Forum, social e montagna

Il caso del ristorante svizzero di montagna

Prendo spunto dal caso del ristorante di montagna, ottimamente presentato dal sito della TV Svizzera Italiana nel link qui sopra, che ha dovuto dichiarare forfait dopo l'autentica invasione di turisti che ha subito, a seguito di una serie di recensioni positive apparse, ad opera di singoli clienti, sui social media, per invitarvi ad esporre le vostre riflessioni su un tema così controverso. Cioè: trovo un bel posto, un bel giro, una zona incontaminata. Ne scrivo su Avventurosamente.it, oppure lo tengo tutto per me, in modo da far sì che rimanga poco noto e quindi incontaminato?

A voi la parola....
 
Buona domanda.
Quando ho cominciato a scrivere in questo sito pensavo che la condivisione degli itinerari, delle parti difficili/da fare con attenzione e delle cose belle dei percorsi di montagna in un forum dedicato all'argomento potesse essere una cosa utile.
E se tralasciassimo l'indicazione delle cose belle e ci si limitasse alle prime due:)?
 
mah... solo a me pare strano che qualcuno si lamenti per aver troppi clienti e di conseguenza guadagni?
non son mica obbligati ad andar oltre la capacità del locale, anzi dovrebbero aver dei limiti di legge, per cui qual'è il problema?

o sarà che oramai posson chiedere cifre di gestione altissime e preferiscon rinunciar a sbattersi per quadagnare una grossa fetta standosene a casa?
 
.... omissis ..... trovo un bel posto, un bel giro, una zona incontaminata. Ne scrivo su Avventurosamente.it, oppure lo tengo tutto per me, in modo da far sì che rimanga poco noto e quindi incontaminato?
Se effettivamente è tale, incontaminato, non noto a nessuno, bhè non è poi così "male" che rimanga tale.

Ciao :si:, Gianluca
 
Un conto è scrivere su avventurosamente, che non ha un bacino d'utenza così elevato, un conto è scrivere su un giornale a tiratura nazionale...
 
Un conto è scrivere su avventurosamente, che non ha un bacino d'utenza così elevato, un conto è scrivere su un giornale a tiratura nazionale...
Anche questo è vero :)
mah... solo a me pare strano che qualcuno si lamenti per aver troppi clienti e di conseguenza guadagni?
Io invece ci leggo una cosa differente ed è che sono ad un bivio, probabilmente non voluto, per mantenere quel ritmo hanno oggettivamente bisogno di fare degli investimenti che, oltre a comportare un esborso economico, debbono tener conto dei vincoli ambientali sia di tipo materiale che di tipo legislativo, inoltre a spendere è sempre facile ma a recuperare l'investimento un pò meno (per assurdo se lo trasformassero in un McDonald's potrebbero servire molti più clienti ma quanti poi ci andrebbero ?) , diversamente devono trovare il modo per non scontentare la clientela ma di diminuirla a livelli più gestibili ...... un pò come voler la botte piena e la moglie ubriaca :ka:

Ciao :si:, Gianluca
 
bel problema, e penso che il buon gianluca abbia centrato perfettamente il punto.

IMHO, se c'e' una cosa che ho imparato nella vita, e' che il mondo e' pieno di stupidi e che la gente ragiona a gregge di pecore.

da quando ho fatto la boiata immane di condividere uno spot di pesca su un piccolo forum e poi trovare orde di idioti che facevano il disastro, per quanto mi riguarda il caso e' chiuso. condivido solo quello che voglio far trovare. il resto, o in qualche forum con sezioni riservate, o solo di persona con qualche amico.

i social sono una piaga. il problema e' che la gente non fa piu' qualcosa per se stessa, perche' le piace, ma solo perche' e' di moda. e ora la moda e' di invadere quel posto, tempo 3 anni e taglieranno la corda e di quel posto se ne ricorderanno in pochi, ma intanto avranno fatto danni.
 
I nostri nonni dicevano "impara l'arte e mettila da parte" perchè troppi esseri umani sono avidi. Non si accontentano di cosa gli basta ma vogliono a tutti i costi fare di più ancora e ancora.
Mi hanno portato da riparare un computer di uno che aveva MEZZO GIGA di musica,ma dei generi più esagerati oltre ovviamente a tanti video cretini che riportavano date paleolitiche di ultimo accesso.

tanto è sbagliata la cultura del buttare sempre via tutto e non avere mai nulla ma altrettanto è sbagliata la cultura di tenere tutto,anche cosa non piace.
Perchè oggi nell'era digitale se ti piace quella canzone si scarica la discografia e si mette da parte,e accatasta qui accatasta là e alla fine ci si trova intasati .

