per bollire acqua che per cucinare/mangiarci dentro) e col manico che volevo io (ero stanco di scottarmi le dita col manico "corto" dei miei "tazzoni" d'alluminio!) ...l'avessi trovata in alluminio anodizzato forse avrei pigliato quella, ma sulle capienze 500ml-900ml in alluminio non si trova quasi nulla!
(Cmq ora non è che mi dispiaccia che sia in titanio, eh! ;) )

Ti faccio un paio di domande sul tuo post:
- davvero sei riuscita a cuocere DUE ETTI di pasta sulla gavetta da 1 litro scarso del trangia 27??? Ti ricordi con quanta acqua l'hai cotta?
- bellissimi i contenitorini delle spezie! Son cose da laboratorio o li hai comprati dove? Sono a tenuta stagna? (=tengono anche liquidi ed anche con cambio di pressione?)
 
Confermo che io mi son convertito al titanio principalmente perché ho trovato la gavetta con le proporzioni che volevo io (leggermente più larga che alta, il giusto compromesso sia per bollire acqua che per cucinare/mangiarci dentro) e col manico che volevo io (ero stanco di scottarmi le dita col manico "corto" dei miei "tazzoni" d'alluminio!) ...l'avessi trovata in alluminio anodizzato forse avrei pigliato quella, ma sulle capienze 500ml-900ml in alluminio non si trova quasi nulla!
(Cmq ora non è che mi dispiaccia che sia in titanio, eh! ;) )

Ti faccio un paio di domande sul tuo post:
- davvero sei riuscita a cuocere DUE ETTI di pasta sulla gavetta da 1 litro scarso del trangia 27??? Ti ricordi con quanta acqua l'hai cotta?
- bellissimi i contenitorini delle spezie! Son cose da laboratorio o li hai comprati dove? Sono a tenuta stagna? (=tengono anche liquidi ed anche con cambio di pressione?)

Si! Due etti pesati con la bilancia!
e comunque, tempo fa, siamo sopravvissuti per tre settimane in Norvegia cucinando pasta e risotti nella pentola del trangia 27, da 900 ml rasi praticamente. Abbiamo sempre cucinato due etti di pasta o riso col metodo tradizionale, usando il trangia col simmer ring (è la chiave di volta), o sul fuoco. La pasta ci veniva sempre bene mai scotta o collosa.

poi conta che nell’esperimento che ho fatto (qui sotto) ho pure aggiunto due cipolle e due pomodori medi!



per i contenitori, li avevo comprati online e non “presi in prestito” in lab.
Ti metto il link qui:

https://www.trekking-lite-store.com/vorratsbehaelter.html

credo che anche per i liquidi siano ok, ma per questo scopo ti consiglio vivamente i contenitori della nalgene che sono assolutamente a prova di perdite e molto resistenti, anche con importanti sbalzi di pressione. Non per niente tantissimi reagenti da laboratorio vengono proprio conservati in questi contenitori. Tra l’altro sono in HDPE, che tra le varie plastiche è forse tra quelle meno “nasty”.

206314
 
2 etti di pasta (immagino tipo fusilli) su una gavetta da 900 ml vuol dire che al max hai messo 600 ml di acqua! Complimenti, io sotto i 400 ml per etto solitamente non ottengo risultati strepitosi...

Curiosità: ...che condimenti ti porti per la pasta nei trekking da molti giorni? Oltre all'immancabile aglio&olio, ovviamente! ;)
 
Intervengo una ultima volta e poi mi taccio,massimo rispetto per i nonni, ma se avessero avuto questi materiali moderni li avrebbero usati,poi ovvio che i cibi non devono essere lasciati a lungo in contenitori di alluminio specialmente con sale e condimenti continuano a cuocersi e rovinarsi, ma se fai il riso o la pasta,togli 4 minuti ,prima della cottura, la freddi e togli l'amido con acqua fredda, la metti nel terribile Trangia della foto,poi dopo 4/5 ore mezza cialda di Esbit con un goccio di acqua ,,aggiungi un condimento,e mangi giuro lo faccio da anni e godo di ottima salute Il Vargo e una altra cosa metti la quinoa o qualsiasi cosa liofilizzata al interno con poca acqua, si "cuoce, dopo aggiungi a pranzo acqua e amen questa è di titanio il più salubre tra i materiali del momento.
Comunque sono anni che faccio outdoor ho cominciato con la moto i fine settimana , stanziali con tenda grande,Trekking con e senza bivacco, ho trasformato un van in un piccolo camper van,ho provato diversi tipi anzi tutti i tipi di materiale di cottura e ho rilevato questo;
Alluminio economico ,ottima conduzione facile da pulire,poco salubre sapore metallico,delicato
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Alluminio anodizzato buona conduzione leggero cibi non si attaccano si pulisce facilmente,ma si graffia via il rivestimento e addio salubricità costo se brand premium caro

