Fortuna, abilità o.....

Giovane escursionista sopravvive a -20 gradi per 50 giorni. Lo avevano dato per morto da un mese: ritrovato​


di Carlotta Lombardo

Canada, il 20enne era partito lo scorso 7 ottobre per un campeggio di 10 giorni nel Redfern-Keily Park della Columbia Britannica ed è stato avvistato da due uomini sul ciglio di una strada. Portato in ospedale, ora sta bene
29 nov 2024
Sam Benastick


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Le autorità avevano ormai perso la speranza di trovarlo vivo. Di Sam Benastick, 20 anni, non vi erano tracce da più di un mese. Il giovane era stato dato per disperso lo scorso 19 ottobre: partito per una gita di 10 giorni nel Redfern Keily Park, remota e gelida regione selvaggia delle Montagne Rocciose settentrionali del Canada, dopo pochi giorni aveva smesso di dare notizie ai suoi cari. «Difficile sopravvivere a -20°C, tra montagne austere abitate da orsi e coltri di neve», aveva concluso la polizia dopo giorni di ricerche, alle quali aveva partecipato anche la famiglia del giovane.
Poi, martedì, la svolta. Due uomini diretti al lavoro se lo sono trovati davanti sul ciglio della strada, sano e salvo, e lo hanno portato in ospedale per essere curato e ricoverato. Sam era riuscito a sopravvivere per 50 giorni da solo, nella foresta della remota e gelida regione selvaggia delle Montagne Rocciose settentrionali del Canada.



Secondo le prime informazioni, il giovane si sarebbe semplicemente perso durante la sua escursione, che avrebbe dovuto durare 10 giorni ed era iniziata lo scorso 7 ottobre. Dopo essere rimasto nella sua macchina per alcuni giorni, si è accampato per 10-15 giorni vicino a un ruscello. Poi è sceso a valle, dove ha allestito il campo utilizzando un telo e alcune attrezzature da campeggio che aveva con sé. e riuscendo così a sopravvivere.
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come da titolo: fortuna, abilità o...qualcosa non è chiaro?
 
"Una semplice escursione di 10 giorni" non in estate e in Canada.

E certo, sicuramente non aveva pensato a come sopravvivere alla passeggiata.

IRONIA

Mi sa che chi ha scritto sta roba non ha fatto manco una notte fuori in tenda :woot::azz:

Ovviamente il ragazzo, ammesso che esista veramente e non sia stato inventato per scrivere sta roba, sa benissimo come procurarsi da mangiare e sopravvivere.

Non viene detto perché è stato all' auto per dei giorni (meteo avverso?) o perché non sia tornato all' auto (meteo avverso?)
 
Ultima modifica:
In risposta al titolo, dipende dalla realtà dei fatti. Se ha vissuto consapevolmente o andando di tentativi, ecc Di principio non ci vedo nulla di strano sia nell'essere stato capace di provvedere a se stesso, se é un'amante della natura é più facile pensare a questo che al contrario. Ma non c'é nulla di strano nemmeno nel pensare che sia il solito furbo in cerca di attenzioni.
 
Strano il particolare dell'auto.... È ritornato all'auto per poi spostarsi e accamparsi per 15 giorni. L'auto era in panne dunque? O senza benzina, o bloccata dalla neve? Non viene specificato

"Dopo essere rimasto nella sua macchina per alcuni giorni, si è accampato per 10-15 giorni vicino a un ruscello. Poi è sceso a valle, dove ha allestito il campo utilizzando un telo e alcune attrezzature da campeggio che aveva con sé. e riuscendo così a sopravvivere"

Comunque se aveva il necessario per accendere un fuoco, a -20° si riesce a dormire (poco e male) oppure aveva un sacco a pelo adeguato.... Boh
Sono contento che non si sia conclusa con la morte di qualcuno, per il resto .... È un grande BOH
 
L'articolo è scritto banalmente come trafiletto per raccontare una storia a lieto fine.
Dando per vero le uniche cose certe (50 giorni in ambiente aperto a -20° e con attrezzatura) escluderei con tutto me stesso la fortuna (cosa a cui non credo in linea generale, tra l'altro)
 
boh sembra molto strano davvero, innanzitutto se era così bravo a stare nella natura, come ha fatto a perdersi senza riuscire a ritrovare la strada, per così tanto tempo? poi in un altro articolo avevo letto che si era perso a 80 km dalla strada... e non ci metti 50 giorni a farli... quindi mi vien da pensare che si sia messo in quella situazione volontariamente per vivere una qualche esperienza mistica alla McCandless....... forti dubbi
 
Cercando in rete, per pura curiosità, qualche altra informazione ho estratto questo:

Mercoledì, la Royal Canadian Mounted Police ha confermato che Sam Benastick, 20 anni, era in cura presso l'ospedale di Fort Nelson, nella Columbia Britannica, più di sette settimane dopo essere stato visto l'ultima volta mentre si allontanava in libertà. Soffriva di congelamento e inalazione di fumo causati dall'incendio del suo rifugio improvvisato.

Appassionato di attività all'aria aperta, Benastick era destinato al parco provinciale Redfern-Keily, una fascia di 80.000 ettari di 'lussureggianti prati alpini, fondovalle boscosi, cime seghettate, ghiacciai, cascate e grandi laghi vallivi' nella parte settentrionale delle Montagne Rocciose.

L'accesso è impegnativo: il parco si trova a 80 km dalla strada più vicina. E il suo sito web avverte che il remoto paesaggio dell’entroterra può essere spietato. 'Preparatevi a qualsiasi condizione meteorologica durante la visita al parco: siete in una zona isolata e il tempo può cambiare rapidamente', si legge.