Ieri ho visto una pubblicità che mi è piaciuta . Il solito tipo con l'auto grigia metallizzata col bimbo sul sedile dietro che dopo mille peripezie,sempre attaccato al telefono e sempre nel mentre a maneggiare cartaccia alla fine lascia il bimbo in auto.

Vogliamo staccare la spina ogni tanto?
 
Credo che si debba decidere caso per caso, ci sono mete minori da valorizzare, ma anche luoghi già invasi da escursionisti ed angoli di paradiso che - se scoperti dai fagottari - rischiano di sparire.

Da quanto leggo, le Alpi in generale sono nella fase "invasione da contenere" mentre gran parte dell' appennino è nella fase "mete minori da valorizzare" con eccezioni notevoli come la vetta occidentale del Corno Grande.

A rischio fagottari invece sono moltissime zone di facile raggiungimento già in parte infestate da campeggiatori più desiderosi di risparmiare i soldi del campeggio organizzato che non di un contatto autentico con la natura.

Fino a venti anni fa i gruppi minori (ma non meno importanti) del Lazio erano poco o niente segnati, indubbiamente è aumentato l'afflusso degli escursionisti - quasi esclusivamente giornalieri - effetti negativi per ora non sembra di vederne, le mete minori (quelle che non portano in cima alla montagna più alta o panoramica del gruppo) sono rimaste tali, l' impressione però è che di un ulteriore sviluppo non ce ne sia proprio bisogno.

Forse dovremmo imparare dai raccoglitori di funghi che il posto buono non lo rivelerebbero nemmeno sotto tortura.
 
In un vecchio intervento (non ricordo qual'era la discussione) confessavo di non desiderare lo sviluppo di alcune zone per evitare che si snaturassero, in definitiva me le volevo godere egoisticamente da solo.
Non ho cambiato idea, ci sono delle zone incontaminate che si sono salvate perché nascoste o di scarso interesse per l'economia tradizionale.
Riallacciandomi ad un fatto di cronaca, quando nel secolo scorso discesi per la prima volta le gole del Raganello non incontrai nessuno, adesso, a parte la pericolosità, parlano di regolarne l'accesso per l'impatto sull'ambiente che sta avendo la presenza di molti escursionisti.
Negli anni ho visto cambiare chilometri di spiaggia incontaminata ed asfaltare carrarecce per far salire le macchine in montagna, tant'è che a ferragosto ho evitato sia mare che montagna per non vedere lo scempio.
Ho il forte dubbio che il mio non sia un atteggiamento del tutto socialmente corretto e sono pronto a rivedere la mia posizione, però al momento non conosco corretti esempi di sviluppo turistico in natura.
Come si cantava in una vecchia trasmissione "meno siamo e meglio stiamo".
 
È un po' egoistico pensare se trovo un bel luogo lo tengo tutto per me, ma alla fine che male c'è.

Io lo scriverei come sempre, ma come hanno detto anche altri, scrivere che qui è completamente differente da scrivere su testate nazionali o internazionali.
Non credo che il tuo angolo di paradiso verrà incasso dai merenderos perché hai scritto su questo forum.

Tornando al ristorante bastava che i gestori accettassero un numero ragionevole di clienti, respingendo gli altri gentilmente, ci sono parecchie attività che fanno così, ci se lo può permettere.
Alla fine chi si lamenta, ma i clienti in più sono soldi in più, e nonostante i proclami di buoni ideali, molti li cercano più di ogni altra cosa.
 
Il caso del ristorante svizzero di montagna

Prendo spunto dal caso del ristorante di montagna, ottimamente presentato dal sito della TV Svizzera Italiana nel link qui sopra, che ha dovuto dichiarare forfait dopo l'autentica invasione di turisti che ha subito, a seguito di una serie di recensioni positive apparse, ad opera di singoli clienti, sui social media, per invitarvi ad esporre le vostre riflessioni su un tema così controverso. Cioè: trovo un bel posto, un bel giro, una zona incontaminata. Ne scrivo su Avventurosamente.it, oppure lo tengo tutto per me, in modo da far sì che rimanga poco noto e quindi incontaminato?