Acciaio resistente immortale,difficile da pulire i cibi si attaccano pesa conduzione bassa costo rilevante se di qualità

Titanio leggerissimo resistente,conduzione una via di mezzo fra alluminio e acciaio si pulisce facilmente tende a macchiarsi se si usano fiamme alte effetto blu sul fondo e si sporca con alcool e esbit costo dei marchi premium alto i cinesi costano come un buon acciaio abbastanza facile da pulire.
Popote ferrino primo prezzo
Serie Esbit alluminio anodizzato
Serie Stanley Adventure i 2 set, Tatonka 500/600ml acciaio
Set SnowPeak titanio 1300c
Aggiungo portapranzo sottovuoto e a doppia camera caldo freddo inox con cui porto cibo cotto ma messo nel contenitore a seconda di quando devo usarlo freddo o caldo e per un paio di giorni si mantiene posso assicurarlo basta vedere 'usura dei medesimi .Oltre ai contenitori Nalgene io vado in sicurezza.
A casa cucino con induzione il titanio va alla grande i Tatonka e Stanley anche se vi può essere di aiuto
 

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Per quanto riguarda i condimenti ho preso l'abitudine di congelare pomodoro, pesto o ragù in piccoli contenitori di plastica da una o due porzioni. Una volta congelato tolgo il sugo dalla vaschetta e lo metto in buste sottovuoto, per poi tornare a riporlo in congelatore. In questo modo grazie al congelamento e al sottovuoto riesco a portarmeli dietro per 2 o 3 giorni con la sola "tara" della busta del sottovuoto.
 
Ho comprato una vaschetta per il ghiaccio con coperchio con stampo per cubetti XL li faccio direttamente in quello poi ho un thermos da 200 cc per il trasporto, se si scioglie lo trattiene ma tranne che col caldo becco un paio di giorni regge.
 
Si.. l'unico vantaggio dei singoli sacchetti sottovuoto sta nel peso e nel fatto che puoi differenziali. Con questo sistema è capitato che dopo 36 ore sia servito di ripassarli sul fornello perché ancora un po' congelati, grazie anche alla dimensione generosa del "cubetto". Altra cosa per me immancabile in uscita sono le uova con il pomodoro preparate sul posto: filo d'olio, cipolla, passata di pomodoro, una volta ben caldo si aggiungono le uova che vengono strapazzate. Pane con lievito istantaneo cotto al momento... e scarpetta.
 
2 etti di pasta (immagino tipo fusilli) su una gavetta da 900 ml vuol dire che al max hai messo 600 ml di acqua! Complimenti, io sotto i 400 ml per etto solitamente non ottengo risultati strepitosi...

Curiosità: ...che condimenti ti porti per la pasta nei trekking da molti giorni? Oltre all'immancabile aglio&olio, ovviamente! ;)

Faccio anche gli spaghetti! Li divido a meta' per farli stare nelle pentole piccole. C'e' da essere degli "artisti" a scolarli, tuttavia, perche' scivolano come mini-anguilline!
Comunque mi hai dato una idea e ci faro' su un video appena riesco!

I condimenti che uso nei giri lunghi son semplici: olio, aglio fresco, piccole cipolle o scalogno, formaggio grana (mi dura anche due settimane, pure in estate, se avvolto con carta o uno straccio e poi chiuso in un sacchetto), dadi, sale, zucchero, spezie a seconda di quello che cucino (pepe, peperoncino, curcuma, prezzemolo, zafferano, paprika....). A nord della Norvegia in estate faceva freschetto nel periodo quando ci ero stata, e nel giro di tre settimane al primo rifornimento abbiamo comprato il burro! Altrimenti e' sempre sostituito con olio.
 
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