Negli ultimi giorni le temperature sono scese sotto i -20°C e la neve ha ricoperto il terreno.

Benastick, affaticato, disse alla polizia che era rimasto nella sua macchina e poi aveva camminato fino a un torrente, dove si era accampato per quasi 15 giorni. Successivamente costruì il campo nel letto di un torrente prosciugato, prima di trovare la strada e fermare i due lavoratori petroliferi.


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Non è chiaro esattamente come si sia perso così tanto. L'escursionista smarrito ha trascorso la prima parte del viaggio con la sua auto, poi ha camminato fino a un torrente di montagna dove si è accampato per un massimo di 15 giorni, ha detto la polizia. Successivamente, "si è spostato a valle e ha costruito un accampamento e un rifugio nel letto di un torrente prosciugato", dove è rimasto fino al ritrovamento martedì, secondo la polizia. Benastick è stato trovato zoppicando lungo una strada di servizio con il suo sacco a pelo tagliato in una giacca improvvisata.

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Ciao :si:, Gianluca
 
Cercando in rete, per pura curiosità, qualche altra informazione ho estratto questo:

Mercoledì, la Royal Canadian Mounted Police ha confermato che Sam Benastick, 20 anni, era in cura presso l'ospedale di Fort Nelson,
Ho subito pensato che era in cura per problemi mentali :biggrin:

nella Columbia Britannica, più di sette settimane dopo essere stato visto l'ultima volta mentre si allontanava in libertà. Soffriva di congelamento e inalazione di fumo causati dall'incendio del suo rifugio improvvisato.

Appassionato di attività all'aria aperta, Benastick era destinato al parco provinciale Redfern-Keily, una fascia di 80.000 ettari di 'lussureggianti prati alpini, fondovalle boscosi, cime seghettate, ghiacciai, cascate e grandi laghi vallivi' nella parte settentrionale delle Montagne Rocciose.
Appassionato ma anche abbastanza incosciente ad andare da solo in un posto del genere.
Poi, vista la giovane età, diciamo anche con non tantissima esperienza...

L'accesso è impegnativo: il parco si trova a 80 km dalla strada più vicina. E il suo sito web avverte che il remoto paesaggio dell’entroterra può essere spietato. 'Preparatevi a qualsiasi condizione meteorologica durante la visita al parco: siete in una zona isolata e il tempo può cambiare rapidamente', si legge.

Negli ultimi giorni le temperature sono scese sotto i -20°C e la neve ha ricoperto il terreno.
Quindi solo gli ultimi giorni a -20, non per 50 giorni...

Ma resta da capire cosa abbia mangiato: 50 giorni sono tanti, e al freddo servono molte calorie giornaliere per sopravvivere...
O aveva motlissime scorte o è un'altra delle tante cose che non tornano nella narrazione.

Benastick, affaticato, disse alla polizia che era rimasto nella sua macchina e poi aveva camminato fino a un torrente, dove si era accampato per quasi 15 giorni. Successivamente costruì il campo nel letto di un torrente prosciugato, prima di trovare la strada e fermare i due lavoratori petroliferi.

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Non è chiaro esattamente come si sia perso così tanto. L'escursionista smarrito ha trascorso la prima parte del viaggio con la sua auto, poi ha camminato fino a un torrente di montagna dove si è accampato per un massimo di 15 giorni, ha detto la polizia. Successivamente, "si è spostato a valle e ha costruito un accampamento e un rifugio nel letto di un torrente prosciugato", dove è rimasto fino al ritrovamento martedì, secondo la polizia. Benastick è stato trovato zoppicando lungo una strada di servizio con il suo sacco a pelo tagliato in una giacca improvvisata.

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Ciao :si:, Gianluca
 
Certo che tra temperature basse (che se hai un minimo di attrezzatura non é neanche così difficile sopravvivere) e possibilità di trovarsi un grizzly davanti non deve essere una bella passeggiata da quelle parti.
ma magari se l'é pure goduta alla fine ahah
 
Bhè a prescindere che sia il risultato di fortuna o di abilità credo che manchino un pò di dettagli che spieghino come sia sopravvissuto.

Ciao :si:, Gianluca
Un bel po' di dettagli!!!
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Ma esperto finché vuoi, però dato che il telefono non prende non ti porti un cacchio di inReach? Anche solo per i famigliari no!!!
 
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Essere esperti, competenti, ecc non significa avere tutti le stesse filosofie di vita, seguire gli stessi dogmi, ecc L'importante nella vita é non vittimizzarsi ed assumersi la responsabilità di quello che si fà, come lo si vuole fare. Il resto son scelte personali che non fanno torti a nessuno, se fatti con coerenza, onestà, verità.

In un certo senso, mettiamo caso che sia andata come descritto e non ci siano furbizie, disonestà, ha dimostrato d'essere coerente verso i luoghi e le attività che sceglie di vivere. Proprio perché se senza incidenti gravi, solo perché ci si perde e già la dice lunga, si attivano le chiamate ai soccorsi, penso sia ben peggiore.

Ma indifferentemente da tutto, ognuno vive con la visione della vita che vuole, purché sia coerente e che non pianga sul latte versato dalle proprie azioni. Per il resto chissene, sono solo chiacchiere,... La vita é là fuori, praticando e vivendo le attività sulla propria pelle. Indifferentemente da quali, come, perché.

BUONA NATURA ;)
 
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