A voi la parola....
La questione mi pare si sia in parte accennata anche in questa comunità allorquando è stato proposto di creare all'interno di questo sito una sezione per i soli iscritti onde non dare troppe perle ai merenderos...
 
pensi che un merenderos sappia utilizzare un certo numero di attrezzi e magari farsi il fornellino ad alcool con la lattina di cibo per il gatto?
Probabilmente prima vuota per terra il contenuto ,e viene azzannato da un cane selvatico che ha fame. Poi prende le cesoie e si amputa una falange,cerca di chiamare il pronto soccorso e appoggia il telefono sulla tanica di alcool che essendo stata tutto il giorno nel baule per aspettare i comodi della moglie è bollente.

la deflagrazione ovviamente combusta la punto grigia,il tizio la scatoletta e fa partire un rogo terrificante da 100 ettari di bosco.
E la moglie ovviamente che sonnecchiava in auto salta pure lei.

Davvero si pensa che un merenderos possa camminare più di 60 minuti ?
 
I tizi del ristorante hanno fatto tutta sta scena per cercare investitori facendo fruttare il marketing precedente e mi sta anche bene.
Detto questo, chi frequenta l'alta montagna vede benissimo che è pieno di gente solo dove ci sono gli impianti e qui il target è già più alto che il merenderos base.
Per la bassa e media montagna, dove il target è il merenderos base & famiglia, ci vogliono strade comode, magari asfaltate, e impianti che ti portano a massimo mezz'ora dal rifugio dove mangiare.
Se non ci sono strade e impianti comodi non c'è gente, indipendentemente da quanto se ne scrive sui giornali o sui social.
 
bella discussione che mi lascia pensare,
io non ho mai scritto di una passeggiata fatta proprio per paura di renderla "troppo" pubblica e così fare in modo di mantenerla un po' nel dimenticatoio, ma se tutti avessero fatto così prima di me, se non fossero stati scritti libri magari ora non avrei la passione per la montagna e/o mi troverei come molti a fare sempre i soliti sentieri iper-conosciuti e frequentati.
Quindi penso sia giusto pubblicare i percorsi fatti evitando di indicare con precisione le cose che vogliamo non si sappiano troppo...es: dove abbiamo avvistato animali, dove magari si è passata la notte ,e tutto quello che si rivela solo ad amici o persone fidate
 
I tizi del ristorante hanno fatto tutta sta scena per cercare investitori facendo fruttare il marketing precedente e mi sta anche bene.
Detto questo, chi frequenta l'alta montagna vede benissimo che è pieno di gente solo dove ci sono gli impianti e qui il target è già più alto che il merenderos base.
Per la bassa e media montagna, dove il target è il merenderos base & famiglia, ci vogliono strade comode, magari asfaltate, e impianti che ti portano a massimo mezz'ora dal rifugio dove mangiare.
Se non ci sono strade e impianti comodi non c'è gente, indipendentemente da quanto se ne scrive sui giornali o sui social.
Concordo, la prima regola del merendero è la comodità, se deve camminare più di 5 minuti, lascerà perdere.
60 minuti iniziano a essere tanti, chi lo fa non sarà un'escursionista, ma sicuramente è decisamente più di un merendero. E non ci saranno folle in quel luogo.
 
Sinceramente non c'ho capito molto...

Il luogo, dal video, sembra facilmente accessibile oltre che ameno per cui con una buona pubblicità si riempie facile.

Secondo: qual è il problema di avere molti clienti?!?
Io che abito sulla riviera romagnola non comprendo questo "problema", da noi gli albergatori si lamentano sempre del contrario... :biggrin:
 
Sinceramente non c'ho capito molto...

Il luogo, dal video, sembra facilmente accessibile oltre che ameno per cui con una buona pubblicità si riempie facile.

Secondo: qual è il problema di avere molti clienti?!?
Io che abito sulla riviera romagnola non comprendo questo "problema", da noi gli albergatori si lamentano sempre del contrario... :biggrin:

Lo dice nell'articolo, il rifugio è un bene architettonico protetto quindi non si possono fare ampliamenti e ristrutturazioni pesanti, e rischia in ogni caso di dover chiudere perché molte cose non sono a norma...
 
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