Ciao a tutti!
Nonostante sia un appassionato costruttore di fornellini ad alcol fai-da-te, non posso non conoscere i famosissimi set da trekking/campeggio della Trangia, noti per qualità costruttiva e totale indifferenza al vento
Il cuore di questi set, il fornellino ad alcol, è rimasto praticamente immutato dagli anni '50 ad oggi, fa parte del set gavetta dell'esercito svedese (o almeno ha fatto parte per decenni) ed è da molti lodato per solidità e durevolezza....ma, soprattutto, per essere un fornellino "chiudibile", che grazie al coperchio a vite permette di trasportare al suo interno una discreta quantità d'alcol (circa 100ml), quel che basta per star fuori almeno una notte:
In questi giorni di zona arancione-virante-al-rosso mi son fatto un piccolo regalo ed ho preso uno di questi fornellini...giusto per giocarci un po' e fare qualche prova!
Lascio stare l'unboxing...riporto solo i pesi delle varie componenti, che trasmettono tutte un senso di solidità:
- Fornello: 66 grammi
- Coperchio: 21 grammi
- Riduttore di fiamma / spegnitore: 24 grammi
...per un totale di 111 grammi
Ma passiamo ai test...anche se c'è una variabile da tenere in considerazione: una delle cose che ho imparato nella costruzione di non-so-quanti fornelli, è che la distanza tra fornello e gavetta è un elemento critico per far funzionare bene il sistema, faccio quindi qualche prova...
(tutti i test sono stati fatti in cucina, senza paravento, e con una gavetta in titanio Lixada da 900ml di 12 cm di diametro riempita con 500ml di acqua di rubinetto)
Primo test, distanza fornello -> gavetta di 25 mm:
..la foto è stata fatta col fornello non ancora pienamente a regime, ad ogni modo capisco subito che la distanza è scarsetta ed il fornello non sta lavorando al suo top.
Per bollire mezzo litro d'acqua impiega 10:55 minuti, consumando 14 grammi di alcol (+0,2 grammi evaporati nell'attesa che il fornello si raffreddasse abbastanza da poterlo chiudere)
Ha impiegato TANTO tempo, la gavetta è troppo vicina e "strozza" un po' la fiamma...ripeto mettendo degli spessori sotto il reggi-pentola per alzarlo
Secondo test, distanza fornello -> gavetta di 38 mm:
Il mezzolitro bolle dopo 8:22 minuti consumando 15,5 grammi di alcol.
La fiamma tira bene, ma a fine test il fondo della gavetta ha una certa quantità di fuliggine... che, esperienza insegna, vuol dire che la fiamma è troppo distante.. cerco dei rialzini meno spessi, scopro che i coperchi dei vasetti da passata sono perfetti...riproviamo:
Terzo test, distanza fornello -> gavetta di 33 mm:
(ovviamente di questo mi son scordato di fare la foto!)
L'acqua bolle dopo 8:38 minuti consumando 14,7 grammi di combustibile.
Gavetta col fondo pulito, i consumi di alcol si sono ridotti ed i tempi sono quasi uguali al test precedente: ci siamo, penso di aver trovato la distanza +o- ideale!
Come sono questi tempi e consumi rispetto ai semplicissimi fornellini che faccio io?
I miei fornellini come prestazioni sono abbastanza paragonabili, ad esempio:
- il fornellino da 30ml impiega circa 8:40 con 12,5 grammi di alcol (+ 0,3 di rafreddamento)
- un secondo fornellino un po' più largo impiega circa 7:30 con 13,5 grammi di alcol (+ 0,4 di raffreddamento)
In pratica hanno prestazioni uguali o leggermente migliori e consumano 1-2 grammi di alcol in meno del Trangia (ne ho fatti anche di più veloci ma poi sfiammano parecchio ai lati della gavetta e quindi i consumi ne risentono)
Come mai un fornellino ben progettato come il Trangia, è un po' meno efficiente dei miei, che sono invece semplicissimi?
Il problema è che i vantaggi del Trangia (solidità e buona capienza di combustibile) hanno anche il rovescio della medaglia, e cioè un'elevata massa: tra metallo e alcol c'è sempre circa un etto di "zavorra" da riscaldare nei primi minuti di funzionamento, prima che il fornello vada pienamente a regime, ed è calore purtroppo perso
E quindi?
...e quindi niente... stiamo in realtà parlando di differenze all'atto pratico di non particolare rilievo.
In sintesi il fornellino Trangia rispetto ad un fai-da-te ha i seguenti vantaggi:
- solidità e durevolezza
- la possibilità di fare anche da contenitore ermetico per circa 100ml di combustibile
...mentre di contro ha i seguenti svantaggi:
- pesa circa un etto (mentre un fai-da-te può pesare 10 grammi)
- l'efficienza e le prestazioni possono essere leggermente inferiori a quelle di un fornellino fai-da-te "fatto bene"
Discorso a parte se invece di parlare del solo fornellino parliamo dei set completi Trangia 27 o Trangia 25, dove il sistema di paravento è fatto per convogliare al meglio il calore del fornello e farne assorbire il più possibile alla gavetta, ed hanno quindi un'efficienza (ma anche un peso) superiore rispetto al semplice fornellino messo sotto una gavetta.
