Fornello ad alcol: non funziona! Che ho combinato?

Ciao a tutti, dopo aver letto appassionatamente tutto il possibile qui sul forum sui fornelletti ad alcol, mi ci sono cimentato.
Qui di seguito le foto della realizzazione.
Il materiale interno è lana di roccia
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Purtroppo, dopo diversi tentativi (e due diversi tipi di alcol, sempre denaturato al 90%) non si accende, o perlomeno, dopo aver bruciato i residui del riempimento rimasti nella convessità in testa, si spegne e non dà più segni di vita.
Come vedete, in pochi minuti ho fato anche un supporto pentolino/gavetta.
Suggerimenti o commenti?
Grazie
 
In attesa dell'intervento di Paiolo,da appassionato fornellettista provo a dire la mia.Mi pare che tu abbia fatto tutto bene,hai perfino trovato la lana di roccia! Solo che il problema mi pare dovuto al fatto che l'alcool non si riscaldi abbastanza da emettere vapori.Prova a fare questa prova: riempi normalmente il fornelletto poi mettilo su un piattino da thè,versaci un pò di alcool e accendilo.Questo dovrebbe ben riscaldare l'alcool all'interno e fare le fiammelle. se è così forse ,e dico forse,c'è troppa lana di roccia che tappa un pò il tutto.
 
Ragazzi, grazie ai vostri esimi suggerimenti (che in realtà avevo letto, avendo "studiato", ma che credevo stupidamente da applicare più in clima rigido, o invernale, e non a 38°C in pianura padana...) ho visto che funziona egregiamente. Al più presto lo porterò alla prova sul campo.
Sottolineo alcuni dettagli realizzativi, tanto per chiacchierare e concludere il post: innanzitutto ho eliminato il profilo sporgente della base e per motivi estetici ho voluto inserire il bruciatore proprio a filo, oltre chè per non lasciare bordi sporgenti e taglienti (questa soluzione ovviamente mi obbliga ad avere un supporto "esterno" per il gavettino, ma mi piaceva di più e poi alla luce del pre-riscaldamento, comunque lo dovrei portare con me); per questo motivo ho fatto un 5° foro centrale con la funzione di "scarico" e quindi per riempirlo si può versare solo nel mezzo e non ai lati, e grazie appunto al foro centrale mi assicuro che tutto il liquido grazie alla concavità vada all'interno; poi ho realizzato, con una graffetta tipo piccolo, un attrezzo ad uncino per poter alla bisogna sollevare il bruciatore ed accedere all'interno; inoltre come potete vedere, il supporto del gavettino funziona anche in fase di accensione, ovvero dandomi il giusto disatcco del fondello dal "piattino" per il pre-riscaldamento suggerito; ed infine il "piattino", ricavato con un tappo di barattolo di olive piccolo, è della stessa misura del bruciatore per cui, con un nastro adesivo o fascia di caucciù/gomma/canera d'aria riutilizzabile, potrebbe anche ipotizzarsi come tappo del sistema per il trasporto. Ho finito. Grazie di avermi dato la possibilità di provare. Adesso torno al mio Primus :p
 

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Sempre per parlare da fornellettomane ti dico che la decisione di tagliare la parte sporgente annulla del tutto il progetto e l'intento di quella tipologia di fornelletto,perchè la sporgenza appunto doveva fungere da camera di preriscaldamento eliminando il piattino,questo sempre nell'intenti di ridurre al minimo i componenti.A quel punto tanto vale fare un fornello a pressione normale. Il video del link insegna un altro tipo di fornelletto,che è identico al Trangia come sistema di funzionamento,però un poco più complicato da costruire a causa della paratia interna,ma questo sistema, del resto usatissimo,ti consente di eliminare il piattino esterno in quanto incorpora una camera di riscaldamento.E' comunque molto divertente da costruire. Grazie comunque all'amico del link.
 
Acc...non l'avevo capito, però posso sempre rimediare spingendo di qualche mm in giù il bruciatore (l'avevo fatto più alto, per fortuna). Grazie!
 
Spero che la mia risposta non sia off topic. Ma essendo un appassionato di fornelli ad alcool anche io da qualche anno, devo dire che ho abbandonato quel tipo di fornello. Troppo complicati da costruire in serie, poco efficienti, anche se è divertente provare vari approcci per renderli più efficaci. Per le mie uscite ho trovato più semplice il supercat, il fancy feast (scusate gli inglesismi ma si chiamano così in internet)
 
Guarda, gentilissimo ad intervenire per me: dal 1979 uso un collaudatissimo Camping Gaz che non mi ha mai tradito, poi sono passato ad un Primus perchè in Asia le bombolette si trovano solo in questo formato. Ho voluto cimentarmi in autocostruzione perchè ho letto tanto e mi è piaciuto il progetto, ma dubito che questo oggetto diventerà il mio compagno inseparabile nel bushcraft :biggrin:. Ho comunque imparato anche da questa esperienza, punto che per è me è essenziale, e non smetterò di voler imparare qualcosa di nuovo.
 
io adoro i fornelletti ad alcool ne ho costruiti a dozzine e dozzine, tutti con efficacia diversa ......li faccio in montagna con un coltellino,per evitare gli sprechi ....e poi lo loscio nei rifugi ...per diffondere il VERBO:rofl::rofl::rofl: ma non ho MAI usato lana di roccia e altro materiale interno ...sempre solo camere interne dello stesso materiale del fornelletto stesso.
Mi sono divertito sempre molto ma alla fine uso sempre il trangia o l alcopot che comunque sono indistruttibili e sopratutto consumano in modo regolare.....quelli fatti con la lattina raggiungono temperature da ebollizione e per questo ciucciano alla grande............li uso solo per riscaldare il sugo:)
 
Guardate, io al momento, come ho detto già da altre parti, come fornello sto usando questo qua (versione contenitorino 30ml e lana di roccia....prima o poi farò un post ad-hoc!) e mi trovo BENISSIMO!

Accensione immediata senza rogne a qualunque temperatura, semplice che più semplice non si può, coperchio avvitabile così non devo preoccuparmi se avanza alcol, consumo costante 20ml di alcol per bollire mezzo litro di acqua a temperatura di sorgente.

Rispetto ai fornelli a gas risparmio 2-3 etti di peso (principalmente di bombola), e ci faccio tutto ciò che mi serve...senza fretta, ma ci faccio di tutto, per due persone: tortellini, noodles, cous-cous, pasta, polenta, purè, thé....
 
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