Escursione Foro degli occhialoni

Dati

Data:
Regione e provincia: Marche, Ancona
Località di partenza: Pierosara
Località di arrivo: Foro degli occhialoni
Tempo di percorrenza: 40 min
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: sentiero a tratti molto ripido
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: parco Gola della Rossa - Grotte di Frasassi
Dislivello in salita: 200 m
Accesso stradale: dalla superstrada Ancona - Fabriano uscire a Camponocecchio (indicazioni per Grotte di Frasassi), subito dopo il bar La Pinta girare a dx in direzione grotte, dopo il passaggio a livello girare a dx per raggiungere Pierosara

Percorso divertentissimo e panoramico, per passare una mattina in tranquillità.
Da paesino di Pierosara prendere il sentiero che inizia vicino alla chiesetta e seguirlo fino al Foro degli Occhialoni.
Attenzione all'ultimo tratto molto ripido, in cui bisogna aiutarsi aggrappandosi alle piante per progredire.
Il foro degli occhialoni è l'evidente resto di una grotta ormai crollata, stratta parente delle grotte di Frasassi che si trovano sul lato opposto della gola.
Dal foro si può proseguire in alto con lo stesso sentiero, per avere scorci su tutta la gola di Frasassi vermente notevoli. Se si segue questa strada si arriva fino alla grotta della Beata Vergine. Attenzione però che le difficoltà in questo caso aumentano.
Ci si può anche inoltrare dentro il foro, con una calata in doppia o disarrampicando con molta attenzione. Una volta dentro si segue il cavo che funge da corrimano, fino ad arrivare ad una breve grottina, superata la quale ci si ritrova su di un panoramicissimo balconcino. Se avete paura del vuoto evitate decisamente questa alternativa, un passaggio di traverso per giungere alla grotta è delicato e pericoloso.
Altra alternativa per passare un ora in più in questi stupendi boschi è quella di tornare indietro dal foro e di raggiungere con un comodo e breve sentiero la grotta del mezzogiorno, all'interno della quale è meglio non andare, se non si è speleologi!
Insomma, bei boschi, panorami emozionanti (cave escluse), possibilità di incontrare qualche cinghialotto e, in primavera, di portare a casa un onesto mazzo di asparagi selvatici...:D:D:D:D:D:Dgnamme gnamme!
A breve alcune foto!
 

Allegati

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Ultima modifica di un moderatore:
Sono luoghi(quasi sconosciuti)bellissimi!!!
Essendo interessato attendo foto,intanto una domanda:lungo la gola scorre il fiume Sentino?
Dalla tua descrizione sembrerebbe trattarsi(non vorrei sbagliarmi)proprio di questo fiume.
 
La Gola di Frasassi è percorsa dal Sentino come tu dici, affluente dell'Esino.
Questo sentiero descritto è molto caratteristico della zona, fatta di pareti a strapiombo dove le grotte hanno avuto il massimo splendore. Il comprensorio ne è pieno di cavità, alcune semplici altre veramente eccezionali.
Una di queste, è proprio quella del "Mezzogiorno", si chiama così a causa della lunghezza. In pratica, la Grotta in questione è fattibile solamente da speleo molto esperti e contiene pozzi (un paio) di quaranta metri da fare con la scaletta o in doppia. Esce fuori all'interno di una grande cavità che contiene una grande chiesa, molto pittoresca e teatro di un presepe vivente molto simpatico.
Il problema di queste grotte e dell'intensissima attività speleo, soprattutto negli anni settanta (il periodo guarda caso della scoperta della Grotta Grande del Vento, '72), è il carburo disseminati neglle innumerevoli escurzioni e anche le pile esauste. Ogni anfratto di ogni grotta, contiene di questa "monnezza", alla faccia dell'amore per la natura.
Cmq, complimenti per questa non lunga ma suggestiva escurzione.
 
Il fiume è proprio il Sentino, che con il suo lavorio ha scavato tantissime cavità nella zona.
Come dice Quotealte, ci sono grotte un po'ovunque nei paraggi, le più frequentate, purtroppo, sono piene delle scarburate degli speleo. Oggi fortunatamente si usa sempre meno il carburo, a favore dell'illuminazione elettrica, ma molti tradizionalisti (e i freddolosi) ancora lo preferiscono.
I percorsi da fare nella zona sono veramente molti, anche se da ogni angolo, purtroppo, sono visibili alcune deturpanti cave, alcune dismesse, altre ancora attive.
Pensate che le pareti di una cava sono addirittura state pitturate di grigio con un elicottero, per rendere la cosa meno impattante (dal punto di vista visivo almeno). In un parco decisamente bello, o almeno sul limite dei suoi confini amministrativi, vengono fatte esplodere mine da cava, per poi portare il cibo all'aquila che vive nel parco onde evitare che se ne vada...
 
Si hai proprio ragione a descrivere così il nostro Parco. Purtroppo ci sono molte cose che non vanno, oltre le cave, gli stabilimenti ariston ed elica all'inizio e alla fine dell'area protetta (protetta da chi soprattutto?); poi da quando le grotte sono divenute famose, con gli introiti del turismo massiccio, non sono stati percepiti i vantaggi di una Area Portetta che avrebbe portato più etica ma anche più economia alla zona che non alle casse di proprietari senza scrupoli per finire poi come si sa,....chiusi dal lungo periodo di crisi.
Uno scempio che la nostra zona non meritava visto che a parte i Sibillini, non ci sono altre zone di rilievo senza attività umane invasive.
Contorno al tutto, la caccia quasi indiscriminata ai cinghiali (che ovviamente, dopo il loro ripopolamento a fini venatori, oggi crano grossi problemi), che viene attuata in tutta l'area a ridosso del risicato parco.

Cmq,....di sentieri ce ne sono abbastanza per passare alcune ore immersi nella Natura a due passi da casa,....casino della ferrovia e superstrada permettendo....!!!!)
 
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