Nonostante sia un appassionato costruttore di fornellini ad alcol fai-da-te, non posso non conoscere i famosissimi set da trekking/campeggio della Trangia, noti per qualità costruttiva e totale indifferenza al vento
Il cuore di questi set, il fornellino ad alcol, è rimasto praticamente immutato dagli anni '50 ad oggi, fa parte del set gavetta dell'esercito svedese (o almeno ha fatto parte per decenni) ed è da molti lodato per solidità e durevolezza....ma, soprattutto, per essere un fornellino "chiudibile", che grazie al coperchio a vite permette di trasportare al suo interno una discreta quantità d'alcol (circa 100ml), quel che basta per star fuori almeno una notte:
In questi giorni di zona arancione-virante-al-rosso mi son fatto un piccolo regalo ed ho preso uno di questi fornellini...giusto per giocarci un po' e fare qualche prova!
Lascio stare l'unboxing...riporto solo i pesi delle varie componenti, che trasmettono tutte un senso di solidità:
- Fornello: 66 grammi
- Coperchio: 21 grammi
- Riduttore di fiamma / spegnitore: 24 grammi
...per un totale di 111 grammi
Ma passiamo ai test...anche se c'è una variabile da tenere in considerazione: una delle cose che ho imparato nella costruzione di non-so-quanti fornelli, è che la distanza tra fornello e gavetta è un elemento critico per far funzionare bene il sistema, faccio quindi qualche prova...
(tutti i test sono stati fatti in cucina, senza paravento, e con una gavetta in titanio Lixada da 900ml di 12 cm di diametro riempita con 500ml di acqua di rubinetto)
Primo test, distanza fornello -> gavetta di 25 mm:
..la foto è stata fatta col fornello non ancora pienamente a regime, ad ogni modo capisco subito che la distanza è scarsetta ed il fornello non sta lavorando al suo top.
Per bollire mezzo litro d'acqua impiega 10:55 minuti, consumando 14 grammi di alcol (+0,2 grammi evaporati nell'attesa che il fornello si raffreddasse abbastanza da poterlo chiudere)
Ha impiegato TANTO tempo, la gavetta è troppo vicina e "strozza" un po' la fiamma...ripeto mettendo degli spessori sotto il reggi-pentola per alzarlo
Secondo test, distanza fornello -> gavetta di 38 mm:
Il mezzolitro bolle dopo 8:22 minuti consumando 15,5 grammi di alcol.
La fiamma tira bene, ma a fine test il fondo della gavetta ha una certa quantità di fuliggine... che, esperienza insegna, vuol dire che la fiamma è troppo distante.. cerco dei rialzini meno spessi, scopro che i coperchi dei vasetti da passata sono perfetti...riproviamo:
Terzo test, distanza fornello -> gavetta di 33 mm:
(ovviamente di questo mi son scordato di fare la foto!)
L'acqua bolle dopo 8:38 minuti consumando 14,7 grammi di combustibile.
Gavetta col fondo pulito, i consumi di alcol si sono ridotti ed i tempi sono quasi uguali al test precedente: ci siamo, penso di aver trovato la distanza +o- ideale!
Come sono questi tempi e consumi rispetto ai semplicissimi fornellini che faccio io?
I miei fornellini come prestazioni sono abbastanza paragonabili, ad esempio:
- il fornellino da 30ml impiega circa 8:40 con 12,5 grammi di alcol (+ 0,3 di rafreddamento)
- un secondo fornellino un po' più largo impiega circa 7:30 con 13,5 grammi di alcol (+ 0,4 di raffreddamento)
In pratica hanno prestazioni uguali o leggermente migliori e consumano 1-2 grammi di alcol in meno del Trangia (ne ho fatti anche di più veloci ma poi sfiammano parecchio ai lati della gavetta e quindi i consumi ne risentono)
Come mai un fornellino ben progettato come il Trangia, è un po' meno efficiente dei miei, che sono invece semplicissimi?
Il problema è che i vantaggi del Trangia (solidità e buona capienza di combustibile) hanno anche il rovescio della medaglia, e cioè un'elevata massa: tra metallo e alcol c'è sempre circa un etto di "zavorra" da riscaldare nei primi minuti di funzionamento, prima che il fornello vada pienamente a regime, ed è calore purtroppo perso
E quindi?
...e quindi niente... stiamo in realtà parlando di differenze all'atto pratico di non particolare rilievo.
In sintesi il fornellino Trangia rispetto ad un fai-da-te ha i seguenti vantaggi:
- solidità e durevolezza
- la possibilità di fare anche da contenitore ermetico per circa 100ml di combustibile
...mentre di contro ha i seguenti svantaggi:
- pesa circa un etto (mentre un fai-da-te può pesare 10 grammi)
- l'efficienza e le prestazioni possono essere leggermente inferiori a quelle di un fornellino fai-da-te "fatto bene"
Discorso a parte se invece di parlare del solo fornellino parliamo dei set completi Trangia 27 o Trangia 25, dove il sistema di paravento è fatto per convogliare al meglio il calore del fornello e farne assorbire il più possibile alla gavetta, ed hanno quindi un'efficienza (ma anche un peso) superiore rispetto al semplice fornellino messo sotto una gavetta.
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